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Autore: prior_incantatio95    03/04/2014    0 recensioni
Continua della precedente storia "and we will ever together"
Ehi vi ricordate di me? Si sono ancora io, purtroppo la nostra storia non è finita... Vi ricordate la ragazzina innamorata della grande pop star? Bhè dimenticatevi di lei. Non credo più nell'amore o perlomeno cerco di evitarlo.
- Quando ti ho detto di montare in macchina e venire qui non era un vero invito a presentarti qui, sai che non voglio vederti – continuavo a ucciderlo con lo sguardo ma lui di risposta mi sorrise
- La prossima volta faresti meglio a farti capire o ti ritrovi queste fantastiche sorprese – mi prese per i fianchi per avvicinarmi a se, ma riuscii ad allontanarmi appena in tempo per non inalare il suo profumo
- Va via Harry, faresti un favore ad entrambi – abbassai lo sguardo consapevole di ciò che avevo detto, lo avevo appena cacciato dalla mia vita ma lui continuava a lottare per farne parte ancora una volta
- Non finchè non mi sarò spiegato, non ho ancora avuto la possibilità di dirti ciò che penso
- Non voglio saperlo Harry, sai bene che tutto questo mi fa male, eppure sei ancora qui a ricordarmi quanto tutto questo continua a uccidermi, proprio non capisci?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, il mio nome è Charlie Humprie, avevo 17 anni quando ho incontrato la persona che mi ha permesso di avere una famiglia, è solo grazie a lui se oggi posso tenere tra le braccia mio figlio, però (come al solito) c'è un problema, la storia non si conclude con un “vissero per sempre felici e contenti”, no. Sono sola da quattro anni e non ho la forza di tornare indietro, non chiedetemi perchè o come sia successo, sarebbe troppo lungo da raccontare, e lui ha già perso l'infanzia del suo piccolo. Sapete...somiglia tanto al suo papà, quando la gente si ferma a chiedermi chi sia il padre o dove sia cerco di evadere dalla risposta, ma quando è lui chiedermi dove è suo padre mi irrigidisco e gli occhi mi si riempiono di lacrime, è più forte lui di me, ogni volta poggia la sua calda e morbida mano sulla mia guancia e mi dice “papà mi vuole bene”. Se oggi mi trovo qui è solo grazie a lui e il suo desiderio di avere anche lui un padre. Sono tornata a Londra per incontrarlo e far felice il mio piccolo bambino.
Charlie: dai James andiamo dentro – lo aiutai ad entrare nel cortile di casa mentre correva faticosamente per entrare dentro – attento o mamma ti mangerà – un urletto giocoso arrivò dal fagotto che correva verso la porta
Paul: James non correre – lo sgridò dolcemente prendendolo tra le braccia – mamma poi si preoccupa e piange come le fontane che ci sono al parco – lui comincia a ridere e abbraccia l'omone che lo protegge
Charlie: grazie, dove è Harry?
Paul: è uscito con tua madre
James: nonna? - fissandomi con i suoi occhioni grigi
Charlie: nonna è andata a comprare tante belle cose per il suo bel nipotino - lo abbracciai stringendolo più che potevo
Paul: c'è qualcuno che ti aspetta in soggiorno Charlie – dice divertito mentre mi dirigo spaventata dove ha detto lui
Charlie: Niall – sussurrai – Niall – ripeto con più enfasi correndogli incontro e abbracciandolo
Niall: mi sei mancata tantissimo – la sua stretta mi trasmette calore, calore che mi è mancato per anni
Charlie: mi sei mancato anche tu – le nostre voci sono un sussurro ma riusciamo a sentirci ugualmente
Paul: no James no, vieni qui – vedo un piccolo fagotto correre verso di me con un sorriso smagliante
Niall: e lui chi è?
James: MAMMAAAAA – urla scappando da Paul
Niall: oh no, non può essere – la sua espressione sbigottita mi lascia perplessa
Charlie: cosa? Che problema c'è?
Niall: l-lui, non può essere – continua a fissare James che ha trovato riparo tra le mie braccia – lui è tuo figlio?
