Il giorno successivo, quando iniziarono le lezioni, la signora Hertz entrò in classe e, con un sorriso stampato in volto, esclamò:

“ ragazzi, da oggi abbiamo un nuovo compagno di classe: il suo nome è Christopher Stones ed è il fratello di Aelita. Avanti, entra e presentati al resto della classe.”.

Appena Christopher entrò in classe, tutte le ragazze arrossirono. Sissi, conquistata dal nuovo arrivato, esclamò:

“ wow, che fusto!”.

“ è un piacere conoscervi; il mio nome è Christopher; spero di stringere amicizia con tutti voi. Signora Hertz, non vedo l’ora di seguire le sue lezioni.”

“ ah, beh, ti ringrazio……. ora puoi andarti a sedere.”

“ sì”.

Christopher avanzò tra i banchi fino a raggiungere il banco vicino a Sissi:

“ questo è l’unico posto libero… posso sedermi?”

“ c…certo!”.

Christopher si sedette e la signora Hertz disse:

“ ragazzi, oggi faremo un breve quiz a risposta multipla sull’argomento spiegato la scorsa volta.”.

Sentendo quelle parole, Odd, sbuffando, esclamò:

“ oh, no! Un’altro esame!!!”

“ sai Odd, se tu studiassi, questi quiz per te sarebbero semplici.”

“ ha ragione, signora Hertz, ma, se studiassi, che gusto ci sarebbe a farli.”.

l’insegnante distribuì i fogli e, arrivato al banco di Christopher, disse:

“ prova anche tu a fare questo quiz, così capirò a che livello sei.”

“ va bene, signora Hertz.”.

Dopo meno di dieci minuti dall’inizio del quiz, Christopher alzò la mano dicendo:

“ mi scusi, signora Hertz….”

“ sì, dimmi, c’è qualcosa che non capisci?”

“ no…. in realtà…. ho finito….”.

Tutti i presenti rimasero spiazzati. Christopher si alzò in piedi e consegnò il suo compito alla professoressa, dopodiché tornò a sedersi al suo banco. 

Il resto della classe terminò il compito dopo un’ora abbondante e, una volta corretti tutti i fogli, la professoressa Hertz li riconsegnò esclamando:

“ come mi aspettavo Aelita e Jeremy hanno preso il massimo dei voti. Mi sorprende, invece, che anche il nostro nuovo arrivato ci sia riuscito; ti faccio i miei complimenti, Christopher.”

“ grazie prof”

“ ehi, abbiamo un nuovo Einstein in classe!”

“ Odd, non dovresti ridere tanto…… hai preso un altro 0…….”

“ cosa!? Un’altro????!!!”.

Appena finite le lezioni, Christopher, assieme agli altri guerrieri di Lyoko, andò in mensa:

“ una mensa scolastica….. da quanto tempo non entravo in una di queste.”

“ non ti esaltare…… il cibo qui non è un gran ché.”.

I sette ragazzi, dopo aver preso da mangiare, andarono a sedersi ad uno dei tavoli ed iniziarono a parlare del più e del meno. Ad un certo punto, sentendosi osservato, Christopher si voltò e vide alle sue spalle la ragazza che era seduta al suo fianco durante la lezione della professoressa Hertz:

“ c… ciao Christopher.”

“ ciao…… ti chiami Elizabeth, giusto?”

“ sì, ma tutti mi chiamano Sissi. Volevo chiederti….. ti va di andare…… a fare un giro……… questo pomeriggio……….. con me???”.

“ questa ragazza è strana, sembra che faccia fatica anche solo a parlarmi…..…….. ma, in fondo, non mi costa nulla accompagnarla a fare un giro…..”

“ certo, vengo molto volentieri.”

“ davvero!? Bene! Fantastico! Stupendo! Ci vediamo davanti alla scuola alle tre.”

“ ok; a dopo allora.”.

Sissi schizzò fuori dalla mensa e corse a prepararsi. Odd, che aveva seguito tutta la discussione, con tono divertito, esclamò:

“ ahi, ahi, ahi, amico mio, ti sei messo in un bel guaio!”

