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Autore: _miky_    28/03/2014    6 recensioni
Sequel di “Ci sei stata sempre e solo tu”.
Sana e Akito dopo non poche difficoltà sono finalmente riusciti a dichiararsi e a trovare il loro giusto equilibrio.
Ma come in tutte le relazioni dovranno affrontare nuove sfide, nuove gelosie e nuovi problemi.
Riusciranno a rimanere uniti e a superare gli ostacoli che il futuro gli riserverà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Nuovo Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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CAPITOLO 10 ● RESISTIMI
 

“Ti serve un passaggio?” le domandò Marco.
“Oh no…” pensò Sana mordendosi il labbro inferiore “E ora che scusa mi invento? Non voglio salire sulla moto… Mi terrorizza solo l'idea!”.
“Sono quasi arrivata ormai… Non preoccuparti!” sorrise Sana.
“Come vuoi, ma prima o poi riuscirò a portati in moto con me!” ghignò il ragazzo infilandosi il casco.
“Non esserne così sicuro!” lo sfidò la ragazza salutandolo.
 
***
 
Akito svoltò l’angolo e lì vicino ad un albero, vide una ragazza impegnata a chiacchierare con un ragazzo che lui non conosceva.
“Che diamine ci fa Kurata insieme a quello?” si chiese il ragazzo facendo due passi indietro per non farsi vedere dalla sua ragazza e soprattutto per non fraintendere la situazione.
Da quella distanza purtroppo non riusciva a sentire ciò che i due si stavano dicendo, ma sia dai loro sorrisi che dai loro gesti disinvolti intuì che i due si conoscevano.
Il biondo poco dopo vide il misterioso ragazzo infilarsi il casco, accendere la propria moto e immergersi nuovamente nel traffico.
Immediatamente Akito uscì dal suo “nascondiglio” e avvicinandosi alla ragazza esclamò “Kurata!”.
Ancora prima di voltarsi, Sana riconobbe la voce del suo ragazzo e sorridendogli andò ad abbracciarlo.
Era da due giorni che non lo vedeva e per una persona qualunque, un paio di giornate potevano trascorrere rapidamente, ma per un innamorato, anche il minor tempo possibile poteva risultare “eterno” senza la compagnia di colui che in ogni momento della tua giornata riesce a completare la propria vita. Perché l’alchimia che li unisce è un legame irresistibile, esattamente come due poli opposti che inevitabilmente si attraggono e non riescono a fare a meno dell’altro.
Era contenta che casualmente il destino avesse deciso di farli incontrare.
“Ciao Hayama!” affermò dandogli un delicato bacio a fior di labbra.
Solo averlo accanto si sentiva protetta.
Solo poter riflettere i propri occhi nei suoi si sentiva unica.
Solo essere circondata dalle sue forti braccia si sentiva a casa e al sicuro da tutto e da tutti.
“Che ci fai in giro?” gli domandò stringendogli le mani e notando solo in quel momento che una di essa era impegnata a tenere una borsa che sicuramente apparteneva ad una ragazza.
“Ma soprattutto…” disse non riuscendo a trattenersi dal ridere “Che ci fai con una borsa femminile in mano?”.
Akito arrossì imbarazzato mentre la sua ragazza continuava a ridere per quell’immagine indimenticabile.
“Già… Che ci faccio con una borsa in mano?! Tutta colpa della sbadataggine di Alex!” pensò il ragazzo rispondendole “Ecco… Si è scordata di prenderla una rag…”, ma interrotto dalle urla preoccupate di Sana.
“Sono in ritardo!” esclamò Sana sentendo le campane del centro suonare “Senti Aki se non hai impegni mi accompagni al lavoro?”.
Il ragazzo non fece nemmeno in tempo ad acconsentire, che la ragazza lo aveva già trascinato con lei tra le vie della città per raggiungere gli studi fotografici in tempo.
 
