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Autore: Charlotte    13/12/2004    3 recensioni
Al contrario della sua, la mia vita sentimentale è stata molto frammentata e soprattutto, diciamolo chiaro e tondo: è stata un vero buco nell’acqua. Tre anni fa, dopo anni e anni di tormento, riuscii a mettermi con Harry. Ma non era come me lo ero immaginato. Non c’era mai, e molto spesso mancava persino a Natale. Così ci lasciammo di comune accordo, e decidemmo comunque di rimanere in contatto come due buoni amici.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A MURDERER

A MURDERER

 

- 3 –

 

I PERSONAGGI CHE COMPARIRANNO IN QUESTA FIC – ECCETTO QUALCUNO – SONO TUTTI DI proprietà DELLA SCRITTRICE J.K. ROWLING.

IO LI USO PER DIVERTIRMI, QUUINDI NESSUN DIRITTO DI COPYRIGHT è STATO VIOLATO.

BUONA LETTURA.

 

 

 

 

 

 

Okay, Ginny. Sei solo in ritardo di ventisette minuti, non è assolutamente una cosa di cui preoccuparsi.

 

Mi dirigo con passo da marcia funebre verso l’ufficio di McGuire. So che cosa accadrà adesso.

Appena entrerò nella stanza, il comandante poserà sul posacenere il suo sigaro puzzolente, chiuderà gli occhi e unirà le mani a coppa di fronte al viso, come per invocare la pazienza.

 

Lo fa solo  con me.

Appoggio la mano tremante la mano sulla maniglia e dopo una serie di respiri molto profondi, spingo ed entro.

 

<< Weasley! >>.

 

Mi schiaccio verso la porta come un cane che aspetta le bastonate dal suo padrone.

Ho gli occhi serrati e le mani strette fra loro, in segno di scuse e di preghiera al risparmio.

 

<< Mi scusi, la prego >> mormoro, mentre mi siedo di fronte a lui. Mi osserva dietro le spesse lenti. Posa il sigaro e mi volta le spalle, tornando ad osservare fuori.

Ne approfitto per esprimere con un linguaggio gestuale tutta la mia antipatia per lui.

 

<< Abbassa subito quel dito, se non vuoi che il tuo bel distintivo divorzi dalla tua casacca >> mi dice il capitano, con un tono di voce a metà fra l’offeso e il divertito.

Ubbidisco subito e mi sento terribilmente imbarazzata.

Poi all’improvviso ricomincia a parlare.

<< So che sono stato duro con te Ginevra >> mi dice McGuire. Lo osservo mentre nasconde la faccia fra le mani. << E mi dispiaccio per questo >>.

 

Ma perché mi sta dicendo queste cose?

 

Lo guardo confusa e lui si volta di nuovo verso di me.

<< Saresti pronta a trasferirti momentaneamente in Russia? >>

 

 

 

 

<< Russia?! >> urla la testa di mia madre, da dentro il caminetto della mia minuscola cucina. << Russia >>, confermo, grattandomi la nuca con aria assorta.

<< Vuoi dire… quel posto in cui nevica dieci mesi all’anno? Quello in cui ci furono tutte quelle persecuzioni nel millenovecentotre? Quel posto in cui ci sono le… le… hai capito tesoro… >> strilla mia madre fuori di sé.

 

La guardo tristemente.

<< Non posso rifiutare, mamma >>.

<< Sì che puoi! Non ti lascerò andare, Ginny! >>. Mi volto mentre le sue labbra cominciano a tremare violentemente.

 

<< Mamma… lo sai che odio vederti piangere… >> mugugno, incrociando le braccia al petto.

<< Oh, Ginny! >>, e finalmente scoppia a piangere. << Forse… se, tuo padre andasse a parlare con McGuire… tutto… si… si risolverebbe, piccola mia… >>.

 

Scuoto il capo.

<< No, mamma. Sono abbastanza grande per cavarmela da sola. Vedrai, non starò via a lungo >>.

 

Mia madre mi guarda folgorata; gli occhi rossi sgranati e la bocca leggermente aperta.

<< N-non mi s-s-starai d-dicendo che… >> inizia.

<< Hai capito bene. Partirò domani, mamma >>.

 

Mia madre sembra al culmine del dolore.

Ricomincia a singhiozzare.

 

Mi volto, cercando di ignorare i numerosissimi sensi di colpa che mi assalgono.

Quando sto per girarmi e per chiederle di calmarmi, mi accorgo che mia madre, o meglio la sua testa, non è l’unica occupante del camino.

 

La faccia tonda di McGuire, è schiacciata verso una parete del caminetto, quasi

del tutto occupato dalla testa rossa di mia madre, che ancora non si è accorta della presenza del comandante.

In lieve imbarazzo, cerco di richiamare l’attenzione di mia madre.

 

<< Mamma…? >>.

Singhiozza ancora di più.