“ di che parli?”

“ quella Sissi, è una matta. Fidati di me, ti si attaccherà come una cozza e non te la scrollerai più di dosso…. chiedi a Ulrich, lui ne sa qualcosa.”

“ Odd ha ragione: Sissi mi ha dato il tormento negli ultimi 3 anni.”.

Yumi, abbracciando Ulrich, aggiunse:

“ fortuna che ora ha deciso di lasciarti in pace.”.

Yumi e Ulrich si diedero un piccolo bacio e William, che ancora non aveva completamente dimenticato Yumi, distolse lo sguardo:

“ ho capito….. cercherò di stare attento, però, voglio darle un’opportunità; dopotutto, non si può giudicare una persona finché non la si è conosciuta fin in fondo.”

“ bravo fratellone, è così che si parla!”

“ grazie, sorellina. Ora vado, devo cambiarmi….”.

William in quel momento lo fermò avvicinandosi e bisbigliandogli nell’orecchio qualcosa:

“ dove prenderai i vestiti?”

“ adesso che ci penso…. non lo so…..”

“ vieni con me, ti presto qualcosa io…. dovremmo avere più o meno la stessa taglia.”.

William prestò a Christopher una maglietta nera senza maniche con un teschio disegnato, un paio di jeans ed un giubbotto di pelle che, data la temperatura elevata di quel giorno, si limitò a tenere sulle spalle:

“ bene, ed ora, come ultimo tocco, un po’ di gel.”

“ no, grazie…. non mi piace quella roba.”

“ si, forse hai ragione…. e poi, i tuoi capelli stanno meglio al naturale secondo me.”

“ bene, manca un quarto d’ora all’appuntamento…. meglio che inizi ad andare.”

“ buona fortuna.”

“ grazie…..”.

“ ora che ci penso, perché mi sono preoccupato tanto dei miei vestiti…… io quella ragazza la conosco appena e non provo nulla per lei…… bah, è inutile pensarci…… tanti anni a Lyoko mi avranno condizionato…..”.

Christopher arrivò al luogo dell’appuntamento alle tre meno cinque; Sissi era già lì che lo aspettava: indossava un vestito nero che le arrivava poco sopra al ginocchio ed un paio di scarpe con le zeppe; in viso aveva un leggero filo di trucco che si notava appena:

“ anche tu in anticipo?”

“ beh, ero impaziente e così ho deciso di venire prima e di aspettarti qui.”

“ andiamo allora; stai molto bene vestita così….”

“ grazie, sei… sei molto gentile…..”.

Il viso di Sissi divenne rosso ma lei tentò di nasconderlo. In quel momento una voce adulta richiamò quei due:

“ e voi due dove pensate di andare!?”.

Christopher ed Elizabeth si voltarono e videro Jim Morales, in piedi con le braccia conserte ed uno sguardo di rimprovero. Sissi esclamò:

“ Jim, mio padre mi ha dato il permesso di uscire.”

“ signorina Delmas, tu sarai anche libera di andare via ma il tuo amico non ha ricevuto il permesso di abbandonare il suolo del Kadic.”.

Il ragazzo tirò fuori dalla tasca un foglio ripiegato e lo porse a Jim:

“ questo è il permesso firmato dai miei genitori per andare e tornare dal Kadic a mio piacimento.”

“ ah, davvero??? Fa un po’ vedere….”.

Jim afferrò il biglietto e, dopo averlo letto, disse:

“ mi sembra tutto in regola…. potete andare…. mi raccomando, però, dovete rientrare prima delle sette, altrimenti non vi farò entrare!”

“ stai tranquillo, Jim…….. ciao.”.

Christopher e Sissi si allontanarono in fretta dal Kadic:

“ allora, dove ti piacerebbe andare?”

“ sono nuovo in città, quindi non conosco quasi nulla………”

“ lascia fare a me, ti mostrerò le bellezze di questa città.”

“ fammi strada allora….”.