***
 
“Per te è normale che i ragazzi mettano il calcio davanti a tutto? Perfino davanti alla propria ragazza?!” si lamentò Luci seduta davanti a Hisae.
“Fortunatamente sono donna e posso capire come tu ti senta, ma di conseguenza… Sfortunatamente non posso sapere cosa frulli nella testa di un uomo!” rispose Hisae limandole l’ultima unghia.
“Stasera avevamo deciso di andare al cinema, ma oggi a pranzo mi telefona dicendomi che lo hanno chiamato per un allenamento di calcio extra!” raccontò Luci sbuffando.
“Ha la partita a fine settimana?” le domandò Hisae mentre si concentrava ad eseguire una classica french bianca.
Luci annuì semplicemente e l’amica la rassicurò “Vedrai che dopo la partita Diego sarà più libero e si farà perdonare! Inoltre potresti andarlo a trovare dopo l’allenamento, sono sicura che ne sarà felice”.
“Ci penserò… Invece tu con Gomi?” le domandò curiosa Luci.
“Tutto bene” sorrise arrossendo Hisae “Alle 15:30 mi passa a prendere”.
“Non ho mai visto mio cugino così allegro!” le confessò, intanto che Hisae ascoltava in silenzio.
“L’altro giorno l’ho sentito cantare a squarciagola sotto la doccia” rise Luci “Spettacolo da non ripetere assolutamente in mia presenza!”.
Hisae scoppiò a ridere immaginandosi il suo fidanzato ricoperto di schiuma strimpellare qualche nota.
“Che cosa cantava?” domandò curiosa.
“Credo stesse cantando una canzone in inglese” rispose insicura Luci.
“Come credi?” inarcò un sopraciglio non capendo.
“Sai non sono riuscita a capire nemmeno una parola di ciò che cercava di pronunciare! Il mio inglese non sarà una meraviglia, ma il suo è un vero disastro!” commentò Luci.
“Si, non è mai stato un asso nelle lingue straniere!” confermò Hisae.
“Hai presente i Minions del cartone animato Cattivissimo me?” le domandò ridendo mentre l'amica annuiva.
“Ecco, mio cugino quando canta parla esattamente come loro!”.
“Però sono estremamente dolci quelle creature!” rise Hisae.
 
***

“Scusatemi per il ritardo!” esclamò Sana entrando negli studi fotografici accompagnata da Akito.
“Non preoccuparti, il fotografo non è ancora arrivato! Ha avuto un contrattempo” affermò una truccatrice.
“Per fortuna! Non volevo assolutamente risentire la ramanzina dell’altro giorno!” sospirò Sana.
“Coraggio, andiamo nei camerini a prepararci!” 
“Si, subito!” annuì Sana “Lui è Akito, il mio ragazzo. Può rimanere a guardare?”.
“Certo, basta che non faccia il casino che hanno combinato le tue due amiche!” si rassicurò un tecnico. *
Sana scoppiò a ridere ricordandosi di quella mattina d'estate e con un sorriso affermò “Non preoccupatevi, Hayama è l’esatto opposto di loro!”.
Akito si accomodò in fondo alla stanza immaginando ciò che avessero combinato Hisae e Fuka quel giorno e, osservando attentamente il lavoro che eseguiva ogni tecnico e operatore.
“Siete tutti pronti?” domandò un signore dall’espressione seria entrando dall’ingresso.
“Bu-buon po-pomeriggio signor Yamamoto! Si, Sana sta finendo di pre-prepararsi!” affermò balbettando un ragazzo.
“È arrivata in ritardo ancora?” gli chiese con sguardo indagatore.
“Ce-certo che no! Va-vado subito a controllare a che pu-punto so-sono Sana e le tru-trucca-ccatrici!” rispose sistemandosi gli occhiali e correndo al camerino della ragazza, mentre Akito scrollando il capo ghignava per quella buffa scenetta.
Decise così di prestare maggior attenzione al fotografo che stava già rimproverando uno scenografo per una piccola distrazione. Capì immediatamente quanto fosse una persona tanto esigente quanto severa, soprattutto dalla tensione creatasi con il suo arrivo.

