Tra sogno e realta'

Quella sera steso sul proprio letto morbido, Harry non riusciva a calmare la propria inquietudine, sentiva un grosso peso gravargli alla bocca dello stomaco.

Harry era ben consapevole dei rischi impliciti nel mestiere di suo padre e del suo padrino, tuttavia gli era intollerabile l' idea di poterli, ancora una volta, perdere; senza contare, cosa che lo tormentava ancor piu', che quel giorno la loro vita era stata messa a repentaglio da qualcosa che in un modo o nell' altro, ne era certo, aveva a che fare con il suo involontario viaggetto spazio-temporale.

Erano ore che la sua mente si arrovellava cercando una spiegazione logica a quanto era successo.

Proprio in quel momento sentiva forte la mancanza dei suoi migliori amici, erano sempre stati loro, sempre e solo loro, Ron e Hermione, a passare ore ed ore cercando di aiutarlo a venire a capo di tutte le situazioni pericolose nelle quali si era trovato coinvolto volente o nolente, non che fossero diversi in quella dimensione, ma non erano al corrente di cio' che era accaduto a lui, non sapeva bene il perche' ma temeva il loro giudizio, la loro reazione tanto quanto quella della sua famiglia...

La stanza era silenziosa, solo una lama argentea di luce lunare a tagliare il buio denso, si sentiva stanco, davvero stanco e ben presto il sonno calo' su di lui appesantendogli le palpebre, fino a che si addormento' profondamente...

Si trovava solo a camminare per i corridoi ormai familiari di Godric's Hollow, tutt' intorno a lui regnava un silenzio ed una calma irreale, ogni cosa brillava d' una vivida luce dorata che irradiava l' intero ambiente...

Harry aggrotto' la fronte e si guardo' attorno perplesso, sembrava non ci fosse nessuno oltre a lui, che strano sogno, percorreva il corridoio diretto alla porta d' ingresso, afferro' la maniglia e spinse la porta lentamente, cercando almeno in giardino di trovare qualcuno a lui familiare.

Quello che vide lo lascio' ancora piu' interdetto... prati e dintorni silenziosi ed apparentemente deserti, solo in un altra occasione aveva avvertito un tale silenzio pesargli sui timpani... affioro' tra i suoi ricordi l' immagine di se stesso che entrava, tempo addietro nel labirinto per la terza prova del Torneo tre Maghi, ricordava chiaramente come il fragore della folla fosse sparito dandogli la sensazione di trovarsi sott' acqua... tuttavia quell' atmosfera era stata applicata non ad un ombroso labirinto di fitte siepi, e la sensazione che provava non era certo panico... c' era qualcosa di inspiegabilmente naturale e tranquillizzante in quel luogo...

Si volto' facendo un salto indietro e per poco non gli prese un' infarto trovandosi col naso a pochi centimetri dal... suo stesso naso?! Si trovava come davanti ad uno specchio, il suo riflesso identico in tutto e per tutto gli restituiva lo sguardo... lentamente alzo' una mano come a cercare di sfiorare la liscia superficie di uno specchio, che chissa' come doveva essersi spostato alle sue spalle... lo stesso movimento fu compiuto dal suo riflesso, sporse la mano fino a sfiorare con le dita quelle dell' altro e lanciando un grido per la sorpresa ritrasse di scatto il braccio.

Com' era possibile toccare il proprio riflesso all' interno di uno specchio? Si avvicino' nuovamente con cautela, ancora una volta imitato minuziosamente da "da se stesso", scruto' interessato il suo viso attraverso lo specchio, i capelli corvini e scarmagliati, il viso sottile, i profondi occhi smeraldini e... la sua cicatrice... era tornata?...

Ma come?... Mentre i suoi occhi si spalancavano per la sorpresa, l' immagine riflessa assunse un espressione alquanto contrita, come se tentasse in tutti i modi di astenersi dal fare qualcosa... ed in pochi secondi quel "qualcosa" accadde... il suo riflesso gli scoppio' a ridere in faccia, ridendo a crepapelle... non era uno specchio, se stesso lo stava prendendo in giro!

Harry totalmente basito era come pietrificato davanti al suo doppio in carne ed ossa che piegato in due dal gran ridere lo additava rosso in viso come un pomodoro maturo.

"C- ci ... sei... cascato... come una pera cotta!" biascico' tra le risate

Harry non sapeva se arrabbiarsi, o ridere, o svenire... chi diamine era quel ragazzo, e perche' era identico a lui?!

"Chi sei?" chiese Harry trasecolato.

L' altro tentando di darsi un contegno si raddrizzo', anche se ancora accalorato per le risate, a guardarlo dritto negli occhi.

"Ma che domande mi fai?" chiese sconcertato " Non mi vedi? Vabbe' che noi Potter non siamo famosi per la vista da falco... ma almeno a riconoscere te stesso dovresti arrivarci!" esclamo' ghignando

"Ma com' e' possibile... " fece Harry piu' rivolto a se stesso, che all' "altro" se stesso... "Oh...!" sospiro', improvvisamente la comprendione si fece largo in lui con l' irruenza di un Frisbee Zannuto... ma certo, quello era l'

Harry del quale aveva preso il posto... l' Harry che aveva lasciato in mezzo a mille guai mentre lui era li' a godersi quella bella vacanza nella vita perfetta che aveva sempre sognato!

