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Autore: Ace of Spades    28/03/2014    9 recensioni
Crocodile scoprirà a sue spese quanto possa essere dannoso fare scommesse con Mihawk e quanto il colore rosa, nonostante sia per lui così maledettamente fastidioso, sia peró necessario nella sua vita.
"Sai come si dice Croco-chan, 'un affare in cui si guadagna solo del denaro non è un affare.' " disse appoggiando la propria mano su quella dell'altro.
"Doflamingo, allora saprai anche che quando due uomini in affari sono d'accordo, uno dei due è superfluo." rispose togliendo la mano con uno scatto. "E non chiamarmi Croco-chan!"
Genere: Comico, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote, Doflamingo, Drakul, Mihawk | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap15. Meglio agitarsi nel dubbio che riposare nell’errore.










Doflamingo si tolse gli occhiali appoggiandoli sul comodino tenendo gli occhi chiusi, poi si avvicinó a Crocodile e, quando furono faccia a faccia, li riaprì.
Crocodile rimase a bocca aperta, non voleva neanche sbattere le palpebre per paura che l'altro ne approfittasse per rimettersi gli occhiali.
Non aveva mai visto un azzurro così puro, quegli occhi sembravano un incrocio tra acqua pura e il cielo estivo libero dalle nuvole.
Avrebbe potuto stare ore a fissarli.
Ora capiva perchè il fenicottero indossava sempre quegli stupidi affari, se fosse andato in giro a mostrare a tutti quelle iridi azzurre nessuno avrebbe preso seriamente le sue minacce, sarebbero rimasti ipnotizzati da quello sguardo.
Doflamingo registrava ogni movimento dell'uomo sotto di sè, aspettando che dicesse qualcosa, qualsiasi cosa.

"Chi altro li ha visti?" sussurró Crocodile appoggiando la mano destra sulla nuca dell'altro.
"Nessuno. Perchè?"
"Guai a te se ti togli quegli occhiali davanti a qualcuno che non sia io, sono stato chiaro?"
Doflamingo guardó in modo interrogativo il coccodrillo.
"Non lo farei mai."
"Bene, perchè sono miei"
Il biondo rimase senza parole; sapeva di avere occhi particolari, ma non pensava che Crocodile ne rimanesse affascinato. Per lui erano solo di un colore strano, nulla di più.
Il moro continuava a fissarlo intensamente; in quello sguardo, che solo Crocodile era capace di fare, poteva leggere un misto di orgoglio, possessività e istinto omicida.
Era inutile negare l'attrazione che provava per quell'uomo dai capelli corvini che riusciva ad eccitarlo con una sola occhiata.
Crocodile spazientito strattonó la camicia dell'altro facendo saltare tutti i bottoni.
"Se domani mattina non vuoi ritrovarti con la testa staccata dal collo fai in modo che mi diverta" sibiló il coccodrillo assottigliando lo sguardo.
"Con piacere" gli rispose sorridendo Doflamingo per poi mordergli con forza la clavicola.




Crocodile aprì lentamente gli occhi e cercó di mettersi a sedere sul letto, ma un forte dolore al fondoschiena lo fece desistere.
Solo allora si rammentó come aveva passato la nottata e con chi, ma soprattutto facendo cosa.
I ricordi lo investirono come un fiume in piena: sguardi, morsi, baci, graffi, insulti, sesso e piacere.
Si ricordava ogni fottuto secondo.
Si giró lentamente a sinistra trovando Doflamingo che dormiva beatamente a pancia in giù; il lenzuolo gli copriva solo la parte inferiore del corpo, dai fianchi in giù, lasciando la schiena scoperta. Crocodile rimase per un po' a fissarlo, solo dopo qualche minuto capì di essersi incantato.
Sbuffó passandosi la mano tra i capelli per poi alzarsi e cercare i vestiti che erano sparsi un po' ovunque; trovó la sua camicia su una lampada e, dopo averla indossata, si infiló l'uncino.
Dopo essersi completamente rivestito, uscì dalla stanza dirigendosi verso la porta d'ingresso.
Doveva andarsene prima che l'altro si svegliasse altrimenti dubitava che il suo piano avrebbe funzionato, dato che esso consisteva nel 'fare sesso con Doflamingo per toglierselo dalla testa'.
E i suoi piani erano sempre perfetti, in ogni minimo dettaglio, quindi, anche questa volta sarebbe andato tutto come programmato.
'E perchè non dovrebbe?' pensó scendendo le scale.
Il peso sullo stomaco ricomparve più opprimente di prima, esattamente alla bocca dello stomaco, così Crocodile respiró profondamente ed uscì dalla casa del fenicottero.
'Dimenticare. Devo dimenticare'

