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Autore: 1DalIlaria    24/03/2014    2 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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9th July 2014, Monday
 
 
 
 
<< Tutto chiaro?>> richiese per l’ennesima volta Dalila.
 
<< Mmm..>> mormorò la rossa seduta sul letto.
 
<< Oh avanti! Non sei ancora sicura?>> la bionda guardò l’amica che se ne stava seduta con il viso tra le mani.
 
<< Mmm..>> erano più di dieci minuti che Ilaria andava avanti a “mormorii” e la maggiore delle due stava per perdere la pazienza: non potevano perdere altro tempo.
 
<< Ila, qual è il problema?>> le chiese usando l’ultima briciola di calma che le era rimasta in corpo.
 
<< E se ci becca? E se si arrabbia? E poi.. come fai ad essere così sicura?>> la rossa non poteva credere a quanta tranquillità regnava sul viso dell’amica.
 
<< Non ci beccherà ne si arrabbierà perché il piano è P-E-R-F-E-T-T-O!>> rispose la maggiore delle due incrociando le braccia al petto.
 
<< Quindi noi adesso andiamo in camera di Harry e, mentre io faccio da palo, tu prendi il DVD?>> chiese la rossa per conferma; non credeva possibile che tali parole fossero uscite dalla sua bocca. Quella ragazza dai lunghi capelli biondi era il diavolo fatto a persona; chissà che casini avrebbe combinato.
 
<< Si, ti ho anche detto dov’è!>> rispose più che orgogliosa Dalila.
 
<< Tu sei sicura al mille per mille che il video si trovi nella custodia di “Love Actually”? E che il dvd si trovi a sua volta nel cassetto della biancheria intima di Harry?>> non credeva possibile che Dalila fosse sicura di tale teoria. Come diamine ci era arrivata?
 
<< Si, sono sicura e sai perché?>> chiese la bionda a sua volta.
 
<< Perché?>> rispose la rossa temendo per la risposta.
 
<< Perché Harry è un babbeo! Ci scommetto Malik in persona che il ricciolo avrà pensato qualcosa tipo – la bionda prese un respiro e cominciò ad imitare l’amico dai ricci perfetti – “ I ragazzi immaginano che io abbia cambiato custodia al cd quindi lo rimetto qui e nessuno verrà a cercarlo! Sarebbe troppo scontato! Sono un genio!”>> Dalila concluse il suo monologo e sorrise soddisfatta all’amica.
 
<< Primo: Harry non parla così. Secondo: non è un babbeo. Terzo: la teoria del cassetto?>>
 
<< Primo e secondo non mi interessa – rispose Dalila come se nulla fosse – per il terzo punto è semplice! Gli serviva un posto che potesse controllare spesso senza dare nell’occhio. Quale posto migliore del cassetto dove tiene i suoi bei boxer? Lo apre ogni giorno e ogni giorno sa che il dvd è lì>>
 
Ilaria fece per aprir bocca ma si bloccò: il ragionamento non faceva un piega. Ma ciò che la bloccò furono le parole dette dalla bionda. Quel suo “ci scommetto Malik in persona” le fece credere che forse tutto sarebbe andato per il meglio. Infondo Dalila tirava in ballo Zayn solo quando era sicura al mille per mille delle sue teorie; era una cosa che faceva quando aveva bisogno che qualcuno, come Ilaria, le credesse. Lei sapeva quanto il pakistano fosse importante per la sua migliore amica quindi ogni volta che scommetteva su di lui si fidava ciecamente. Non avrebbe mai rischiato di perdere una persona come Zayn.
 
Dalila, vedendo l’amica abbassare le difese, ne approfittò. Prese Ilaria per un polso e la trascinò nella stanza di Harry.
 
<< Qui finisce male>> mormorò la rossa.
 
<< SHH!!>> la zittì la bionda.
 
Arrivate in camera di Harry le due si guardarono e furono felici di sentire la voce di Zayn che ancora parlava al telefono e, ancora più bello, fu sentire l’acqua della doccia in cui il riccio era immerso.
 
Dalila guardò Ilaria e poi si diresse verso il tanto discusso cassetto. Appena arrivò davanti sorrise e l’aprì.
 
Ilaria la guardava e non credeva possibile che, in un momento delicato come quello, Dalila facesse certi pensieri.
 
<< Da, lascia stare la parte maliziosa che è in te e lascia perdere i boxer di Harry! Prendi ‘sto dvd e andiamo via!>> la sgridò Ilaria.
 
<< Si si!>> la bionda la scacciò con un mano e con l’altra continuò a cercare. Pochi secondi dopo la ragazza si bloccò e sorrise contenta.
 
Ilaria la guardò e la vide estrarre dal cassetto la custodia di “Love Actually”; Dalila l’aprì e quando vide che all’interno non c’era il dvd, bensì un cd senza scritto nulla sopra, sorrise trionfante.
 
<< Filiamocela!>> sussurrò per poi correre dietro la rossa.
 
 
 
Le due ragazze arrivarono nella loro camera e vi si chiusero dentro.
 
