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Autore: juliez jewel    03/04/2014    0 recensioni
'E' cosi dolce camminare da sola in una notte d'autunno, in un infinito spazio di solitudine oltre il quale la morte è certa di attenderti, mentre in realtà la morte sei tu. e solo allora ti accorgi di tutta l'illusione e la desolazione delle persone fermamente convinte della loro possibilità di ucciderti, quando sarai ti a porgli la morte. Senza illusione, senza desolazione, ma soltanto con un momentaneo e futile piacere. In quella fredda notte d'autunno nulla ti scalfirà, nulla potrà farti del male, ma tentandovi tu stessa stringerai ancora una volta, un'altra volta, il tuo cuore in una ferrea morsa domandandoti: Forse qualcuno lo aveva amato.''
Johanne De la Chantelle è un antica vampira. Immune ai sentimenti umani, ha segnato il suo passaggio attraverso i secoli con sangue e immoralità. Tuttavia, l'immortalità l'ha privata di molte cose, alla maggior parte delle quali Johanne si è arresa. Un desiderio continua a tormentare il suo animo, quello di essere madre. Un desiderio che le si rivolgerà contro portandola ad innamorarsi della sua discendenza umana, rendendo evanescente ogni sua certezza.
Genere: Erotico, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Che cosa avrebbe fatto ora?Tutte le cose hanno perso la loro serietà, e tutto pareva solamente un pretesto a fini ludici. Squillò il telefono.
-“Pronto?” Disse Johanne
-“ Ma dov efinita, lei la stiamo aspettando gia da un bel pezzo.!”
Joe se n era scordata. Era il compleanno della figlia di uno dei suoi conoscenti. L invito del quale non poteva certo declinare, e anche se avrebbe potuto, ad ogni modo, non aveva nulla di meglio da fare.
Si cambio d abito e tra un quarto d ora si ritrovava a sorridere alla signora Leclerc che continuava ad invitarla a prendere un boccale di chardonnay dal baffuto cameriere che valutava con occhio infallibile tutti i presenti. Avevano affittato una sala da ballo vicino a Place de la Concorde. Ricchi rampolli dell’alta borghesia e qualche aristocrata, erano vomitevolmente snob, e certi loro comportamenti davano a Joe il voltastomaco. Nella sua vita aveva visto talmente tante cose che i loro complessi le parevano superficialmente irrisori...
Passo una serata gradevole, tra gli inviti e i racconti della vita di qualcuno. Usci piu o meno verso le tre e mezza accompagnata da due signori sui trent anni. Uno era alto, con lunghi capelli neri, occhi nocciola e sorriso smagliante, l altro,Luis, Baronetto di chissa cosa.
La freschezza risveglio i due signori dell’evidente ebbrezza.. Johanne, invece non era sotto l effetto dell’alcol, il battito sincronizzato dei loro cuori la faceva languire.
_”E adesso, dove vorrebbe andare, signorina Lavinia?” Le chiese Daniel
_”Beh, per me e indifferente. L importante e la buona compagnia!!” Sorrise beffardamente Johanne.
Fatto stava che aveva fame, ma non una fame accecante.
-“E pensa che la nostra sia una buona compagnia? Domando con ironia l uomo che camminava al altro suo lato.
-“Signori!La nostra e una delle migliori compagnie che a quest ora si trovano in citta, o anzi, addirittura nell’intera provincia!”
I due si misero a ridere contagiosamente.
-“Ma ... ad. ogni modo dove le andrebbe di andare ore?”
-“Non lo so... mi sento leggermente affaticata...forse e il caso che...” Johanne lancio l esca, che abbocco subito.
-“Ah, ma non sia cosi precipitosa!Sarei veramente lieto di invitarla da me!” Le disse in tono poco chiaro Luis.
-“No!, Sono io che volevo invitarla.!” Si stordì Daniel prendendo goffamente la mano di Joe e guardandola, con un mezzo sorriso ubriaco, negli occhi.
Joe non trovo altro che dirgli:-“! Secondo me... avete bevuto troppo champagne!
-“Ma no, si Figuri sono al pieno delle mie forze. Le sorrisero in coro i due. 
Erano talmente ubriachi de non rendersi nemmeno conto che erano due uomini con una signora e stavano apertamente facendo i buffoni.
-“Allora e deciso!”Ad un certo punto proclamo Daniel–“Andiamo tutti a casa mia! Stavolta stranamente nessuno trovo nulla da ridire. Dopo un quarto d ora l uomo trovo finalmente le chiavi della macchina e i tre irruppero nella Lamborghini bianca che era parcheggiata nelle vicinanze.
-“E dove abita all’incirca?”
-“A pochi isolati da qui.
Era uno dei quartieri vittoriani della citta. Per la maggior parte composta da appartamenti e ville residenziali.
-“Allora! Suvvia, non siate tanto tristi La notte e appena cominciata, ed ho due bottiglie dell’ottimo Crystal, per l occasione!”
Le sorrise beffardamente Luis. L altro uomo era gia in uno stato di semiveglia.
-“Ma e una notizia splendida!Lei ha veramente dei gusti ottimi!
-“Ah, ma la prego, mi dia del tu! Altrimenti mi fa sentire vecchio!”
-“Ma certo! ti ringrazio!
