Sono troppo gasata con queste flashfic. Aggiorno in continuazione. Ah be'.
Nico comparve davanti a Percy dopo averlo visto camminare verso il confine della città. Non che lo stesse osservando, ovviamente. Ovviamente.
“Dove pensi di andare?”
L’altro sobbalzò e fece un passo indietro, spaventato. “Che ci fai qui?"
Erano passati cinque giorni dallo scontro nell’arena, e da allora Nico aveva accuratamente fatto in modo di non incontrarlo. Ma non poteva lasciarlo andare via di nuovo, per l'amor del cielo.
“Te la stai squagliando?” chiese facendo un cenno con la testa in direzione dello zaino che Percy aveva in spalla.
“Sì.”
“Pensi che se te ne vai sarà più facile?”
“Voglio capire chi sono, e se tu non vuoi darmi una mano, stando qui non ci riuscirò. Quindi sì, lo penso.”
Nico si sedette per terra e appoggiò la schiena al tronco di un albero lì vicino.
“Siediti Jackson.” Sospirò. "Siediti." ripetè vedendo lo sguardo dubbioso di Percy. L'altro obbedì.
“Non ti eri sbagliato. Io e te non apparteniamo a questo posto, noi siamo semidei greci e sì, ci siamo già incontrati. Tu eri il mio…" Deglutì. "Maestro di duello. Ma non ci vedevamo da mesi quando sei arrivato qui.”
“Ma tu che ci fai a Nuova Roma?” chiese Percy confuso.
Nico tossicchiò. “Sono in missione.”
“Io e te eravamo amici?” Chiese Percy dopo un po’, con un piccolo sorriso. “Ho sognato me e te al mare insieme. È successo davvero?”
Fu come un pugno. Forte, in faccia. Nico respirò profondamente e pregò che la sua voce non si incrinasse. “Sì. Andavamo… spesso al mare… io e te.” Disse piano. “Vieni, è ora di cena.”