<< Allora tu metti il dvd che io resto alla porta, okay? – ordinò Dalila – se dovesse arrivare qualcuno toglilo e nascondilo, capito?>>
 
<< Si, si, lasciami fare>> le rispose la più piccola accendendo la televisione e inserendo il cd.
 
<< Togli il volume, tanto ci serve vedere non sentire!>>
 
<< D’accordo – annuì la rossa – ecco..>>
 
Dalila fece per avvicinarsi allo schermo ma una strana sensazione la fece voltare verso la porta. Quella sensazione l’aveva già sentita un paio di volte. Le veniva ogni volta che…
 
<< Ila! Toglilo! ADESSO!>> sbraitò all’improvviso la bionda.
 
Ilaria non perse tempo e si fiondò verso l’aggeggio elettronico, prese il dvd, lo ripose nella custodia e lo mise dietro la schiena.
 
<< Si può sap... – Ilaria si voltò verso l’amica e rimase senza parole – Zayn!>> disse fingendosi tranquilla.
 
Dalila, che dava le spalle alla porta, chiuse gli occhi e pregò che il ragazzo non avesse visto nulla.
 
Ilaria guardò prima il ragazzo e poi l’amica davanti a sé che sussurrava qualcosa tipo “ti prego” dieci mila volte al secondo.
 
<< Tutto okay?>> chiese sospettoso il pakistano.
 
Dalila tornò a respirare regolarmente e, ripreso il controllo dell’intero corpo, si voltò verso Zayn sapendo perfettamente cosa fare.
 
Prima di voltarsi verso il ragazzo, però, fece cenno ad Ilaria di lasciar fare a lei, se la sarebbe vista lei con il pakistano. Ilaria annuì e le lasciò campo libero.
 
<< Allora?>> chiese Zayn guardandole con sospetto.
 
C’era qualcosa che non andava tra quelle due. Come se avessero combinato qualcosa o stessero parlando di qualcosa di segreto.
 
<< Ehy Malik, che ci fai qua?>> chiese Dalila sorridendogli.
 
Sapeva che così facendo Zayn si sarebbe insospettito ma il suo piano era quello di spostare l’attenzione del pakistano su di sé, come se fosse lei ad aver fatto un guaio, e lasciar campo libero alla rossa per andare a mettere a posto il dvd.
 
<< Che hai combinato?>> andò dritto al sodo il ragazzo.
 
<< Ehy! Io non ho fatto nulla!>> gli rispose la bionda fingendosi offesa e guardandolo male.
 
<< Bionda non mi convinci, lo so che hai fatto qualcosa>> Zayn fece un passo in avanti ed entrò in camera squadrandone ogni centimetro quadrato.
 
<< Allora?>> chiese fissandola.
 
<< La pianti? Non ho fatto nulla!>> continuò la bionda.
 
<< Avanti, lo sai che sei come un libro aperto per me... – Zayn si avvicinò ancora di più – che hai fatto?>> le chiese fissandola dritto negli occhi. Era chiaro come il sole che l’aveva interrotta in una delle sue idee strampalate.
 
<< Io non ho fat…>> all’improvviso Dalila smise di parlare, Ilaria arrossì violentemente e tutto ciò che si sentì fu un leggero fischiettio.
 
Zayn guardò prima Ilaria e poi Dalila che, davanti a sé, aveva un’espressione che lo mandò in bestia. Chi diavolo stava guardando con quell’aria da maniaca?
 
Il pakistano prese un bel respiro e si voltò rimanendo anche lui senza parole. Per pochi secondi in casa non si sentì nulla se non uno strano silenzio; poi sembrò che tutti ripresero vita, Zayn per primo. Si mise davanti alla bionda impedendole la vista e fulminò con lo sguardo la persona davanti a sé.
 
<< E’ successo qualcosa?>> chiese Harry tranquillo.
 
Non capiva perché tutti lo guardassero in modo strano. Ilaria aveva la faccia dello stesso colore dei capelli e si teneva il viso coperto con una mano; Dalila, da dietro la schiena di Zayn, lo guardava con aria incredula e maliziosa; e in fine Zayn, che fece un passo avanti verso di lui.
 
<< Harry>> lo chiamò il pakistano con una strana calma.
 
<< Si?>> rispose il riccio sempre più confuso.
 
Il maggiore di tutti fece per rispondere quando sentì qualcuno mormorare strane parole.
 
<< Cadi, cadi, cadi…>> sussurrò Dalila guardando il pezzo di stoffa che Harry usava come asciugamano introno alla sua vita.
 
Zayn si voltò a guardarla e, anche se stava parlando in un’altra lingua, non fu difficile capire cosa stesse pensando la bionda, soprattutto perché la rossa dietro di lei le tirò un leggero calcio sulla gamba come per rimproverarla.
 
Furioso come non mai si voltò di scatto verso Harry e, con un solo sguardo, gli fece capire di sparire da lì. Il ricciolo, vedendo l’amico in quello stato, si fiondò in camera sua.
 
