Epilogo.
Just
Married
Sulla
Aston Martin di Edward
queste due parole erano state scritte con uno spray che riproduceva
neve.
Bella
le stava guardando,
entusiasta di poterlo finalmente dire.
Il
suo vestito da sposa,
bianco e leggero come una piuma, e la sua carnagione pallida,
contrastavano con
i suoi capelli scuri, che ricadevano sulle sue minute spalle e dalla
quale si
poteva notare un ciondolo blu, preso in prestito da Esme. Con se aveva
tutti
gli oggetti che una sposa si porta all’altare, il vestito
nuovo, il ciondolo
blu e prestato, e due braccialetti, quello di Jacob e della madre di
Edward,
che lei custodiva come un cimelio antico e prezioso.
Edward,
dal suo canto,
indossava uno smoking nero e i suoi capelli, che Alice aveva costretto
a
pettinare almeno per il giorno del matrimonio, erano di nuovo
arruffati, come
sempre. Il suo sorriso era sempre mozzafiato, mentre i suoi occhi erano
sempre
stati sulla ragazza per tutto il ricevimento.
Il
matrimonio aveva avuto
luogo a Forks, previa autorizzazione chiesta da Carlisle a tutti i
mebri del
consiglio dei licantropi, ed erano stati invitati tutti quanti, anche
Jacob,
che anche se apparentemente riluttante era stato felice di rivedere
Bella,
raggiante per il matrimonio.
Carlisle
aveva spiegato a
Charlie gli avvenimenti di quella settimana in modo che sembrasse solo
una fuga
d’amore all’insaputa di tutti, e anche se questo
era rimasto sconcertato, era
riuscito a perdonare Bella, perché gli era tornata accanto
almeno per
attraversare l’altare insieme a sua figlia.
Reneè
aveva aiutato Alice
durante tutta la preparazione del matrimonio, entusiasta di poter dare
una
mano, ed era diventata una specie di “amica” della
vampira, che punzecchiava
Bella con frasi come: “Tua madre è molto simile a
me, ecco perché sei scappata
di casa!”.
Ma
lei non l’ascoltava… il
solo fatto di doversi presentare davanti a così tante
persone, fare quei pochi
passi e non cadere le sembrava l’impresa più ardua
di tutta la giornata.
Edward
girò il manubrio e si
ritrovarono nella radura che precedeva il viale diretto a casa Cullen.
Alice,
che però in questo caso non si era fatta aiutare da
Reneè, aveva messo tutti i
mobili di un tempo.
Quando
arrivarono, Edward
scese veloce ed aprì la portiera alla sua sposa.
-
L’accompagno alla porta,
Mrs Cullen?-
-
Con vero piacere, Sir
Cullen…- ma prima che lei finisse la frase e fosse scesa dal
veicolo, Edward
l’aveva presa in braccio e portata sulla soglia di casa.
La
guardò un’altra volta e
poi sorrise.
-
Ti rendi conto che
entreremo in casa mia da sposati per la prima volta?-
Bella
sorrise e lo baciò. Gli
ritornò in mente la cerimonia, mentre il pastore sentenziava
il sacramento e
lei non riusciva a seguirlo pienamente. Soltanto alla frase
“…e adesso può
baciare la sposa” si era mossa, per baciae le labbra di
Edward, ormai calde e
soffici per un vampiro come lei.
-
In casa nostra…- gli
ricordò lei, ripensando al discorso che le aveva fatto una
volta sul: “Quello
che è mio è anche tuo”.
Edward
oltrepassò la porta e
poi cominciò a salire le scale. Arrivato in cima alla rampa,
girò verso camera
sua, dove il letto che Alice aveva “sapientemente”
ricoperto di rose li stava
aspettando. Arrivati alla soglia, Bella si girò per
guardarlo e vide la
sorpresa.
-
Oh no…-
Edward
si voltò e guardò
anch’esso.
Sorrise
e la fece distendere
sul letto. La guardò per qualche istante, mentre lei, se
avesse potuto, sarebbe
diventata rossa.