James: mamma che vuole questo signore?- Niall continua a fissarlo e nessuno gli risponde - E' papà?
Charlie: lui è Niall, è amico mio, ma non è papà
James: e dove è papà?
Niall: papà sta arrivando – sorride a sua volta al bambino che lo guarda con i suoi occhioni pieni di speranza
James: tu sei amico mio?
Niall: oh ci puoi scommettere! Qual è il tuo gioco preferito James?
James: mamma posso giocare con lui? - domanda sottovoce con una dolcezza unica, quando gli dico di “si” corre a prendere i giochi di Harry insieme a Paul
Niall: quanti anni ha?
Charlie: ne ha quattro
Niall: e quanti anni sono che non torni a Londra?
Charlie: Niall cosa vuoi sapere?
Niall: perchè sei qui dopo tutto questo tempo?
Charlie: ti infastidisce la mia presenza?
Niall: smettila di rispondermi con altre domande! Dove sei stata fin ora? Perchè sei qui ora?
Charlie: sono stata in Irlanda, e sono tornata solo per far conoscere a mio figlio suo padre, non mi interessa che lui lo riconosca o che sappia di avere un figlio voglio solo che ogni volta che mio figlio continuerà a chiedermi se ha un padre possa dirgli la verità, forse sarà un po' troppo piccolo, ma preferisco che lo sappia da ora. Se ti stai davvero preoccupando per lui puoi stare tranquillo, non interferirò in alcun modo con la sua o la vostra carriera, e soprattutto con la sua relazione, ti ho detto che lui non saprà di essere padre, ma James saprà chi è suo padre.
Niall: perchè solo ora? Potevi farlo molto prima...
Charlie: che differenza avrebbe fatto? Non mi ha cercata nemmeno una volta in cinque anni, mi sono davvero stufata di questa situazione
James: mamma giochi con me? - lo vedo arrivare con troppi giochi tra le sue piccole braccia. Cominciamo a giocare insieme, dopo un po' ci raggiungono anche mamma e il mio fratellino troppo simile di età al mio piccolo bambino. Li lasciamo giocare insieme mentre noi altri ci dirigiamo in cucina per parlare, finchè Niall non è costretto ad andare via – domani verrai a giocare con me?
Niall: perchè non vieni tu da me con la tua mamma? Sai ho molti giochi e incontrerai altre persone che giocheranno con te – si avvicinò a James sussurrandogli qualcosa di incomprensibile.
Charlie: ti prego no, non posso – le parole si fecero spazio nel silenzio
Niall: sai dove trovarci, vieni domani mattina – ammiccò sorridente e uscì, cercai di scoprire cosa aveva detto a James ma lui continuava a dire che era un segreto e che se lo avesse detto anche alla sua mamma non si sarebbe avverato. Speravo con tutta me stessa che non si trattasse di qualcosa di irrealizzabile.
La mattina seguente James si alzò di buon ora svegliandomi perché doveva andare a giocare con Niall.
Charlie: perché dobbiamo andare da Niall?
James: perché gliel'ho promesso
Charlie: se vuoi possiamo anche andarci un altro giorno
James: no, io voglio andare ora – l'unica opzione era accontentarlo o avrebbe cominciato a fare i capricci
Charlie: forse mamma non può venire con te
James: perché? - domandò mostrando i suoi occhioni
Charlie: perché – cominciai a balbettare senza trovare soluzione – perché devo fare alcuni servizi...
La sua insistenza era troppo pressante per ignorarlo, perciò entrammo in macchina per andare da loro. Paura, adrenalina, sofferenza, gioia, felicità, terrore erano tutte componenti della mia ansia, e non sarebbe cessata finché non saremmo arrivati, anche perché ogni due minuti James domandava quanto tempo ci volesse.
James: siamo arrivati?
