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Autore: MayaNp994    02/04/2014    2 recensioni
Dal primo capitolo:
Sono Isabella Swan, studentessa modello ed estremamente altruista, ho diciassette anni.
Vivevo a Phoneix da quando ne avevo cinque. I miei genitori si sono separati perché i loro gusti e le loro opinioni erano sempre, e dico sempre, diverse e contrastanti.
Non riesco a spiegare la mia storia senza che due lacrime solchino il mio volto, rigandolo con linee fredde ed amare.
Quando avevo quindici anni ebbi il mio primo rapporto sessuale con il mio, quasi, ragazzo.
Fu così dolce e sensibile che non credetti a nessuna diceria su di lui e le sue scopate giornaliere con le altre.
Però, quando lo vidi, mi resi conto che, a volte, credere ai pettegolezzi faceva bene.
Mi lasciò per messaggio dopo appena due giorni dalla nostra notte di fuoco.
Il mese dopo mi accorsi di essere incinta e per quanto pericoloso e pauroso potesse essere, lo dissi a mia madre. Stranamente non reagì come mi aspettavo, non mi picchiò, non mi sgridò… Svenì e basta.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Bella/Jacob
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Capitolo 1. Nascondere la verità.
 
Sono Isabella Swan, studentessa modello ed estremamente altruista, ho diciassette anni.
 
Vivevo a Phoneix da quando ne avevo cinque. I miei genitori si sono separati perché i loro gusti e le loro opinioni erano sempre, e dico sempre, diverse e contrastanti.
 
Non riesco a spiegare la mia storia senza che due lacrime solchino il mio volto, rigandolo con linee fredde ed amare.
 
Quando avevo quindici anni ebbi il mio primo rapporto sessuale con il mio, quasi, ragazzo.
 
Fu così dolce e sensibile che non credetti a nessuna diceria su di lui e le sue scopate giornaliere con le altre.
 
Però, quando lo vidi, mi resi conto che, a volte, credere ai pettegolezzi faceva bene.
 
Mi lasciò per messaggio dopo appena due giorni dalla nostra notte di fuoco.
 
Il mese dopo mi accorsi di essere incinta e per quanto pericoloso e pauroso potesse essere, lo dissi a mia madre. Stranamente non reagì come mi aspettavo, non mi picchiò, non mi sgridò… Svenì e basta.
 
Non mi parlò per una settimana, ma quando si accorse che quel comportamento non mi aiutava per niente, la smise e cominciò a fare la persona adulta e responsabile… per una volta.
 
Non andai più a scuola, ma ebbi un insegnante privato e così riuscii a passare il primo anno di liceo.
 
Avevo sedici anni quando partorii il mio piccolo Edward e non provai mai felicità più grande nel sentire il suo pianto dolce risuonarmi nelle orecchie per la prima volta.
 
Era parte di me.
 
Per accudire mio figlio, persi il secondo anno di liceo.
 
Mi sembrava più che logico, dato che un neonato ha costantemente bisogno della sua mamma.
 
Quando compì un anno di vita, mi trasferii a Forks con lui, nella speranza di trovare persone migliori ed una vita meno complicata.
 
 
 
Arrivammo davanti a casa di mio padre, Charlie, alle sette del mattino con il mio Edward in braccio.
 
Suonai.
 
-Bells!!- rispose mio padre aprendo la porta sorridente
 
-Papà!- dissi abbracciandolo stando attenta al mio scricciolo.
 
-Come è stato il viaggio per voi due?- disse guardando suo nipote con occhi lucidi e del tutto “innamorati”.
 
-E’ stato abbastanza lungo e stancante. – dissi –Ma finalmente siamo arrivati!- sorrisi e anche lui.
 
-Quindi questo è il mio nipotino?- Charlie sapeva quello che mi era successo ma non aveva mai visto mio figlio prima. Il mio scricciolo era stupendo, occhi marroni come i miei, capelli neri e i lineamenti sono dolci e delicati.
 
-Si. Ma te lo presento meglio quando si sveglia.-
 
Lascia Edward sul divano, coperto da un plaid rosso e mi avviai con mio padre verso la cucina.
 
Tutto era uguale a come ricordato, le foto sue e di mia madre erano state sostituite con quelle di un’altra donna, doveva essere la nuova fidanzata, o moglie, di mio padre.
 
-Bella da domani inizierai il secondo anno di liceo.- disse secco mio padre.
 
-Ma papà! E Edward?- dissi spaventata all’idea di lasciare mio figlio da solo.
 
-Ci penserà Sue. Lei ha un bambino della sua stessa età e si potrà prendere cura anche di lui.- sospirai.
 
-Cosa sanno di me?-
 
-In che senso?- disse non capendo la mia domanda.
 
-Papà Forks è un piccolo paese con pochi abitanti, le notizie girano… cosa sanno di me e di Edward?-
 
-Ah. Sanno che tu sei mia figlia e che Edward è tuo fratello.-  Mi irrigidii. A cosa serviva quella farsa. Prima o poi avrebbero saputo la verità ed allora sarebbe stato troppo tardi per tornare indietro.
   
 
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