-
Sembri una di quelle
principesse delle favole…-
Bella
sorrise, anche se
imbarazzata, e disse:- E tu il principe azzurro, che la salva dalla
ferocia del
drago malefico…-
Edward
si chinò sopra di lei
e la baciò. Poi, preso dall’entusiasmo, le tolse
il vestito, stando attento a
non rovinarle la messa in piega perfetta, baciandole il collo.
Lei,
dal suo canto, cominciò
a slacciare il nodo della cravatta, prendendola in mano, buttandola per
terra.
Il
ragazzo si fermò a
contemplare tutta la sua bellezza. Sembrava uno di quei sogni divenuti
realtà,
esatamente come nelle fiabe. Bella sorrise gli mise una mano tra i
capelli.
-
Hai paura? Non puoi più
farmi male, in nessun modo…-
Edward
sorrise e disse:- Non
hai mai avuto paura di niente… non c’è
speranza…-
Così dicendo la
baciò.
*§*
La
mattina dopo la stanza non
era mai stata così fresca. Anche se a loro non serviva
più per respirare,
sentivano il fiato corto e non riuscivano a fermarsi. Si guardavano a
vicenda,
come se non si fossero mai visti prima.
Come
se il volto a loro
proposto fosse quello di qualche angelo, di rara bellezza, che caduto
accidentalmente sulla terra gli aveva donato il cuore.
Edward,
sorrise e prese tra
le mani l’anello di fidanzamento che Bella aveva sostituito
con la fede, che
portava al collo come un ciondolo.
La
fece alzare, ma lei si
rimise sotto le lenzuola, dandogli uno strattone.
-
Cosa c’è?-
-
Fammi rivestire, no?-
Il
ragazzo sorrise, capendo
che anche se lui aveva addosso solo i boxer, lei era comunque nuda
soltanto in
mutandine.
Dopo
essersi vestiti scesero
in sala, dove un silenzio inntaurale per quella casa li attendeva.
Mentre
Edward controllava che Alice non avesse portato troppi mobili (in
fondo, quella
sera sarebbero dovuti partire), Bella si sedette sulla seggiola davanti
al
pianoforte e cominciò a suonare alcune note. Non aveva mai
studiato musica, ma
conosceva la posizione di alcune note, e i ritornelli di qualche
canzone natalizia.
Il
ragazzo la raggiunse e si
sedette vicino a lei.
-
Se vuoi posso insegnarti
come si suonano alcuni canzoni. Posso insegnarti la tua ninna nanna, o
quella
di Esme…-
-
La mia sembra un po’ più
complicata della sua, in effetti…- disse sorridendo.
Poi
prese la mano di Edward e
disse:- Mi chiedevo se la luna di Miele non si potesse fare
già il prossimo
anno…-
-
Non vedo l’ora che Alice si
rimetta a fare una cerimonia…- disse lui scherzando.
Avevano
rinunciato alla luna
di miele per qualche anno, visto che Bella era ancora molto instabile,
anche se
avevano capito che dopo una battuta di caccia si calmava moltissimo e
riusciva
a ragionare a mente lucida.
Non
potevano rischiare la
vita di altre persone, soprattutto perché Bella ormai si
sentiva più sicura, e
si sarebbe soltanto demoralizzata.
-
Ma anche senza cerimonia…
solo una vacanza. Noi due, solo noi due.-
Edward
sorrise e disse:- E
Dove vorresti andare, mia cara mogliettina?-
Bella
ci pensò per qualche
secondo e poi rispose:- Non so… che ne dici delle Hawaii?-
disse lei
scherzando.
-
Un posto soleggiato, afoso
e con molte persone… l’ideale per un vampiro, non
c’è che dire.-
-
Pensa allora all’antartide!
Ma dai, col suo “sole di mezzanotte”, ci sarebbe da
divertirsi...-
Edward
si mise a ridere e poi
cominciò a suonare una melodia nuova, composta sul momento.
Anche se era ancora
abbastanza incerto, sembrava essere sicuro sulla sinfonia e
sull’uso di alcune
note.
Bella
mise la testa sulla sua
spalla e sospirò.
