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Autore: neamh    04/07/2008    8 recensioni
"Una persona li aveva uniti (volutamente, lo sapevano bene entrambi), li aveva costretti a frequentarsi e li aveva spinti a considerare lati dell'altro a cui mai avevano pensato.
Perchè erano sempre stati la Mezzosangue so-tutto-io e il Principino delle Serpi.
Niente sarebbe dovuto cambiare." (capitolo 17)
Un nuovo arrivo ad Hogwarts: è bella, bionda ed è una Malfoy. Con il brutto vizio di intromettersi negli affari amorosi del suo cuginetto...
A volte, però, persino i cupido restano intrappolati nella loro ragnatela di romanticismo...
Ecco la mia seconda fiction, dedicata alla mia migliore amica Jessica!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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chiarimenti
Capitolo 10: Chiarimenti


Come aveva osato paragonarlo a quello stronzo di suo padre. Ok, lui non era uno stinco di santo, ma Lucius… al solo pensiero della conversazione avuta con la cugina risentiva i nervi a fior di pelle.

Detestava litigare con lei. Cassy era l’unico membro della sua famiglia che stimasse, l’unica a cui… volesse bene.


Draco fu riportato alla realtà da qualcuno che stava bussando alla porta.

La testa di Blaise fece capolino nella stanza prima che il biondo gli desse il permesso.

“Ehi Dray come va?” chiese indifferente al fatto che l’amico non gli avesse neanche fatto un cenno di saluto, ma se ne era rimasto sdraiato sul letto “Non sei sceso a pranzo, o pensato di venirti a dare un’occhiata!”

“Non avevo fame!” si giustificò, senza guardare il moro.

Blaise notò i cocci del vaso affianco alla porta.

“Hai litigato con Cassy?” chiese in un sussurro.

Il biondo non rispose e Zabini decise di non insistere.


“Ieri sera mi sono divertito un mondo!” affermò ripensando alle ore trascorse con la sua adorata dea.

“Pensò che Cas abbia proprio un debole per me!” disse sognante.

Draco ghignò. Dubitava che la cugina avesse avuto occhi per altri che non fossero Potter, a parte forse quando lui si era esibito, ma evitò di farlo presente a Blaise, che sembrava perso nella sua fantastica illusione.

 
“Non pensavo avessi una voce così bella, Dray!” dichiarò Zabini ad un tratto.

Se c’era una cosa che dava più fastidio in quel momento al biondo del sentirsi nominare la cugina era proprio il ricordare gli avvenimenti della sera precedente.

 
Scattò in piedi, guardando irato il moro, gli occhi glaciali ridotti a fessure.

“Fuori!” sibilò indicando la porta.


Zabini non se lo fece ripetere due volte e uscì in fretta.

 
Passeggiando per i corridoi incontrò l’oggetto dei suoi pensieri immersa nella lettura di un libro, regalo di Hermione, sotto le arcate antistanti al parco. 

“Ciao piccola!” le sussurrò all’orecchio quando l’ebbe raggiunta.

Cassy sussultò. Si voltò sperando di incontrare due profondi occhi verdi, invece si trovò davanti un paio di iridi blu, molto vicine.

Blaise fece per baciarla ma lei si scansò in fretta, alzandosi in piedi.

“Zabini” lo salutò fredda

“Non devi fare tutti questi complimenti con me tesoro!” affermò il moro con voce roca, cercando di apparire sensuale.

 Cas lo guardò scettica, limitandosi a scuotere la testa, divertita dal comportamento del giovane. Credeva davvero di averla conquistata!?!

 Blaise sembrava non aver colto il messaggio, in quanto si avvicinò nuovamente a lei mirando alle sue labbra.


Ancora prima che la bionda potesse scansarsi, qualcuno li interruppe.

“ehm ehm”

Zabini impallidì e si allontanò di colpo dalla ragazza temendo di trovarsi di fronte un professore.

 

Il colpevole dell’interruzione passò una mano intorno alle spalle di Cas, che gli sorrise dolcemente.

 
“Vuoi qualcosa Potter?” chiese duramente Blaise dopo aver riconosciuto il disturbatore. 

Distogliendo a malavoglia lo sguardo dagli occhi di ghiaccio della sua bella, Harry gli rispose con altrettanta freddezza “Solo sapere per quale motivo stai importunando la mia ragazza, Zabini?”