<< Signora Weasley… >> mormora McGuire.

 

Così, all’improvviso, mia madre smette di piangere. Aspetto con impazienza che esploda.

È sempre stato il mio spettacolo preferito vederla accanirsi con qualche estraneo.

 

<< LEI! >> abbaia mia madre, voltandosi a fronteggiare McGuire, ora tutto schiacciato verso la parete del camino. << BRUTTO INFIDO, SCONSIDERATO, IMBECILLE, COME SI è PERMESSO DI MANDARE LA MIA BAMBINA IN RUSSIA?! >>

 

McGuire si fa tutto rosso in viso e prova ad aprire bocca prima che mia madre faccia uscire di bocca un altro impetuoso fiume di insulti e minacce.

 

<< E ALLORA?! CHE HA DA DIRE A SUA DISCOLPA? NON SA FORSE CHE LA MIA GINNY HA SOLO VENTUNO ANNI?! E POI COSA DOVREBBE ANDARE A FARE Là IN RUSSIA?! >>.

 

McGuire sospira e mormora:

<< Su, signora, non le sembra di esagerare…? >>.

 

Sorrido e mi appoggio su un’anca, mentre mia madre lo assale di nuovo.

<< COME SCUSI?! IO, ESAGEREREI?! >> sbraita.

<< Sua figlia non sarà sola! Ho già calcolato tutto! È solo un modo per farle assorbire, se così si può definire, la vita di un Auror… >>

<< IO NON LE FARò ASSORBIRE UN BEL NIENTE! >>.

 

<< Le ho già detto che non sarà sola. Un suo caro amico la aiuterà in questa impresa… sono sicuro che… >>.

<< E CHI SAREBBE QUESTO AMICO? >> urla mia madre, cominciando a lanciarmi occhiate malevole.

<< Jack Parker, ricordi mamma? >> mi intrometto, tappando in extremis la bocca a McGuire. << è venuto a cena da noi, la sera del veglione >>.

 

La mamma sembra pensarci un momento su.

 

So che cosa le sta passando per il cervello al momento.

 

Si starà sicuramente chiedendo quale trattamento avrà ricevuto Jack da mio fratello Ron. In genere mia madre tende a ricordare i ragazzi che ho portato a casa, non per il loro nome o cognome, ma secondo il supplizio che mio fratello ha inferto loro.

 

<< Quello a cui to fratello incendiò involontariamente la cravatta? >> dice mia madre circospetta.

<< No, quello era Lucke >> le ricordo. Lucke è stato il mio primo ragazzo serio. Non mi dimenticherò mai la faccia mefistofelica di mio fratello nell’atto di portare il cerino acceso sotto la sua cravatta.

 

<< Oh, avanti Gin, era orribile quella cravatta! >>.

 

Scuoto il capo e dico:

<< Ti ricordi, ci ha portato una scatola di cioccolatini babbani. Papà ne andò matto, li mangiò tutti e fummo costretti a chiuderlo in bagno >>.

 

<< Sì, ora ricordo… >> dice mia madre, sorridendo. << Che caro ragazzo… >>.

Annuisco.

 

 << E quindi… >> inizia McGuire.

 

<< STIA ZITTO! >> abbaia mia madre.

 

Poi si volta e mi chiede.

<< Per te è importante, vero Ginny cara? >>.

 

Faccio di sì col capo.

 

<< Molto importante, mamma. Stai tranquilla, però; con Jack non corro pericoli >>.

Abbozzo un sorriso che dovrebbe servire ad incoraggiarla. Invece ricomincia di nuovo a piangere.

 

<< Mamma… non piangere, non ce n’è bisogno >> sussurro.

<< Vedrai, sarò a casa in tempo per Capodanno, se non per Natale! >>

 

McGuire annuisce, soddisfatto.

 

Dopo un ultimo, straziante singhiozzo, mia madre si asciuga le guance lacrimose e dice:

<< Va bene, tesoro. Vai. Ma ti prego, sta attenta, va bene? Promettimelo! >>

<< Te lo prometto, mamma >>. E poi sento anch’io il bisogno irrefrenabile di piangere.

Mi sembra di prevedere che qualcosa andrà storto. Ma che cosa?

 

<< Bè, in tal caso… credo che sia il caso che tu vada a fare le valigie, Ginny. Il tuo aereo parte domani pomeriggio alle due. Buonanotte a tutti >> dice McGuire, salutando ossequiosamente mia madre.

 

<< Bè, credo che per questa volta abbia ragione… meglio che chiami Jack, così tanto per una consulenza dell’ultimo minuto >>.

 

<< Oh Ginny! >> mormora mia madre, sull’orlo di un’altra crisi di pianto.

<< Mamma, smettila! Non c’è assolutamente niente di cui preoccupasi, capito? >>

 

Mai dire mai, piccola Ginny…

 

Oh, no. La mia vocina interiore. Mai come in questi momenti mi strangolerei piuttosto che farla tacere.