-“Posso darti del tu? Le chiese Luis all’improvviso
-“Oh, ma certo! Mi chiami pure come desidera.”
-“Lavinia...che nome spettacolare.” Disse l uomo inntontito.
Si fermo, a discapito da cio che Joe si era immaginata, di fronte ad una casa a tre pieni fatta a mo di castello rinascimentale, circondata da un cancello alto almeno 2 metri.
-“Su, andiamo, amici, lo champagne ci aspetta e lui, certamente, non ama i ritardatari.”
Dopo il quinto boccale Damien divenne particolarmente sveglio e loquace.
-“E tu? Dove lavori?Raccontaci qualcosa di te! Una bellissima donna..... comparsa dal nulla...”
-“Ma scherzi?! Sono sempre stata qui. Ho sempre abitato a Parigi.”
-“ Sai..” le disse Luis....-“La prima volta che ti ho vista a quella sfilata di Givenchy non riuscivo a togliermi la tua faccia dalla mente...Eri talmente bella che tutti i miei pensieri erano rivolti e te.,”
-“Sei bellissima anche adesso” La definì Daniel
Erano appartati gia da mezz’ ora su un divanetto barocco nel soggiorno. Cerano due enormi spechi sul soffitto e un grande tappeto bianco al centro della stanza, che si rispecchiava nei due specchi. Il candore di Johanne contagiava sporadicamente i presenti. le sue guance erano lisce ed opalescenti.
E i due uomini erano talmente ubriachi da non notare la sua eccessiva freddezza. Luis tasto nella semioscurità la sua mano, ustionando Joe con la sua pelle ignea. L altro pose la mano sul suo fianco, passando sul morbido abito Armani di taffettà. A Joe non resto altro che sorridere. La scena la divertiva, finche le sue gote presero la forma di un ghigno. E quando si sciolse i capelli le sue morbide ciocche castano le caddero sulle spalle scoperte, chiuse gli occhi mentre la mano d Luis scivolava sulla sua spalla sinistra in un goffo tentativo di abbracciarla. Johanne decise di aiutarlo avvicinando il volto al collo dell’uomo e baciandolo. allora gli chiese con voce gutturale –“Che cos e per lei la lussuria?”
Ma in sola risposta egli premette le sue labbra contro il seno di Joe e un’ondata di calore improvviso la invase. Johanne non era piu in grado di trattenersi, e quando Damien si mise a baciare il suo corpo, l altro andò in cerca dello zip per aprire l abito che la fasciava strettamente. Lei stessa non vedeva l ora di liberarsene. La sua biancheria era tanto eburnea quanto lei stessa, lasciando trasparire la vaghezza del suo corpo e faccendo diventare folli i pensieri di ognuno dei presenti. Brillava sotto la fioca luce delle candele artificiali, la sua pelle era come porcellana, ma ora, nessuno poteva notare che era esattamente identica ad una bambola, perche la malia dell immortale andreide si era insinuata nel loro buonsenso , erano letteramente imprigionati dal suo fascino. Una mano scivolo sull’apertura del suo reggiseno, ma Joe non gli permise di aprirlo. Si avvinghio all’uomo spogliandolo, mentre l altro si toglieva la camicia. Chissa in quale modo, arrivarono sul tappeto, dove Joe prese Luis per il polso e comincio a baciarlo. A quel punto, fu Damien che le apri il reggiseno , che cadde scoprendo un altro lembo della sua serica pelle.
Era una piccola e torbida lolita, che amava giocare con i sentimenti degli altri portandoli alla pazzia. Mentre la sua mente restava lucida e chiaroveggente. Non poteva fare sesso con gli umani. il contatto con la loro pelle e i loro baci la portavano ad uno stato di totale delirio dei sensi,che temeva unirsi a loro le sarebbe stato fatale. Non aveva mai provato da immortale di fare l amore con un umano. Ma vi furono talmente tanti casi di morte a questo proposito, che non volle nemmeno tentare. D altronde, non morivano veramente, diventavano semplicemente folli. farlo con i vampiri, in ogni caso non faceva percepire esattamente nulla, erano fatti come lei, di vetro. I loro corpi erano perfetti, le loro menti sconfinate, il loro calore era rubato. Soltanto pochi non morti riuscivano a regalarle qualche sensazione, quando aveva appena ucciso un essere vivente, ed allora il sangue ancora caldo scorreva nelle sue vene, risvegliando le sue terminazioni nervose. Gli immorali non sentono nulla, i loro capillari si atrofizzano, ed il dolore e altri tipi di impulsi semplicemente non arrivano nell’unita centrale. I loro ricordi dell’amore sono vaghi, e né loro né nessun altro potrà mai amarli. Dopo tutto sono creature condannate a vagare sulla Terra all’infinito, i fantasmi non possono permettersi di essere felici. 
Erano le cinque ed un quarto e lo smeraldo degli occhi di Joe si rispecchiava in se stesso, soltanto loro e i due enormi specchi sul soffitto avevano visto le loro morti. Ma d altronde. Penso Joe, tutti prima o poi devono morire. Ne resterà soltanto un indelebile chiazza scarlatta sul candore del tappeto al centro della stanza e le loro ceneri, che il mondo inghiottirà di consueto.
 
 
   
 
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