Capitolo 4: Abituarsi...

Di colpo concentrai tutta la mia rabbia nella mano, caricai il pugno e...
BOOOOOOOOOOOM... Il masso si spaccò in mille pezzi, perfetto: la parte numero uno del piano era completata ! E io ero al settimo cielo, anche se mi trovai gli occhi di tutti i membri puntati addosso, mi fissavano come se fossi una pazza, ma che c'era di male ad entrare in un posto con un po' di più originalità ? Era sempre così tutto fiscale là...
- Ehm, buongiorno ^.^-
-...-
- Allora, come va la vita da voi ?-
-...-
- Capisco, e cosa c'è a pranzo oggi ?-
-...-
- Interessante, DEI VIENI QUA !-
Il biondo, con uno scatto fulmineo, arrivò subito al mio fianco, per sostenermi, forse.
- Capisco le vostre facce, è una pazza !-
- Grazie mille =.=-
- Finalmente  è arrivata, non ci speravo più, avete tardato troppo-
Se non avevo visto male, quello era Sasori, purtroppo dentro Hiruko, ma quanto era brutto così ! Aveva una voce roca e agghiacciante, da far venire i brividi, non avevo il coraggio neanche di parlargli per la troppa paura che si arrabbiasse e che mi trafiggesse come uno spiedino con quella specie di coda di scorpione avvelenata.
- Sasori ha ragione, ci avete impiegato troppo-
Quello era Pain, il capo dell'organizzazione. Mi volgeva uno sguardo duro e la sua bocca si era increspata in una piccola smorfia.
" chissà cosa starà pensando, sicuramente è arrabbiato per il mio ritardo o per la mia entrata disastrosa che ha provocato la distruzione del masso che gli costerà un sacco di soldi rimettere a posto, così mi si metterà contro anche Kakuzu"
- Mi dispiace davvero, non volevo tardare-
Dissi con una vocina melodiosa e, una faccia da cagnolino bastonato, mettendo in pratica la mia tecnica pucciosa, quindi mostrando i miei occhioni neri, quasi più grandi della testa, che brillavano tristi chiedendo pietà. Ero sicura che non avrebbe resistito, nessuno resiste ai miei "jutsu".
- Bene, comincerete gli allenamenti sta sera, ma prima devo farti vedere la tua sua stanza, consegnarti la cappa e l'anello-.
Che insensibile, non mi aveva neanche detto: oh, ma quanto sei carina, masi che ti perdono *.*. Ok forse sto esagerando, ma almeno mostrare un emozione, o anche una smorfia, no, non aveva fatto trasparire niente.
- ah, dimenticavo, più tardi dobbiamo fare una prova per testare la tua potenza, nonostante quello che hai fatto, non basta ancora-
- Vedrai che ti stupirò-
" glielo farò vedere io di che pasta son fatta, non di pasta frolla, ma... di PASTA BARILLA ! No scherzo, lo prenderò a calci e a pugni, userò un sinistro, poi un destro, poi un'altro sinistro e STRIKE, sarà ridotto a un toast".
- Bene, questo è lo spirito giusto, comunque adesso seguimi-
- Ai suoi ordini Pain !- dissi portandomi la mano alla fronte e, assumendo un espressione dura e fiera, tipo i Marines.
-...-
- Non vedo l'ora di allenarmi per fare quelle fantastiche tecniche, ma tu mi permetterai di spaccare il culo a quelli di Konoah ?- chiesi, con gli occhi che sbrilluccicavano all'idea.
- Certo, è per questo che mi servi-.
- Evviva !-
Feci un salto di due metri, con il braccio teso verso l'alto e la mano racchiusa in un pugno, ero così felice, ma mancava ancora un dettaglio...
- Scusa Pain, mi potresti dare degli abiti ninja ? Da come vedo, qua si usa mettere una gonna o qualcos'altro sopra, così mi sembra di dare troppo nell'occhio-
- Si ti accontenterò-
Ci dirigemmo in un corridoio buio, illuminato solo da qualche candela posta ai lati delle pareti, il pavimento e i muri fatti di pietra, pareva quasi il covo di quel viscido serpente, di certo mi aspettavo qualcosa di più vivace, almeno nei colori, e soprattutto chissà come sarebbe stata la mia camera, sicuramente una stanza per le bare. 
