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Autore: Mary Evans    27/03/2014    6 recensioni
Terzo anno. Metis, Harry e Gideon, insieme alla neo ritrovata cugina Evelyn e alla madre di quest' ultima, nonchè madrina di Gideon, Marlene Black, ricevono la sconcertante notizia che Sirius Black è scappato da Azkaban. A differenza di provare quel terrore che molti hanno avuto, tuttavia, loro ne sono stati felici. Perchè? Cosa nasconde il nostro gruppetto? Cosa è successo da quando Evelyn Black ha iniziato il suo primo anno? E perchè Marlene McKinnon in tutti questi anni ha continuato a farsi chiamare con il cognome da sposata affibbiandolo anche alla figlia e incurante del disonore che avrebbe portato loro?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'Metis Potter'
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Era quasi fine luglio e, nella campagna del Surrey, due ombre sgattaiolavano in piena notte fuori da un’abitazione.
Erano figura minute, di due giovani, ma ancora più strano fu quando a loro si aggiunse una terza ombra, e poi una quarta, una quinta e una sesta.
Non parlavano, nella notte si sentiva solo il fruscio degli alberi e degli animali.
Il gruppo si allontanò dalle abitazioni inoltrandosi nei boschi fino a giungere in un parco fatiscente. Lì si fermò, e i suoi membri si affrettarono a mettersi in cerchio.
Dopo qualche secondo di silenzio, uno dei ragazzi parlò.
«Miseriaccia, non posso credere che stiamo davvero per farlo!» esclamò tutto eccitato Ron Weasley spezzando l’atmosfera si tensione che si era venuta a creare.
Uno sbuffo divertito partì dal resto del gruppo.
«Davvero Ron? Non credevo proprio che rischiare di essere un animale a vita ti attraesse tanto.»
Tutti alzarono gli occhi al cielo.
Solo Evelyn Black poteva uscirsene con una frase del genere.
Gideon scoppiò nella sua tipica risata a latrato mettendole un braccio intorno le spalle.
«Questa è mia cugina, gente!» esclamò euforico, strappando un sorriso compiaciuto alla ragazza.
“Sono due idioti” pensò invece Metis Potter con rabbia.
Per evitare discussioni inutili, prima fosse ritornata a dormire meglio sarebbe stato per tutti.
Hermione Granger, al suo fianco, le diede una gomitata leggera intuendo i suoi pensieri.
«Faremo meglio a sbrigarci prima che ci scopra qualche babbano, piuttosto.» intervenne Harry «Avete portato le bacchette, vero?»
Tutti annuirono.
«Ok. Sapete già cosa dovete fare. Al mio tre. Uno. Due. Tre: “Transfiguratus animalibus”»
Cinque voci esclamarono l’incantesimo mentre la sesta rimase a guardare soddisfatta i suoi amici illuminarsi di una luce bianca e lasciare il posto a cinque magnifici esemplari animali.
C’erano un lupo nero, una lupa rossa , un orso dal pelo rosso, una leonessa e un cervo dal manto bianco. Non le ci volle molto capire chi erano: Gideon Black, Metis Potter, Ronald Weasley, Hermione Granger ed Harry Potter.
Vide il lupo e la lupa fissarsi qualche secondo prima che lei voltasse la testa ed andasse dalla leonessa che emise un ruggito che sapeva tanto di risata repressa.
La lupa la colpì su un fianco ed iniziò a ad emettere versi quasi stesse parlando.
Evelyn alzò gli occhi al cielo, esasperata. Non le piaceva trovarsi invischiata in queste cose.
Vedendoli giocare tra di loro decise di unirsi anche lei al gruppetto di animali, così chiuse gli occhi concentrandosi bene.
Pochi secondi dopo, al suo posto c’era un bellissimo cane nero di razza.
Il lupo le si avvicinò subito ed iniziò a giocare con lei e poi con gli altri per quelle che parvero ore.
Fu quando si iniziò ad intravedere l’alba che, al posto degli animali ricomparvero i ragazzi.
Bastò uno sguardo per trasmettersi tutte le sensazioni che provavano: esaltazione, euforia, paura, aspettativa... tuttavia capirono che ne avrebbero avuto di tempo per dirsi tutto quello che si dovevano dire e, poiché non dovevano essere scoperti, si affrettarono a raggiungere nuovamente il centro città.
Metis ed Hermione, però, prima di separarsi definitivamente, si distanziarono un attimo dal gruppo.
«Ancora arrabbiata?» sussurrò la riccia, anche se già conosceva la risposta.
«No.» rispose Metis, allontanandosi da lei quasi di corsa ed entrando nel numero 4 di Privet Drive.
Hermione sospirò, e mentre veniva ricondotta a casa dalla metro polvere le ritornarono a mente tutti gli avvenimenti di pochi mesi prima.

 

Flashback
Metis Potter era stata portata nella Camera dei Segreti.

Nessuno riusciva ancora a credere che una cosa del genere fosse stata possibile.
Lei, così forte, era stata rapita.
Quando suo fratello Harry e Gideon Black la ritrovarono, era quasi un cadavere.
Venne guarita in un attimo da Madama Chips, ma le ferite della mente rimanevano.
Nessuno sapeva bene cosa quel diario poteva averle fatto, e ne erano preoccupati. Più di tutti Gideon Black, ma non era abbastanza.
Litigarono furiosamente una sera nella torre di astronomia.
Hermione riuscì ad ascoltare solo la parte finale della conversazione, poco prima che lui uscisse arrabbiato dalla porta. Dentro la torre, Metis in lacrime.
Non riuscì a farsi dire cosa era successo, ma dopo aver promesso di non dire niente a nessuno l’amica le confidò solenne che Gideon Black ormai per lei non esisteva più.
A nulla valsero i tentativi di tutti di far fare loro pace.
Gideon Black e Metis Potter erano diventati due estranei.
Fine Flashback

 

Mentre si rintanava sotto le coperte del suo letto, Hermione Granger sospirò. Prima quei due testoni avessero capito quello che provavano l’uno per l’altra, meglio sarebbe stato per tutti.

  
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