Charlie: si ora siamo arrivati – risposi esasperata
James: siiiii, dov'è Niall? - domandò con il faccino incollato al finestrino
Charlie: con calma James, ora scendiamo e suoniamo alla porta – nulla era cambiato, la mano tremante si avvicinava sempre più al campanello finché non sentii un leggero “din don”, era troppo tardi per scappare e far finta di tutto. Nessuno arrivò ad accoglierci e non si sentivano rumori provenire dall'enorme abitazione a me familiare, sarebbe stata la volta buona per voltare le spalle al passato e scappare. Ma non ho mai avuto tutta questa fortuna, lo sappiamo molto bene, perciò si sentì un urlo che ci invitava a non andare via.
Niall: oh sei qui – esclamò aprendo entusiasta la porta – ciao James, ti va di giocare con me?
James: siiii dove sono i tuoi giocattoli? - sarei voluta morire, il cuore era palpitante, il corpo tremate, per non parlare della voce che era scomparsa del tutto lasciandomi balbettare qualcosa di incomprensibile – giochiamo anche con quella bambina? - sussurrò per non farsi sentire
Charlie: certo perchè no, vai a chiederle come si chiama e chiedile se vuole giocare con te
x: ehi Niall ti sei deciso a portare qui – qui chi? Mi voltai per vedere la sua espressione ma era completamente pietrificato quando mi vide
Charlie: ciao Liam – tutti i ricordi tornavano in superficie un po' alla volta
Liam: e tu sei? - domandò perplesso
Niall: stai dicendo davvero? Non sai chi è? - cominciò a ridere
Charlie: non sono cambiata poi così tanto, però se non ti ricordi di me – gli porsi la mano – piacere Charlie, Churlie Humprie – ricordai quando li vidi tutti sul pianerottolo di casa senza sapere chi fossero e cosa facessero in casa mia, di Liam pensavo fosse un ragazzo sveglio ma timido con una parlantina così veloce che avrebbero dovuto mettere dei sottotitoli quando apriva bocca, questo pensiero mi fece ridere
Liam: oh mio dio – scandì parola per parola e in pochi secondi mi ritrovai tra le sue braccia – che ci fai qui?
Charlie: Niall mi ha praticamente obbligata a venire convincendo James
Liam: chi è James? - domandò perplesso
Niall: è suo figlio – mostrava un sorriso smagliante a sottolineare la sua soddisfazione
Liam: hai un figlio e non dici niente a nessuno? Perché sei sparita in questi anni? - il suo sorriso divenne immediatamente consapevolezza – oh mio dio non può essere
Niall: potrebbe sorprenderti quanto gli somigli
Liam: e lui è qui?
X: Niall di chi è quel bambino in soggiorno? - ci voltammo e i suoi occhi incontrarono subito i miei – Charlie?
Charlie: ciao Louis – corsi ad abbracciarlo senza perdere tempo
Louis: quando sei arrivata?
Charlie: sono qui da meno di 5 minuti e ho già incontrato tre di voi, è sorprendente quanto poco tempo mi resti prima di incontrarlo
Louis: tranquilla lui non è qui
Niall: tu sai?
Louis: con chi credi abbia potuto sfogarsi durante la gravidanza? Ho visto nascere James, posso dire di esserci stato quando ne aveva bisogno!
x: state facendo una riunione senza di me? - salutammo tutti in coro ma la sua attenzione era su di me – non può essere, tu sei qui – era spaesato
Niall: Zayn vai a vedere cosa stanno facendo i bambini in salotto
Zayn: ma ti pare che mi perda il motivo per cui Charlie è tornata da noi, e poi i bambini stanno – si affacciò un attimo per spiare in salotto ma qualcosa lo aveva sorpreso – di chi è quel bambino? Charlie, davvero?
Charlie: si Zayn, davvero
Liam: no stop tutti, quindi mi state dicendo che: Charlie ha avuto un bambino che si chiama James con lui che però non sa niente di tutto questo, ma Louis sa cosa è successo negli anni perché ha assistito la sua gravidanza e c'era quando è nato suo figlio, e che Niall l'ha "costretta" a venire qui per farli conoscere? Però la mia domanda è perché?
