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Autore: ALECTREES_7    30/03/2014    1 recensioni
"Il tributo femmina del Distretto 7 quest'anno è ..."
" Johanna Mason "
Nell'istante in cui sento chi è la sventurata di quest'anno mi viene in mente solo una parola in mente:
VAFFANCULO !
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blight, Johanna Mason, Tributi edizioni passate, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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No, non può essere vero, non può essere successo realmente.... e soprattutto, NON PUÒ STARE SUCCEDENDO A ME! Eris mi invita a farmi avanti e a salire sul palco, ma sono talmente intontita che mi devono spingere 2 panificatori per farmi salire. Eris mi porge il microfono chiedendomi " Allora cara Johanna, come ti senti? Ti aspettavi di venire estratta?" Ma che accidenti di domande fa! Certo che non mi aspettavo di essere estratta, né sono allegra e felicie, nessun condannato a morte è felice di andare al patibolo, io non faccio eccezione. Travolta dal turbinio di emozioni che provo, l'unica cosa che mi esce dalla bocca è un rantolo strozzato. FANTASTICO, ORA TUTTA PANEM CREDERÁ CHE SONO UNA PIAGNONA SULL'ORLO DELLA DISPERAZIONE " Oh bhe,povera cara, ti lascio un po di tempo per calmarti e poi parlerai,ok? " Un secco "UmUm" è la mia risposta. Eris Canterbury annuncia allora soddisfatta -" E adesso,il ragazzo!" Inizia a rimescolare nella boccia di vetro ed estrae un bigliettino,si avvicina al microfono al centro del palco, apre il foglietto, e legge ad alta voce " Lee Seng ". Osservo la folla,un ragazzo vi si fa largo e sale sul palco. In quel momento mi accorgo che non ho speranza di tornare a casa, se qualcuno tornerà, quello sarà lui. È alto,terribilmente alto, quasi 2 metri a occhio e enormemente muscoloso( in pratica somiglia ad un gigantesco armadio ) con due occhi a mandorla marroni nocciola e dei lunghissimi capelli neri come l'ala di un corvo che gli ricadono sulle spalle. " Allora caro, vuoi dire qualcosa tu ?" Inizia Eris tutta felicie, " Solo che vincerò e tornerò a casa ricchissimo e con un sacco di doni per il nostro Distretto! Nessuno è più bravo di me !" Pure modesto il ragazzo, non mi poteva capitare miglior compagno. In pratica ha già deciso di eliminarmi, non credo che sarà disponibile nemmeno per un'alleanza. Eris si rivolge nuovamente a me, chiedendomi se sono pronta a dire qualcosa. Cosa posso fare adesso? Getto una lunga occhiata sulla folla fremente, vedo il volto preoccupato di Razaar, lo sgomento negli occhi di mia madre e di mio padre, la disperazione delle mie sorelle più piccole, e capisco che devo fare ogni cosa per tornare da loro,una cosa qualsisi,ma devo tornare. Valuto le mie possibilità: potrei tentare di farmi apprezzare dai capitolini e dagli strateghi, ma dubito che dopo la mia precedente scenata qualcuno la berrebbe. Potrei cercare di convincere Lee ad allearsi con me, ma scarto subito questa ipotesi. Non so quale parte del mio corpo mi indichi che quando l'alleanza non gli servirà più mi pianterá qualcosa nella schiena. Mi rimane un'unica possibilità, a cui tutti, a parte i miei parenti più stretti ,crederanno: fingermi debole e indifesa, una ragazzina piagnona e spaventata a morte da quello che le sta per succedergli. Gli altri tributi non mi prenderanno in considerazione se appaio eccessivamente debole, nemmeno i favoriti, i ragazzi dei distretti 1,2 e 4 che si allenano in un'accademia speciale e poi si offrono volontari. Con un poco di fortuna arrivarò fra gli ultimi 6 e allora, se sarà necessario,ucciderò. Eris mi avvicina il microfono per farmi parlare, e così metto in atto il mio piano. Appena il microfono raggiunge la distanza necessaria per parlare scoppio in un tragico, quanto fasullo, pianto. Eris sospira e dice : " Va bene,un'applauso per i nostri tributi: Johanna Mason e Lee Seng." Come era prevedibile, nessuno applaude e io ne approfitto per continuare il mio finto pianto. Due pacificatori ci prendono e ci "scortano" all'interno del palazzo di giustizia,ci fanno salire tre rampe di scale e ci conducono in due stanze separate. Quando la porta si chiude alle mie spalle con un tonfo ne approfitto e accosto l'orecchio alla porta. Sento i pacificatori scendere le scale e sento uno dire all'altro :" Hai visto che scenata?! Quella non tornerà mai a casa,su questo non ci piove!"," Oh bhe,questo è sicuro!" Gli fa eco il compagno. "Bravi,credete pure a questa farsa, credete pure che io sia debole e indifesa, vedremo chi di noi tornerà a casa!". Non so perché,ma una risata irrefrenabile mi esce dalla bocca,una risata talmente profonda e sinistra che spaventa anche me.
  
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