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Autore: LeafMeAlone    29/03/2014    7 recensioni
Cosa succederebbe se gli EXO frequentassero Hogwarts?
(Baekyeol) "Hai veramente intenzione di diventare suo amico?" "si" "beh non puoi" "perchè?" "perchè tu sei mio".
(HunHan) “Rido perché ti piaccio” “Non è vero. Sei così brutto che il tuo Patronus è Ugly Betty”.
(KaiSoo) “Hei nanetto!” “Devo Avada Kedavra-rti o sparisci da solo?”.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, D.O., D.O., Kai, Kai, Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16 - That Mistletoe is our freaking hero



 





Ballare con Sehun era stata una delle cose più emozionanti che Luhan avesse mi fatto. Quel biondino si muoveva bene, per la miseria.
Decise di allontanarsi un attimo da Sehun e andare a prendere qualcosa da bere, giusto per non morire disidratato a causa di quel...aaargh, il suo fidanzato lo rendeva pazzo.

Versandosi della pesante e forte Coca-Cola notò un’ombra, subito dietro ad una colonna. Era una figura rannicchiata, che somigliava molto a qualcuno che aveva già visto.

Quando alzò il viso identificò il ragazzo come Do Kyungsoo, il suo amico di Corvonero. Si ricordò del favore che Sehun aveva fatto a Jongin, e di come il Serpeverde bruno arrossisse ogni qual volta lo so nominava.

Decise quindi di avvicinarsi, per attaccare bottone.

“Kyugie! Anche tu qui?” Si finse sorpreso, dirigendosi al Corvonero che se ne stava nascosto dietro alla colonna.

“Shhhh. Lui non deve vedermi.”

“Lui chi?” Chiese confuso il Grifondoro, guardandosi attorno, con il bicchiere in mano.

“Jongin.” Sussurrò l’altro trascinando Luhan dietro la colonna, con lui.

Kyungsoo gli tappò la bocca, e l’altro si vide passare davanti il Serpeverde dall’aria preoccupata. Si guardava attorno, scocciato.

Quando Kai passò oltre il loro punto e Luhan riuscì a liberarsi dalla sorprendentemente salda presa di Kyungsoo, il maghetto dai riccioli biondi dovette proprio dirgliene quattro.

“Ma che stai facendo? Perché ti nascondi???”

“P-Perché...Tu non capisci!”

“Non capisco cosa? Sta andando così male?”

“No, cioè...sta andando fin troppo bene.”

Luhan si mostrò subito confuso...di che si lamentava allora l’altro?

“Voglio dire... – il moro si tormentava le dita, abbassando lo sguardo – lui...credo mi piaccia. E anche tanto.” Le guance di Kyungsoo si erano imporporate, e certo non era stato il caldo della sala.

Il Grifondoro sorrise, alzando un po’ la voce – i violini avevano ricominciato a suonare – e prese il più basso per le spalle.

“Ma che cosa dolce! No, aspetta...allora continuo a non capire perché tu ti stia nascondendo.”

Il Corvonero si guardò intorno, assicurandosi di non essere stato visto dal Serpeverde.

“E-Ecco io...il problema è che...è arrivata la musica.”

“Che...????” Luhan proprio non riusciva a decifrare l’altro, e si sentiva un po’ dispiaciuto, m allo stesso tempo terribilmente curioso di scoprire cosa avesse di tanto misterioso da nascondere il moro.

“Non so ballare.”

Il maghetto dai soffici riccioli si sentì un attimo spaesato, e ripensò più volte che - forse forse - poteva aver capito male. Insomma cadde dal pero.

“EEEH???”

L’altro però era serissimo, e continuava a lamentarsi come se fosse la cosa più disonorevole di tutte.

“Faccio proprio schifo. Lui sarà una sottospecie di genio del ballo, avrà un sacco di esperienza e io non so manco fare una piroetta. Gli pesterei di sicuro i piedi...”

Improvvisamente il piccolo Kyungsoo sentì un forte e pungente dolore alla fronte: l’altro gli aveva dato un cricco potentissimo – chissà da dove venivano fuori quelle forti dita mascoline da un ragazzo delicato come lui – ed ora il Corvonero si ritrovava con le mani in testa a cercare di far passare il dolore.

“AAAAHIO, MA CHE FAI??”

“Do Kyungsoo pensavo tu fossi il più intelligente della scuola...ma come fai a pensare a queste cavolate???”

“SENTI non sono cavolate e non c’era alcun bisogno di colpirmi.”