X: già Charlie perchè? - ci voltammo instintivamente verso la porta aperta che illuminava le spalle di un giovane uomo bellissimo anche se non molto diverso da qualche anno fa
Louis: ehi amico calmati, ricordi cosa è successo l'ultima volta? Nessuno di noi vuole che accada qualcosa di spiacevole e poi ci sono dei bambini lì
Un silenzio assoluto reganava in casa. Non sapevo cosa fare, cosa dire, non riuscivo nemmeno a respirare.
X: papà! Papà! - qualcuno urlava dal salotto
Louis: arrivo subito tesoro, sto un po' con zio Harry e arrivo
x: ciao zio – salutò con la sua piccola manina – vieni a giocare con noi?
Harry: è lui? - la sua espressione era indecifrabile, vagava dispersa tra paura, rabbia, tristezza, gioia, per terminare con uno sguardo inceneritore verso di me, ma mi limitai ad annuire col capo
Louis: sai cosa farebbe il vero Harry ora? Quello di tutti i giorni? Andrebbe da quel bambino e gli offrirebbe tutto l'amore che merita, lui non ha nessuna colpa
Niall: non sa chi è suo padre, ma gli vuole bene, ha sempre voluto sapere chi fosse il suo vero padre e ora che potrebbe averne uno perché togliergli la possibilità di averne uno che si prende cura di lui?
Harry: non ce la faccio, scusatemi...
James: mamma avevi promesso di giocare con me – disse prendendo nella sua piccola mano la mano della madre ignaro della presenza del padre che lo osservava orgoglioso e con affetto anche non avendogli mai parlato o stretto a se
Charlie: ehi James – mi inginocchiai alla sua altezza e lo avvicinai a me - voglio farti conoscere una persona, lui è Harry e ha tanta voglia di giocare con te, vuole sapere quanti anni hai, qual è il tuo colore preferito, il tuo gioco preferito, ma soprattutto vuole diventare tuo amico
James: mamma perché piangi?
Charlie: perché sono felice
James: non è vero, tu sei triste – i suoi occhi si fecero lucidi
Harry: no James non devi piangere, ora sono qui – lo abbracciò instintivamente come fa un genitore con il proprio figlio
James: tu sei il mio papà? - Harry annuì – ti voglio bene papà
Harry: te ne voglio anche io James, vuoi giocare con me?
I due passarono l'intera giornata insieme e lo stesso fecero nelle settimane seguenti, ma tutto ciò includeva solo il loro rapporto padre figlio, io ero esclusa da tutto, ma non potevo aspettarmi chissà cosa. Qualcuno suonò il campanello, forse era Harry che era venuto a prendere James per portarlo al parco, ma mi trovai avanti tutti con i propri figli e le proprie compagne, perciò mi obbligarono ad andare al parco con loro. Ovviamente ognuno di loro cercava la propria intimità ed io ero sola seduta contro il tronco di un albero ad osservare James che giocava con il suo bellissimo papà.
X: ehi ciao, è occupato quel posto? - alzai gli occhi al cielo per vedere chi fosse, e con grande stupore trovai Sam, era ancora più bello, non ricordavo nemmeno perchè l'avessi mollato, ma sicuramente centrava qualcosa con Harry.
Charlie: a quale posto ti riferisci sconosciuto? - cominciammo a ridere e venne accanto a me
Sam: ne è passato di tempo non credi?
Charlie: certo che lo è, come sta tua sorella?
Sam: oh lei sta bene ora, le cure sono servite a migliorare la sua vita, grazie. Come mai qui?
Charlie: obbligata a rincontrare un vecchio amico sotto un albero – sorrisi – tu?
Sam: ultimamente vengo qui spesso, nella speranza di incontrare qualcuno e scambiare una parola o due
Charlie: pensavo fossi qui per accompagnare qualcuno al parco giochi
Sam: ehi sono ancora giovane – cominciò a ridere, poi capì da solo – oh mamma, hai un figlio?
Charlie: esatto – annuii – e quello che è appena caduto di faccia sul cumulo di foglie
Sam: lui si che è un tipo sveglio
Charlie: ha preso tutto da sua madre
Sam: o forse da suo padre
Charlie: e sarebbe? - chiesi per vedere cosa avrebbe risposto
Sam: mmmh, fammi pensare – scrutò le persone lì vicino – direi quel tipo che si sta avvicinando guardandomi male, credo di dover andare, ho sempre avuto problemi con Harry Styles
Charlie: non dirlo a me – Sam si era già alzato – ci si vede
Harry: cosa voleva? - domandò sedendosi accanto a me
Charlie: cosa ti importa?
