Kaori dolcemente si risvegliò il mattino dopo. Le sembrava di
uscire da un sogno, e sentì un rossore invaderle le guancie quando i ricordi
della sera prima le tornarono alla memoria. Riaprendo gli occhi, incontrò lo
sguardo di Ryo che sorrise mormorandole:
-
Buongiorno...
-
Buon...
buongiorno... sei sveglio da... tanto...
-
No,
ma mi piace guardarti dormire.
Lei arrossì ancora di più quando le sfiorò le labbra con un
bacio prima di dirgli:
-
Sei
così bella...
-
Io...
io ho un appuntamento con Mick e devo passare a controllare la lavagna....
Lui borbottò mormorandole:
-
Non
possiamo restare un po’ cosi...
Davanti il suo broncio da bambino, gli
sorrise e gli passò un braccio attorno al collo:
-
Un
po’...
Al Cat’s
Eye...
Miki era al settimo cielo, il suo piano aveva funzionato
visto che Kaori non era ancora passata ed erano le 10 passate. Eriko arrivò all’improvviso e salutando Falcon si appollaio su uno sgabello prima di chiedere:
-
Allora,
dov’è Kaori?
-
Non
è ancora arrivata e io ho già un ideuccia sul
perché...
Sfregandosi le mani, Eriko sorrise
esclamando:
-
Fantastico!
Si voltarono quando sentirono arrivare Mick seguito da Kazue
che le salutò e scambiò uno sguardo con Miki e Eriko,
poi esclamò:
-
A funzionato!
-
Si e anche tu, a quando vedo, sei riuscita nella tua missione!
Mick aggrottò le sopraciglia:
-
Cosa
avete complottato?
-
Niente
che possa riguardarti mio caro – sorrise Kazue prendendo posto al bancone
accanto alle ragazze per aspettare che arrivasse Kaori.
***
Quest’ultima non sembrava avere fretta, ma vedendo arrivare
mezzogiorno, fece notare al suo stallone che era più che ora di alzarsi.
-
È
quasi ora di pranzo e le ragazze si preoccuperanno di non vedermi.
-
Non
è giusto.
-
Recupereremo,
te lo prometto.
-
Bene.
Alzandosi, fecero una doccia assieme. Lasciarono l’appartamento
ma poco prima di arrivare al Cat’s Eye, Ryo lasciò la mano di Kaori.
-
Faremo
la nostra solita entrata, solamente per cominciare...
-
Se
ci tieni – si lasciò sfuggire alzando le spalle prima di entrare e salutare le
sue amiche che subito la salutarono ridacchiando.
-
Buongiorno.
-
Buongiorno,
scusate il ritardo.
Ryo varcò la porta subito dopo, urlando:
-
Mikiiiii amore mioooooooooooo!
E Kaori fece apparire un martellone con il quale lo
scaravento a terra sotto lo sguardo desolato degli altri. Però Ryo si rialzò
mettendosi di fronte a Kaori con un sorriso affranto:
-
Senti
un po’, ci sei andata pesante!
-
Sei
tu che me l’hai chiesto.
Gli altri spalancarono gli occhi e rimasero a bocca aperta, fissandoli
allora Kaori esclamò:
-
Stiamo
assieme!
Subito le donne saltarono in piedi urlando, e Mick afferrò
Ryo per una spalla dicendo:
-
Alla
fine amico mio ti sei deciso... allora a quando il
matrimonio?
-
Io...
io non ci ho pensato, quando vorrà lei, per me va bene.
Le parole di Ryo non finirò alle orecchie di un sordo, visto
che subito Kazue prese la palla al balzo girandosi verso Mick:
-
Tesoro,
e se organizzassimo una doppia cerimonia, Ryo, Kaori, tu e io?
-
No
saprei, Kaori, Ryo, siete d’accordo?
Kaori e Ryo si scambiarono uno sguardo ed accettarono.
E’ così Kaori e Kazue si aiutarono l’un l’altra
per organizzare il loro matrimonio, una piccola cerimonia con tutti i loro
amici riuniti.
Un mese più tardi...
In una piccola chiesa, due coppie, due uomini in smoking e due donna in abito bianco, firmato Eriko
per Kaori e quello di sua madre per Kazue stavano di fronte ad un prete,
circondati dai loro amici.
Lo sweeper più temuto del Giappone stava sposando il suo
angelo, la donna che gli aveva offerto la sua anima e con la quale lui aveva
ritrovato il cuore che non pensava più di avere.
Tutto questo grazie ad una partita di poker! E del resto
Kaori non aveva ancora confessato a Ryo che dalla scuola media fino alle
superiori, era soprannominata... la dama di picche!
FINE.