La sua… ragazza!?! Blaise accolse quella notizia come una doccia fredda, incapace di rispondere.

Seguì un silenzio glaciale, interrotto da un aiuto inaspettato.

Draco aveva abilmente intuito che il moro sarebbe andato in cerca di Cassy, ma dove c'era lei sicuramente ci sarebbe stato Potter e sarebbe successo un bel casino. Nonostante fosse ancora irritato, si era trascinato fuori dalla sua stanza, alla ricerca del compagno di Casa.

Prima che qualcuno potesse impedirglielo, il biondo afferrò l’amico per la collottola e lo trascinò lontano dagli altri due, scongiurando così una scazzottata tra i due pretendenti.

 
Potter aveva guardato sconcertato la scena “Come mai ha portato via Blaise?”

“Ha voluto impedire una rissa…” affermò la bionda

“… e sta cercando di farsi perdonare!” aggiunse sorridendo.

Cas sapeva di averlo ferito con il suo insulto, ma era certa che Draco se lo meritasse. E questo lo sapeva anche lui, altrimenti perché aveva fermato Zabini? Non gli erano mai dispiaciute le risse Grifondoro/Serpeverde, specialmente quando riguardavano un certo moretto dagli occhi verdi…

 
“Che cosa deve farsi perdonare?” chiese Harry perplesso.

Cassy decise di non parlare di Herm e cambiò abilmente discorso.


Lo guardò con un sorrisetto malizioso “E così io sarei la tua ragazza?” chiese fintamente arrabbiata.

Potter, dimentico della sua precedente domanda, arrossì di colpo.

“Bhe… ecco… io…” balbettò tentando si formulare una frase di senso compiuto.

Ma per fortuna Cas ruppe il suo imbarazzo con un bacio.

“Sei fortunato che io sia d’accordo!” gli sussurrò fintamente minacciosa quando si separarono “Altrimenti te la saresti dovuta vedere con me!”

Harry sorrise tornando a baciarla.
 

Era davvero un ragazzo fortunato!

 
 

Hermione si guardava nervosamente allo specchio pensando a cosa dire. Solitamente parlava bene anche spontaneamente, ma quel pomeriggio doveva essere tutto perfetto!

Ormai aveva deciso: avrebbe parlato con lui, a costo di passare la giornata a cercarlo per i corridoi!

Lo sguardo le cadde sul regalo di Cassy: in una raffinata cornice argentata rappresentante un serpente  che si morde la coda, dall’occhio di smeraldo, c’era una loro foto. L’avevano scattata solo poche settimane prima nel giardino di Hogwarts. Le sciarpe delle rispettive Case erano in primo piano e venivano usate come armi dalle due ragazze, che passavano da un finto scontro a un abbraccio autentico.

L’eterno rapporto di odio che era sempre corso tra Serpeverde e Grifondoro loro l’avevano trasformato in una bellissima amicizia.


Sotto la cornice, sul comodino, spuntava il biglietto di auguri, scritto con una grafia precisa e svolazzante:

Dicono che Grifone e Serpe non possono essere amici!

Che siano come il giorno e la notte, la luce e il buio, il bianco e il nero, il caldo e il freddo, l’acqua e l’olio…

Mille e più sono le metafore che ci hanno attribuito, ma io non credo che in fondo siamo poi così diverse: intelligenti, ambiziose, testarde, orgogliose…

Non è un consunto cappello parlante a decidere il nostro destino, Herm, tanto meno uno stupido cognome, ricordatelo sempre.

Non importa se le nostre divise sono verdiargento o rossoro, l’amicizia, e l’amore, superano queste barriere. Dovremo lottare, perché non sarà facile in una scuola in cui tutti, anche i più aperti, hanno dei pregiudizi, ma so che noi ce la faremo.

Non è ancora nato l’essere in grado di fermarci!

Spero che questo sia solo il primo di tanti Natali insieme, amica mia.

Cassy

 

Le si riempivano gli occhi di lacrime ogni volta che lo leggeva. Cas aveva ragione, aveva assolutamente ragione. Inoltre quando aveva scritto il biglietto, la bionda, Hermione ci avrebbe scommesso,  non si riferiva solamente alla loro amicizia…

 

 

Stava camminando con il suo solito passo spedito, seguito da un Blaise ancora scocciato per la mancata rissa con Potter, quando la vide all’imbocco del corridoio.