Harry: mi serve per sapere con che gente mio figlio sarà a contatto, sai se lui...dovesse diventare
Charlie: Harry...smettila
Harry: ora che siamo calmi e riusciamo a parlare come persone normali posso chiederti perché?
Charlie: non mi sembra ne il momento ne il luogo adatto
Harry: voglio solo sapere perché – incastrò i suoi occhi nei miei. Mi erano mancati troppo, sorrisi per nostalgia di quello sguardo.
Charlie: perché avevi esplicitamente detto di non volere figli, di essere troppo giovane e che avere un figlio avrebbe rovinato la tua vita, la tua carriera, il tuo rapporto sentimentale, perciò ho deciso per tutti compresa la tua casa discografica e sono scomparsa dalla tua vita senza chiederti niente. Se sono tornata non l'ho fatto per me, ma per James che voleva conoscere a tutti i costi suo padre e non sopportavo più domande su di te, ho una sensibilità anche io se non te ne fossi accorto.
Harry: ho pensato tante cose – cominciò a fissare James da lontano – davvero, ho pensato di tutto, ma mai che avessi un figlio, so di aver detto certe cose ma se magari me lo avessi detto, qualcosa sarebbe cambiato
Charlie: cosa? Non sarebbe cambiato assolutamente nulla
Harry: oh invece si, James avrebbe avuto un padre dalla sua nascita, avremmo vissuto insieme e magari quando saremmo andati in tour mi avresti seguito, ma la cosa più importante – prese un respiro profondo e fissò me – saresti stata mia moglie in questo preciso istante – ero senza parole, alcune di queste cose le avevo pensate anche io ma mi ero sempre detta di volare troppo con la fantasia – so che magari è tardi, ma vorrei recuperare qualcosa del nostro rapporto...
Charlie: cosa vorresti recuperare precisamente? Noi non eravamo amici – cominciai a ridere nervosamente
Harry: è proprio per questo che vorrei – si voltò – oh al diavolo! - mi prese il volto e cominciò a baciarmi, ancora e ancora.
James: papa? Che stai facendo? Mamma è solo mia – si posizionò sulle mie gambe e mi abbracciò protettivo
Harry: e non ti piacerebbe condividere la tua mamma con il tuo papà?
James: no! Lei è mia!
Charlie: forse qualcuno ha deciso al tuo posto
Volete proprio sapere cosa è successo da quella giornata al parco? Forse sono gentile, ma forse. Ok dopotutto è l'ultima volta che ci scriviamo. Sono passati tre mesi e mi sono ritrovata nuovamente incinta, ma questa volta non sono scappata, sono rimasta e Harry mi ha chiesto di sposarlo come aveva promesso di fare sotto l'albero del parco. Ho accettato e in questo momento indosso l'abito bianco più bello al mondo con dei testimoni fantastici e un paggetto da far paura. Bhè credo sia inutile parlarvi dello sposo. Bello, alto, capelli ricci, occhi verdi pronti a scrutarmi e a proteggermi come sempre, sorriso smagliante a mostrare le fossette, la sua mano stretta nella mia tremante. Devo ammetterlo, ho dei figli bellissimi e un marito da far invidia a tutti. Ci saranno anche stati parecchi alti e bassi ma sono arrivata qui, e sinceramente, ve lo dico con il cuore in mano, rifarei tutto ciò che ho fatto fin ora.






Ragazzeeeeee è finitaaaa!
E ora come faremo? Non posso resistere così!
So che è passato un botto di tempo ma almeno l'ho pubblicato e anche se qualcuno di voi si sarà stufato ad aspettare ringrazio chi ha aspettato fino ad ora.
Se dovessi scrivere un altra storia chi la seguirebbe?
Vi lascio con questa domanda augurandovi ogni bene :*
  
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