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Autore: surfs_louis    23/03/2014    3 recensioni
-Ragazzi potrei sapere una cosa?- chiedo io alzando lo sguardo dalla mia crepe -certo angelo dicci- i ragazzi lo guardano a bocca aperta, ma non ci faccio molto caso -volevo chiedervi cosa comporta la vincita di questo concorso- loro si guardano e Liam risponde -beh, ci hanno raccontato la tua storia e in questo tempo che passerai con noi, non sarai sempre con noi- -oh Liam che cosa complicata!- dice Zayn -in poche parole noi cinque abbiamo cinque caratteri diversi e caratteristiche molto diverse, tu passerai del tempo con ognuno di noi cercando di trasmetterti il proprio carattere- -e quindi tornerai ad essere una ragazza normale senza bulli, con amici eccetera eccetera eccetera- dice Louis con aria da snob facendo scoppiare una risata generale
_______
N: Harry sei preoccupato? –dice finendo la terza bottiglia di birra
IO: un po’
N: non dovresti, è solo un contratto. Non sei pagato per essere preoccupato di una psicopatica
LI: smettila Niall! Non è una psicopatica
N: no appena…
IO: mi sto affezionando a gaia, si va bene veniamo pagati per stare con lei e per farla cambiare; ma è pur sempre una persona quindi non mi sembra giusto fingere e basta
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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~~Appena apro quella scatola e subito un profumo mi inebria le narici, è un profumo che riuscirei a riconoscerlo tra miliardi: il suo.
Un sorriso si fa spazio sulla mia faccia, i ragazzi mi guardano sorridendo, sono davvero dolci con me
Z: cosa sono?
IO: le sue felpe e i suoi maglioni –dico prendendone uno dalla scatola e abbracciandolo, è morbido e profumato. –ragazzi le porto su e dopo mangiamo ok?
N: si va bene, viene la Vale a pranzo e grazie per ieri…. –i ragazzi ci guardano straniti ma non ci facciamo caso
IO: figurati anzi grazie a te…
Esco dalla cucina e salgo su in camera, appena entro appoggio la scatola sul letto e comincio a tirare fuori tutte quelle grandi felpe; mentre tiro fuori l’ultima felpa cade una lettera, la raccolgo e mi siedo sul letto a leggerla.
“piccolina mia,
quando leggerai questa lettera ormai non ci sarò più… ebbene si ero malato terminale da un bel pezzo ormai, non te l’ho mai voluto dire perché non volevo che soffrissi ulteriormente. Non voglio che tu soffra per la mia morte, ma devi essere forte e goderti questi bellissimi mesi con i tuoi idoli! Riprendi a suonare e a ballare come solo te sapevi fare e ritorna ad essere felice, non ti preoccupare per i demoni perché ti proteggerò io da ora in poi, sii felice con la musica e con il ballo… sappi che ci sarò sempre per te anche se non mi vedrai. Voglio che tu mi ricorda nei momenti felici e non voglio che tu venga al mio funerale. Ricorda di essere quella ragazza con la moto in spiaggia, quella ragazza che era felice in acqua con la tavola da surf, quella che al mare cambiava e diventava se stessa, con il tuo skateboard ad allenarti o battendo i ragazzi alle gara di nuoto, ma soprattutto continua a fare quello che ti piace e sii felice. Ti vorrò per sempre bene. E ricordati che la farfalla vola lontano <3
un bacio
zio”
quell’ultima frase mi fece ridere e mi ricordò quando io da piccola continuavo a chiedergli se le farfalle volavano alte e lontane perché per me, vivendo solo per un giorno, non andavano lontane e lui mi ripeteva sempre questa frase.
Mi infilo una sua felpa e scendo, non ho più fame ed entro in cucina facendo un sorriso falsissimo. Harry viene da me e mi abbraccia
H: piccolina tutto a posto?
IO: si… ti voglio bene
H: anche io angelo.
Ci stacchiamo e mi viene ad abbracciare Vale
V: stellina mia mi dispiace…
IO: è tutto ok, ragazzi che volete da mangiare?
