Fanfic su attori > Cast Sherlock
Segui la storia  |       
Autore: _That Star_    04/04/2014    8 recensioni
Rinasco oggi. Con loro. Con lui.
[Andrew Scott\Benedict Cumberbatch]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Andrew Scott, Benedict Cumberbatch, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Be brave!

Say what you wanna say!

And let the words fall out

Honestly i wanna see you be brave!

[Sara Bareilles-Brave]


 

In questo momento, sento che ogni bellezza del mondo, è seconda alla mano di Benedict sulla mia spalla. Stanno così bene. Sembra una carezza, di quelle che ti avvolgono tutto e ti fanno scomparire. Sorrido un'altra volta, sembra che io non riesca a fare altro oggi.

Sono agitato mannaggia, le mani inizio a sudare e i piedi vorrebbero solo scappar via, eppure il cuore avanza sicuro e trascina tutto il resto. -Chi se ne frega!- Sembra che urli- E' il mio momento, indietro tutti!-. Tante volte è stupido il mio cuore, non lo metto in dubbio, ma oggi sembra così sicuro di sé che voglio lasciarlo fare.

Lentamente io e Ben camminiamo verso casa mia ed io più mi avvicino, più mi sforzo di vederla lontana. Invece no, stiamo proprio facendo questo grande passo: presentarsi ai miei, ufficializzare in qualche modo la nostra relazione e chiarire una volta per tutte la situazione di Hannah.

Sinceramente non vedo cosa potrebbe andare storto. Farò le mie figuracce, sarò goffo, stordito, imbecille, viziato come al solito, ma oggi si noterà una cosa più di altre in me: sono innamorato. E mi si perdonerà tutto perchè mamma ammetterà che Benedict è troppo bello. Papà dirà che è molto educato. E lui se ne andrà in giro con stampato in fronte si, lo so, sono perfetto, per almeno due settimane. Ovviamente io subito a scrivere sotto é tutto vero, confermo.

Ancora pochi passi, Ben si morde il labbro e mi guarda, trema quasi, freme, dall'agitazione. Anche lui sa che gli piacerà. Forse è agitato solo perchè è la prima volta che dichiara a qualcuno di essere gay, boh non lo so, non ho voglia di pensarci.

Non capisco, sono davanti alla porta, so che tocca a me bussare e non lo faccio. Devo dosare la forza, fare in modo che tutti mi sentano e allo stesso tempo non buttare giù il legno. Respiro e guardo un' altra volta Ben. Alzo il pugno tremante e finalmente do qualche colpetto. Subito ritiro la mano e ci guardiamo a metà fra l'oddio che bello e l'oddio che stiamo facendo.

Apre la porta mamma e alza di molto il mento per raggiungere gli occhi celesti del mio amore. Inizialmente è confusa, poi una scintilla brilla nel suo sguardo ed esplode in una risata genuina. Rido anch'io e la guardo. Hai visto mamma, hai visto? Hai visto quanto è bello?

Mamma si sistema gli occhiali e si ricompone un attimo.

“Salve!”- ancora sorride, Ben intanto le porge le mano e subito lei ricambia.- “Tu devi essere Benjamin!”

Oh no! Ma che Benjamin! Nonononono ma perchè! Eccolo lì, lui subito con il suo sguardo alla Sherlock a sospettare di tutto e tutti.

“Lascia...stare...” dico io bisbigliando e mettendo la mano davanti alla bocca, in modo che lei non mi possa sentire- “E' mamma che...” faccio qualche gesto confuso e spero solo abbia capito che mamma ha avuto una seria svista.

Mi guarda complice-”Benedict signora, Benedict Cumberbatch”

“Fatti figo perchè hai il nome lungo...” borbotto ancora dietro la mano e colgo il suo sorriso mal celato.

“Ben!”- eddai ma', lo conosci da trenta secondi è già 'Ben'.-”Venite pure, siamo in compagnia oggi!”

Entriamo piano, sempre sorridenti. Cerco papà con lo sguardo e lo trovo seduto composto sulla sua poltrona. Davanti a lui, sul divano, Hannah e..

Si alza.

Gary.

Freno immediatamente, afferro la manica di Ben e lo tiro fuori a forza. Non capisco più niente, voglio uscire voglio uscire voglio uscire. Lo strattono più forte, indietreggio sempre più veloce, sbattiamo contro la porta. Usciamo, usciamo!

Perdo l'equilibrio, appoggio le mani a terra, barcollo fino all'angolo della strada e mi siedo sul marciapiede.

“Benedict non ce la faccio ti giuro. Cosa ci fa qua? Che vuole ancora?” gli chiedo con voce stridula. Avrei dovuto prevenirlo, non incontrarlo qui, a casa! Che faccio ora? Sarà venuto per ufficializzare il fidanzamento? Mia sorellla assieme a quell'imbecille? No, no, no!

“Amore, è quello che ti ha preso a botte? Andrew guardami negli occhi diamine, è lui?”- ondeggio la testa, più che altro con la speranza di scacciare via le lacrime- “E' lui?”- stringo forte gli occhi e annuisco questa volta. Si alza di scatto e io ho paura di cosa possa combinare, è incazzato, glielo si legge dagli occhi, ma rimane sempre pacato e sicuro nei movimenti. Mai confuso, mai irresponsabile, mai sciocco, mai seduto per terra su un marciapiede con le lacrime agli occhi.

Non fa in tempo a fare due passi che subito Gary e il suo completo da mille dollari lo fronteggiano.

“Da dove esci tu?” fa lui masticando una cicca.