Dopo la scomparsa di Harry il pakistano diede le spalle alle due ragazze ancora per un po’, si doveva decisamente calmare.
 
Dalila ne approfittò per voltarsi verso Ilaria e dirle, con un solo sguardo, di andarsene non appena Zayn avrebbe iniziato ad adirarsi con lei.
 
Di nuovo era sicura di sé e sapeva che il ragazzo che in quel momento le dava le spalle era furioso come non mai. Lo capiva dalla schiena rigida e la mani strette in pugno; appena si sarebbe voltato sarebbe stato il momento adatto per la rossa di scappare e andare a posare il dvd.
 
Ilaria capì e annuì all’amica, il piano era abbastanza semplice. 
 
Dalila prese un bel respiro e, dipintasi un sorrisino malizioso sul viso, andò a sedersi sul letto. Ilaria la guardò incredula e fece per parlare ma fu interrotta da Zayn che, finalmente, sembrò aver ripreso vita.
 
<< Ma che diamine ti è preso?>> sbottò all’improvviso il pakistano verso la ragazza seduta sul letto.
 
Non credeva possibile che avesse guardato Harry in quel modo. Lui era lì ma non le era importato nulla, aveva squadrato il castano come se nulla fosse.
 
<< Che c’è?>> chiese Dalila facendo finta di non capire.
 
<< “Che c’è”? Mi stai davvero chiedendo cosa c’è?>> chiese incredulo e furioso il ragazzo.
 
Ilaria intanto se ne stava lì a guardare anche lei senza parole per vari motivi. Primo di tutti il modo in cui Dalila si stava cacciando nei guai da sola; in secondo luogo il modo in cui Zayn le gridava contro, non lo credeva possibile di alzare la voce; ed in fine il fatto che il pakistano fosse geloso in tale modo. Era tutto così… incredibile.
 
Ilaria sembrò tornare tra i presenti e capì che quello era il momento adatto per darsela a gambe: Zayn era talmente preso dalla bionda che non si sarebbe nemmeno accorto della sua mancanza. Così zitta zitta, infilò il dvd sotto la maglia e se ne andò, lasciando l’amica nelle sue stesse mani.
 
“Speriamo che tutto vada per il meglio…” pensò la rossa uscendo dalla porta.
 
 
 
Arrivò in corridoio e vide la figura del riccio nell’esatto momento in cui sparì nella sua camera. Con passo silenzioso arrivò alla sua porta e notò che l’aveva lasciata aperta.
 
Appiattì la schiena contro il muro che separava la sua stanza dal corridoio e a modi investigatore privato si sporse appena sulla porta per vedere dove fosse il ragazzo.
Lo sentì canticchiare e capì che era entrato nel suo bagno: campo libero.
 
Nel modo più silenzioso possibile s’intrufolò nella stanza, dirigendosi immediatamente verso il posto dove avevano trovato quel fatidico video.
 
Non fece nemmeno in tempo a poggiare le mani sui pomelli del cassetto del comò che Harry uscì dal bagno fischiettando, per poi bloccarsi non appena vide la figura della ragazza davanti a sé.
 
<< Che ci fai qui?>> le domandò Harry perplesso.
 
<< Io?>> rispose ingenuamente la rossa mettendosi subito dritta di fronte a lui per non fargli notare cos’avesse dietro la schiena sotto la maglia; l’aveva presa in contropiede.
 
<< Mi pare ci sia solo tu in questa stanza oltre me>> disse ovviamente il ragazzo.
 
Ilaria arrossì leggermente, cercando velocemente qualcosa da dire.
 
<< Io... – distolse lo sguardo dal riccio e guardò verso il basso, come se ci fosse una risposta adatta a quella situazione imbarazzante scritta da qualche parte – i-io sono venuta qui perché... perché nella mia camera ci sono Dalila e Zayn che stanno parlando e ho voluto lasciarli soli>> disse sorridendo soddisfatta della risposta.
 
<< E perché sei venuta proprio qui?>> chiese Harry assottigliando gli occhi. Quella ragazza non gliela raccontava giusta.
 
La rossa non seppe proprio cosa dire, così decise di rigirargli la domanda.
 
<< Non mi vuoi? – domandò furbamente – se vuoi me ne vado>> lo stuzzicò.
 
<< No no, ci mancherebbe>> rispose Harry sorridendo.
 
Ci furono degli attimi di silenzio nei quali nessuno dei due seppe che dire. Ilaria guardò il ragazzo davanti a lei e vide che era ancora nella stessa asciugamano striminzita di qualche minuto prima. Lo squadrò per bene, arrossendo per la troppa poca distanza che c’era tra lei e quel corpo troppo scoperto per rimanerne indifferenti.
 
Harry si accorse del suo cambio di espressione e si rese conto di com’era conciato.
 
<< Ehm... – il riccio ruppe il silenzio – ero andato a vestirmi ma mi sono dimenticato i boxer>> spiegò brevemente, voltandosi verso il comò e facendo per aprire il cassetto.
 