Il Grifondoro sospirò, facendosi forza: in qualche modo doveva pur aiutare Jongin, gli faceva un po’ pena. Sembrava un cucciolo randagio in cerca di un padrone.

“Ascoltami bene Kyugie: ora io chiamerò qui Jongin, lui ti chiederà di ballare e tu dirai di si. E fine...vivrete felici e contenti perché andrà tutto bene ok? Oh eccolo li. HEI JONGIN VIENI UN ATTIMO QUI.”

Kyungsoo spalancò gli occhi, guardando malissimo l’altro.

“NO-...no cosa fai ti ho detto che non voglio più parlarci o quello...”

“Eccoti Soo!” la voce calda e sexy di Kai ormai gli aveva raggiunti.

“C-Ciao.”

“Dimmi Luhan.”

“Eh? Cosa? AH SI! No niente volevo solo vedere se Sehunnie era con te. Anzi sai cosa? Penso andrò proprio a cercarlo.” Il maghetto se ne andò via saltellando, sorseggiando il suo bicchiere di Coca, incoraggiando con lo sguardo il Corvonero.

Quello di rimando lo fulminava con gli occhi, come se stesse dicendo ‘PRIMA-O-POI-TI-AMMAZZO-COSODORO.”

Rimasero soli, lui e Jongin, nuovamente appoggiati ad un muretto, vicino al tavolo delle vivande.

“Ecco...Kyugie...”

Il battito cardiaco di Kyungsoo accelerò improvvisamente, solo all’udire quelle parole. Uno stato di ansia mista ad eccitazione lo pervase, e non potè far altro che rispondere con piccoli monosillabi all’altro.

“M-Mh?” il Corvonero sperava davvero tanto che il semi-buio della stanza potesse nascondere il rossore sulle sue guance.

“Kyugie mi concedi questo ballo?” E li partirono i fuchi d’artificio, nella testa tutta matta del moro. La mano del Serpeverde era tesa verso di lui, lo sguardo di Kai e il suo sorriso rassicurante gli facevano venire voglia di buttarsi letteralmente su di lui.

Ma, si sa, Kyungsoo non era contento se non ci infilava dentro un po’ di insicurezza.

“I-Io...ecco...”
“Soo ci sono due opzioni – sorrise smagliante l’altro – o si, o no. Non mi piacciono molto gli ‘ecco’...”

Kyungsoo non riuscì a non sorridere, e prese la mano tesa del Serpeverde, stringendola come se avesse paura di lasciarla.

Il fascino dell’altro, mentre lo conduceva in pista, lo metteva in subbuglio. La sua pelle abbronzata, il completo scuro e i capelli pettinati all’indietro erano resi ancora più mozzafiato grazie alle luci dei riflettori sopra di loro.

Non appena finì la canzone e i due arrivarono in pista ci fu qualche secondo di pausa, poi la musica riprese a suonare.

“K-Kai ti devo dire una cosa, aspetta.”

Il corvonero stringeva ancora la mano dell’altro, senza dare segno di volerla mollare.

Il Serpeverde, sorridendo perché a) PORCA DI QUELLA MCGRANNIT Do Kyungsoo lo stava tenendo per mano b) LO AVEVA CHIAMATO KAI e c) Era assolutamente adorabile con quelle guanciotte rosse – ebbene, si, le vedeva – prese per i fianchi l’altro, avvicinandolo a se in vista del lento.

Un momento spiazzato, il Corvonero, si scordò le parole che doveva dire, così Jongin fu costretto a ricordarglielo.

“Dimmi.”

“A-Ah, si...dicevo...d-devi sapere che io non so ballare...quindi scusami se-...”

Il violino interruppe le parole del più basso, che venne trascinato dall’immensa bravura per il ballo dell’altro. Jongin conduceva quella danza, lo stringeva a se e gli mostrava passo passo cosa doveva fare.

“Te la stai cavando bene, invece.” Gli sussurrò nell’orecchio il Serpeverde.

La vicinanza dei loro visi era troppa, veramente troppa e così bello era il suo compagno di danza che Kyungsoo non riuscì neanche a rispondere di rimando all’altro. Si limitava ad arrossire violentemente, facendosi trasportare da quella magia che, sotto sotto...gli stava piacendo eccome.

Sfortunatamente la musica si interruppe e Jongin fu costretto a mollare la presa dai fianchi di Kyungsoo, che finalmente poteva riprendere  a respirare normalmente.

Aveva ancora le guance imporporate quando il bel moro lo trascinò in un angolino dell’enorme Sala, esattamente sotto il portone principale – ora con le porte spalancate - che era un po’ più tranquillo.

