Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Segui la storia  |       
Autore: holls    04/07/2008    3 recensioni
“Grazie!”. Dietro di me odo una voce femminile, pare quasi di una bambina.
Mi volto per risponderle “Non c’è di---“
Non c’è nessuno.
Silenzio.
La stazione è vuota!
“Chi ha parlato?!”
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alla fine ha vinto la pigrizia, e ho preso il bus. Anche andarci a piedi sarebbe stato un tragitto breve, ma ho preferito non perdere troppo tempo ed energie. Sebbene la torre si trovi in una piazza, il territorio intorno è piuttosto desolato. Qui non ci sono condomini o palazzi, ma solo piccole villette singole. Meglio così, mi faciliterà il lavoro di ricerca.

Emilia non sapeva niente di quel pagliaccio… in effetti l’incidente è avvenuto moltissimo tempo fa, quel negozio potrebbe benissimo non esistere più. Forse l’unica è controllare i campanelli uno per…

Un momento! Che sciocco! Ma come ho fatto a non pensarci prima!

Non ho il cognome di Lily! Oddio che stupido! E adesso come faccio?

Sono costretto a chiedere informazioni alla gente del posto. In fondo, un tale incidente sarà ricordato da tutti…spero.

Cammino per le soleggiate vie vicino alla piazza. Fortuna che ci sono poche contrade! Altrimenti avrei fatto il giro della città…

Comincio dalla via che mi sembra più breve. Ma sembra invasa di negozi che di antico non hanno proprio niente. Sbircio ogni tanto all’interno, per guardare l’età media dei commessi: tutti troppo giovani. Qual è un luogo dove i venditori sono un po’ più anzianotti?

Un bar?

Potrei tentare.

Cammino nella parte più ombreggiata della strada, pavimentata a sassi, come nell’antichità. Finalmente scorgo un’insegna di bar: “Da Gino”.

Mmm… Gino mi dà l’idea di un nome molto popolare qualche tempo fa. Ora non se ne sentono più! Potrebbe essere anzianotto…

Raggiungo il bar a passo spedito ed entro. Come immaginavo, è uno di quei bar-ritrovo per pensionati che passano il resto della loro vita fumando e giocando a poker. E lasciando le mogli a casa, per fortuna.

Scruto un po’ il posto, dopodiché mi avvicino al proprietario del bar nonché uomo dietro al bancone per chiedere informazioni. Impegnato ad asciugare un grosso boccale di birra, non si accorge della mia presenza. Fingo così di tossire per richiamare la sua attenzione.

“Oh…mi scusi! Ero distratto.”

Il vecchio ha una voce molto fievole e quasi acuta, ma sembra sveglio e attento.

“Ehm…senta…sto cercando informazioni su un fatto avvenuto circa 30 anni fa…”

Il tipo mi interrompe.

“Uhm? Un fatto di che tipo?”

Me lo chiede con aria curiosa ma distratta, ancora intento a ripulire quel boccale di birra a cui sembra prestare più attenzione.

“Un fatto di cronaca nera… un incidente.”

Smette finalmente di dedicarsi a quel boccale, e mi scruta come per pensare.

La sua espressione da concentrata diventa quasi spaesata.

“Ma signore, sa quanti brutti incidenti sono capitati, in tutti questi anni? Come pensa che possa ricordarmene?”

Il suo atteggiamento mi sembra strano. Non ho ancora detto niente e già sta sulla difensiva.

All’improvviso però mi fa cenno di seguirlo in un’altra stanza. Forse vuole discuterne in privato.

Mi conduce in una piccola stanzetta, forse è il magazzino del negozio, o forse solo un luogo di riposo per quando è stanco.

Mentre accosto la porta, lui è già più avanti, e si siede. Mi fa cenno di fare lo stesso.

“Di quale incidente voleva parlarmi?”

Attacca subito con un tono pacato ma cupo. Che sia stato segnato anche lui, nella sua vita, da un incidente?

“Io non so se lei ricorda una certa Lily… una bambina morta tragicamente in una stazione della metro.”

Il vecchio spalanca gli occhi. Sembra ricordarlo. Poi sorride amareggiato, e abbassa lo sguardo.

Tace. Sposta lo sguardo altrove, come per trattenere le lacrime. Che fosse un suo conoscente, o parente?

“Va tutto bene?” domando, vedendolo in difficoltà.

Emette un lungo sospiro e intreccia le mani intorno ad un ginocchio. Chiude tristemente le palpebre, poi le riapre.

“Lily. La piccola Lily. Come scordare un angelo come lei?”

Pronuncia queste parole a bassa voce, con la stessa, fragile, intensità della luce del sole che cerca di penetrare in questa stanza, attraverso finestre sporche e ormai logore dal tempo.

“Oh, sì. Ricordo perfettamente quel giorno. Lily Wright. Una bambina meravigliosa.”

Si ferma un po’ prima di ricominciare. Sembra molto provato dal ricordo.

“Quel giorno… ero presente anche io, in quella stazione. La piccola Lily indossava un meraviglioso vestito rosa. Sa, uno di quei vestiti ottocenteschi… meraviglioso. Sembrava una bambola di porcellana. Indossava delle graziose scarpette rosa allacciate con fiocchi. Lo ricordo perché pregò molto sua madre per comprargliele; ed erano scarpe molto costose per l’epoca. Il tutto accompagnato da un piccolo ombrello parasole, anche quello di colore rosa… Oh Lily! Era così allegra, quel giorno… faceva continue piroette con quella sua gonna, orgogliosa di poterla mostrare a tutti… ma la metro arrivò… lei non se ne accorse…

Ce la portò via col sorriso sulle labbra, la voglia di vivere… la gioia per le piccole cose.”

Il vecchio trattiene a stento le lacrime. Gli metto una mano sulla spalla, per dirgli che gli sono vicino. Finalmente si lascia andare. Lo abbraccio, e rimango così finché non si sfoga del tutto. Avrei voglia di chiedergli altro, ma sento che non è il momento, e mai lo sarà. Mi piacerebbe scoprire di più su ciò che legava questo anziano signore e la famiglia di Lily, ma non è importante. Di fronte al suo dolore riesco a trattenere la mia curiosità.

Passati alcuni minuti, saluto il vecchio ringraziandolo, ma prima di andare mi dice un’ultima frase.

“Se cerca la sua casa… basta che suoni al numero 28 della strada parallela a questa.”

Annuisco, dopodiché chiudo la porta lasciandolo solo, in pace.

Come al solito, commentate per favore... anche per dirmi che non vi piace ^^ (motivando il commento X°°°D). Ja~
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: holls