Buonasera!
Eccomi qui
con il sesto capitolo.. impazienti di vedere cosa risponderà
Sofia a Ria?
Premetto..Il
mio scopo non
è quello di offendere Ria..ammetto che non mi è
particolarmente simpatica, ma è
solo una mia idea quindi spero di riuscire a mantenere in questa storia
una
sorta di neutralità..Se qualcuno si sentisse
però, in dovere di dirmi la sua
opinione oppure se gli sembra che stia esagerando, è
invitato a dirmelo subito
prima che saltino fuori dei problemi..so perfettamente che questo
è un terreno alquanto
minato..
Per
il resto spero che
vi piaccia e che mi facciate sapere al più presto le vostre
impressioni..come
sempre ringrazio ognuna di voi senza la quale la storia non
esisterebbe..
Un
bacio
Ginny
Tornai giù scalza ,ma mi fermai all’ultimo gradino.
Tom stava baciando una ragazza stringendosela sempre di più addosso.
Involontariamente cercai di capire chi fosse , poi dopo aver notato i suoi capelli non avevo più dubbi.
Ria.
Mi sentii strana come se qualcuno mi avesse buttato dell’acqua ghiacciata addosso o direttamente presa a pugni.
Le loro labbra si cercavano sempre con più decisione e mi ritrovai a pensare se non avessero bisogno di ossigeno.
Improvvisamente capii di essere di troppo e salii di alcuni gradini, ma una voce melliflua mi fece voltare.
-Tu chi sei?-
Ich
hör Dir zu, seh Dein
Gesicht.
Deine Lippen, öffnen sich.
Red langsam, bitte nicht zu schnell.
Wilkommen
im Hotel.
Reden (Tokio
Hotel)
Arrossii e
abbozzai un sorriso –Io..-
-E’
un’amica- Rispose Tom con voce sicura
–L’abbiamo incontrata ieri in aeroporto
che stava poco bene.. le abbiamo offerto un posto dove stare..-
Ria mi
incenerì con lo sguardo incrociando le braccia al petto
–Credo di non aver
capito-
-Arrivo
dall’Italia per un periodo di stage e la famiglia che
inizialmente doveva
ospitarmi si è tirata indietro perché ha avuto un
contrattempo.. Per questo
motivo Tom e Bill mi hanno offerto di stare con loro..-
Notai che il
suo sguardo non era cambiato, se avesse potuto credo che mi sarebbe
saltata
alla gola, odiavo quel tipo di situazioni.
-Ma solo fin
quando non trovo una sistemazione.. più..più
appropriata- Mi affrettai quindi a
spiegare.
La
ragazza sorrise,
cioè in realtà storse
gli angoli della bocca –E quanto tempo pensi che rimarrai
qui?-
-Ria..-
Disse Tom lanciandomi uno sguardo che non riuscii ad interpretare.
-Qualche
settimana.. devo solo trovare i soldi per pagarmi un appartamento-
-Bene- Disse
guardandosi in torno e infine posando di nuovo i suoi occhi su di me
–Speriamo
allora che tu lo trova presto.. –
-Ria..-
Sussurrò il chitarrista ,accarezzandole un braccio lasciato
scoperto dalla
canottiera succinta che portava.
-Ci vediamo
sta sera?- Chiese senza cogliere il rimprovero
Tom
annuì
–Ti vengo a prendere per le otto-
-Perfetto..-
Sorrise la ragazza sfiorandogli le labbra con le sue –A sta
sera- Salutò prima
di uscire di casa senza degnarmi di un altro sguardo.
Alzai gli
occhi al cielo e la mandai al diavolo mentalmente “Per chi mi
aveva presa?!”
Feci per
tornare in camera mia ,ma Tom mi fermò trattenendomi per un
braccio, mi sentii
improvvisamente accaldata.
-Mi
dispiace..- Sussurrò lasciando la presa
-Non fa
niente.. è normale che chieda chi sono-
Il ragazzo
si appoggiò con una spalla contro il muro
–E’ fatta così..-
-Davvero,
non è successo nulla, va tutto bene-
-Sicura?-
Sorrisi
–Sì,
senti a questo punto preparerei la cena per me e Bill- Dissi
dirigendomi verso
la cucina, Tom mi seguì.
-Certo.. Io
credo che tornerò non troppo tardi, insomma, magari ci
vediamo ancora prima che
tu vada a dormire-
Il mio cuore
perse un battito e incominciai a sentirmi spaesata
–Tranquillo, tu goditi la
serata-
Il
chitarrista annuì –Allora io vado a farmi una
doccia-
Mi voltai
verso il frigo e l’aprii, incominciando a pensare alla cena
per distrarmi,
c’era un sacco di verdura..presi un paio di carote e le posai
sul bancone,
notando che Tom non si era mosso di un millimetro.
-Non vai a
fare la doccia?-Chiesi ingenuamente e arrossendo.
-Sì-
Disse
come riscosso dai suoi pensieri,poi sparì oltre la porta.
