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Autore: Clitemnestra    28/03/2014    0 recensioni
Lei,un'assassina e una spia
Lui,il suo peggior nemico
Un amore che sfiderà la morte,continuando ad esistere anche dopo il triste epilogo
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brom, Eragon, Morzan, Murtagh, Selena | Coppie: Selena/Morzan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Selena Selena osservò il proprio volto allo specchio. Gli occhi erano cerchiati di nero, un livido violaceo spiccava sullo zigomo e sopra il sopracciglio un piccolo taglio, inferto le da Morzan la notte precedente. Si passò una mano sulla ferita e mormorò un incantesimo di guarigione avvertì un formicolio sulla fronte , poi tutto passò. Era rimasta solo una sottile striscia bianca. Grugnì soddisfatta. In quel momento la porta si spalancò e Morzan entrò sempre con quel ghigno stampato sulla faccia. –Amore andiamo.- le ordinò sprezzante Selena annuì e ondeggiando il bacino gli andò incontro. Appena la vide vicino il Cavaliere ghignò –Sei brutta.- La donna annuì remissiva e l’uomo la prese sotto il braccio, conducendola fuori. Sul porticato il drago rosso di li aspettava tenendo il testone vigile. Quando vide il suo Cavaliere arrivare emise un brontolio e sbuffò fumo dalle narici. Selena rabbrividì quando vide il grosso occhio giallo del drago guardarla con aria inquisitoria. Morzan fece salire la consorte sul dorso della creatura e poi s’arrampicò anche lui. La donna accarezzò il collo del drago, le squame rilucevano in una luce purpurea. Il drago spiccò il volo senza che il suo Cavaliere dicesse qualcosa ma Selena capì che i due si erano contattati telepaticamente. A volte invidiava Morzan per quel legame, anche lei avrebbe desiderato avere qualcuno con cui confidarsi, sfogarsi e condividere le sue emozioni. Si voltò per osservare il marito, i capelli lunghi neri gli svolazzavano intorno al viso, gli occhi di diverso colore scrutavano il cielo come a coglierne tutte le sottigliezze che di solito sfuggivano, la bocca distorta in una smorfia, lo trovava ancora affascinante. Nonostante la facesse soffrire adorava quei momenti in cui stava da sola con lui, quei momenti di intimità che lui le concedeva raramente. Morzan abbassò lo sguardo e le sorrise. Selena rabbrividì e si sentì ancora come la ragazzina svampita di cinque anni prima che lo aveva seguito ammaliata dal suo fascino. Il Cavaliere le mise una mano dietro alla testa e la spinse con forza sulla sua, le loro labbra si unirono violentemente. Lui insinuò la lingua tra i suoi denti, e lei gli prese il volto tra le mani. Restarono in quella posizione , finchè il drago non emise un brontolio infastidito. Morzan proruppe in una risata e disse rivolto all’essere –Si vecchio mio , quando anche incontrerai anche tu una dragonessa voglio proprio vedere come rifiuterai i suoi baci…- continuò a ridere. La moglie lo guardò disgustata, poi evitare che il marito incrociasse il suo sguardo, si girò per guardare le nuvole che sfilavano intorno a loro. Quando il Cavaliere smise di ridere le sfiorò una spalle e iniziò a giocherellare con una ciocca di capelli castani. –Su Selena cara, voltati a guardarmi – mormorò poi le tirò talmente forte la ciocca da farle venire le lacrime agli occhi. La donna torse il collo e gli rivolse uno sguardo di perplessità. –Non guardarmi così!- urlò Morzan alzando il braccio minaccioso. –Scusate marito caro- mormorò lei abbassando gli occhi frettolosamente. Il Cavaliere calò il braccio, sulle labbra un ghigno compiaciuto Le accarezzò la testa e avvicinando la bocca al suo orecchio mormorò –Lo sai che sei bellissima.- Selena rialzò gli occhi riconoscente e sussurrò –Ti amo.- Brom Brom si passò una mano davanti al viso e lo specchio gli rifletté l’immagine di un vecchio. Sorrise soddisfatto ,l’incantesimo gli riusciva bene. Mormorò le parole della magia e assunse le sembianze di un uomo sulla mezz’età. Bussarono alla porta, il suo viso assunse una smorfia poi ritornò quello di prima. –Avanti.- disse rauco. La faccia di una ragazzina si affacciò dalla porta -Signore mio padre.- iniziò ,torcendosi le mani –Mio padre.. chiede…quando avete intenzione di saldare il conto –finì nascondendo la faccia nel colletto della camicia per nascondere le guance arrossite. Brom sospirò alzando gli occhi al cielo, poi prendendo delle monete dalla saccoccia le porse alla ragazzina. Quella nel frattempo lo osservava incuriosita, poi i suoi occhi si posarono sull’elsa di Undbitr e trattenne un gridolino. L’uomo le si avvicinò, e si premette un dito sulle labbra supplichevole. La ragazzina annuì timorosa poi chiese –Siete un Cavaliere?- Brom la guardò cupo –Lo ero.- rispose. La ragazzina si coprì la bocca con una mano –Mi dispiace .- mormorò L’uomo annuì malinconico –Lei ,il mio drago è ….- si strinse le spalle –E’ stata uccisa.- trattenne a stento le lacrime –Uccisa.- ripeté La ragazzina lo guardava preoccupata poi scosse la testa e i capelli rossi le svolazzarono intorno –Spero che uccidiate quel bastardo. Chiunque uccida draghi non ha il diritto di vivere.- Brom le sorrise debolmente –Come Galbatorix.- -Specialmente GALBATORIX! –urlò - Quel bastardo, figlio di una…- imprecò a denti stretti L’uomo la osservò meravigliato, non poteva credere che simili parole fossero pronunciate da una persona così graziosa –Ti piacerebbe unirti ai Varden?- azzardò a domandarle. Gli occhi della ragazza brillarono –Con piacere!- -Lo sai, che se accetterai perderai la tua famiglia, i tuoi amici?- Quella annuì convinta. –Bene .- mormorò Brom –Partiremo domani all’alba !- La ragazzina batté le mani felice, fece per andarsene quando l’uomo la fermò –Aspetta, come ti chiami?- le chiese -Juna- rispose. –Juna posso sapere perché odi Galbatorix?- La ragazzina ci pensò su poi rispose –Mio zio…ha abbandonato la sua famiglia per unirsi al re…da quando lui se ne è andato mia madre è caduta in uno stato…- si asciugò le lacrime con il dorso della mano. –Come si chiama?- chiese Brom con dolcezza -Morzan .- rispose secca Juna chiudendo la porta. Nota dell’Autrice Salve, innanzitutto mi scuso per gli errori che ci saranno(nonostante che io rilegga il testo mille volte, questi compaiono solo dopo che l’ho pubblicato) ,poi per come ho chiamato il drago di Morzan(non avendo un nome…) . Scommetto che vi ha stupito sapere che il Cavaliere Rosso avesse una sorella ma come dico sempre io nel male c’è sempre del bene. Bacioni
  
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