<< No fermo!>> esclamò la rossa mettendosi davanti a lui e bloccando con la schiena il cassetto. Lo guardò con occhi spalancati, sorpresa per la reazione inconsapevole che aveva avuto.
 
<< Cosa c’è?>> chiese più confuso che mai il ragazzo.
 
Ilaria lo guardò immobile, di nuovo cercando una scusa da accampare all’ultimo momento. Stava cominciando a sudare, e non perché Harry fosse praticamente nudo a pochi centimetri da lei.
 
<< Non metterli>> disse la rossa senza pensare, pentendosene subito dopo.
Le sue guance si tinsero di rosso in un attimo ed Harry spalancò gli occhi incredulo.
 
<< Come scusa?>> chiese esterrefatto. Che razza di richiesta era quella?
 
La situazione le stava sfuggendo letteralmente di mano: la visione di lui in quello stato davanti a lei la mandava su un altro pianeta; in più stava nascondendo qualcosa di molto grosso: se Harry avesse scoperto che le due ragazze avevano cercato di vedere il video non sapeva davvero quello che sarebbe successo.
 
<< Io volevo dire... – cominciò a balbettare leggermente – volevo dire, non metterli prima di esserti tamponato un po’ i capelli con l’asciugamano>> fece nel modo più convincente possibile, toccandogli un ciuffo di capelli cadutogli davanti alla fronte per il peso dell’acqua.
 
L’espressione di Harry continuò ad essere confusa. Che le prendeva quel giorno?
 
<< Sei seria?>> chiese il riccioluto.
 
<< Certo – rispose prontamente – non vorrai mica prendere freddo intanto che ti vesti>>
Harry si fermò a guardarla, sembrava crederci nelle parole che stava dicendo e questo lo confondeva ancora di più.
 
<< È tutto a posto?>> domandò poggiando una mano sul bordo del comò di fianco al corpo della rossa. Ilaria seguì attentamente con lo sguardo i movimenti del cantante.
 
<< Si, certo>> gli rispose poi, sorridente.
 
<< Mmm...>> mormorò lui in disappunto; decise in ogni caso di lasciar perdere.
 
<< Torno subito>> disse Harry scostandosi da Ilaria e dirigendosi verso il bagno, non staccando lo sguardo da lei. La ragazza fece lo stesso, di modo che la sua schiena non gli fosse mai visibile.
 
Appena il ragazzo scomparve in bagno, l’italiana nel modo più silenzioso possibile si affrettò ad aprire il cassetto ed infilare il dvd sotto i boxer, nell’esatta posizione in cui era quando l’avevano preso.
 
Richiuse il cassetto e si appoggiò con la schiena contro, tirando un respiro di sollievo e tranquillizzandosi.
 
Nello stesso tempo però mandò tutte le maledizioni possibili all’amica, che in quel momento se la stava vedendo con il pakistano.
 
 
Nella stanza delle due ragazze Dalila e Zayn continuavano a fissarsi senza dire nulla. Lui ancora incredulo per il comportamento di lei, e lei che cercava di capire perché lui si stesse arrabbiando in quel modo. In fondo non sapeva nulla del video, perché scaldarsi tanto?
 
<< Dannazione! – disse all’improvviso il cantante – si può sapere che ti è preso?>>
 
<< Si può sapere che è preso a te! – sbottò la ragazza stufa di sentirsi gridare contro – perché sei arrabbiato?>>
 
<< E me lo chiedi?! Ti sei vista?>> davvero non si era resa conto della faccia che aveva fatto?
 
<< Perché invece di gridarmi contro non mi dici chiaro e tondo quale è il problema?>> okay, forse anche lei stava esagerando e, forse, aveva capito quale fosse il problema; voleva solo che lui, per una volta, le dicesse tutto quello che gli passava per la testa. Molto probabilmente il problema fu la sua reazione un po’ esagerata alla vista di Harry in quello stato ma… qual era il problema del pakistano? Perché prendersela tanto?
 
<< Allora, Zayn?>> lo sfidò la bionda.
 
Il ragazzo la guardò e, strette la mani a modi pugno, le diede le spalle uscendo dalla camera.
 
<< Cosa? – urlò la bionda alzandosi dal letto e seguendolo – è così che risolvi i tuoi problemi, eh?>>
 
Zayn continuò a ignorarla e, cercando di mantenere la calma, si ritrovò in cucina. Come poteva dirle che il modo in cui aveva guardato Harry l’aveva mandato in bestia? Che si sentiva geloso in una maniera che mai aveva provato in vita sua?
 
<< Mi vuoi rispondere?>> Dalila, ferma sulla soglia della porta, lo guardava arrabbiata e confusa.
 
<< Davvero non ci arrivi?!>> le chiese Zayn guardandola finalmente in faccia.
 
La bionda rimase senza parole, Zayn era… arrossito? Vederlo in quello stato furioso e rosso dalla vergogna in volto le fece capire che forse le sue teorie, per l’ennesima volta, erano giuste.
 
<< E’ per via di… Harry?>> chiese la bionda non andando a specificare.
 