-
Però ci voglio andare
davvero in luna di miele… se no che senso ha sposarci?-
-
Oltre al fatto che,
sposandomi, passaremo tutta la vita insieme? Un dato superfluo, mi pare
ovvio…-
-
Si, oltre al fatto che staremo
appiccicati per tutta la vita… penso che
sia anche la luna di miele che porta ue inamorati a sposarsi.-
Edward
si fermò e guardò la
sua sposa. Lei sorrise e lui rimase sorpreso.
-
E ci hai pure creduto?-
disse alzandosi e scappando al piano di sopra.
Lui
la inseguì per tutta la
casa, fino a quando, arrivata nello studio di Carlisle, si
fermò e contemplò
quella stanza. Avrebbe dovuto dirle addio, come al resto della casa.
Era
difficile per Bella abituarsi all’idea.
Edward
le arrivò alle spalle
e l’abbracciò.
-
Ti ho presa, amore mio…-
_*§*_
5
anni dopo
Bella
e Edward, dopo cinque
di matrimonio, si erano finalmente decisi di partire per la sorpirata e
attesa
luna di miele.
Avevano
deciso di andare in
Inghilterra, visitando Londra, passando poi per la Scozia e
l’Irlanda, e infine
passare due settimane nell’europa centrale.
Per
far tutto ciò avevano
aspettato tnato tempo quanto, per i criteri di Carlisle, Bella fosse
stata in
grado di convivere con gli esseri umani. Era stato straordinario il
tempo che aveva
impiegato la vampira, rispetto a tutti i membri della famiglia Cullen:
cinque
anni.
Era
in grado di trattenersi
molto bene anche da assetata, e ciò provocava soltanto un
maggior orgoglio da
parte di Edward, che non smetteva di dirle frasi del tipo:
“Io ho impiegato
quasi quarant’anni, non riusciva ad accettarmi, e tu, invece,
solo cinque!”.
Era
orgoglioso di lei, così
tanto che aveva deciso di partire il prima possibile, appena Carlisle
diede “l’OK”
sui viaggi.
E
tutto ciò era avvenuto solo
una settimana prima.
-
A Londra voglio vedere il “Cambio
della Guardia”, assolutamente, L’Harrods e il Museo
delle cere. Per il resto
vai dove vuoi andare tu, anche se in Olanda vorrei edere uno di quei
caratteristici “Mulini a Vento”…-
-
E poi scommetto che vuoi
vedere anche qualcos’altro, non è vero?
Però sempre seguendo il percorso che ho
scelto io…-
Bella
sbuffò. Anche se Edward
aveva scelto l’itinerario del viaggio, non era giusto che lei
non potesse
scegliere alcuni posti da visitare.
Il
ragazzo sorrise e le baciò
la guancia.
-
Tranquilla, tutto ciò che
hai menzionato prima era già in scaletta. Mi ha informato
Alice già da un po’
sulla discussione che abbiamo appena avuto.-
-
Comunque Alice non può
usare i poteri su di me, glil’ho spiegato.-
-
Bella…-
-
No, sul serio, io non uso i
miei poteri su di voi, ma voi non fate altro che
controllarmi…-
-
Il fatto che tu non li usi
si di noi è una scelta tua, però.-
-
Si ma…-
-
Niente “ma”. Se vuoi, i tuoi
poteri sono utilizzabili, anche Carisle ha detto che ogni tanto
è meglio
controllarsi tra di noi.-
Bella
sbuffò. Poi guardò di
nuovo Edward e usò i suoi poteri.
Si
rivide davanti a se, con gli occhi aperti, ma non sbarrati, con un
espressione
vuota in volto.
Le
mani di Edward le accarezzarono i capelli e disse, sottovoce:- Potresti
usarmi
come specchio vivente.-
Vuoto.
Bella
chiuse gli occhi varie
volte.
Ormai
i suoi poteri erano in
suo pieno possesso, ma il fastidio e la stanchezza che provava ogni
volta che
finivano non l’avevano abbandonata.
