Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Bab1974    28/03/2014    4 recensioni
Remus osserva la Luna, quasi piena e Sirius trova una maniera per fargliela trovare, una volta tanto, amica.
Partecipa al contest 'One-shot a ore' indetto da Mary Black. Ho vinto il Premio velocità.
Genere: Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La mia miglior nemica Nickname sul forum: Monnalisa1974
Nickname su EFP: Bab1974
Titolo della storia: La mia miglior nemica
Pacchetto scelto: 
Iris
Fascia oraria: /
Coppia: Remus/Sirius
Rating: Arancione
Contesto: Malandrini
Genere: 
Romantico, Erotico
Note/avvertimenti: Slash
Note dell'Autore: Ho messo Erotico, giusto per essere sicura. Spero di non aver fatto troppa confusione e troppi errori dovuti alla fretta.



La mia miglior nemica


"La luna è a tre quarti." mormorò Remus, osservando il disco che si faceva sempre più tondo.
Alle sue spalle, Sirius, il suo miglior amico, il suo amante, il suo tutto, si rotolava, ancora nudo, fra le coperte sgualcite.
"Che hai detto?" chiese "Non ho capito bene."
"Nulla parlavo fra me e me, come sempre." rispose Remus, tentando di fare un sorriso.
Non avrebbe voluto pensare che quella stanza della Stamberga Strillante, che quella notte li aveva visti avvinghiati a fare l'amore, fra qualche giorno sarebbe stata spettatrice della sua trasformazione in Licantropo. Come ogni mese, come ogni Luna Piena.
"Dovresti smettere di parlottare da solo." lo canzonò Sirius "O forse no. Non saremmo a questo punto se non ti avessi notato discutere con te stesso sull'inadeguatezza di una possibile relazione fra noi."
Si alzò, senza vergognarsi della propria nudità, e si avvicinò al ragazzo che fino a un attimo prima stringeva fra le braccia, osservando anche lui il cielo.
"Bella, peccato che tu non possa godertela appieno." gli sussurrò all'orecchio, stringendolo da tergo.
"La Luna è mia nemica. Non so che darei per poterla spegnere per sempre." ribatté Remus, senza nascondere la sua angoscia. "Fra qualche notte mi ritrasformerò in Lupo Mannaro. Ogni volta temo che possa essere l'ultima, per me, per voi. Il fatto che ora siamo stati a letto assieme, mi mette ancora più ansia, mi fa temere una volta di più per la tua vita."
Sirius conosceva bene Remus e sapeva che diventava sempre più malinconico quando si avvicinava il periodo della Luna Piena. A poco sarebbero valse le parole per convincerlo che era in errore, quindi decise di tacere. Lo strinse con più vigore, tenendogli ferma la testa perché non la voltasse in avanti, poi avvicinò le labbra alle sue.
Remus non si ritrasse, anche se la parte razionale di lui gli diceva che avrebbe dovuto farlo, non lasciarsi andare così. Le mani e la bocca di Sirius divennero sempre più invadenti e alla fine il ragazzo si arrese senza aver combattuto davvero. Lasciò andare il lenzuolo che era il suo unico indumento e si voltò per rispondere degnamente alla passione del suo amico.  La sua erezione, che era stata soddisfatta solo poco prima, tornò a riprendere vigore e a chiedere attenzione.
"Mi... Mi dispiace." balbettò Remus, arrossendo come se si sentisse in imbarazzo per quella reazione. Sirius sorrise della sua timidezza e dabbenaggine che, anche se non si potevano considerare difetti, lo trattenevano molto.
"Di che cosa, tesoro mio?" lo rincuorò "Vuole solo dire che mi desideri e che non ti basto mai."
Lo baciò ancora, profondamente, mentre muoveva la mano per esaltare il piacere che il suo compagno provava. I gemiti mal trattenuti di Remus, lo studioso, il perfetto, all'apparenza algido amico, erano una soddisfazione che non aveva eguali per lui.
"Sai, voglio farti un regalo. Qualcosa che renda il ricordo della Luna meno doloroso per te." disse malizioso Sirius "Fissala, osservala con gli occhi spalancati finché puoi."
Remus si chiese subito che razza di regalo potesse fargli, ma, prima che formulasse a voce qualsiasi pensiero, se lo ritrovò inginocchiato davanti a sé, con in mano il suo membro.
"Sirius, ma che fai?" chiese arrossendo.
"Tu guarda e non pensare ad altro." suggerì Sirius. Si mise poi in bocca il pene di Remus, senza pensarci troppo e senza pentirsi.
Remus si ritrovò in piedi, affacciato alla finestra spalancata e davanti aveva la Luna che per una volta gli sembrò meno oscura. Per una volta non pensò che mancassero poche ore alla sua trasformazione in Licantropo, ma solo che era un bello spettacolo, luminosa, quasi piena. Per una notte si godette la piacevole brezza primaverile sulla pelle pallida, mentre Sirius, che non lo aveva mai visto così rilassato, si dava da fare per il suo piacere.
-Grazie, Sirius.- pensò prima che il piacere divenisse più intenso e che non fosse possibile pensare ad altro che al momento dell'orgasmo. Era accaduto in fretta, se avesse potuto avrebbe allungato quel momento all'infinito, ma era un altro dei suoi irrealizzabili sogni. Se non poteva oscurare la Luna, o distruggerla, o altro, non poteva neppure fermare quell'attimo. Sirius, preso dalla foga del momento, e dall'eccitazione, lo aveva preso saldamente per i fianchi con entrambe le mani, tralasciando il proprio piacere, e aveva cominciato a muoversi in maniera vorace, come se avesse voluto mangiarlo.
Remus, non riuscendo a trattenersi oltre, chiuse gli occhi, mentre la bocca di Sirius si riempiva del seme dell'altro. Non smise di muoversi finché non sentì di aver bevuto l'ultima goccia, e finchè non sentì che Remus, sfinito, non cadeva all'indietro.
"Remus, stai bene?" si preoccupò, soccorrendolo.
Il sorriso ebete dell'amico lo rassicurò. Per fortuna era caduto sul mucchio di coperte sotto di loro, poiché rischiava di farsi male davvero.
"Non sono mai stato così bene in vita mia." rispose, con un sospiro soddisfatto. "Anche se per poco non sono mi sono spaccato la testa, e devo aver perso qualche decimo di vista a fissare la luce della Luna, lo rifarei subito. Peccato che non riesca a muovere più un muscolo."
"Non pensavo di essere così bravo a fare certe cose." disse Sirius, raggiungendolo a terra e cominciando a succhiargli un capezzolo.
"Oooh, Merlino, mi vuoi fare impazzire." lo accusò sorridendo "Comunque, per quanto mi trovi d'accordo sul fatto che la tua abilità sia stupefacente, sono quasi svenuto per colpa della vicinanza della Luna Piena. Ho poche energie in questo periodo e temo di averle asaurite."
Fu tacitato dalla bocca di Sirius che lo baciava ancora. Sembrava non riuscisse a fare a meno di lui.
"Allora, com'era la Luna stanotte?" chiese, mentre ripassava ai capezzoli.
"Non male." sussurrò Remus.
Quella Luna, per la prima volta amica, non l'avrebbe dimenticata mai. 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Bab1974