Presi un bel
respiro tornando al mio colore naturale e decisi di preparare una sorta
di
ratatouille, dopotutto Bill era vegetariano e io non amavo mangiare la
carne.
Mi misi
subito ai fornelli e dopo aver cercato per interi minuti gli utensili
da
cucina, misi una pentola sul fuoco per scaldarla.
Poi
tagliuzzai le verdure che avevo trovato nel frigo e le mescolai in una
terrina,
aggiungendo la cipolla; rovesciai il tutto nella pentola ed abbassai il
fuoco.
Il
campanello di casa suonò.
Mi guardai
in torno per vedere se Tom sarebbe andato ad aprire, ma visto che di
lui non
c’era neanche l’ombra, decisi di andare io..
dopotutto potevo fare più danni di
quelli fatti con Ria?
Raggiunsi la
porta d’entrata e con un giro di chiavi l’aprii.
-Sofia!-
-Ciao Bill-
Salutai muovendo appena la mano.
Il vocalist
mi strinse in un abbraccio che mi lasciò senza fiato, quanto
diavolo era forte?
Richiusi la
porta.
-Cos’è
questo buon odore?- Chiese andando verso la cucina.
-Sto
preparando la cena..- Spiegai raggiungendolo.
Bill
alzò il
coperchio della pentola ed osservò le verdure che stavano
cuocendo –Sembra
buonissimo- Disse facendomi l’occhiolino.
-Gr..Grazie-
Balbettai.
Il ragazzo
mi sorrise –Tom mi ha avvisato che saremo solo noi due sta
sera..-
-Già-
Soffiai
-Quindi ho
chiesto ad Alex di prestarmi un film- E dopo aver estratto dalla borsa
nera un
dvd mi mostrò la copertina plastificata.
“Ho
cercato
il tuo nome” con Zac Efron.
Sorrisi
adoravo quel film –Bello!- Esclamai –Se vuoi
possiamo mangiare mentre lo
guardiamo-
Bill
annuì
–Perché no, inizio a preparare-
Guardai
ancora una volta le verdure, erano quasi cotte. Presi dalla credenza
due piatti
e i due bicchieri.
-Cosa vuoi
bere?- Chiesi alzando la voce per farmi sentire.
-Coca cola!-
Presi una
bottiglia di Coca-Cola ed una d’acqua e raggiunsi Bill in
salotto.
-Dove posso
appoggiare?- Chiesi alludendo alle bibite.
-Mettile
pure sul tavolino-
Obbedii e
tornai in cucina per riempire i piatti con la mia ratatouille.
Sentii Tom
scendere le scale di corsa –Io vado!- Urlò
-Ok! Ciao,
salutami Ria- Rispose il gemello
-Sarà
fatto.. Ciao Sofia!-
Riemersi
dalla cucina con i piatti e sorrisi
-Ciao Tom-
Il ragazzo
prese le chiavi della macchina dallo scaffale vicino
all’entrata ed uscì.
-Bene- Dissi
–Ecco qui- Posai i piatti vicino alle bottiglie.
Bill si
sedette sul divano e spense la luce
principale con una specie di telecomando.
Mi misi
vicino a lui, cercando di apparire il più a mio agio
possibile, impresa più che
difficile.
Il vocalist
fece partire il film e si mise il piatto sulle gambe, lo imitai.
Il film era
iniziato da dieci minuti ed io mi ero già persa con la
trama, cosa alquanto
strana visto che l’avevo visto almeno otto volte!
Finito di
mangiucchiare le mie verdure appoggiai il piatto sul tavolino e tornai
a
guardare lo schermo.
Non riuscivo
proprio a rilassarmi, era come se mi sentissi osservata e una corrente
elettrica
mi trapassando il corpo.
Facevo di
tutto per non guardare Bill, cosa stesse facendo o cosa non stesse
facendo, era
così difficile rimanere seduta, immobile, senza mai muovere
un muscolo.
Ad un tratto
però il ragazzo spezzò il silenzio.
-Ti sei
divertita oggi a lavoro?-
-Sì..ho
conosciuto il mio capo e mi ha subito dato qualcosa da fare...- Risposi
voltandomi lentamente verso di lui.
Bill sorrise
e bevve un sorso di Coca –Sono contento, oggi io e Tom
abbiamo lavorato ad un
brano..-
-Davvero?-
Chiesi facendomi improvvisamente attenta –E
com’è? Posso sentirlo?- Domandai interrompendolo.
Si mise a ridere e accarezzò Baby che nel frattempo si era
accovacciata ai suoi
piedi –Mi piace questo tuo lato Alien..-
Arrossii e
mi morsi il labbro –Io non volevo ..-
-Ti prego
smettila di scusarti! Non voglio metterti in imbarazzo.. siamo amici
ora, no?-
-Sì..credo
di sì-
Bill sorrise
–Perfetto.. comunque no, non puoi ancora sentirlo..
