Pov Ross

-Andiamo Ross!!Bevi anche tu!!-urlò Riker a squarciagola con un bicchiere di alcolico in mano.
La folla della discoteca aumentava sempre di più,la sala era riempita dal nauseabondo odore di sudore emanato da quella folla di giovani.
-No no grazie!-urlai cercando di sovrastare il rumore della musica,cercavo di vedere ciò che stava davanti a me riducendo gli occhi a due fessure, l'aria era così densa che avrei potuto tagliarla con un coltello.

Riker non badò alla mia risposta,lasciò cadere il bicchiere sperando che io lo afferrassi ,ma quest ultimo si schiantò a terra.
Feci una smorfia osservando il cocktail che si espandeva su quel pavimento occupato da ragazzi di ogni età; allungando le braccia mi feci spazio tra la folla e mi spinsi fuori dalle porte della discoteca.
Quella sera io e i ragazzi avevamo organizzato una festa come pausa dal tour, una di quelle feste private dove solo pochi sono invitati...Rocky la definiva una "festa per l'elite",diceva che se sei famoso ti devi permettere certe cose.
Mi incamminai lentamente attorno al giardino della discoteca e fissavo il cielo stellato.

Mi continuavano tutti a chiedere perchè non bevevo e io mi limitavo a rispondere con un semplice "perché non mi va" ,quando invece un motivo c'era...

Ricordo quei momenti come se fossero ieri, invece sono passati due mesi e il ricordo di lei che sorride o che mi abbraccia non sbiadirà mai.
È grazie a lei che ho smesso di bere, è grazie a lei che non fatico a sorridere ed è grazie a lei che riesco a portare avanti la mia vita; anche solo ricordarla mentre svolge una semplice azione mi fa stare bene.

Flashback
Pov Laura 
Stavo appoggiata alla finestra del salotto,il cielo era torvo e la pioggia picchiava con violenza sul vetro della finestra.
-Laura,andiamo, non puoi continuare ad aspettare.È il tuo compleanno,devi divertirti- mi esortò la mia amica Raini il giorno della festa del mio compleanno.
Lanciai un ultima volta lo sguardo infondo alla strada,cercando di scorgere la sua auto nera.
-Laura-sussurrò Raini -devi accettare l'idea che lui non verrà -aggiunse ponendo una mano sulla mia spalla,
la guardai con gli occhi gonfi di lacrime,il labbro mi tremava e sussurrai un soffocato 'lui me lo aveva promesso',mentre le lacrime cominciavano a rigarmi il viso.
Raini mi abbracciò e mi sussurrò parole dolci all'orecchio, le volevo bene.


Alla fine della mia festa di compleanno ,alle 23.00,mi trascinai in camera mia, ero distrutta.
Mi accasciai sul letto e afferrai il cellulare,componendo il suo numero.
-Ehy- dissi con voce flebile quando lui rispose,

-Cosa c'è?-domandò bruscamente.

-Non sei venuto-replicai cercando di mantenere un tono dignitoso,

-Avevo da fare- rispose prontamente lui con la voce che sembrava impastata e stanca,

-Lo avevi promesso - continuai,

-Senti- mi interruppe bruscamente, -non me ne frega niente di quello che dici. La tua festa è stupida e anche i tuoi amici sono stupidi.Non me ne frega niente di uscire con i nostri amici del cast perché sono stupidi anche loro.Austin e Ally è stupido e tu lo sei ancora di più a credere in queste favole!!- continuò con un tono distratto e arrabbiato.

Intanto le lacrime mi rigavano le guance, avevo capito che era ubriaco, ma quello che diceva mi feriva piú di ogni altra cosa,

-Tu non sai quello che dici!!!Io...io ti odio!!-esclamai con la voce rotta dal pianto,

-Sono felice perché ti odio anche io!!- ringhiò lui prima che io potessi interrompere la chiamata.

Spensi la luce e mi lasciai trascinare nel doloroso e oscuro buio della notte.

