23/03/2014
2 recensioni
Gomma pane
chiuso il diario corsi nel corridoio , avevo le gambe veloci , e l'anima libera.
arrivai fino a quel portone che un tempo era color panna scuro, quel colore indecifrabile , probabilmente solo sporco, ormai li' dentro nessuno si prendeva cura di nessuno, come tante anime sperdute, he vagano cercando un luogo dove riposare.
apri' quel portone e usci' fuori nel cortile esterno, senti' uno strano odore nell'aria, sorrise, la pioggia.
Liam amava la pioggia ,
era cosi' delicata e impetuosa al tempo stesso ,
lo affascinava
gli affascinavano tutte quelle piccole goccie cristalline,
che cadono ,
come scagliate da un dio potente,
su di noi,
da piccolo amava la pioggia perchè usciva sempre con il suo papà a fare le "casette per le lumache"
era un momento a Liam molto caro,
conservava quel ricordo preziosissimo
in uno scrigno nel suo cuore.
Ora non poteva piu' fare le casette per le lumache,
chissà magari le schiacciava pure,
ma non se ne rendeva conto,
ora serviva a lui qualcuno che gli facesse una casa,
qualcuno che fosse la sua casa.
Supero' il chioschetto di hot dog ,
dove lavorava Benny , un signore abbastanza simpatico,
un po' calvo, ma con un grande cuore.
decise di andare in una pineta, dove poteva "assaporare" il profumo della pioggia,
senza un riparo,
solo lui e il cielo.
Arrivò in quella grande spiazzola rosa, o almeno lui cosi' ricordava, e cerco' di ricordare la strada per le panchine ,
cammino' molto lentamente , stando attento a non inciampare in sassi,
anche se lui aveva paura di inciampare nei suoi incubi.
il silenzio lo circondava ,
anzi no, per niente
sentiva il rumore di alcuni uccelli magari paurosi della pioggia, e cercavano di proteggere le proprie uova dal vento,
sentiva il rumore della pioggia che si infrangeva sul tetto di uno storico chiosco di bevande posto li' da anni,
sentiva dei passi e
....SENTIVA DEI PASSI!
Il suo corpo' si irrigidi'
sentiva un pianto,si avvicino' a quella melodia
disperazione
allungo' la mano per sentire qualcuno
capelli un po' lunghi , leggermente ondulati,....una ragazza.
senti' di colpo le lacrime smettere di scendere,
e il capo si mosse ,
senti' un respiro di terrore nella ragazza,
un attimo di paura,
- Chi sei? chi ti ha mandato qui? sei Sed, l'amico di Niall?ti ha mandato qua per uccidermi eh?fallo pure-
disse tutto molto velocemente , interrotta solo dai suoi stessi singhiozzi,sentiva che stava tremando
- Ehy, sono Liam , non so chi siano Sed e Noil..-
-Niall-
-Si, lui, non voglio uccidere nessuno, tantomeno una ragazza bella come te-
sentiva che era una ragazza stupenda dentro e fuori, solo che il dolore la stava travolgendo
-Percui mi vorresti dire che non mi vuoi uccidere e che sei qui per fare una passeggiata con la pioggia e gli occhiali da sole?-
disse facendo una risatina, sorrisi anche io
-esattamente-
-Bene allora , se vuoi puoi sederti con me ma dalla parte opposta della panchina, non ti devi avvicinare-
- va benissimo-
il problema pero' era che io non sapevo ne ricordavo le dimensioni di quella panchina percui rischiavo di cadere nel vuoto
senti' un respiro leggero accanto a me e due mani esili presero le mie facendomi toccare la panchina per rendermi conto della sua struttura e aiutandomi a sedere senza cadere.
aveva capito il mio male.
- Ehy Leyum tranquillo -
disse sorridendo
mossi il capo in segno di consenso
-Allora ragazza dimmi cosa ti preoccupa-
-Ehy prima di tutto mi chiamo Julie e poi non ho intenzione di dirti niente, non si parla con gli sconosciuti-
che bel caratterino
-chi è Niall?-
-è uno stronzo che non capisce niente-
- dai , dimmi cosa ti ha fatto-
-mha niente , sono io che sono troppo emotiva forse, eravamo fidanzati ,ma non andavamo per niente bene,io ero poesia , lui era analfabeta capisci?-
-mh-
-è sempre andato tutto troppo male per una giovane coppia, troppi litigi, troppo amore, troppo tutto, è un gioco crudele il nostro, pieno di sconfitte , ma andava bene cosi' , ha ragione, sono il nulla per tutti-
-Perché menti?-
-Non mento.-
-E allora perché piangi?-
-Non piango.-
-ehi piccola, posso abbracciarti?-
-no-
-ok non ti abbraccio, scusa, ma sai anche io sono giu' per molte cose sai, io sono come la gomma pane.