LI: Harry ha preparato fish and chips. – faccio un sorriso e ci sediamo a tavola, sono seduta tra Niall e Harry, iniziano subito a mangiare e io muovo qualcosa nel piatto per far sembrare che mangi… i ragazzi parlano e scherzano e io li guardo, niall finisce il suo piatto e gli sposto il mio per fargli prendere il mio cibo.
LI: cucciola non hai fame?
IO: no scusate…
LO: che avete fatto stanotte tu e Niall? –io e Niall ci guardiamo e mi sorride
N: io e lei abbiamo s….
IO: abbiamo parlato –dico guardandolo.
Z: strano perché abbiamo sentito un pianoforte…
N: è impossibile, è insonorizzata!
LI: solo se chiudi la porta… -mando un’occhiata assassina a Niall che mi sorride per farsi perdonare
V: hai ripreso a suonare?! –dice venendomi ad abbracciare
IO: no no era Niall
H: ci sono le registrazioni….
IO: e va bhè ok ho suonato con Niall una canzone…
LO: quale canzone?
V: let it go immagino
N: esatto quella
Z: e se ce la facessi sentire?
IO: no non sono brava…-mi squilla il telefono e appena o tiro fuori dalla tasca rimango sorpresa da quel nome-scusate devo rispondere.
Mi alzo e vado in salotto e poi rispondo:
IO: pronto?
MA: ciao gaia!
IO: ciao
MA: sei arrabbiata?
IO: no figurati, mi avete solo nascosto che mio zio era malato terminale… ma no figurati-dico io urlando-
MA: ce lo ha chiesto lui…
IO: comunque hai bisogno?
MA: volevo dirti che domani ci sarà il funerale… vuoi venire?
IO: no non verrò. –dico scoppiando in un pianto silenzioso
MA: ok
IO: ciao
MA: ciao.
Chiudo la chiamata, rimetto il telefono a posto e torno dai ragazzi asciugandomi le lacrime.
V: tutto ok? –io annuisco e mi risiedo. Continuano a mangiare e io li guardo sorridendo.
LO: perché sorridi?
IO: no nulla scusate… -dico risvegliandomi dalla mia posizione.
H: chi era al telefono, ti abbiamo sentito urlare…
IO: domani ci sarà il funerale…-dico cercando di trattenere le lacrime; fa sempre male sentire quella parola.
V: ci andrai?
IO: vado a prendere una boccata d’aria…
Mi alzo ed esco in veranda trovando il pacchetto di sigarette della sera precedente, mi siedo sul divanetto e me ne accendo una. Subito l’odore della nicotina mi riempie i polmoni facendomi sentire meglio, non so più che fare e sono confusa, avrei voglia di suonare ma non so che fare.
Z: ciao compagna di sigaretta! Posso farti compagnia?
IO: certo –prende una sigaretta dal pacchetto e inizia a fumare. Siamo in silenzio, ma non uno di quegli imbarazzanti, uno dove non servono parole per parlare.
Z: come stai?
IO: confusa, tanto confusa… sai è strano, credevo che quando vi avrei conosciuto sarei stata la ragazza più felice del mondo ridendo e scherzando con voi, ora è da quando sono arrivata qui che piango o faccio casini.
Z: stai passando un brutto momento, noi siamo qui con te per qualsiasi cosa.
IO: grazie zayn! Rientriamo?
Z: si ma prima mi rispondi a una domanda
IO: ok
Z: ti piace Harry? –io lo guardo imbarazzata
IO: no. –gli sorrido e torniamo in cucina.
V: allora?
IO: abbiamo fumato una sigaretta..
V: intendevo per domani..
IO: non ci andrò, lui ha voluto così.
H: perché dici così?
IO: perché è stato lui a spedire questo pacco e ci ha nascosto dentro una lettera.
V: immagino cosa ti abbia scritto… -lei mi conosce bene e sa cosa mi può aver scritto.
