Epilogo - Dieci anni dopo
'Albus, hai visto la mia cintura?'
'Uhm, sì, ieri sera.'
'E dov'era?'
'Vicino ai tuoi pantaloni.'
'Sì, però poi i pantaloni me li hai tolti.'
'Hey, c'è un bambino qui davanti! Ti ricordi?'
'Scoooooorp, zio Al, è pronta la colazione!'
Erano passati circa dieci anni da quando Albus e
Scorpius si erano ritrovati al ministero della magia. Dopo circa un paio d'anni
d'assestamento i due avevano deciso di andare a vivere insieme: avevano e
quindi condividevano un piccolo appartamento a Hogsmeade. Scorpius non era più
un apprendista bensì il responsabile del dipartimento creature magiche al
ministero, mentre Albus era considerato uno dei guaritori migliori del San
Mungo.
Quell'estate l'avevano passata così come molte altre,
a fare da babysitter al piccolo Konane, il fratellino di Scorpius, un classico
figlio della vecchiaia di Draco e Astoria. Konane aveva da poco compiuto dodici
anni e quello era il suo primo giorno di scuola, l'anno prima era stato
smistato nella casata dei Corvonero - cosa che Albus aveva capito fin da
subito, mentre Scorpius aveva sostenuto fino all'ultimo l'ipotesi che
appartenesse ai Grifondoro - e nonostante le idee un po' stralunate, era un
ragazzino vivace ma già molto maturo.
Tutte le mattine, Konane preparava la colazione per il fratello e il suo fidanzato e si alleava con Albus nelle prese in giro contro Scorpius. Come
sempre quindi, li aveva rimproverati per il ritardo e si erano seduti tutti e
tre al tavolo in cucina per iniziare bene la giornata. Il biondino aveva i
capelli tutti spettinati, mentre il moro era impeccabile, come sempre.
'Scorp, mi piace questa nuova capigliatura post
schiantesimo.'
'Oh MeFFino, i capelfi! Devo peFFinaFmi!'
'Scorp, non si parla con la bocca piena!'
'Sfcufsa è che sfono in riftafto'
'Come al solito!'
***
'Allora mi raccomando' parlò Albus. La stazione di
King's cross era piena di giovani maghi che si apprestavano ad andare nella
scuola di magia più prestigiosa al mondo. Konane aveva chiuso da pochi secondi
la sua civetta nella gabbia e ora ascoltava quello che chiamava zio Al che gli
faceva le solite raccomandazioni, mentre gli sistemava le pieghe dei vestiti
che indossava 'fai attenzione durante le lezioni di difesa contro le arti
oscure e per favore, resta concentrato durante le lezioni, altrimenti fai la
fine di tuo fratello!'
'Non gli dar retta, Nanerottolo' borbottò Scorpius, dando al ragazzino un
bacino sulla testa 'divertiti, impara e segui sempre l'istinto.'
'Va bene, non vi preoccupate! Sono bravo in quasi tutte le materie e ho un
sacco di amici. Voi piuttosto... Non bruciate i toast e smettetela di fare
dispetti al vicino di casa: l'altro giorno se ne è accorto che gli avevate
piazzato quel poster fuori alla porta con un incantesimo aderente e ha
imprecato per due ore prima di riuscire a toglierlo.'
'Beh, però era un ottimo incantesimo aderente.'
'Certamente, Scorpius, era meraviglioso.'
Konane non poté fare a meno di ridere e si fiondò ad
abbracciarli entrambi, saldamente.
'Posso tornare per Natale, vero?'
'Non ci pensare proprio.'
'Certo che puoi, ti ho già detto di non dar retta a tuo fratello?' sorrise Albus, scompigliandogli
i capelli 'Lo sai che ormai parte della tua cameretta si è trasferita nel
nostro appartamento.'
'E mi scriverete?'
'Almeno cinque volte alla settimana!' risposero i due all'unisono, ridacchiando
poco dopo. Il ragazzino sorrise e lasciò la presa.
'Allora a presto, fate i bravi.'
L'Hogwarts express fischiò per un paio di minuti dopo
la partenza e mentre qualche mago borbottava che "ogni anno, era sempre
la stessa storia: pieno zeppo di babbani"*, Albus e Scorpius si afferrarono
per mano; il biondino sembrava malinconico.
'Non ti preoccupare' l'apostrofò il moro 'tanto
tornerà per Natale. Lo sai che non riesce a fare a meno di starci intorno.'
'E' solo che mi ero abituato ad avercelo intorno... Un po' mi mancherà tutto il
caos che crea la sua presenza.'
'Vediamo il lato positivo della faccenda. La casa è vuota... Oggi ho la mattina
libera...' elencò il moro, con fare malizioso. Il biondo sorrise.
'Anche io ho la mattina libera!'
'Direi: perfetto!'
I due si strinsero la mano e si smaterializzarono poco
dopo nella loro piccola ma accogliente casa a Godric's hollow.
La loro vita ormai era quella e lo sarebbe stata per
tanto tempo ancora. Sempre.
Fine.
Note dell’autrice -
Anche se può sembrare “abbozzato” in
realtà per scrivere questo finale nel modo giusto ci ho messo quasi una
settimana, ho misurato le parole e pesato i sentimenti che i due provano l’uno
per l’altro. L’assenza dei “ti amo”
serve a dimostrare che alle persone che si amano davvero, dirlo può sembrare
banale, spesso le cose che non diciamo si rivelano appunto le più veritiere e
profonde. Ho preferito saltare tutta la parte in cui Scorpius si faceva mille
seghe mentali e poi alla fine correva tra le braccia di Albus; normalmente
apprezzo questo genere di scene ma mi sembrava logora in questo caso e sono
convinta che avrebbe appesantito la scena.
Per il momento questo è tutto, gente, spero che la storia vi sia piaciuta e se
così non è stato vi chiedo umilmente scusa.
* la citazione di Arthur Weasley è voluta.
Un grazie speciale va a LadyRiddle <3 a presto ~