Pov Ross 
Il mattino dopo mi svegliai e mi strofinai gli occhi con una smorfia sulle labbra.
Mi guardai intorno,riconobbi una sala di modeste dimensioni, vidi alcuni divanetti di cuoio rosso e gli avvenimenti della sera prima mi tornarono in mente.
Ricordai di aver partecipato alla festa di Kayla Thompson,un'amica di Ryland e ricordai di essermi promesso di restare lì solo un ora, poi mi sarei recato alla festa di Laura.
Ricordo che mi offrirono della birra, ricordo che ne bevvi un bicchiere, un altro...poi...poi ricordo la mia conversazione con Laura per telefono e ancora rimbombava nella mia testa il rumore del suo pianto.
Dopo quella chiamata non ricordo più nulla.

Afferrai le chiavi della mia auto,la testa mi doleva notevolmente ma pensare a lei era una cura per ogni dolore.
Misi in moto l'automobile e il mio unico obbiettivo era arrivare da lei...presto.
Non potevo pensare a ciò che le avevo detto, ero ubriaco ma mi facevo schifo.
Una volta giunto a casa sua parcheggiai l'auto in cima al vialetto vicino alla sua villa, afferrai il giubbotto e lasciai la portiera dell'auto chiudersi dietro di me.


Riuscii a intravedere i posti auto vuoti, probabilmente lei era sola in casa.
Bussai con forza alla porta a vetri e riuscii a intravedere una figura femminile trascinarsi vicino alla porta.
Riconobbi i suoi capelli castani raccolti in una crocchia disordinatamente, i suoi occhi erano tristi e abbattuti ,del suo sorriso non c'era nemmeno l'ombra.
Lei mi guardò per qualche istante,gli occhi gonfi di lacrime e il naso arrossato,probabilmente strofinato da troppi fazzoletti. Era ancora più bella.

Restammo a fissarci in silenzio,il vetro della porta era l'unica cosa che ci separava.
Lei abbassò lo sguardo,delusa, poi si girò e fece per allontanarsi.
Battei con il pugno sul vetro, lei si voltò un ultima volta e scosse lentamente il capo.
Poi se ne andò.

Non mi sarei arreso, lei era troppo importante, mi sedetti, vicino alla porta e sarei stato lì,non me ne sarei andato.


Pov Laura 

Ormai le ore passavano, il buio della sera cominciava a calare, qualche volta lanciavo lo sguardo vicino alla porta a vetri, dalla quale il biondo non era intenzionato allontanarsi.
La pioggia intanto cominciava a cadere dal cielo, lui era ancora lì.

Era ormai mezzanotte,la pioggia continuava a scendere sempre più forte e lui continuava a resistere;afferrai una coperta e decisi di portargliela fuori.
-Tu sei impazzito!!-gridai con tono di rimprovero quando aprii la porta e il vento mi investì completamente;lui si accorse della mia presenza e si alzò di scatto,
-Laura...-disse teneramente ,-torna dentro...ti ammalerai-continuò,
-Vattene a casa-osservai cercando di non stabilire un contatto visivo ,
lui non si mosse.
-Mi dispiace tanto-sussurrò con voce pentita,
io alzai lo sguardo mentre la pioggia cominciava a bagnarmi completamente.

-Di cosa?-domandai , -ti dispiace di avere degli amici stupidi??-aggiunsi sofferente.
-Laura...io ero ubriaco-disse.

Gli occhi mi si gonfiarono e le labbra cominciarono a tremare,
-Io..io ti odio-dissi cercando di convincermi di ciò di cui non ero sicura.

-Io no- replicò, -non riuscirei mai ad odiare una persona che mi rende felici le giornate, non odierei mai chi mi fa sorridere e non odierei mai la cosa più importante che ho-continuò sfiorandomi una mano,
-Io non ti odio.Io ti amo- concluse prendendo fiato.

Fu a quel punto che scoppiai a piangere, nascosi la mia testa nel suo petto e lui strinse le sue braccia intorno a me.
Sciolsi l'abbraccio e lo guardai negli occhi mentre la pioggia ci cadeva addosso.
-Promettimi che non berrai mai più-affermai,
lui chinò il capo e sfiorò le sue labbra con le mie,poi mi guardò...
-Promesso-

SPAZIO DELL'AUTRICE 
Ciao a tutti...ecco il secondo capitolo.
È più lungo dell'altro e spero vi piacerà...vi va di lasciarmi una recensioncina??Minrendereste super happy ❤️Grazie per tutti quelli che mi hanno dato il benvenuto e che hanno recensito il primo capitolo...siete degli amori!!!