“Sono il suo fidanzato.”per la prima volta, ho sperato che Benedict non avesse sfoggiato quella frase. Va infatti interpretata ancora come un'arma a doppio taglio: certo, con la prima lama mi può difendere, ma con l'altra si squarcerà la mano, perchè l'ignoranza delle persone è dura a combattere, ed una coppia gay è ancora un'eresia. Infatti è stato ferito, da quelle risatacce oscene di Gary. E anche spintonato via. Sanguina, in silenzio.

“Senti, frocio, tua sorella si sposa con me fra cinque mesi, mi hai capito?”

Disgusto. Mi tira un calcetto sulla gamba, con l'intento di farmi parlare probabilmente.

“Tu ne devi rimanere fuori. Io sono una brava persona e so cosa vuole Hannah. Saprai anche tu quanto è bello ricevere cazzi in culo, no?”

Dovrei.

Lo so, vi giuro, lo so.

Dovrei spaccargli la faccia e fargli ingoiare tutte le cattiverie che ha detto ma non muovo muscolo perchè sono un codardo, va bene? Non faccio niente e non è pigrizia. E' terrore e consapevolezza di essere troppo deboli, di non potercela fare. Torna in mente, così, a schiaffo, un bambino chiuso dentro l'armadio e qualche individuo a tirare calci contro le ante- “Effemminato del cazzo!” e subito dopo- “Stai zitto, perchè se viene la prof e tu gli racconti tutto, poi io ti pesto a sangue”, “No no, non fatemi male! Non parlo!” E allora cosa c'è ancora da discutere? Si è tutti vigliacchi e ci deridiamo da soli. Beato chi è forte. Beato chi reagisce. Sarà anche il più stupido dei vigliacchi, ma lui ce la farà. Per anni ho pensato di meritare quei calci nello stomaco. Era colpa mia, doveva partire da me la rivoluzione! Come dovrebbe partire da Hannah! Gary è nel giusto. Bravo, Gary. Sei un grande, Gary.

Poi però. Però però però. Benedict gli tira un pugno in pieno viso, con un dito gli parla minaccioso e lo allontana da me. “Tu non lo devi sfiorare, innanzi tutto.”

 

“Ci sono delle persone che semplicemente non riescono a far scattare quella rivoluzione, come dici tu Andrew.” Ben si tampona il labbro con il fazzoletto, per poi lappare un altro cucchiaino di gelato.-”Bisogna dargli una mano, non credi anche tu?”

“Ti sei preso tre pugni in faccia.” gli ricordo. Ho voluto parlargliene, senza però addentrarmi nel lerciume del mio passato, gli ho detto la mia idea, e come ci si dovrebbe comportare. Apatico, come sempre quando succede qualcosa di brutto e spiacevole. Eufemismi.

Continuo a guardarlo come fosse un eroe indesiderato, che difende una patria senza case o alberi e che per giunta non gli appartiene.

“Non potevo lasciare che quello ti schernisse o ancor più ti facesse del male.”

“Perchè?” sbotto.

Lui fa una breve pausa- “Ti devo proteggere, te l'ho già detto. E Hannah fa parte di te, quindi vedremo di risolvere questa situazione.”

Non dico niente, Ben allunga una mano fino alla mia, la accarezza e io ci poso la fronte.

 

Prove.

Ci tocca.

E' sera tardi, credo siano le undici ormai, fuori è tutto buio ed è giunto finalmente il momento di recitare. Benedict è con Martin, Mark, la Donna..insomma tutto il gruppo più chic. O forse semplicemente quello che ha dei ruoli simpatici. Quello che non deve fare lo psicopatico, per intenderci. Rimango solo sulla panchina dello spogliatoio, un bel Westwood addosso e quest'aria sconsolata che sta facendo incazzare Moriarty.

Senti Jim, mia sorella è stata picchiata, insieme a me per giunta, dal suo...

Noioooooooso!

E va beh, non si può parlare!

Crollo di nuovo nello sconforto.

La porta si apre con un cigolio ed entra Michael, che si siede accanto a me. Lo guardo con un sorriso, ma lui rimane serio. Mi fa voltare bruscamente verso di lui, in meno di un secondo ho i suoi meravigliosi occhi di fronte. Mi prende il mento fra le dita.

“Oi. Non so che ti succeda. Non lo so. Ma devi farti valere, okay?”

“Non è che io-”

“Taci. Tieni lo sguardo alto, poniti degli obbiettivi e raggiungili.”

Mi sembra tanto semplice.

Sguardo alto.

Obbiettivo.

Farcela.

“Mi hai capito, Moriarty?”

Sguardo. Obbiettivo. Farcela. Farcela. Farcela.

“Adesso usciamo e spacchiamo il culo a tutti, chiaro?”

Sorrido storto.

“Dobbiamo spaccare il culo a tutti, mi hai sentito?”

Mi alzo. Sistemo la giacca e guardo Michael con la coda degli occhi.

“Messaggio ricevuto. Ma dosiamo i termini..Moran.”

Apro la porta.

3

2

1

I gave you my nummmber...I tought you might caaaaall

 

E sono importante.

 

Is that a British Army Browning L9A1 in your pocket?

 

E sono coraggioso.

 

Or are you just pleased to see me?

 

E sono Moriarty.

Image and video hosting by TinyPic


______________________________________________________________________________________
OHHHHHH!
Uo! Sono esaltataaaaaaaaaaa
The stag in Italia. Vedi anche sotto voce 'sogno' o 'nuncepossucreddere' *____*
Ragazze, scusate l'indecente assenza ma ero in gita scolastica e ho dovuto saltare gli aggiornamenti di una settimana. Non capiterà più :(
Andrew cresce, mie care!

 

 

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Sherlock / Vai alla pagina dell'autore: _That Star_