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Autore: sonsimo    06/07/2008    9 recensioni
Non potrei mai essere pentito di aver strappato qualcuno come te dalle braccia della morte.
Una breve one-shot che cerca di descrivere le emozioni provate da Carlisle quando Edward, dopo aver vissuto dando la caccia agli esseri umani per un po' di tempo, è ritornato da lui.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perdono

Perdono

 

Credevo non ci fosse più alcuna possibilità, anche se non passava giorno in cui non pensavo a te.

A te, che sei forse il mio peccato più grave, ma che al tempo stesso sei l’unico peccato di cui non sono affatto pentito.

Non potrei mai essere pentito di aver strappato qualcuno come te dalle braccia della morte.

Ho temuto davvero che non ti avrei mai più rivisto, che non ti avrei ritrovato nonostante tutti i miei sforzi e che tu non avresti mai cercato di ricongiungerti a me.

Ho temuto che mi odiassi, perché sono stato io a farti questo.

Ma Dio mi è testimone, Edward. Lo rifarei. Pur di non vedere mai il tuo cadavere privo di vita, lo rifarei.

E probabilmente mi macchio di peccati ancora più gravi pensandola in questo modo. Perché so che durante questi anni che non hai trascorso accanto a me hai spezzato tante vite. E della fine di quelle vite, forse ancora più di te, il responsabile sono io. Io, che ti ho trascinato in una realtà che, da parte mia, non ho mai davvero accettato. Io, che nonostante tutti i miei dubbi e le mie riserve, non ho esitato a condannare te, ragazzino indifeso di diciassette anni, alla mia stessa sorte.

Perché tua madre mi ha chiesto, mi ha implorato di salvarti la vita, certo. Ma non è questo il mio solo movente.

Non volevo più essere da solo. Volevo qualcuno accanto a me, qualcuno che sapesse tutto, qualcuno con cui non sarei stato costretto a fingere. A cui insegnare ad affrontare la sete e sconfiggerla senza fare del male ad altri esseri umani. E tu eri la migliore occasione che mi fosse mai capitata.

Ti volevo con me, Edward, e ti ho preso. Ti ho tenuto la mano mentre urlavi di dolore e il tuo corpo bruciava, mentre il calore abbandonava per sempre le tue membra lasciandole fredde come il marmo.

Se i vampiri hanno un’anima, Edward, come mi piace continuare a credere, sono certo che durante le tue ore di agonia un brandello della mia anima si è staccato dal resto. Ho avvertito in maniera troppo netta la lacerazione nel mio petto, il desiderio di strapparti a quel dolore che io stesso avevo provocato e di chiederti perdono.

Dopo tante ore hai riaperto gli occhi. Sapevo già che quello splendido verde brillante, così… vivo, non ci sarebbe stato più, che al suo posto avrei visto solamente il profondo baratro nero di una sete che è condanna eterna. Ma mi ha fatto male ugualmente.

Mi hai fissato impaurito, ti sei sollevato a fatica sui gomiti, hai lanciato uno sguardo colmo di preoccupazione alla tua mano ancora stretta nella mia.

E hai ascoltato la mia voce che, chiara e precisa, formulava la tua condanna, la nostra condanna.

Quando te ne sei andato, stanco di me e della vita a cui ti costringevo, non ho potuto davvero biasimarti, perché in realtà la colpa di tutto era soltanto mia. Ho cercato di convincerti a rimanere, ma sapevo già che non mi avresti ascoltato.

E adesso, dopo tutto questo tempo, sei di nuovo qui. Nei tuoi occhi di nuovo preoccupazione e timore, stavolta timore di non ricevere il mio perdono, di venire rifiutato.

Sarebbe esattamente lo stesso sguardo di allora, se solo i tuoi occhi, questa volta, non fossero rosso sangue.

Non devi avere paura, Edward, non ti direi mai di andare via. Insieme, faremo in modo che i tuoi occhi non siano più di questo colore.

Non è a me che spetta concedertelo, ma insieme riusciremo a ottenere il Perdono. Tutti e due.

Ti poggio una mano sulla spalla e ti sorrido.

“Bentornato a casa.”

FINE

Nota dell'autrice: la mia prima, brevissima fanfiction per questo fandom. Un ringraziamento speciale va a Cinziaca, che ha letto in anteprima il brano e mi ha dato i suoi preziosi consigli ^__^ 
In realtà la storia supera di poco i limiti di una flashfiction, altrimenti l'avrei segnalata come tale. Spero vi sia piaciuta, e spero di avere presto qualche altra idea per infestare questo fandom. Alla prossima! Sonsimo

  
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