LO: cosa le ha scritto?
H: sempre che tu ce lo voglia dire. -manda un occhiataccia a Louis che alza le mani in segno di resa
IO: certo che ve lo dirò! Vale cosa pensi mi abbia scritto?
V: di riprendere a suonare e di riprendere a ballare come sapevi fare te, di riprendere ad andare in skate e in moto… di fregarti di tu sai cosa e di riprendere a suonare la chitarra. Sbaglio?
IO: non sbagli per niente ha detto proprio così e inoltre, lui sapeva di essere ammalato, era malato terminale ma non me lo ha voluto dire…
Liam mi viene ad abbracciare dolcemente e gli altri mi rivolgono un sorriso dolcioso.
N: allora hai voglia di cantarci la canzone? –ci penso un po’ su e li guardo.
IO: siii –dico urlando e sorridendo, i ragazzi mi guardano e mi saltano addosso, ma vengono bloccati da Niall
N: FERMII –dice lui urlando – le fate male se l’abbracciate… a proposito, colgo l’occasione davanti a tutti per chiedere scusa a Gaia.
IO: scusa per cosa?
N: per averti trattato male… -lo guardo e lo abbraccio
Z: andiamo in sala musica prima che cambi idea! –mi fa la linguaccia e io ricambio sorridendogli.
Ci avviamo in aula musica e appena arriviamo tutti gli occhi sono puntati su di me, si appoggiano tutti intorno al pianoforte con Vale facendomi sorrisi dolci. Sistemo il microfono e comincio a cantare quelle strofe riempiendomi di adrenalina e felicità, qualche volta i ragazzi si scambiano occhiate o mi sorridono. Dopo circa tre minuti la canzone finisce e io guardo i ragazzi che appena smetto di cantare mi applaudono e io divento rossa come una deficiente
V: oddio! Sei stata fantastica –dice facendomi il suo solito sorriso
H: woow complimenti davvero!
LI: fantastica!
N: ve lo avevo detto che era bravissima!
LO: bravissima!
Z: complimenti, ne facciamo un’altra?
IO: ok! Però cantiamo insieme! Cosa facciamo?
N: bhè vediamo… io suono la chitarra, tu o Liam il pianoforte e la batteria?
V: liam pianoforte e Gaia batteria –la guardo con uno sguardo assassinio e gli altri si mettono a ridere
IO: è da quattro anni che non la suono più…
Z: suono io la batteria se gaia non lo vuole fare
IO: no va bene dai lo faccio –mi siedo davanti alla batteria e prendo le bacchette, era tanto che non ritoccavo quei bastoncini in legno, Niall mi mette il microfono e decidiamo di cantare “ happily” e “ alive”, è davvero bello cantare con loro e stranamente mi ricordo benissimo come si suona la batteria, quando suoni hai un’adrenalina dentro che scarichi tutta buttandola tutta fuori battendo sulle percussioni.
H: sono bellissime e sono venute perfette! ora quale facciamo?
Z: io suono la batteria! Mi dispiace dolcezza ma è il mio turno!
IO: ok! – mi alzo dandogli le bacchette e mi siedo accanto a Niall sotto lo sguardo di Harry e Vale che mi guardano allibiti e prendo una chitarra
V: tu davvero vuoi? Oddio se questo è un sogno non svegliatemi! –dice contenta venendomi ad abbracciare, facendo scoppiare una risata tra i ragazzi.
LI: a te l’onore di scegliere la prossima canzone –dice mandandomi un bacio volante
IO: è difficile ma penso che sceglierò “throw the dark” –dico sorridendo e sistemandomi bene la chitarra. Inizio a pizzicare quelle corde e iniziamo a cantare, vedo Vale che mentre suona la chitarra elettrica mi guarda sorridendomi, mi fa uno strano effetto suonare questo strumento mi fa tornare in mente troppe cose… mentre suoniamo scendono delle lacrime, era da tanto che non la suonavo, in questa canzone non canto perché sono concentrata sull’oggetto tra le mie mani. Finita la canzone mi asciugo le lacrime e sorrido.