Zayn per tutta risposta abbassò lo sguardo e arrossì ancora un po’, non voleva che lei capisse che fosse geloso, infondo non avrebbe dovuto nemmeno esserlo.
 
Lei non le piaceva nemmeno.
 
A quel pensiero alzò di scatto il viso e rimase senza parole.
 
“E’ così, a me non piace” si ripeté da solo.
 
“Giusto?” tutta la sicurezza dei secondi precedenti sparì e lasciò il ragazzo nella più totale confusione.
 
Dalila, ancora ferma davanti a lui, si stupì di vederlo in quello stato; sembrava non sapesse nemmeno chi fosse.
 
<< Zayn?>> lo chiamò piano; aveva deciso di far pace e lasciar perdere tutto. In fondo nessuno aveva scoperto del dvd e poi non voleva litigare con lui. Per la prima volta avrebbe gettato la spugna e chiesto scusa per prima.
 
<< Cosa?>> rispose in un sussurro il pakistano dandole le spalle e sedendosi sul tavolo.
Dalila sospirò e, sorridendo debolmente, gli si avvicinò fino a sfiorargli la mano che, stretta, afferrava il bordo del tavolo. Nel sentire il tocco delle dita chiare di lei la presa rallentò e pian piano anche lui si calmò.
 
<< Facciamo pace?>> sussurrò la ragazza con lo sguardo basso verso il pavimento. Zayn la guardò con la coda dell’occhio e sorrise intenerito; era difficile tenere il muso davanti quell’espressione da bambina. Lentamente la prese per mano e la fece mettere tra le sue gambe.
 
Dalila alzò lo sguardo verso quello del pakistano e, gettandogli le braccia al collo, lo strinse.
Zayn fece per ricambiare la stretta quando l’italiana si staccò.
 
<< Senti – cominciò a dire giocando con le mani del cantante – mi dispiace per stam..>>
 
All’improvviso si bloccò non capendo perché l’avesse allontanata in quel modo. Fece per chiedergli spiegazioni quando lo vide darle un’ultima occhiata e andare verso le scale.
Dalila rimase senza parole. Che gli prendeva? Non ebbe il tempo di dire nulla che subito se lo ritrovò davanti con una felpa in mano. La stessa che le aveva dato il giorno prima, quella tutta nera ed enorme.
 
Zayn gliela porse e le fece cenno di prenderla.
 
<< Ma non ho freddo>> disse Dalila.
 
Zayn non le rispose ma inarcò di nuovo il sopracciglio e il suo sguardo si posò sul petto della ragazza.
 
<< Vuoi che ti dica anche di che marca è o lo facciamo fare ad uno dei ragazzi?>> chiese Zayn.
 
Dalila si guardò e capì il problema. Okay, la maglia era leggermente trasparente ma che bisogno c’era di indossare la felpa?
 
Zayn la guardò con la felpa ancora in mano.
 
<< Allora?>> le disse. Non gli andava proprio che stesse in quel modo.
 
<< Okay>> disse Dalila prendendo la felpa e mettendosela, era meglio evitare di insistere o sarebbe scoppiata l’ennesima lite.
 
<< Dicevi?>> chiese il ragazzo tranquillo rimettendosi seduto sul tavolo.
 
<< Stavo dicendo che – riprese la bionda guardandolo negli occhi – che mi dispiace per come sono sparita stamattina, stavi dormendo così tranquillo che non ho voluto svegliarti>> si spiegò in fretta.
 
<< Ehy, tranquilla – le sorrise il pakistano accarezzandole una guancia – va tutto bene>> con calma avvicinò la testa della bionda verso di se e le lasciò un leggero bacio sulla fronte.
 
Dalila gli sorrise con quel modo da bambina che tanto gli piaceva e poi si allontanò.
 
<< Zayn, ho una cosa da chiederti>> disse seria.
 
<< Spara>> disse il pakistano.
 
<< Ti prego, ti prego mi fai provare gli occhiali?>> chiese saltellando sul posto.
 
<< Hai problemi alla vista?>> chiese lui premuroso.
 
<< No, ci vedo perfettamente>> rispose la bionda fiera.
 
<< Ti fa male però..>>
 
<< Lo so che non fa bene ma solo una volta! Dai!>> lo supplicò unendo le mani e saltellando sul posto. Il cantante scosse il capo e cedette alla richiesta, per una volta non sarebbe successo nulla.
 
<< Una sola volta, okay?>> disse Zayn togliendoseli e dandoli alla ragazza.
 
Dalila li prese e rimase senza parole.
 
<< Non ci credo!>> disse guardando prima gli occhiali e poi il ragazzo.
 
<< Che c’è?>>
 
<< Ma questi.. questi sono gli occhiali della sexy segretaria!>> disse Dalila scoppiando a ridere. << Eh?>> disse il ragazzo non capendo cosa stesse dicendo.
 
<< Sono gli occhiali che si vedono anche in “This Is Us”, vero?>> disse su di giri l’italiana. Non credeva possibile che quegli occhiali fossero tra le sue mani.
 
