Fu così che si ritrovò in quel vicolo scuro, da solo, sotto l'incessante scorrere della pioggia che, indifferente, continuava a bagnarlo. Si lasciò scivolare lungo i cassonetti dell'immondizia, incurante della puzza e del fatto che, forse, si era seduto su di essa.
Ora si che era patetico...
Si guardò intorno e, tra i vari rifiuti, scorse una bottiglia di vetro. Sorrise amaro, poi l'afferrò e la spaccò, afferrando successivamente uno dei cocci più affilati l'osservò e, con mano tremante, l'accostò al suo polso.
- Forse questa è davvero la mia unica via d'uscita... - ma, la sua mano, continuò a restar ferma a mezz'aria, non avendo del tutto il coraggio di tagliare quelle vene, contenenti vita...