LO: piccola non piangere –dice venendomi ad abbracciare
IO: no scusa –lo abbraccio
V: io devo andare che devo preparare le valigie per domani…
IO: parti di già?! No ti prego –dico alzandomi e andando verso di lei.
V: tornerò te lo prometto…
IO: ma proprio domani che avevo bisogno di te…
V: te l’ho detto, tornerò. Ti voglio bene. E poi ci sono i ragazzi con te –dice sorridendo ai 5
IO: ok, ti accompagno.
V: ciao ragazzi e grazie per tutto e grazie per gaia…
TUTTI: ciao Vale!
Torniamo tutti su e accompagno Vale alla porta
Z: aspettami che usciamo insieme, vado a trovare Perrie
LO: aspettatemi che vado da El –prendono le giacche ed escono.
Rimaniamo in casa io, Liam, Niall e Harry.
IO: ragazzi vado un po’ su a riposare, sono stanca. Voi che fate?
N: penso un po’ di play con i ragazzi –dice guardandoli sperando in una loro approvazione, loro annuiscono.
H: Buon sonnellino –dice venendomi a baciare una guancia.
IO: grazie! –anche Niall e Liam mi danno un bacio e vado su in camera.
Sono a pezzi e mi butto sul letto infilandomi le cuffie facendo partire la mia playlist, tempo poco e mi addormento con la musica nelle orecchie.
HARRY’S POV
Ormai sono due ore che giochiamo alla Play e mi sto un po’ annoiando.
L: ragazzi stasera invitiamo Ed da noi?
IO: si dai!
N: si!! Lo diciamo a Louis e a Zayn? Invitiamo anche la Vale
IO: si gli mando un messaggio –tiro fuori dalla tasca dei pantaloni il mio Iphone e gli scrivo “ ciao! Stasera viene ED a cena va bene per voi? Facciamo una sorpresa a gaia.”
N: va bene! Vado a vedere se Gaia è sveglia così andiamo a fare la spesa. –si alza dal divano e si stiracchia un po’.
L: vado a svegliarla –dice sorridendo
IO: no vado io, devo parlarle –dico alzandomi in piedi.
N: ok hazza. Sbrigati! Dobbiamo andare a fare la spesa.
Salgo le scale a due a due e percorro il corridoio fino ad arrivare in camera sua, apro la porta e la vedo dormire sul letto con le cuffie all’orecchio è dolcissima, mi sdraio accanto a lei e guardo la sua playlist: sta ascoltando noi e Ed Sheeran. Le accarezzo dolcemente il viso e i capelli sparsi sul cuscino.
IO: angelo, svegliati dobbiamo andare a fare la spesa. –dico sussurrandole nell’orecchio
Si sposta mugugnando qualcosa, è davvero dolce
G: quanto ho dormito?
IO: circa due ore, tra tre ore viene il mio migliore amico a mangiare. –apre un occhio e mi guarda, i suoi occhi sono vuoti, sono neri. Prende tra le mani il suo iphone e stoppa la canzone che sta andando: Moments
IO: ti piace come canzone?
G: siii la amo ma la mia preferita rimarrà sempre “more than this” –dice sorridendo, quando parla di musica le si illuminano gli occhi. Ora capisco la frase “musica come flebo”, si stropiccia gli occhi e si alza con il busto mettendosi seduta, ma dopo poco si ributta all’indietro sbadigliando: è davvero tenera.
G: e se ti dicessi che voglio rimanere qui ad ascoltare la musica sul letto? –mi dice con gli occhi dolci sperando in un si.
IO: e se ti dicessi che ti voglio bene e che tra poco Niall inizierà ad urlare perché vuole andare a fare la spesa?! –le faccio un sorriso e si siede bene sul letto appoggiandosi alla testiera.
G: ok… andiamo. –si alza e mi guarda sorridendomi –voi tornerete mai ad essere come nell’Up All Night tour?