“Come mai mi hai portato proprio qui? Siamo quasi fuori dal Ballo.” Domandò confuso il Corvonero, tornando sul pianeta Terra.

“Boh, sembravi accaldato. Qui fuori c’è più fresco, non trovi?” Chiese ammiccante il Serpeverde, alludendo alle guance dell’altro.

“N-Non sono un cane in calore come qualcun altro che conosco.” Si imbronciò Kyungsoo, incrociando le braccia.

“Hai ragione. Tu sei carino, intelligente e divertente. Magari ami anche le tradizioni.”

“C-Cosa centrano le tradizioni?” Kyungsoo balbettava, dopotutto gli aveva appena detto che era ‘carino’.

“Non lo so – rispose subito l’altro – dimmelo tu. Ami le tradizioni?”

“Ma che ne so! Credo di si!!!” Era frustrato, perché non stava capendo cosa stava dicendo l’altro.

“Quindi non ti dispiace se la rispetto?” disse indicando verso l’alto, confondendo ancora di più il piccolo Kyungsoo.

“No, credo di n-...” Il Corvonero, però, non fece neanche in tempo ad alzare completamente la testa che le labbra di Jongin erano attaccate alle sue.

Era stato inaspettato, completamente senza logica – fino a quando non si accorse delle foglie di vischio sopra le loro nuche – ma per tutte le pozioni, quanto era da urlo.

Jongin lo prese per i fianchi, avvicinandolo a se e abbassandosi ancora un po’ mise in quel bacio tutta la dolcezza che poté. Le loro labbra, però, non riuscivano a sprigionare solamente tenerezza, tanto che dopo qualche secondo iniziarono a muoversi le une sulle altre, più passionalmente, come se entrambi stessero aspettando quel momento da fin troppo tempo. A Kyungsoo, ormai, non gliene fregava niente: chiuse gli occhi e si alzò in punta di piedi, premendo con ancora più foga le labbra a quelle carnose ed invitanti dell’altro.

Jongin sorrise nel bacio, prendendo il viso del Corvonero e inclinandolo leggermente, per avere meglio accesso alla sua bocca, calda.

Dopo minuti di pura magia e, diciamolo, follia, i due dovettero staccarsi per mancanza di ossigeno, rimanendo però l’uno appiccicato all’altro.
“A quanto pare sei proprio per la tradizione~.” Lo provocò Jongin con voce roca e maledettamente sexy, a pochi millimetri dalle sue labbra.
Kyungsoo, con ancora la mente annebbiata, le labbra rosse e gonfie ed il fiato smorzato dovette incassare il colpo, almeno per qualche attimo.

Si allontanò poi dal viso di Jongin, arrossendo come un pomodoro dopo essersi reso conto di ciò che era successo.

“Z-Zitto. Tu e quei canotti che osi chiamare labbra mi state succhiando via l’anima e la pazienza, Mangiamorte del cazzo.”

E Kai non riuscì a non ridere, fissando il broncio adorabile sul volto dell’altro e toccandosi le proprie labbra, ancora roventi.

















































































































EBBENE SI MY FRIENDS. UN INTERO CAPITOLO PER LA KAISOO.
Se lo sono meritati, diamine.

Vorrei fare un sincero ringraziamento al vischio sul portone PERCHè OH QUEI DUE NON SI SBRIGAVANO.
Potevo anche fare cadere Soo addosso a Kai, ma dopo non mi sarei trattenuta 8)

Amiche mie scusate per il ritardo ma ho avuto millemila problemi, uffi. Siete così carine che mi recensite sempre e mi avete fatto arrivare a 1600 visualizzazioni del primo capitolo. CIOE piango. davvero.

Specie perchè c'è gente che seguo e di cui AMO le fic e non mi aspettavo di vedermele tra 'chi segue la tua storia' dbfcrtivguigybiyutn3i

Vi voglio davvero molto bene, anche se non sembra perchè faccio finire ogni cap in modo molto stronzo, ehehe.

VI volevo anche mettere in testa l'idea che siccome il ballo è praticamente finito e la fic, ahimè, se ne sta andando verso quella strada (la mia fantasia non è infinitaaaaaa) vi consiglio già da adesso di METTERVI L'IDEA che prima o poi succederà. Tra tipo tre, quattro capitoli? A meno che non mi venga il colpo di fulmine, del tipo POWWWWW ILLUMINATION! 

Nel mentre aggiornerò anche l'altra mia fic, quindi non preoccupatevi, la foglia sarà sempre con voi <3

baci baci

Leaf
  
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