I suoi occhi dorati si guardavano intorno speranzosi. Sembrava che stesse cercando qualcuno…

La mora si voltò e i loro sguardi si incrociarono: Draco non ebbe più dubbi, stava cercando lui!

Si girò verso Zabini “Io dimenticherò quello che è successo stamani, ma tu evita Potter a tutti i costi. Vai nei dormitori, ci vediamo a cena!”

Blaise non osò disobbedire e, una volta che lui ebbe girato l’angolo, il biondo si avvicinò alla Grifoncina.

 

“Ti devo parlare!” le disse lei, leggermente imbarazzata

Lui annuì, facendo cenno di seguirlo in giardino.

 

Il parco di Hogwarts era ricoperto di neve, ma il percorso per le serre era stato spalato.

I due ragazzi si incamminarono in silenzio.

 

Draco decise di prendere in mano la situazione “Di che dovevi parlarmi?”

Herm andò nel panico: si era preparata un discorso perfetto, ma ora non si ricordava più nulla.

Percorsa da un brivido di freddo si strinse nel cappotto e ebbe un’idea.

“La tua giacca è ancora nel mio armadio!”

 

Lui rise, una risata fresca, vera…

“Ti prego Granger, dimmi che non mi hai fatto uscire per parlare della mia giacca!” affermò sempre sorridendo, e aggiunse “Comunque la puoi tenere!”

“Chi ti dice che io voglia tenere una cosa tua?”

“Ho un sesto senso per queste cose!” sussurrò malizioso.

Lei sorrise, arrossendo leggermente.

“Sono stata bene ieri sera!” bisbigliò la ragazza.

“Con Potter?”

“Con te!”

Fu il turno di Draco di arrossire. Si passò una mano sul collo della camicia, imbarazzato.

Rimasero un attimo in silenzio. Le parole sussurrate dal ragazzo arrivarono appena alle orecchie della Grifondoro “Anch’io!”


Lei sorrise: qualcosa gli era rimasto!

Qualcosa che, lo sapevano entrambi, non poteva durare!

Si scambiarono uno sguardo, che valse più di mille parole.

“Non possiamo…” cominciò lui, ma lei preferì non sentire “Lo so!”

 
Si riavviarono verso la scuola.

Prima di separarsi, però, Hermione gli pose la domanda fatidica “Lo pensavo sul serio?”

Il biondo capì di cosa parlava, ma fece finta di non aver afferrato.

“Quando mi hai detto che ero bellissima” spiegò lei “lo pensavi sul serio?”

Non la guardò, ma sentiva quei pozzi ambrati su di sé.

Poteva dire di no, che stava scherzando, che era una bugia… ma non ce la fece.

 
“Io non mento mai, Granger!” sussurrò per poi andarsene, lasciandola di nuovo sola, a pensare a lui.





Spazio dell'autore:
So che di non riuscire ad aggiornare con regolarità, ma spero che non sia un problema.
Mi è piaciuto molto scrivere questo chap e quindi vorrei sapere se per vuoi lettori è riuscito bene!
Non so se partirò la settimana prossima, quindi non posso anticiparvi quando aggiornerò!
baci baci

micia95: in questi giorni non mi sono connessa, ma spero che ci sentiremo presto! non sono andata avnti neanche con la lettura della fic, ma rimedierò, spero che il chap ti sia piaciuto!

falalula
: neanche Cas è infallibile... per adesso! fammi sapere che ne pensi del chap!

Astoria Malfoy
: I maschi sono sempre stupidi!!! Cas non è ancora intervenuta, ma lo farà... Lasciami un commentino!

iaiaMalfoy_4ever
: Sono d'accordo con te, riguardo a Lucius-io-sono-il-più-fottuto-e-stronzo-mangiamorte-sulla-faccia-della-terra-Malfoy, ma Draco si riscatterà, promesso!

valefan
: eccoti HarryVSBlaise, nessun duello all'ultimo sangue, grazie a Draco, ma diamo tempo al tempo...

drhermxever
: ma draco non è cattivo... è che lo disegnano così!!!XD che ne pensi di questo chap?


  
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