è top- secret !-
Sbuffai e
incrociai le braccia al petto –Sono curiosa..Vorrei proprio
sapere com’è!-
Dissi abbozzando un sorriso divertito.
-Dovrai
aspettare, come tutte le altre Aliens-
-Mi sembra
giusto-
Il ragazzo
si strinse le gambe al petto e tornò a concentrarsi sul film.
Lo guardai,
era davvero bizzarro.. con quelle sue gambe lunghe,
l’espressione da bambino e
le labbra dischiuse.
Sorrisi e
appoggiai la testa sullo schienale del divano, rilassandomi.
-Sai adoro
questa scena..- Sussurrai –E’ così
romantica-
Bill si
voltò verso di me –Già..hai ragione-
-Tu credi
nel vero amore?- Chiesi in un soffio sperando di non apparire invadente.
Lo vidi
strizzare le palpebre e mordersi un poco il labbro inferiore
–Sì, ci ho sempre
creduto.. sono sicuro che da qualche parte c’è
l’anima gemella per tutti, basta
solo avere pazienza..E tu? Hai già il tuo principe azzurro?-
Arrossii e
scossi la testa –No..ma credo nell’amore, quello
con la A maiuscola..quello che
ti rende completo..quello descritto da Jane Austin-
-Tipo
“Orgoglio
e Pregiudizio”..-
Annuii.
Verso
mezzanotte e mezza decisi di andare a dormire, ero davvero stanca e non
vedevo
l’ora di sdraiarmi nel letto e accoccolarmi tra le coperte.
Quindi diedi
la buonanotte a Bill e salii in camera mia, chiudendo poi le persiane e
le
finestre.
Mi misi il
pigiama, cioè un paio di short sbiaditi e una canottierina
rosa confetto con
tanto di fiocchetti sulle spalline, mi sciolsi i capelli e infine mi
lavai i
denti.
Improvvisamente
mi ricordai che non avevo preso la mia pastiglia dopo cena.
Frugai nel
beauty e, dopo aver trovato le medicine, scesi di nuovo in salotto,
ormai vuoto
visto che anche Bill era andato a dormire.
Andai in
cucina e riempii un bicchiere d’acqua dal lavandino e ingoiai
la pastiglia.
Feci per
tornarmene in camera, ma sentii dei passi avvicinarsi.
Trattenni il
respiro.
Dopo
interminabili secondi la porta si aprì e per poco non
cacciai un urlo, così
come il povero malcapitato che aveva aperto la porta.
-Ma che cazzo..-
Si portò una mano sul cuore –Sofia! Mi hai fatto
venire un colpo!-
Mi appoggiai
con le mani al tavolo e cercai di tranquillizzare il respiro
–Scusa..- Soffiai –Non
volevo-
-Che ci fai
ancora sveglia?- Chiese Tom andando verso il frigo.
-Volevo un
bicchiere d’acqua- Spiegai
Il ragazzo
posò un cartone di latte accanto a me e una tazza colorata
–Sì scusa, non
volevo spaventarti- Disse sorridendo.
Si
versò il
latte e prese un paio di biscotti dalla credenza.
-Com’è
andata la serata?- Chiesi portandomi una ciocca di capelli dietro
l’orecchio.
Tom storse
la bocca e si mise in bocca un biscotto –Mah! Mi ha portato
in uno di quei
ristoranti chic dove praticamente ti danno poco niente da mangiare..non
so
davvero come facciano a piacergli-
-Per questo
ti strafoghi di biscotti all’una di notte?- Chiesi con un
sorriso.
Lui rise
–Esatto..Abbiamo
parlato di te a cena..-
Mi accigliai
–Davvero?-
-Sì,
le ho
spigato meglio la situazione, sai non vorrei che si facesse strane idee-
-Già,
hai
fatto bene-
Tom
annuì e
tornò a concentrarsi sul suo latte.
-Buonanotte
allora..- Sussurrai andando verso la porta.
Il ragazzo
sorrise –Buonanotte..-
La guardai
uscire dalla cucina e chiudere la porta.
Tirai un
sospiro di sollievo e bevvi l’ultimo sorso della mia pseudo
cena.
Non avrei
mai creduto che vederla vestita così..succinta, mi avrebbe
scatenato qualche
reazione..ma l’aveva fatto cazzo!
Sembrava
averlo fatto apposta.. pantaloncini pressoché inesistenti e
il seno coperto
solo da una pudica canottiera, mi aveva mandato il sangue al cervello.
Posai la tazza
nel lavandino e sospirai, cercando di togliermi dalla testa la sua
immagine.
Presi il
cellulare che avevo lasciato sul tavolo e mi incamminai verso camera
mia; mi
arrivo un messaggio.
Ria.
‘Notte
cucciolo, ci vediamo domani..non vedo l’ora!
Sognami
e ricordati che ti amo..Baci
Risposi
velocemente e lo appoggiai sul comodino..sarebbe stata una lunga notte.