Per questo motivo, era molto curioso di vedere come era il rapporto e il comportamento tra Sana e il signore Yamamoto, infondo lo sapeva per sua esperienza personale: la sua ragazza aveva un talento speciale nel piacere alle persone.
“Eccomi signor Yamamoto, spero di non averla fatta aspettare!” esclamò Sana con un tono di voce calmo ed estremamente rilassata rispetto ai suoi collaboratori.
Akito vedendola arrivare si chiese se fosse realmente tranquilla o se stesse semplicemente recitando, in entrambi i casi era lo stesso fiero della sua ragazza, poiché cercava di tenere testa al suo capo.
“Bene Sana, fatti vedere così posso giudicare se hanno eseguito il lavoro da me richiesto!” rispose il fotografo andandole incontro mentre sorseggiava tranquillamente il suo caffè.
La ragazza annuì e lentamente si girò su stessa per far osservare al signor Yamamoto ogni singolo dettaglio della sua acconciatura, trucco e abbigliamento.
I suoi capelli ricadevano lisci sulle sue esili spalle, ad eccezione di alcuni ciuffi davanti che erano stati elaborati con dei morbidi boccoli che le incorniciavano il viso. Il trucco era semplice ma ogni imperfezione conosciuta da Akito era stata nascosta, come ad esempio la cicatrice che si era fatta da piccola sulla guancia. Gli occhi nocciola erano stati risaltati dalle sfumature dell’ombretto e dell’eye liner, accompagnati da delle ciglia finte che le donavano uno sguardo estremamente dolce.
Indossava un vestito corto color rosso senza spalline, la scollatura era decorata dal pelo morbido bianco e, al petto, vi era un nastro sottile che formava diversi incroci fino a creare un elegante fiocco. Rispetto all’aderente corpetto, la gonna ricadeva morbida. Infine portava un simpatico cappello da Babbo Natale che si abbinava perfettamente al vestito da lei indossato.
Bellissima.
Era l’unica cosa che in quel momento riusciva a pensare Akito.
Amava ogni millimetro del suo corpo e in quell’istante provò un’incredibile senso di gelosia, soprattutto per il fatto che ogni singola persona avesse potuto godere delle sue forme perfette che fortunatamente erano nascoste da quel vestito.
Come se non bastasse notò gli sguardi affascinati dei ragazzi che lavoravano allo studio guardare la bellezza di Sana, e in quel momento si accorse che gli occhi nocciola di lei erano imprigionati ad osservarlo divertita e a sorridergli maliziosa.
“Ottimo lavoro!” affermò annuendo il signor Yamamoto mentre la ragazza si dirigeva sul set decorato con della finta neve.
Il fotografo cominciò a darle delle semplici indicazioni su come posizionarsi e correggendola su alcune espressioni.
Il signor Yamamoto, mentre lavorava, era più tranquillo e meno severo rispetto all’inizio, cercava di far sentire Sana a suo agio complimentandosi con lei e facendole alcune battute simpatiche. La ragazza si impegnava ad eseguire le esigenze del fotografo cercando di perfezionare ogni scatto con la sua personalità allegra.
Rispetto alla prima foto scattata il legame tra i due era migliorato e l’intesa era aumentata.
“Trenta minuti di pausa!” urlò il fotografo.
Sana sorrise e dopo aver ringraziato tutti si avvicinò al suo ragazzo chiedendogli se gli andava di dirigersi alle macchinette per prendere qualcosa da bere.
“Allora che ne pensi?” domandò Sana bevendo un lungo sorso d’acqua.
“Mi hai sorpreso” rispose Akito ancora meravigliato dall’impegno della sua ragazza.
“Sono contenta, anche se il signor Yamamoto pretende molto di più da me! Il suo carattere mi terrorizza, ma cerco di tenere il controllo” gli confidò Sana.
“Quindi stavi recitando!” esclamò Akito.
“Ovvio, quel tipo mette una terribile soggezione. Però fortunatamente ho avuto un bravo maestro!” rispose ridendo.
“Ho sentito che l’altro giorno ti ha rimproverato!” affermò Akito mentre Sana annuiva.
“Non me l’avevi detto!” 
“Non era una cosa importante!” fece spallucce Sana.
“Deve avertele suonate!” immaginò Akito ghignando.
“Decisamente! Sono arrivata con mezzora di ritardo!” sorrise colpevole Sana.
“Sana tra cinque minuti raggiungici al camerino!” la chiamò una ragazza con in mano alcuni fogli.
“Va bene!” le rispose alzandosi e girandosi verso il suo ragazzo “Cominciamo ad andare?”.
Akito osservò attentamente il corpo della sua ragazza analizzando ogni minimo dettaglio e notando come fosse perfetta nella sua incredibile semplicità. Alzandosi dalla sedia imprigionò i suoi occhi ambrati in quelli nocciola di lei e con un gesto fulmineo le sue labbra si trovavano in quelle perfette di lei.
“Hayama… Ci po-potrebbero vedere!” affermò tra un bacio e l’altro mentre il suo ragazzo si divertiva a torturagli il collo e ad assaporare il suo profumo.
“Resistmi” le ordinò con voce roca.
Era impossibile resistere ad Akito Hayama e questo Sana lo sapeva fin troppo bene.
Ogni suo singolo gesto l’attraeva.
Ogni suo singolo sguardo la invogliava a continuare.
Ogni suo singolo bacio le faceva perdere la testa.
Ogni suo singolo tocco le faceva venire la pelle d’oca.
Senza rendersene nemmeno conto di quando, si lasciò andare alle provocazioni del suo ragazzo che ghignando accarezzò l’interno coscia delle sue snelle gambe.
Forse fu proprio il ghigno di Akito a riportare Sana alla realtà e a realizzare che si trovavano sul posto di lavoro. Dandogli un ultimo provocante bacio si staccò dalle sue labbra e scappando dalla sua presa gli prese la mano “Coraggio andiamo, ormai sono passati cinque minuti!”.
“E se avessimo avuto più tempo?” ghignò desideroso il ragazzo provando a riavvicinarsi a lei.
“Non te lo dico!” rise Sana.
“Allora è questo che voglio per Natale” le sussurrò all’orecchio.
“Avere più tempo per stare con me?” dedusse la ragazza.
Akito annuì spostando la sua attenzione sulle labbra di lei per riprendere ciò che avevano interrotto un attimo fa.
“Se non fai il bravo Babbo Natale non ti porterà niente!” gli disse appoggiando l’indice sulle labbra di Akito per fermarlo.
“Ma io ho la possibilità di corrompere la sua socia che tra l’altro…” rispose con voce seducente e lanciandole un’altra lunga occhiata “…È molto attraente”.
Sana scoppiò a ridere e trascinandolo esclamò “Immagina se il signore Yamamoto ci avesse visto!”.
 
