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Autore: HikariKamishi    23/03/2014    4 recensioni
Un ragazzo e una ragazza frequentano la stessa classe al liceo.
Diventano migliori amici e lei si innamora di lui, ma non ha il coraggio di dirglielo.
E lui? Ricambia il sentimento o lei è semplicemente un'amica?
{Accenni JongKey}
[Tratto da una storia vera: la mia storia...]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Mi sentii tradita dalla persona più importante della mia vita.
Lui mi aveva detto che ci teneva al nostro rapporto, invece aveva mentito.
Mi sentii veramente male, non ci potevo credere.

Era la quarta ora e io stavo male.
Mi sentivo persa senza di lui.
Stavo con la testa appoggiata sul banco a pensare a quanto fosse stato stronzo quel ranocchio tutto muscoli.
Mentre pensavo, sentii il telefono vibrare nella tasca dei jeans.
Mi era arrivato un messaggio proprio da parte sua.
C’era una sola parola scritta: scusami.
Cominciai a sentirmi la lingua pizzicare e lo stomaco era sottosopra.
“Scusami un cazzo.” Gli risposi.
“Giuro che non faccio più assenze.” Mi rispose dopo un minuto.
Non gli risposi e dopo cinque minuti mi mandò un altro messaggio:
“Ti dimostrerò che ci tengo a te.
Mi fidai delle sue parole e mi scappò un sorriso.
Ma solo la mattina seguente mi accorsi di aver fatto un grosso errore a fidarmi di lui:
Non entrò nemmeno quel giorno.
Mi arrabbiai tanto da trattare male chiunque.
Mandavo a quel paese chiunque si avvicinasse a me, perfino Jonghyun.
Il lunedì mattina, non mi parlò.
Io non mi avvicinai a lui e lui non si avvicinò a me…
Non parlammo per una settimana.
Quella settimana fu la più brutta di tutta la mia vita.
La mattina non avevo né forza, né motivo per alzarmi dal letto. Se non potevo stare con lui, che senso aveva svegliarmi così presto e stare a scuola per sei ore?
Appena entravo in classe, ricevevo una pugnalata al cuore vedendolo lì, abbracciato a Krystal.


Dopo la settimana più brutta, però, arrivò il giorno più bello di tutta la mia vita.
Era un sabato di metà Dicembre, l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie.
Ero contenta del fatto che non l’avrei visto per sedici giorni, così sarei stata sicuramente meglio.
Stavo nel corridoio, appoggiata vicino al termosifone, insieme a Kibum.
Mentre chiacchieravamo, si avvicinarono Minho e Jonghyun.
Jonghyun si avvicinò direttamente a Kibum per stampargli un sonoro bacio sulle sue bellissime labbra a cuore e abbracciarlo dolcemente.
Mi stupii di quanto amore sprigionavano quei due e di quanto fosse naturale vederli baciarsi in pubblico.
Stettero abbracciati per un paio di minuti a fissarsi negli occhi senza parlare.
Dopo quei minuti, Jonghyun lasciò la presa e venne da me.
Mi abbracciò dicendo “Cara Chaeriiin~”
Io ricambiai l’abbraccio e stemmo così per qualche istante.
Appena ci allontanammo, mi ritrovai Minho addosso.
Mi abbracciò subito, senza darmi il tempo di rendermi conto di cosa stesse accadendo.