                         •••

Doflamingo distese un braccio per cercare il corpo dell'altro uomo, ma non trovando niente aprì gli occhi e capì che se n'era andato.
Un sorriso amaro fece la sua comparsa sul volto del biondo.
Sapeva che il coccodrillo era uno stronzo imprevedibile, ma non pensava che si sarebbe volatilizzato dopo una notte di sesso. Certo, non pensava neanche che l'altro rimanesse lì per fargli le coccole. Dio, era di Crocodile che si stava parlando! Peró si era illuso di vederlo in salotto a leggere il giornale e a fumarsi un sigaro, invece non lo trovó.
Uscì dalla stanza vuota sbadigliando e, dirigendosi in cucina, passó davanti allo specchio che si trovava nel corridoio, così si fermó a fissare la sua immagine riflessa. Il coccodrillo gli aveva lasciato segni ovunque e lui ovviamente non era stato da meno, ma la cosa che lo fece impallidire fu un'altra.

Si era alzato dal letto senza indossare gli occhiali.

Eppure era un rituale che si ripeteva da molti anni, com'era potuto succedere che se ne dimenticasse così?
Poi capì.
Era talmente impegnato a pensare a Crocodile che si era scordato di coprirsi gli occhi; non ricordava neanche di essere arrivato in salotto.
Doflamingo scosse la testa e decise che prima di fare colazione -o pranzo dato che erano le 12.30- avrebbe dovuto farsi una doccia gelida per svegliarsi, quindi si diresse in bagno, ma prima tornó in camera a recuperare gli occhiali.
Dopo essere stato per 5 minuti sotto il getto freddo, uscì dalla doccia ed entró nella vasca che riempì d'acqua calda fino al bordo.
Non aveva voglia di fare niente, anche la fame era passata; appoggió la testa al marmo bianco e si infiló gli occhiali per poi chiudere gli occhi e addormentarsi.
Nero, nero ovunque. Sentiva solo un vuoto opprimente e il battito del suo cuore.

Una voce lo chiamó e lo riportó alla realtà, e, quando aprì gli occhi, si trovó davanti Vergo.
"Signore! Signore mi sente? Sta bene?" chiese preoccupato il suo braccio destro.
"Oh Vergo.. cosa ci fai qui?" disse stancamente Doflamingo pulendosi gli occhiali che si erano appannati.
"Signore, l'ho chiamata una ventina di volte al cellulare e, dato che lei non mi rispondeva, mi sono allarmato e sono venuto qui" chiarì l'altro.
"Capisco. Come puoi vedere stavo solo facendo il bagno."
"Signore, sono le 17. Da quant'è che si trova nella vasca?"
"…" Doflamingo non rispose. Non si era minimamente accorto che fossero passate quasi 6 ore.
"Signore, esca e si asciughi la prego, e, scusi se glielo dico, ma la vedo troppo distratto in questo periodo. Scommetto che non ha neanche pranzato" inizió Vergo "mentre si riveste le preparo qualcosa" concluse dopo aver visto il cenno affermativo di Doflamingo, per poi uscire dal bagno chiudendo la porta e lasciandolo da solo.
Il biondo si alzó e si asciugó il corpo con l'asciugamano rosa che si trovava alla sua sinistra, poi indossó i vestiti che gli aveva portato Vergo; lui infatti non si era preoccupato di prendere degli indumenti quando era venuto in bagno, aveva pensato unicamente agli occhiali.
Si abbottonó la camicia arancione con strice rosse poi uscì dopo aver messo i pataloni bianchi e si diresse in cucina da cui proveniva un ottimo profumo.
Per il momento decise di rimuovere 'il problema Crocodile' dalla sua mente; non poteva far preoccupare i suoi subordinati e non poteva dimostrarsi debole, quindi riacquistó il suo solito ghigno perverso e fece finta di nulla.










Questo capitolo è stato piuttosto complesso-
Alla fine i due vanno a letto insieme, ma Crocodile se ne va subito appena sveglio. Deve ancora capire i suoi sentimenti... Non deve essere facile per una persona orgogliosa come lui affrontare questo tipo di situazione. 
Ufff- Doflamingo invece è quello che li fa più vedere...
Si alza dal letto e si ritrova in salotto senza sapere come ha fatto ad arrivarci. Ma, cosa assai più importante/ preoccupante, è che ha dimenticato gli occhiali..
Parlando dei suoi occhi spero vi sia piaciuta la scena del 'sono miei' xD
Avevo pensato di rappresentarli con un colore assurdo ed impossibile, ma trattandosi di una AU ho cercato di mantenermi attaccata il più possibile alla nostra realtà, ecco perchè azzurri. 
Vedremo come Crocodile e Doflamingo risolveranno questa situazione(magari con un aiuto)
Un bacione e lasciate un commento ^^
  
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