***
 
“Dove mi stai portando?” gli domandò Hisae impaziente di conoscere la destinazione.
“Vedrai!”
“Ci sono già stata?”
“Che io sappia no” affermò Gomi osservando per qualche secondo gli occhi della sua ragazza.
Erano esigenti di scoprire cosa avrebbero visto da lì a poco.
“E tu ci sei già stato?” lo guardò con sguardo indagatore.
“Nemmeno!”
“Allora mi piacerà!” sorrise Hisae tornando a guardare il paesaggio fuori dal finestrino.
“Come fai ad esserne così sicura? Infondo nemmeno io ci sono mai stato” chiese questa volta Gomi curioso.
“Perché sarà un luogo visitato per la prima volta da entrambi, un po’ come se fosse il nostro posto segreto!” affermò la sua ragazza prendendogli la mano mentre Gomi sorridendo gliela strinse forte.
Non sapeva né come né perché, ma Hisae era riuscita ad abbattere quella fortezza che lui si era costruito premurosamente ogni giorno per paura di essere giudicato e di soffrire.
Non era più solo ad affrontare il mondo, ora al suo fianco aveva Hisae.

“Mamma mia questa cioccolata è buonissima!” affermò entusiasta la ragazza.
“Anche la mia non è male” rispose Gomi mentre si gustava la sua tazza calda.
“Non sminuirla, potrebbe offendersi!” rise Hisae.
“Ahia! Mi sono scottato!” esclamò agitando una mano vicino alla bocca.
“Hai visto, te l’avevo detto!” sorrise mentre osservava fuori dalla finestra il magnifico paesaggio.
Una grande distesa d’acqua si disponeva all’orizzonte accompagnata dalle meravigliose sfumature rosse che creava la natura. Le foglie più deboli e anziane lentamente si staccavano dai rami degli alberi volando via verso una destinazione a loro ancora sconosciuta. Alcune papere nuotavano spensierate in riva al lago interrompendo il riflesso che gli alberi spogli riproducevano sotto di loro.
“Sei contenta di essere qui?” le domandò Gomi vedendo gli occhi di Hisae illuminarsi ogni volta che vedeva qualcosa di nuovo lungo il paesaggio.
“Abbiamo scelto un ottimo posto segreto!” si complimentò Hisae annuendo.
“Se è segreto però non dobbiamo dirlo a nessuno!”
“So mantenere un segreto!” gli fece divertita una linguaccia.
“Sicura che non mi tradirai?” le chiese.
Hisae sapeva che questo discorso non era riferito solo al loro posto speciale, ma andava ben oltre alla semplice apparenza. Gomi indirettamente stava parlando della loro relazione nata da poco, del loro rapporto che ogni giorno cercavano entrambi di creare. Della fiducia che lentamente stava aumentando e, dell’affetto e dell’amore che stava fiorendo in ogni momento che trascorrevano insieme.
“Mai!” affermò la ragazza non distogliendo lo sguardo dal suo ragazzo.
“Potremmo esplorare ulteriormente il posto!” propose Gomi abbassando gli occhi sulla sua cioccolata.
“Che intendi dire?” sorrise Hisae.
“Che potremmo fermarci qui a dormire stanotte per poter esplorare e conoscere meglio il nostro posto speciale” spiegò Gomi prendendole la mano e tornando a guardarla negli occhi.
“È una splendida idea!” esclamò con un ampio sorriso.