Finalmente incominciai a vedere qualcosa all'orizzonte: era una porta! Pain, con uno scatto fulmineo, arrivò là in fondo, spalancandola. Ciò che vidi fu davvero sorprendente, una camera enorme, con le pareti, un letto matrimoniale, le coperte e l'armadio, celesti, proprio del mio colore preferito, che bellezza !
- Oh, che meraviglia, hai azzeccato in pieno il tipo di camera che ho sempre sognato, però, permettimi di aggiungere dei particolari, che ne so.... Poster, pupazzi...-
- Poster ? Pupazzi ? Che roba sono ?-
- =.= giusto, nel vostro mondo non conoscete la dolcezza e i cantanti, pazienza, mi adatterò-
-?-
- Lascia perdere, ti conviene, non capiresti mai la mia mente- dissi, tirando fuori dalla tasca della giacca, un IPhone di quinta generazione, e incominciando a digitare numeri sulla tastiera.
- Che roba è ? Uno di quei cosi per cucinare?-
- Certo che avete un enorme sviluppo tecnologico: questo è un cellulare! Si usa per rintracciare la gente, osservalo bene perché lo vedrai molto spesso-
- Interessante, ma ora cambiati e mettiti la cappa, devi prima conoscere, bene, il resto dell'organizzazione. Vengo a prenderti tra dieci minuti e vedi di fare in fretta, voi femmine siete troppo lente-
Il rosso mi lanciò addosso un mantello nero, a nuvole rosse, ciò che ho sempre sognato di indossare, una gonna lunga, azzurrina, una maglietta a retina, e un corpetto colore verde acqua.
" però che abbinamento bizzarro, fa niente, l'importante è sbrigarsi, truccarsi a dovere, e rendersi stupenda agli occhi dei membri".
Così di corsa chiusi la porta, a chiave, mi cambiai in fretta, mi guardai allo specchio più volte, per vedere se andavo bene, e mi truccai a dovere.
Subito dopo arrivò Pain, che dopo avermi vista assunse un espressione inebetita, forse perché è rimasto abbagliato dalla mia bellezza, o forse perché ha notato che i vestiti sono molto aderenti.
Comunque sempre con quell'espressione, uscimmo da quella specie di labirinto e arrivammo al luogo del raduno; sentivo tanti occhi puntati su di me, e cercavo di guardare altrove per non incontrare lo sguardo dei membri, tranne che quello di Deidara, ero così curiosa di sapere cosa pensava di me, quindi lo fissai intensamente, e le sue labbra si incresparono in un sorriso solare. Ma quanto era bello ! Mi stavo per sciogliere dalla felicità: il mio biondino mi aveva sorriso ! E mi guardava ammaliato !
- Beh, come sto ?- chiesi con un filo di voce e lievemente imbarazzata.
- B-benis-simo- mi rispose, con il viso completamente rosso, che tenero !



( voce narrante Deidara)
Era davvero stupenda quella ragazzina, mai visto niente del genere, se non fosse così bambina di cervello sicuramente l'avrei considerata di più, ma chissà, magari col tempo cambierà.
Però quella situazione era davvero imbarazzante, continuava a fissarmi come se si aspettasse che le facessi un complimento o che le dicessi qualcosa, ma non potevo spezzare ancora il mio orgoglio, le avevo già detto che stava benissimo; così per spezzare la situazione di imbarazzo che si era creata, mi decisi a cambiare argomento.
- Bene, adesso sei pronta per l'allenamento, forza andiamo-
Dopo quell'affermazione mi guardò triste, forse perché non l'avevo lodata abbastanza, ma mica mi potevo abbassare così tanto. Eppure quel viso addolorato mi nuoceva tanto, era stata per tutto il viaggio sorridente, a dire solo scemenze...



Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti, scusate se
ho impiegato un bel po' ad aggiornare,
ma il computer era fuso, spero che il
capitolo vi sia piaciuto e per favore
recensite, ho bisogno di sapere cosa
pensano i miei lettori.
Ciao ^.^
Debby_Debby