Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: lascrittricedisogni    27/03/2014    2 recensioni
A volte basta poco per cambiarti la vita. tutto quello che hai costruito in anni viene polverizzato in pochi secondi. È questo il caso di Astrid, una ragazza la cui vita è stata distrutta da un cancro alla gamba destra che oltre ad avergli preso l' arto gli ha tolto la sua più grande passione: correre. Proprio quando pensa che non valga più la pena lottare un' altro colpo sconvolgerá la sua vita, ma stavolta in modo positivo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Stavo dormendo beatamente quando un suono fortissimo mi svegliò. Mi passai la mano sulla testa come ogni mattina con l'intenzione di toccare i miei capelli biondi ma trovai solo la pelle che mi copriva il cranio. Ah giá. La chemio mi aveva portato via i miei capelli. La chemioterapia era in assoluto la cosa piú brutta del tumore. Ti toglie tutte le energie, di fa dimagrire cosí tanto che potresti contarti le costole, ti fa cadere capelli e sopracciglia e cosa piú brutta di tutte di dá l'aria di un cadavere. Il che non aiuta quando sai che potresti morire da un momento all' altro. Spaventata mi guardai attorno e vidi che Jordan stava alzando il volume del suo stereo. La melodia della canzone che mi aveva svegliato divenne più potente, tanto che le finestre cominciarono a vibrare."Jordan cosa cazzo stai facendo?" urlai per farmi sentire al di sopra della canzone. Lui si girò e mi rispose con rabbia "Sto ascoltando una canzone non vedi?" e si girò prima che potessi rispondergli. "Beh mi sembra ovvio che una persona ascolti la musica a tutto volume alle 5 del mattino in un ospedale" risposi acidamente. Lui si rigiró infuriato. Non credo di avere mai visto una persona così arrabbiata."Sai perchè? Adesso ti faccio vedere". Si passo una mano tra i capelli e la maggior parte gli rimase in mano. I suoi occhi azzurri sembravano uscirgli dalla faccia che ogni giorno diventava più magra. Chemioterapia. Tutti ci siamo passati ma non glielo dico perchè so cosa si prova. Ti senti come se la tua vita non avesse più un senso. È come se fossi giá morto."Scusa" gli dissi. Lui sospiró e spense lo stereo. Si sedette sul letto e si prese la testa tra le mani come se volesse tapparsi le orecchie e isolarsi dal mondo. Io non sapevo che fare così rimasi impotente sul mio letto. Dopo un pó il rumore degli uccelli fuori dalla finestra mi attirò cosí presi goffamente le stampelle e aprii la finestra inspirando i profumi degli alberi. Chiusi gli occhi e respirai profondamente. Era come se fossi parte dell'aria, era come se avessi potuto spiccare il volo. Per un attimo mi concessi di dimenticare tutto il resto e allungai una mano fuori dalla finestra come per afferrare l'azzuro di quel cielo e tenerlo dentro di me per sempre."Sai, la primavera è la mia stagione preferita". Jordan alzò la testa verso di me."Tutto rinasce, l'aria si profuma di vita. Lo so che non ha senso ma per me è così. Mi sento libera quando sento il vento sul viso. Vieni". Lui si alzó dal letto e silenziosamente si avvicinò a me."Respira profondamente. Non pensare ad altro. Fatti cullare del vento". Lui chiuse gli occhi e respiró. In quell'attimo la sua fronte si rilassó e il suo viso si riempí di pace. Dopo qualche minuto le infermiere vennero e chiusero la finestra dicendo che avremmo potuto ammalarci se prendavamo troppa aria fredda. Ci costrinsero a stare a letto tutto il giorno. Jordan mi fece ascoltare tutte le sue canzoni, erano bellissime. Lui era un fan sfegatato dei Green Day e mi fece sentire tutti i loro album. Io non avevo mai dato troppa importanza alla musica ma quel giorno mi chiesi come avevo fatto a vivere senza. Non c'è nulla di paragonabile alla forza e alle emozioni che ti trasmette una canzone. La mia preferita era "Boulevard of broken dreams". Amavo il testo, il suono e la voce di Billie Joe Armstrong. Quella sera stavo per andare a dormire quando sentii la mano ossuta di Jonas sul braccio."Grazie per oggi. È stato...cosí liberatorio. Per un attimo mi sono sentito in pace"."Grazie a te per le canzoni. Peró ti avviso che se domani mi sveglierai ancora alle 5 del mattino qualcuno potrebbe avere una bella lezione dalle mie letali stampelle" dissi scherzando. Non potevo crederci: la prima battuta da tempo immemorabile. Una risatina si levó dal letto di Jonas."Va bene ma solo perchè ho troppa paura delle tue micidiali stampelle". Risi e quella notte mi addormentai con sorriso sulle labbra, leggero come un respiro.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: lascrittricedisogni