Rimango spiazzato da quella domanda, si eravamo cambiati ma siamo rimasti sempre gli stessi ragazzi che fanno i cretini e che scherzano sul palco.
IO: angelo, non siamo mai cambiati! Siamo solo cresciuti… perché?
G: nulla…
IO: possiamo parlare due minuti
G: ok –si risiede sul letto e mi guarda,
IO : stanotte tu hai gridato “non l’ho uccisa io” a chi ti riferivi? –si fa scura in volto e abbassa lo sguardo trovando improvvisamente le sue mani interessanti. –ti puoi fidare di me, ti prego.
G: mia nonna è morta circa due anni fa, ha avuto una morte lenta e dolorosa, stavo sempre con lei in ospedale a farle compagnia, parlavamo e ridevamo oppure le facevo sentire delle canzoni suonandole alla chitarra. La mia casa era diventata l’ospedale: dormivo lì, facevo colazione lì, mi assicuravo che prendesse le medicine, poi andavo a scuola e appena uscivo tornavo subito all’ospedale per farle compagnia, studiavo con lei, cenavamo insieme e poi guardavamo la tv o le suonavo la chitarra… una notte non avevo sonno così mentre lei dormiva e si sentiva il bip del battito del suo cuore tramite lo schermo, ho iniziato a suonare la chitarra per passare il tempo, ma a metà canzone il suo battito cardiaco si è fermato, sono arrivati subito i medici e le infermiere che hanno cercato di rianimarla, ma dopo circa venti minuti hanno detto quella maledetta frase: “ora del decesso 4.15 del mattino”. È morta davanti ai miei occhi ed è stata colpa mia, perché se non suonavo quel dannato strumento magari avrebbe vissuto di più. Da quel giorno sono crollata e per circa una settimana appena mi addormentavo arrivavano i demoni che mi continuavano a gridare “ è tutta colpa tua se è morta, fai schifo” e non ho più suonato la chitarra perché è morta per colpa mia. –appena finisce scoppia a piangere e anche a me scende qualche lacrima, l’abbraccio forte facendola sfogare.
IO: ora capisco, mi dispiace tanto cucciola… sono orgoglioso che tu abbia ripreso a suonare la chitarra. Allora stasera viene un mio amico a cena va bene per te?
G: certo che va bene! È casa vostra
IO: ormai fai parte della nostra famiglia…
G: però c’è un problema…
IO: quale?
G: come mi devo vestire? –scoppiamo a ridere dimenticandoci del momento di prima.
IO: sportiva.
si alza dal letto e apre l’armadio, tira fuori dei leggings neri, una canotta con il pizzo sul seno nera e una felpa di suo zio grigia aperta con le Jeffrey Campbell nere.
G: va bene?
IO: perfetto! Non è che mi faresti vedere il tatuaggio?
G: chi te lo ha detto?
IO: la vale…
G: emm ok.. –mi alzo la maglietta facendo vedere l’ancora
IO: bella è!
G: già…
IO: andiamo giù che i ragazzi ti aspettano
G: ok
GAIA’S POV
Scendiamo giù e troviamo Niall e Liam a giocare alla play, appena entro Liam mi sorride e mi vado a sedere accanto a lui.
H: che cuciniamo per stasera?
IO: non me la sento di cucinare o mangiare la pizza….
H: si certo tranquilla
LI: che facciamo da mangiare?
H: potremmo fare takeaway
N: e se facessimo il barbecue?
IO: ma fa freddo!
LI: ha ragione… hamburger e patate fritte?
H: nooo
N: va bene ho capito… Gaia andiamo a fare la spesa allora?
IO: ok biondo
N: ok
IO: mi è venuta un’idea!
LI: cioè?
IO: tacos?
H: oh yes baby!
IO: va bene per voi?
N&LI: ovvio! Anche al nostro amico piacciono!
H: niall però vado io con lei
IO: no dai viene Niall almeno mi fa compagnia –dico sorridendo
N: inchinatevi Plebei! Ha scelto me –dice abbracciandomi la spalla con il braccio! Cominciamo tutti a ridere e io e Niall ci avviamo fuori dal salotto.