* Ci sei stata sempre e solo tu_Capitolo 17-A… Come Amicizia!_Il tecnico si riferisce a quando Hisae e Fuka hanno accompagnato agli studi Sana. Le due amiche non riuscivano a contenere la loro ammirazione nei confronti dei lavorati.

Acconciatura (non sono riuscita a trovare una foto migliore con questa semplice pettinatura, ma era per rendere l'effetto dei boccoli):
http://www.google.it/imgres?imgurl=http%3A%2F%2Fprofile.ak.fbcdn.net%2Fhprofile-ak-ash2%2F276880_256564137711742_5182716_n.jpg&imgrefurl=http%3A%2F%2Fforum2.winxclub.com%2Fviewtopic.php%3Ff%3D25%26t%3D190688&h=239&w=180&tbnid=vJepIC7GxRr_aM%3A&zoom=1&docid=TrpV5X1cbAwLDM&ei=bWU1U-3mJab9ygOSmoDoAg&tbm=isch&ved=0CF8QhBwwAA&iact=rc&dur=444&page=1&start=0&ndsp=16


Ispirazione al vestito di Babba Natale (?) di Sana:
http://www.google.it/imgres?start=314&bih=665&biw=1366&tbm=isch&tbnid=7llydVS4VtGfRM%3A&imgrefurl=http%3A%2F%2Fwww.pagineprezzi.it%2Fa%2Flista_prodotto%2Fidx%2F9999999%2Fmot%2FBabba_natale%2Flista_prodotto.htm&docid=72-vIlQr4Lr13M&imgurl=http%3A%2F%2Fcsimg.pagineprezzi.it%2Fsrv%2FIT%2F290415921431%2FT%2F340x340%2FC%2FFFFFFF%2Furl%2Fcostume-di-babba-natale.jpg&w=340&h=340&ei=veURU5mCG-qGywOkpIHgDA&zoom=1&iact=rc&dur=520&page=11&ndsp=32&ved=0CHgQhBwwJTinAg


SPOILER:
Ancora più curiosa di prima aprì velocemente il bigliettino per poter leggere il secondo messaggio.
Conosco quel sorriso.
Ci troviamo fuori dall’aula!
 

 
Ciao a tutti!! ;)
Ho pubblicato oggi perchè nei prossimi giorni sarò molto impegnata e non volendo farvi aspettare ulteriormente ho anticipato la pubblicazione =)
Inizialmente avevo un'altra idea, ovvero che Akito rivedesse Alex in una determinata situazione ma poi scrivendo tutto è cambiato! Come la maggior parte delle volte!
Non avvengono scenate di gelosia (anche se lentamente avveranno! Scusate la ripetizione ma sono un po' di fretta), perchè fondamentalmente non è successo granché tra Sana e Marco poichè stavano semplicemente chiacchierando. 
Akito, interrotto da Sana, non è riuscito a spiegerle perchè si trovasse in mano con una borsa femminile.
In questo capitolo c'è un piccolo momento anche tra Hisae e Gomi che personalmente amo come coppia!
Mi piacciono troppo !! *.*
Spero che vi sia piaciuto anche questo decimo capitolo e che lo spoiler vi abbia incuriosito!!! =)
Saluto e ringrazio davvero di cuore
<3 Lolimik e Angel 92 <3 
Scappo a mangiare!!
Un grosso bacio a tutti quanti!
Buon appetito e buon weekend!!!

Miky
  
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