<< Si, sono quelli>> le rispose ridendo Zayn, era incredibile come si eccitasse per così poco. Quelli che per lui erano dei semplici occhiali per lei sembrava fossero un gran tesoro. Ogni tanto si dimenticava che quella ragazza fosse una sua fan.
 
<< Oh mio dio!>> rispose estasiata la bionda che contenta se li provò.
 
<< Come sto?>> chiese la bionda sorridendo.
 
Zayn non perse tempo ed impugnò il cellulare.
 
<< Sorridi>> le disse.
 
Dalila gli fece una linguaccia e il ragazzo scattò. Senza che lei glielo chiedesse le porse il cellulare e le fece vedere la foto appena scattata.
 
<< Carina!>> disse la bionda togliendosi gli occhiali e mettendoli al ragazzo.  
 
“Carina?” si chiese il ragazzo mentre fissava incantato la foto. Esprimeva ciò che amava di più di lei: il suo modo da fare da bambina piena di vita. Sorrise e la guardò mentre si tirava su le maniche della felpa.
 
Quel piccolo gesto lo fece tornare in se e cercò di capire cosa stesse per fare.
 
<< Senti un po’>> disse la ragazza aprendo il frigorifero.
 
<< Dimmi>> rispose pronto il pakistano.
 
<< Sai se Liam ha già preparato il pranzo?>> chiese presa a studiare gli ingredienti che quella scatola fredda le offriva.
 
<< No, stamattina l’ho sentito dire che si sarebbe improvvisato qualcosa per il pranzo. Perché?>> chiese curioso il cantante.
 
<< Bene – rispose lei tirando fuori qualcosa dal frigo – allora, pronto?>> gli chiese sorridendogli complice.
 
<< Per fare cosa?>> non riusciva a seguirla.
 
<< E’ quasi ora di pranzo quindi, caro il mio pakistano, cuciniamo io e te, okay?>> chiese contenta la bionda.
 
Zayn sospirò e, fingendosi indifferente, annuì scendendo dalla tavola e andando verso la nuova cuoca.
 
<< Allora che ci mangiamo?>> chiese curioso.
 
Dalila ricambiò il sorriso ma prima di rispondere gli schioccò un bacio sulla guancia.
 
<< Pasta, panna e salmone!>> disse indicando gli ingredienti.
 
<< Pasta e che?!>> chiese Zayn un po’ confuso per vari motivi. Possibile che con un semplice bacio sulla guancia lo mandasse in confusione?
 
<< Vedrai ti piacerà ma.. – disse la ragazza guardandolo maliziosa – mi serve un aiuto cuoco>> disse sorridendo.
 
<< Che devo fare?>> chiese Zayn sorridendo a sua volta.
 
<< Allora, la cosa non è difficile..>> cominciò la bionda.
 
 
<< Contenta?>> chiese Harry uscendo dal bagno, rivolgendosi alla ragazza seduta sul letto.
 
<< Molto meglio>> rispose lei più rilassata.
 
<< Posso vestirmi adesso?>> fece lui aprendo il fatidico cassetto dei boxer.
 
<< Certo>> disse lei, contenta di essere uscita da quella situazione molto scomoda.
 
<< Grazie per la gentile concessione>> ironizzò Harry richiudendolo per poi infilarsi di nuovo in bagno, lasciando uno spiraglio aperto.
 
<< Cos’è successo prima?>> domandò il riccio. Ilaria si rimise sugli attenti.
 
<< Quando?>> fece lei cominciando di nuovo ad agitarsi.
 
<< Mentre ero in doccia>> chiarì Harry. La ragazza si mise l’unghia dell’indice tra i denti, ritardando di qualche secondo la sua risposta.
 
<< Nulla, cosa doveva succedere?>> gli rigirò la domanda; non poteva aver visto qualcosa, lui era in bagno.
 
<< Non so, ho visto Zayn un po’ strano quando sono arrivato nella vostra camera>> spiegò il cantante.
 
<< Davvero?>> chiese per prendere tempo.
 
<< Si, come...arrabbiato>>
 
All’italiana scappò una risata.
 
<< Harry, ti sei presentato davanti a noi solo con un asciugamano indosso>> spiegò lei.
 
<< Quindi?>> domandò lui non capendo il punto; o meglio, facendo finta di non comprenderlo.
 
<< Lascia perdere, non cambierai mai>> liquidò la conversazione lei.
 
<< Guarda che io non ho fatto proprio nulla>> aggiunse Harry uscendo dal bagno; solo dei pantaloncini sportivi bianco latte coprivano il suo corpo.
 
Una vampata di calore salì fino alle guance della ragazza alla vista di ciò che le si presentava davanti; il riccio, voltato verso il comò, se ne accorse, guardando il riflesso di lei nello specchio.
 
<< E perché li hai lasciati da soli?>> domandò, cambiando direzione al discorso.
 
<< Dovevano parlare>> rispose semplicemente la ragazza.
 
<< Di cosa?>> insistette lui.
 
“Quante domande che fa...” pensò Ilaria, sperando con tutta sé stessa che non uscisse fuori nulla riguardo ciò che avevano fatto lei e l’amica.
 