IO: a dopo idoli –dico mandando un bacio volante a tutti, ci infiliamo la giacca e le scarpe e usciamo di casa infilandoci in macchina.
Appena partiamo, Niall accende la radio e iniziamo a cantare le canzoni trasmesse, ci divertiamo tanto! Con lui mi sento libera di poter fare qualsiasi cosa. Dopo una quindicina di minuti passati a cantare scendiamo dalla macchina ed entriamo nel supermercato. Prendiamo il carrello e ci iniziamo a infilarci tutti gli ingredienti per i tacos e Niall intanto ci infila anche altre schifezze. Veniamo fermati da molte fan che riconoscono Niall, ma dopo circa un’oretta e mezzo passata li dentro usciamo con quattro sacchi a testa e torniamo a casa.
N: ragazzi siamo a casa –dice urlando, andiamo in cucina e appoggiamo i sacchetti sull’isola in mezzo alla cucina. – Gaia ci cambiamo e prepariamo ok?
H: ciao! Sono io lo specialista di tacos! L’aiuto io –dice sorridendomi
N: ok
IO: due minuti e iniziamo vado su a tirarmi via la giacca e poi torno –lui annuisce e vado su in camera mia a spogliarmi e a infilarmi qualcosa, dopo poco bussano alla porta ed entra Liam –ehi ciao :)
LI: scusa se ti disturbo!
IO: non mi disturbi mai leeyum
LI: ti ho portato una tuta… magari… ecco… -me la porge, è la sua tuta ONEPIECE azzurra.
IO: è bellissima grazie! –mi avvicino a lui e lo bacio sulla guancia
LI: sei stata bravissima oggi in sala musica –dice sorridendomi
IO: grazie! È stato merito vostro, senza i miei idoli e i miei amici non ci sarei riuscita –dico mentre lui mi abbraccia.
LI: piccola ti voglio bene
IO: anche io tanto. -Ci sediamo sul letto a chiacchierare un po’-
LI: tirati su le maniche –dice sorridendomi
IO: perché?
LI: voglio vedere quante volte avevi bisogno di me e io non c’ero.
Mi alzo le maniche e rimane colpito dai tagli che si stanno rimarginando, mi prende i polsi e li porta alla sua bocca dandomi un lungo bacio. Mi sorride dolcemente e lo abbraccio rifugiandomi tra le sue braccia, mi accarezza dolcemente la guancia.
IO: ti voglio bene
LI: anche io piccola
IO: mi cambio e devo scendere perché devo preparare i Tacos con Hazza… -ci alziamo dal letto e mi appoggia la tuta sul materasso
LI: a dopo! E cucina bene –dice ridendo
IO: agli ordini! –dico sorridendogli, mi da un bacio sulla guancia e se ne va. Mi cambio velocemente indossando la tuta e torno giù da Hazza che mi sta aspettando.
H: ehi! –è seduto sull’isola a messaggiare e noto che ha sistemato tutti i pacchi
IO: ti avevo detto di aspettarmi per i sacchetti
H: tranquilla! Hai la tuta di Liam –dice facendo un falso sorriso, io annuisco e ci mettiamo a cucinare.
IO: chi viene a cena? –dico finendo di preparare la “postazione” per cucinarle
H: vale e ED – faccio cadere il cucchiaio per terra e mi giro, sono scioccata. Harry mi guarda divertito
IO: oddio! –dico iniziando a saltare e a battere le mani come una bambina-grazie grazie
Dico buttandomi ad abbracciare Harry
H: angelo fermati! Non voglio che si riaprino i tagli… -dice appoggiando le mani sulle mie spalle per calmarmi
IO: conoscerò il mio idolo, oddio! –dico e mi abbraccia


SPAZIO AUTRICE:
buon pomeriggio splendori! La storia non sta avendo successo.. che devo cambiare?
Xxx
g.

 

  
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