 

<< Tesoro, stai attenta. Ti prego >>.

Annuisco. Le lancio un bacio, prima di vederla sparire in un vortice di fiamme smeraldine.

 

Mi volto e mi nascondo la faccia fra le mani. Devo chiamare Jack.

E non mi devo preoccupare per cose inutili.

 

Andra tutto, bene.

 

 

 

 

Hello! Come va? Allora come vi è sembrato questo capitolo?  

Lo so, molte avrebbero voluto che Draco entrasse già in azione… ma vi assicuro che in questa fic sarà tutt’altro che dolce, e comprensivo!

Allora, a voi come va la scuola? A me bene, anche se mi sta uccidendo…

Visto che siamo in tema di news, vi volevo dire che, quasi sicuramente farò un Pre-sequel per Mine, Forever. Interessante, vero? Non so perché, ma quella mini-fic mi ha intrigato parecchio.

Intanto continuerò questa, che dovrebbe durare al massimo una decina di capitoli. Vedrò.

E poi c’è TUC. Ah, dimenticavo, e poi c’è la scuola, mia cara fedele, compagna di rottura di palle e stress.

 

Eh, bè…

 

Ora via con i ringraziamenti, sennò non finisco più!!

 

 

 

LILLA: Ciao!!! Grazie 1000 per i complimenti!! Davvero questa piccola ed insignificante fic ti piace?? Sono super felice!! Bè, in effetti ho diminuito i parecchio la lunghezza dei chap per farli risultare più ricchi di particolari e più scorrevoli (provate a calcolare la lunghezza di questi chap con TUC… ve ne renderete conto subito di che differenza di lunghezza c’è…);  Bè che dire… grazie, davvero Lilla!! Ho apprezzato tantissimo la tua recensione!

 

Un bacione stratosferico!

Charlotte

 

 

Opalix: Ciao! Mi fa piacere che la coppia G/D ti piaccia! Pure io la preferisco post-Hogwarts, e le apprezzo soprattutto quando il carattere dei personaggi rimane immutato. Anche se alla fine, uno strappetto alla regola c’è sempre, anche da parte mia…

Bè, grazie tante per i bellissimi complimenti!! Continua a recensire, d’accordo?

Baci8i!!

Charlotte

 

 

Ravenclaw: Hello!! Puntuale come sempre!! Brava!! Che dolce che sei! Mi hai lasciato una recensione super!! GRAZIEEE!! Davvero The Unexpected Camp ti piace?! Che bello!!! Sono al settimo cielo!! Fammi sapere presto cosa ne pensi! E mi raccomando continua a leggere pure qst fic!!

 

Una miriade di baci!!

Charlotte

 

 

Nymfa: Come va? Che bella recensione mi ha lasciato! ^^ Davvero ti piace il mio modo di scrivere?? Che bello!! A me invece nn piace affatto… troppo confusionario… vabbè… Eccoti il capitolo… non ti resta che leggere, e recensire di nuovo!!

Un bacio gande, gande!!

Charlotte

 

 

Riley: MA CIAAAAAAOOOOOO!!! Tessora mi hai recensito!! Il mio mito! La mia musa ispiratrice! Che bella recensione mi hai lasciato!!!
Ho letto il tuo nuovo chap e ho pure recensito!!! Bellissimo, come sempre del resto!! Ti ammiro troppo, Ale!!

Io d’altra parte sono contentissima che tu stia preparando il sequel per Okay, Mademoiselle!!! Non sto più nella pelle!!! Ma tu hai comprato il DVD?? Come è il nostro Dracuccio?? Io devo aspettare Natale!!! Che pizza!!!!

Bè… che dire… AGGIORNA PRESTO!!!

Ti voglio troppo bene!!!!!

 

Charlotte

 

 

 

^ERIN^: Grazie per i complimenti!! Spero che continuerai a recensire!
Un bacio!
Charlotte

 

Serena: Ciao!! Allora, Ginny… no, non posso dirlo!! Comunque: Ginny non è interessata a Jack. O perlomeno non ne è a conoscenza. Non ancora. O mio Dio!! Mi sto tradendo da sola!! Basta, basta!!

Hai visto? Draco fra un po’ entrerà in scena!! Non vedo l’ora!!

 

Per quanto riguarda il titolo, io ho cercato di nuovo e detour, significa proprio deviazione, cambiamento. J Che bello!!

Bè, staremo a vedere!!
Intanto dimmi se ti è piaciuto questo chap, ok?

Una valanga di baci!!

Charlotte.

 

 

Ginny90: ecco, ecco, ho aggiornato! Mi fa piacere che la fic ti piaccia! Continua a leggere e a recensire!!
Un Bacione!

Charlotte

 

 

E con questo ho finito.

Ci vediamo col prossimo capitolo!!

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