hai presente?Tutti che si divertono a stirarla o a spezzarla.Tutti che si divertono a romperla.E la gomma pane non reagisce.Rimane lì a subire.A subire.E a subire quell’inferno.Io sono la gomma pane-
-allora anche io, anche io sono cosi'?-
-no Julie , tu sei forte, tu sei coraggiosa, tu puoi vincere, devi credere in te Julie!,Ti salverò.-
-Non ce la farai.-
-Ci voglio provare.-
-È inutile.-
-Nulla è inutile-
-Io lo sono.-
-Non è vero, tu sei essenziale.-
-Non sarò mai abbastanza.-
-Per chi?-
-Per tutti.-
-Anche per te stessa?-
-Soprattutto.-
-E se fossi abbastanza per me?-
-Ti direi che è sbagliato.-
-Ma sarebbe di aiuto?-
-Un po’.-
-Come mai.-
-Quando me lo dicono mi sento un po’ migliore.-
-Allora te lo dirò spesso.-
-Incontrerai troppi muri, troppe barriere.-
-Li abbatterò.-
-Saranno loro a distruggerti.-
-Sarò forte.-
-Ti terrò lontano.-
-E io ti stringerò.-
-Mmm.-
-Ma tu tremi.-
-E’ il mio cuore.-
-Come mai?-
-Ha paura.
-Di cosa?-
-Dell’amore, Dell'amicizia. Quello che ti circola nelle vene.-
-Te lo sto trasmettendo?-
-Credo, credo di sì, ma..-
-Ma..
-Mi ammalerò.
-Di che?-
-Di te. Poi vorrò che mi abbracci-
-E io ti abbraccero'-
-E un po’ mi salverai.-
-vieni qui che ti abbraccio Julie-
si fiondo' su di me
-Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno e lui ricambia stringendoti più forte.
-Cosa provi quando ti abbraccia Niall?-
-Hai presente quando ti svegli alle 2 di notte, pensi che siano le 7 e di essere in ritardo per la scuola, e invece hai ancora tempo per dormire? O quando pensi che non ci sia nulla da mangiare, e nello scaffale c’è un ultimo pacchetto di patatine? O quando il professore interroga e tu non hai studiato e non esce il tuo numero? Ecco, sono pochi e semplici esempi. Ma sono piccoli, leggerissimi attimi, che ti sollevano. Ti fanno sentire un attimo meglio, ti danno l’illusione che lì, in quell’istante, tutto sia perfetto, tutto vada bene. Solo che poi le 7 del mattino arrivano. Il cibo finisce. E prima o poi ti interrogano. Ed è così che mi sento ogni volta che le sue braccia si allontanano dal mio corpo.Ho un abbraccio di mesi fa ancora incastrato tra le costole-
-E' importante essere abbracciati per te?.
Si asciugo' le lacrime con quel maglione che avevo scoperto essere di lana
-hahaha si pensa che ai miei sedici anni mi tatuai una scritta dietro il collo, ovvero“Συνέιδον. "-
-Che cosa significa?-
-Abbracciare con lo sguardo.-
-ma che tenerezzaa-
-haha smettila io non sono tenera!-
-invece si hahah-
e scoppiammo a ridere senza un motivo , senza un pensiero
-che mi dici?-
-voglio andare sotto la pioggia, ok sono anormale-
-anche a me piace-
-davvero? Pensavo di essere l’unica-
-no, siamo anormali in due-
ed è cosi' l'amicizia, un giorno di pioggia , un pianto, e tante risate
Angolo autrice:
ok ragazze , ringrazio l'unica lettrice che ha recensito,questo capitolo è per te,DA ORA PERO' CONTINUO SOLO DOPO 3 RECENSIONI, non voglio fare la cattiva ma capitemi , mi sto impegnando molto, comunque ho gia' l'altro capitolo pronto, percui se davvero recensite posso pubblicarlo anche oggi stesso, ripeto, che sto per creare un blog con i pensieri dei personaggi, SE SIETE INTERESSTI SCRIVETEMELO cosi' vi mando il link, a presto (spero)
Giuki