-
Uno specchio vivente… ma
Edward…-
La
vampira scosse il capo,
sorridendo.
Si
trovavano all’aereoporto
di Los Angeles, e solo mezzora dopo si sarebbero ritrovati nell’aereo
diretto in Inghilterra.
Anche
se era solo un semplice
viaggio… era il loro primo vero viaggio, e volevano gustarlo
appieno, insieme.
Bella
guardò le persone che
stavano entrando in aereoporto.
Un
ragazzo la incurisì.
Aveva
i capelli neri ed era
girato di spalle, ma sapeva di conoscerlo.
Sborrò
gli occhi e si alzò,
correndo da lui.
-
Bella!- disse Edward,
rincorrendola e fermandola per un braccio.
Lei
si voltò un istante per
guardare gli occhi dorati di Edward e poi gguardò di nuovo
davanti a se. Il ragazzo
non c’era più.
-
Bella, cosa c’è?-
-
Ho visto Jhon!-
-
Jhon chi?-
-
Jhon Smith!-
Edward,
sorpreso da quella affermazione,
scoppiò a ridere. Bella si voltò e lo
guardò di sbieco.
-
N-non pensavo… che Jhon
smith esistesse veramente!- disse lui, ridendo e tenedole la mano ben
stretta.
-
Invece esiste, l’ho appena
rivisto!-
Edward
scosse il capo,
sorridendo, e disse:- Quando sei stanca ti capita di avere qualche
allucinazione, l’ho notato. Stai tranquilla, è
normale.-
Bella
si voltò verso la marea
di gente che attraversava l’aeroporto, sospirando.
Il
volo 23840 diretto a Londra è in partenza. Si pregano tutti
i passeggeri del
volo 23840 di avviarsi agli imbarchi.
-
Vieni, è il nostro.- disse
Edward, prendendola per la mano.
Così,
Bella, si voltò e seguì
suo marito, per iniziare la loro prima e vera Luna di Miele.
Fine
Come
finale
è un po’ da epilogo, ma a me è piaciuto
scriverlo.
Visto
che
lasciarlo a voi è troppo vago, vi rivelo che, a parer mio,
Jhon Smith non
esiste.
Cioè
è solo
un personaggio creato dalla mente di Isabella, in preda alla sua grande
stanchezza mentale avuta ad Olympia e, in aeroporto, dopo la visione.
Vi
ringrazio
tutti, dal primo all’ultimo, che avete commentato, letto e
messo nei preferiti
la fanfiction. Sono così contenta che sia
piaciuta… veramente!
Forse,
presto, scriverò qualcos’altro, però
prima voglio delineare ben bene la trama
prima di postarla (se no mi ritrovo con dei blocchi dello
scrittore…!).
Quindi
grazie a:
Giulls:
Grazie mile
per i complimenti! Spero che ti piaccia anche l’epilogo!
Wind:
Sono content
ache ti piaccia la storia, un po’ meno che ti
manchi… perchè ogni cosa bella a
un suo fine no?! Scherzo, grazie mille!!
aLbICoCCaCiDa:
Si,
Jhon era frutto dell’immaginazione, l’ho ditto
finalmente! XD Però preferivo
che foste voi a decidere… cioè, alla fine, ognuno
la pensa come voglia! Baci e
grazie!
MoonlessNight:
Grazie mille sono contenta che ti piaccia come scrivo, la trama, tutto
XXD
spero che ti sia piaciuto anche l’epilogo! Baci!
momob:
Un continuo? No
no… anche se è allettante come idea preferisco
che finisca così. Però scriverò
altro su di loro, e amo molto l’idea di Bella vampira, per
cui… aspetta e
vedrai! Grazie mille per i complimenti
memi16:
Spero che ti
sia piaciuto l’epilogo!!! Grazie mille per i complimenti, li
aspetto anche per
quest’ultimo capitolo!
francy94:
Sono
contenta che sia piaciuta anche a te!!! Grazie grazie grazie, non
smetterò mai
di dirlo! Baci!!
Grazie
Grazie Grazie a tutti.
Vi
voglio
bene.
Bacioniii
Emily
ff