Abbasso' lo sguardo colpevole, non era stata una sua scelta scambiarli di posto, pero'...

"Mi dispiace" ammise sempre a capo chino

"E per cosa?" chiese sinceramente perplesso il suo doppio "Mica e' colpa tua tutto questo casino?!" lo rassicuro'.

Harry alzo' lo sguardo e fu sinceramnete colpito dallo sguardo autentico ed onesto che si vide rivolto.

"Come non ce l' hai con me?" chiese esplicitamente Harry

"Assolutamente, siamo nella stessa barca amico" considero' calmo

"Ma dove siamo?" fece Harry accennando alla casa

"Beh, a dirtela tutta non lo so' neanch' io di preciso perche' siamo proprio qui'" ammise l' altro "e' stato

Silente a consigliarmi di creare questo contatto con te ed a spiegarmi come fare per stabilirlo" spiego' "tra me e te c' e' un legame... in fondo siamo la stessa persona, la stessa amima."

"E' un legame simile a quello che avevo... cioe', che ora hai tu... con la mente di Voldemort?" chiese curioso

"Beh... si in parte, ma il nostro e' un legame positivo... Ho una confusione in testa pazzesca, con tutti questi ragionamenti contorti, su legami, anime e via dicendo..." sbuffo' esasperato

"Cosa ?... Vuoi dire...? Cioe'... loro... intendo tutti gli altri nella mia dimensione d' origine sanno dello scambio?" chiese preoccupato. Gia' gli pareva di vedere le facce sconvolte di Ron ed Hermione, il panico del primo e la seconda che cerca in tutti i modi spiegazioni logiche all' accaduto, ma se la voce si fosse sparsa, Voldemort avrebbe ritenuto conveniente la situazione, avrebbe tentato di colpire quell' Harry sotto certi punti di vista piu' impreparato a tenergli testa, come aveva dovuto fare tante volte lui invece, un Harry inconsapevole della gravita' della situazione e di essere il Prescelto...

Parte dei suoi pensieri dovettero leggerglisi in faccia, perche' l' altro se stesso replico'..." Sta' tranquillo, se non prendi aria rischi un colpo!"sorrise sereno

Harry gli rivolse un' occhiataccia, come poteva fare dello spirito in un asituazione del genere?

"Ok!Ok!..." si scuso' alzando le mani "Non mi fulminare... "ghigno' .

Harry noto' come fosse molto piu' simile a suo padre e Sirius di quanto lui non fosse mai stato, questo era dovuto, si disse, alla serenita' d' essere cresciuto da persone che ti amano davvero, senza contare che queste persone erano state i due Malandrini per eccellenza.

"Come vanno' le cose..."dilla'"?" chiese Harry preoccupato, si sentiva un po' impacciato non sapeva bene come esprimersi, la situazione era alquanto contorta.

Harry vide il suo stesso volto indurirsi e farsi serio" Non molto bene... " confesso' teso " non sono uno stupido non sono andato in giro a gridare ai quattro venti, che non ero di quella dimensione..."

Harry emise un sospiro di sollievo.

"... anche se non posso negare che la cosa mi abbia sconvolto!"

"A chi lo dici..." ribatte' Harry

"Si comunque a differenza tua dilla' ho trovato l' inferno ad attendermi...

La situazione precipita, questo mago oscuro... un certo... Voldemort non e' uscito allo scoperto, ma tutti sanno che ormai e' guerra...

la sua presenza si fa sentire ed il Ministero non sa' che pesci prendere! Pochi giorni dopo essermi svegliato a casa dai quei detestabili babbani. Sono venuti a prendermi dei tizi dell'Ordine qualche giorno fa, m'è venuto un colpo, anche quelli che conoscevo mi sembrano così diversi quì, in peggio... credevo fosse tutto un brutto sogno ma poi..."

Harry colse un velo di tristezza ad oscurargli gli occhi e capi'... " hai saputo della mamma e di papa' vero?"

"Si..." ammise amaramente "... e di Sirius... della profezia... di questo... Voldemort... tutto"

"Ah..." sospiro' Harry "beh... allora dobbiamo trovare un modo di scambiarci nuovamente..."

"Che?" domando' l' altro

Harry lo fisso " Beh, immagino sia giusto che io riprenda il mio posto, e mi dia da fare..."

"Harry, non dire scemenze, tutto questo riguarda anche me, beh... almeno quanto riguarda te, dal momento che siamo la stessa persona" Harry tutto si sarebbe aspettato al di fuori di questo... si aspettava una reazione diversa... rabbia, rancore, paura magari... ma di sicuro non che si offrisse di aiutarlo a combattere quella che era da sempre una battaglia solo sua, indelegabile...

"NO!" protesto' veementemente "Non te lo potrei mai permettere, e' troppo pericoloso!"

