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Autore: Adripuck    22/03/2014    2 recensioni
Questa FF parla di John e Astrid, una coppia, che come si sa, non avrà mai "luogo". Per questo ho deciso di scrivere qualcosa al riguardo qui. Seguirò la storia, ma non completamente, spero vi possa piacere :)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era passata una settimana da quando Stephen era riuscito a farmi tornare in superficie, facendomi quasi uccidere di nuovo. Ma come sempre, stavamo tutti bene ed era quello l'importante."Astrid adesso puoi andare a tutte le audizioni che vuoi, nessuno ti farà più del male" mi disse Stephen, dopo aver sistemato tutto, con il tono più scherzoso che riuscì a trovare. Certo, simpatico lui, "nessuno ti farà più del male, puoi tornare alla tua vita".Come no! Farò finta che questo non sia mai successo, mi dissi ironizzando. Era più di una settimana che non uscivo di casa per la paura. Come potevo uscire? Dopo le esperienze che ho vissuto vorrei vivere in casa senza uscire, con le mie pantofole, a cui non rinuncerei per nulla al mondo per la loro comodità, per sempre. Ad un tratto sento suonare alla porta, apro ed è Stephen. "Astrid come stai? Perché non stai venendo a scuola?" Ma sul serio non lo capisci? "Perché sono malata" dissi con tono distaccato. "Ma a me non sembri star male.." Disse con tono decisamente preoccupato, ma non per la mia saluta fisica, per quella mentale. "Forse è meglio che tu vada, penso proprio di essere contagiosa.." Gli dico chiudendogli la porta in faccia. Non uscivo perché non ci riuscivo. Nel pomeriggio mi sentii così in colpa per aver trattato Stephen in quel modo che lo chiamai via Skype per scusarmi, ma non fu lui a rispondere. Davanti a me c'era John sudato, senza maglietta, con addominali scolpiti, senza maglietta, con i capelli tutti arruffati e senza maglietta. Ero come ipnotizzata dal suo corpo, come faceva ad essere così bello?! "Testina, cosa c'è che non va? Ti vedo strana.." Gli raccontai tutto, di come ero terrorizzata a mettere un piede fuori di casa.. Lui si mise la maglietta e si teletrasportò proprio accanto a me.. "Allora, come ho detto qualche giorno fa, sarò sempre pronto ad aiutarti e ho già in mente come" mi disse facendo un sorriso. "Reggiti.." Gli presi la mano e lui mi strinse a se con forza. Le nostre bocche erano a pochi centimetri di distanza e le nostre fronti si stavano toccando. Non potevo resistere a tale bellezza, la mia libido stava andando a fuoco. Mi sorrise, il sorriso più bello del mondo, e ci teletrasportammo in un treno. "Ti fidi di me?" Mi chiese "si" risposi senza nemmeno pensarci un istante. Eravamo alla fine di un binario con le portiere aperte, si vedevano persino i binari.. "Al mio tre saltiamo.. Uno.. Due.." Saltai! Di colpo ci ritrovammo, sani e salvi, di nuovo a casa mia. Era stata una pazzia, una bellissima pazzia oserei dire. "Beh, hai ancora paura?" Mi chiese. "Adesso non più, grazie, ancora." Gli dissi sorridendo. "Te lo avevo detto che per te ci sarei stato sempre." Gli ero talmente grata per tutte le cose che aveva fatto per me che, come se fosse un movimento involontario, mi buttai tra le sue braccia. "Oh.. Scusa non volevo.." Gli dissi accorgendomi di aver superato il limite.. Lui per tutta risposta mi prese per i fianchi e mi abbraccio più forte che poté. Poi mi allontanò.. "Astrid.." Disse timidamente. "Si.. ?", "volevo sapere se.. Ecco.. Se ti andava di uscire con me domani sera.." Oh mio dio mi ha chiesto di uscire! Non può essere vero. Lui, vuole uscire con me?! "Certo!" Gli dissi con un tono decisamente troppo eccitato. "Fantastico, a domani.." Mi disse dandomi un bacio sulla guancia. "A domani".
  
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