<< Non so, Dalila ne avrà combinata un’altra delle sue>> rispose l’italiana sorridendo appena; in effetti era proprio quello che era successo.
 
<< Certo che quella ragazza è incredibile>> commentò Harry voltandosi verso di lei e poggiando la schiena al bordo del mobile.
 
<< In che senso?>> domandò lei non capendo.
 
<< È davvero una peste>> fece lui sorridendo.
 
<< Quello che hai visto ieri non è nulla – disse lei alzando un sopracciglio – in più si è anche alleata con Louis che ha dato il meglio di sé>>
 
<< Anche Lou è capace di peggio>> la informò Harry incrociando le braccia al petto.
Ilaria lo guardò in viso.
 
<< Non ci starai mica pensando di nuovo>> disse lei sorridente, vedendolo con un’espressione quasi seria.
 
<< No, no – il cantante avanzò lentamente verso di lei, fino a quando non le fu davanti in tutta la sua altezza – sto pensando piuttosto che n’è valsa la pena subire tutto questo, ora devo solo godermi ciò che mi è stato promesso>> rispose alludendo al patto fatto con la rossa.
 
In un secondo il sorriso sulla bocca di lei sparì piano piano e gli occhi andarono a fissare il pavimento, non riuscendo a sostenere lo sguardo del ragazzo per paura che potesse leggere le sue emozioni.
 
Ma il riccioluto capì subito cosa le stesse passando per la testa, tuttavia decise di non farglielo pesare e di fare finta di nulla.
 
<< Dai non preoccuparti, non sei costretta a farmi le coccole – le afferrò una ciocca di capelli e se la passò tra le dita fino alle punte, lasciandola poi andare – non adesso per lo meno>> sorrise.
 
La ragazza si sforzò in un sorriso, abbassando leggermente il viso.
 
<< Pensavi mi fossi dimenticato del patto?>> domandò lui sempre in modo scherzoso.
 
<< Lo speravo>> rispose invece lei in modo piuttosto serio per i suoi gusti.
 
Harry perse la giocosità del momento e cominciò a capire che non si trattava di uno scherzo, non quella volta.
 
<< Sul serio?>> chiese quasi stupito. Non pensava che quel patto rappresentasse un problema così grande per lei.
 
Ilaria si mise una ciocca di capelli dietro l’orecchio, poi cominciò a giocherellare con le mani, non rispondendo al cantante.
 
<< Ehy... – il ragazzo si mise in ginocchio, abbassandosi al livello di Ilaria – che succede?>>
 
La rossa lo guardò per un attimo in faccia, poi abbassò di nuovo gli occhi senza rispondere.
 
<< Senti, facciamo così – Harry poggiò una mano su quelle della ragazza che in quel momento stava torturando per il nervoso che l’aveva invasa – io non ti obbligo se non vuoi, aspetterò quando sarai pronta, okay?>> le disse sorridente.
 
L’italiana annuì appena, poi il riccio le lasciò un bacio sulla fronte e dopo averle sussurrato uno “sta tranquilla”, si diresse verso l’armadio per prendere una maglia.
 
Ilaria alzò lo sguardo e puntò gli occhi sul cantante voltato di spalle; non riuscì a controllare né le sue parole né le sue emozioni.
 
<< Il fatto è che sono molto insicura>> buttò fuori all’improvviso.
 
Harry si bloccò e si voltò verso di lei, rimanendo interdetto; non disse niente e la fece parlare.
 
<< Fin da quando ero piccola cantavo ad ogni ora del giorno – cominciò a spiegare lei, continuando a torturarsi le mani – quest’abitudine l’ho sempre avuta, anche adesso che sono cresciuta, ma i miei genitori mi hanno sempre frenata in un certo senso, soprattutto mio padre>>
 
Harry si avvicinò ad Ilaria, continuando ad ascoltarla attentamente senza fiatare.
 
<< Vedi, lui non conosce molto le buone maniere e fin quando non ho cominciato a studiare canto non ha mai voluto sentirmi cantare. Quando lo facevo dopo un po’ mi urlava di smetterla ed io ho sempre pensato che lo dicesse perché non fossi brava>>
 
Il ragazzo si sedette sul letto di fianco a lei e le poggiò una mano sulla gamba.
 
<< Però poi ti ha iscritto al corso di canto>> obiettò il riccio.
 
<< Si, certo, ma solo perché ho insistito con mia mamma. Poi lui ha cominciato a vantarsi con amici e parenti dicendo che io studiavo canto, ma in realtà non mi ha mai incoraggiata a farlo, sono stata io a volerlo>> spiegò lei.
 
<< E questo ti fa onore, hai seguito la tua vocazione nonostante gli ostacoli>> disse Harry.
Ilaria lo guardò: era vero ciò che stava dicendo.
 
<< Il punto è che adesso ho paura ad esibirmi, ho paura a cantare davanti a qualcuno che non sono io. Se avesse creduto in me anche solo un po’, probabilmente a quest’ora non sarei a questo punto>> fece lei leggermente arrabbiata.
 