"Senti, non sono un' incosciente..." esclamo' convinto "... vabbe' forse solo un pochino..." ammise sogghignando in risposta al sopracciglio inarcato scetticamnete da Harry "... il punto e' che forse questa e' la soluzione, forse e' destino che vada cosi', che lo affrontiamo insieme, tutto questo coinvolge anche me, non devi prendertene il peso da solo! Pensaci... "lo imploro'

"E' un' idiozia... non e' un gioco" contesto' Harry

"Lo so' benissimo questo" esclamo' risentito l' altro" Abbiamo un' idea!" ribatte'

"Che tipo d' idea?" chiese Harry scettico

"Beh, e' un piano che richiede anche un' aiuto da parte tua, ne ho parlato con Silente, abbiamo gia' provato a metterlo in atto, ma si e' risolto non come speravamo... c' e' stato un' incidente..." Improvvisamente un lampo di comprensione lo colpi'... l' Ufficio Misteri...

"Siete stati voi... l' esplosione al Ministero e' stata opera vostra!" s' illumino'

"Beh certo non era voluta, non miravamo ad uno spettacolo pirotecnico!" ribatte' piccato il suo doppio

"Potevate ferire qualcuno! Papa' e Sirius potevano rimetterci la vita" invei' arrabbaito

"Pensi volessi ferire mio padre, Sirius o chiunque altro?" ribatte' l' altro altrettanto incollerito

"No... non intendevo questo..."

"Bene, perche' noi qui' ci stiamo facendo in quattro per trovare una soluzione!"

Era davvero strano litigare con se stesso...

Alzo' lo sguardo e sorrise, trovandosi davanti al medesimo sorriso... evidentemente l' assurda situazione aveva colpito anche l' altro facendolo sorridere...

"Ok! Basta ltigare con noi stessi... Oh Merlino! Alla fine di tutta questa storia mi servira' uno psicologo!"

Rise l' Harry con la cicatrice

"Vero!" rise a sua volta Harry"Ok! Cosa devo fare?" s' informo'

"Allora... innanzitutto, devi venire al Ministero... domani a quest' ora... dobbiamo controllare una cosa..."

"Hey... hey... aspetta! " lo fermo' Harry " Ti pare una cosa da poco? Come faccio ad entrare indisturbato al Ministero?"contesto'

"Beh... avrai bisogno d' aiuto..." spiego' l' altro lanciandogli uno sguardo significativo

Ad Harry si gelo' il sangue nelle vene, era arrivato il momento della verita!

"So' che sei preoccupato, anch' io lo ero" ammise il suo doppio " ma loro ti amano, ci amano... e come qui' l' hanno presa bene, lo stesso accdra' anche li' stanne certo!"

Un groppo alla gola gli impediva di proferir parola, dunque annui' .

"Abbi fiducia in loro Harry, morirebbero piuttosto che tradirci... sono la nostra famiglia" gli sorrise giovale, con un luccichio negli occhi

"Ma come faccio a sapere che non si tratta di un sogno?" ribatte' ancora Harry

L' altro gli allungo' una mano porgendogli quello che riconobbe come un lucente boccino d' oro sul quale erano incise le iniziali...

" H.J.P. "

" Questo boccino me l' ha regalato papa' quando mi hanno nominato cercatore al primo anno" spiego' in risposta allo sguardo interrogativo di Harry.

Harry senti' le lacrime bruciargli agli angoli degli occhi...

"Beh allora a presto! Stammi bene e non fare stupidaggini!" lo redargui'

"Ok! Non piu' di quante ne faresti tu per lo meno!" gli sorrise Harry

L' altro gli ammicco' e scomparve nel nulla, come avvolto dalla luce che li aveva circondati tutto il tempo, fino a che il bagliore fu sostituito dalla tenue luce della sua camera illuminata dall' alba... si mise seduto abbassando lo sguardo sulla mano che ancora stingeva il piccolo boccino...

Si era giunta l' alba... di un nuovo giorno, il giorno della verita'... il tempo di combattere,

ma stavolta non da solo!

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Ragazzi grazie a tutti x le recensioni!!! Scusate se nn risp singolarmente x qst volta! Ma ho fatto i salti mortali x postarlo!!! Un bacio grandissimo ed un grazie speciale a Ninny, Laura, Lyan, blumettina, Erika, jomarch e Laura_Black!!!!!

La prox giuro solennemente vi rispondero' piu' adeguatamente!!!Ho ingrandito i caratteri sxo ora si legga meglio ^-^^-^

Sxo che il cap vbi sai piaciuto! Era essenziale ke spiegassi ke fine aveva fatto l' altro Harry!

Il prox cap sara' piu' normale ci risaranno tt i personaggi!!!

Mi rakk aspetto recensioni e pareri da tt voi!!!!^-^

Il nuovo cap si intitolera'... "Un lunghissimo compleanno"!!!

Grazie a ki legge e ki recensisce, cs cm tt le 50 persone ke hanno inserito la ff tra i preferiti!

Onoratixima!!!XD Ragazzi invito ki legge a leggere la mia ultima One-Shot..."La dura realta'"... se avete 2 minutini, vorrei un vostro spassionato parere sulla storia ed un vostro consiglio sulla possibilita' di un seguito! Grazie anticipato XD!