Mi strinse forte a sé, dicendo le stesse parole di Jonghyun, aggiungendo “Un po’ di dolcezza, almeno a Natale, me la merito, no?”
A quell’abbraccio e a quelle parole, il mio cuore smise di compiere il suo dovere e lo stomaco cominciò a protestare per il troppo fracasso che facevano le farfalle al suo interno.
Le mie guance divennero di un colore rosso porpora e le gambe cominciarono a tremare.
Senza neanche accorgermene, come se avessero un cervello tutto loro, le mie braccia circondavano la sua vita.
Cercai di stringerlo forte a me, senza fargli troppo male, e lui fece lo stesso.
Spinse delicatamente la mia testa in avanti, facendola aderire al suo petto, abbassando poi la sua testa, facendola sfiorare con la mia.
Io strinsi ancora di più le mie braccia e lui fece lo stesso.
Stemmo in quella posizione per… un’eternità, forse?
Non so dire per quanto, ma so di certo che fu il periodo di tempo, lungo o corto che sia, più bello che ebbi mai vissuto.
Fu più bello ed emozionante del mio primo bacio, avvenuto pochi anni prima e fu più bello anche di quella volta che il ragazzo che mi piaceva qualche anno prima, mi aveva detto “ti amo”.
Capii solo in quell’istante che i nostri corpi combaciavano alla perfezione in quella posizione.
Non mi aveva mai abbracciato prima di allora e quindi non sapevo che tra le sue braccia ci fosse il Paradiso.
Appena sciogliemmo quell’abbraccio, mi ritrovai Kibum addosso, tutto emozionato.
Mi abbracciò anche lui, sussurrandomi all’orecchio
-“Siete tenerissimi.”
Io sorrisi e poi lui si allontanò di poco gridando
-“E’ tempo di farsi gli auguri!”
In un istante, mi ritrovai venti persone intorno che si abbracciavano e gridavano
“Buon Natale” oppure “Buon anno nuovo”.
Jonghyun mi si avvicinò entusiasta gridandomi gli auguri e mi porse la sua guancia indicandola con un dito.
Capii cosa voleva, così gli diedi un bacio.
Lui sorrise e fece una linguaccia ad un Kibum tutto imbronciato.
Jonghyun gli si avvicinò e gli diede un altro bacio sussurrandogli qualcosa nell’orecchio.
Doveva essere qualcosa di estremamente dolce, a giudicare l’espressione di Kibum.
Sorrisi a quella scena tenerissima e mi voltai dall’altra parte.
Vidi Minho fare gli auguri a due nostre compagne di classe.
-“Yah!- gli urlai e solo quando si voltò continuai, sorridendo- fai gli auguri a loro e non a me?”
Lui sorrise e si avvicinò a me dicendo
-“Stavo proprio venendo da te.”
-“Ci credo.” Scherzai e lui rise.
Si avvicinò pericolosamente a me e afferrò le mie spalle con le sue potenti e meravigliose mani.
Io alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi e lui fece il contrario per ricambiare lo sguardo.
A quella meravigliosa visuale, mi si formò il solito sorrisetto da demente sulle labbra e lui, a quella vista, probabilmente patetica, sorrise.
Solitamente, il suo sorriso era meraviglioso, ma così vicino era mortale.
Allontanò di poco il suo viso dal mio e portò le sue mani sul mio collo.
Me lo accarezzò delicatamente e a quel contatto, sentii un brivido dietro la schiena.
Socchiusi gli occhi, continuando a sorridere, e lui si fermò sul mio mento.
Con una leggera pressione, lo sollevò e avvicinandosi un altro po’ a me, disse
-“Tu sei più speciale degli altri, quindi ti darò tre baci, invece di due, per farti gli auguri.”
Dopo che ebbe pronunciato la mia sentenza a morte, mi stampò un bacio sulla guancia sinistra.
Con una lentezza disarmante, allontanò le sue labbra dalla mia pelle infuocata, per raggiungere l’altra guancia, ripetendo la stessa azione per raggiungere di nuovo la mia guancia sinistra.
Quando ebbe finito di colpirmi, si allontanò di poco e sorrise, dandomi così il colpo di grazia.
Quando vidi il suo sorriso ci fu un blackout generale dentro di me.
Il mio cervello si trasformò in una scimmietta elettrica che batteva due piatti a ritmo dei battiti accelerati del mio cuore.
Le braccia e le gambe divennero come gelatina e le mie guancie bruciavano maledettamente.

Lui si avvicinò di nuovo dicendomi
-“Sei tenera oggi… Come mai?” e sorrise.
-“Siamo a Natale- gli risposi sorridendo- ma questa tenerezza fattela bastare per tutto l’anno.”
Lui rise sonoramente e annuì con un cenno del capo.

Uscimmo fuori dalla scuola e appena vidi Saiako sorrisi, le andai incontro e l’abbracciai, quasi stritolandola.
Lei non sapeva dell’accaduto, ma capì subito il motivo della mia felicità.
-“Minho?” mi chiese, conoscendo già la risposta.
Sorrisi e poi annuii.
Era strano, ma quella riccia riusciva a capirmi guardandomi semplicemente negli occhi.

Dopo quello era accaduto, come avrei resistito sedici giorni senza vederlo?
Pensai che Minho volesse farmi impazzire e per questo motivo si comportava in quel modo.




*Restiamo in tema "abbracci"






  {Le recensioni sono sempre ben accette! <3
   
 
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