<< No, ehy, calma – il riccio le afferrò una mano – ascolta, per quanto io voglia, non posso cambiare il tuo passato – a quelle parole Ilaria abbassò lo sguardo – ma – Harry le alzò il viso con un dito di modo che lo guardasse – posso aiutarti a superare questo tuo blocco. Lo faremo insieme, io sono sicuro che ce la farai. Devi solo lasciarti guidare dalla musica, è l’unica cosa che guarisce tutto>>
 
La ragazza lo guardò, catturata dalle sue parole. Il modo in cui credeva in ciò che faceva per lavoro ma che in realtà era quello per cui stava dando la vita era incredibile.
 
<< Va bene entrare in un mondo parallelo quando canti da sola, ma la sensazione che hai quando ti abbandoni ad una canzone davanti ad altra gente è indescrivibile. Hai la capacità di farla emozionare e ti senti di poter morire da un momento all’altro perché la prima ad emozionarti sei tu. Ti garantisco che una volta che lo farai non vorrai più smetterla, ciò che provi su un palco non lo trovi da nessun’altra parte>>
 
La rossa non riuscì a dire nulla, troppo intenta a scalfire quelle parole nella sua mente in modo da ricordarle per sempre, ogni volta che ce ne sarebbe stato bisogno.
 
<< Comincia a lasciarti andare con me, vedrai che poi ti sembrerà più facile>> la incitò Harry.
 
Ilaria lo fissò per qualche istante, poi annuì debolmente.
 
<< Ti va di cantare qualche verso di una canzone con me?>> azzardò il ragazzo sorridendole in modo incoraggiante.
 
<< Ora?>> chiese spiazzata lei.
 
<< Si, giusto un minuto, la cantiamo insieme>> disse Harry.
 
L’italiana ci pensò un attimo, ma le sue parole ed i suoi occhi che esprimevano perfettamente ciò che le aveva detto la convinsero; la voleva aiutare, non poteva deluderlo.
 
Annuì ed Harry sorrise contento.
 
<< But don’t burn out, even if you scream and shout, it will come back to you, and I’ll be here for you>>
 
Harry cominciò a cantare ed Ilaria per quei pochi secondi rimase completamente incantata e paralizzata. Stava davvero cantando di nuovo davanti a lei? Ma soprattutto...stava davvero cantando per lei? Per aiutarla?
 
Il riccio le sorrise incoraggiante e con un solo sguardo la incitò ad unirsi a lui.
 
<< Oh I would carry you over fire and water for your love>>
 
Cantarono insieme, la voce di lei inizialmente più debole, per poi lascarsi andare e fare come Harry le aveva detto: farsi trasportare dalla musica.
 
<< And I will hold you closer, hope your heart is strong enough>>
 
Cantarono insieme, una sensazione infinitamente stupenda li invadeva.
 
<< When the night is coming down on you, we will find a way through the dark>>
 
Conclusero, in perfetta intonazione.
 
Rimasero interdetti entrambi: lei perché non poteva credere di aver cantato davanti ad Harry e con Harry; lui perché non aveva mai sentito nulla di più in sintonia in vita sua.
La mente di lei era offuscata da mille pensieri e le emozioni che le aveva suscitato ciò che avevano appena fatto non la fecero pensare ed agì d’impulso.
 
Si avvicinò di scatto ad Harry, lasciandogli un bacio leggero all’angolo della bocca ed allontanandosi poi lentamente.
 
Lo guardò e lo trovò sorpreso per quel gesto; realizzò cosa aveva fatto ed arrossì.
La musica le faceva crollare ogni difesa e forse quella era la cosa più bella che avesse mai fatto.
 
<< Grazie>> sussurrò lei abbassando lo sguardo.
 
<< Quando vuoi>> le rispose lui sorridendole.
 
Ilaria puntò gli occhi sul suo volto e notò che aveva ancora i capelli bagnati, più o meno.
 
<< Ti conviene asciugarti i capelli o ti verrà un raffreddore>> gli suggerì lei toccandogli i ricci mosci.
 
<< Ormai son già quasi asciutti – disse Harry alzandosi ed andando verso lo specchio – e sono orribili>> aggiunse guardandosi e toccandoseli.
 
<< Lascia fare a me, te li farò tornare ricci>> fece la rossa alzandosi dal letto ed uscendo dalla stanza. Tornò due minuti dopo munita di phon, spazzola, e tutti i prodotti che le sarebbero potuti servire per rinvigorire i suoi ricci che asciugandosi all’aria non erano come sempre.
 
<< Cosa devi fare con tutte quelle cose?>> chiese il cantante impaurito.
 
<< Fidati di me, sarai irresistibile dopo>> disse lei mettendolo a sedere sul letto ed infilando la spina del phon nella presa.
 
<< Ehy, io lo sono sempre – obiettò Harry – anche adesso>> fece, toccandosi i capelli.
 
<< Leva queste mani e lasciami fare, Mr. Irresistibile>> lo zittì la ragazza cominciando a fare il suo lavoro.
 
   
 
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