Niente
è più
come prima
Ormai
siamo vicini a
Pittsburgh, penso che domani Der potrà rivedere sua madre.
Se è lei. Lo spero
tanto, perché non so se può superare
un’altra delusione. Siamo un po’ in
ritardo con la tabella di marcia a causa di tutti gli intoppi che ci
sono
capitati durante il viaggio. Ma adesso andrà tutto per il
meglio, ne sono
sicura, me lo sento.
<<
Come faremo
quando incontreremo la madre di Cloe? >> chiede Luck.
<<
Cerchiamo di
riportarla a casa >> rispondo.
<<
Sì, ma come?
>> chiede.
<<
Le diremo che
manca molto a sua figlia e che vuole che torni a casa >>
risponde Sam.
Der
sembra non voglia
parlare di quest’argomento davanti a tutti, forse
è meglio cambiare discorso.
<<
Muoio di fame,
ci fermiamo a prendere qualcosa? >> chiedo.
<<
Siamo in piena
autostrada, non penso ci saranno locali >> risponde Luck.
<<
Al prossimo
autogrill possiamo prendere qualcosa e ripartire subito dopo
>> dice Der.
<<
Ottima idea
>> risponde Sam.
E
così faremo.
Prima
di scendere
dall’auto per comprare qualcosa però Luck mi
blocca per un braccio.
<<
Perché non ci
portate qualcosa voi, mentre noi restiamo qui? >> chiede
Luck.
<<
Non mi sembra
il caso, e poi sono stanca di stare seduta >> rispondo.
<<
Dai tesoro
>> insiste.
<<
Va bene, vi
porteremo qualcosa noi >> dice Der mentre si dirige con
Sam verso
l’interno del locale.
<<
Perché sei
voluto restare qui? >> chiedo quando restiamo soli in
auto.
<<
Volevo restare
un po’ da solo con te >> risponde.
<<
Siamo sempre
insieme >> dico.
<<
Non come vorrei,
è quasi un anno che ci conosciamo e che stiamo insieme e non
abbiamo mai…
>> risponde con il suo sguardo malizioso.
So
dove vuole arrivare.
> chiedo facendo finta di niente.
<<
Siamo in
vacanza, quale momento migliore >> risponde.
<<
Non è proprio
una vacanza Luck, lo sai >> dico.
<<
Poco conta, non
siamo mai rimasti soli, sempre con Derek e Sam >>
risponde.
<<
Sapevi fin
dall’inizio la situazione >> dico.
<<
A proposito, i
tuoi sanno che tu e Sam siete qui? >> chiede con tono
sberleffo.
<<
Che cosa
centrano i miei adesso? >> chiedo.
<<
Dalla tua
risposta deduco che sia un no, allora si arrabbierebbero molto se lo
venissero
a sapere >> risponde.
<<
Cos’è, vuoi
fare la spia? >> chiedo con tono seccato.
<<
No, non lo
farei mai, questo significherebbe allontanarmi da te ed è
l’ultima cosa che
voglio >> risponde.
<<
Ma… >> lo
interrompo.
<<
Non c’è nessun
ma, è chiedere troppo voler trascorrere una serata da soli
con la propria
fidanzata? >> dice sarcastico.
<<
Questa non
sembra una richiesta ma una minaccia >> rispondo.
<<
Io non ho detto
questo >> dice.
<<
Ma lo hai fatto
capire >> rispondo.
<<
Non farei mai
una cosa simile contro la tua volontà >> dice.
<<
Saresti capace
di peggio >> rispondo.
<<
Che cosa stai
dicendo, sai benissimo che non è vero >> dice
alterandosi.
<<
Non so più cosa
è vero, Luck >> rispondo.
<<
Io lo sono, il
nostro amore è vero >> dice.
Amore?
E lui mi parla di
amore adesso?
Meglio
non
controbattere, sarebbe inutile.
<<
Dimmi almeno
che ci penserai >> continua.
<<
Eccoli qui, due
panini solo per voi >> ci interrompe Sam aprendo lo
sportello della macchina.
<<
Che succede?
>> chiede Der vedendomi un po’ arrabbiata.
<<
Niente >>
mi limito a dire.
Prendo
il mio panino e
comincio a morderlo a denti stretti e con tutta la forza che ho.
Immagino che
sia Luck. Se prima ero triste e dispiaciuta di doverlo lasciare adesso
non è
più così, per niente. Ma non posso farlo adesso,
Luck lo direbbe ai miei genitori
e questo manderebbe tutto a rotoli. Non posso permetterlo.
Per
tutto il resto del
viaggio resto in silenzio, non ho parole e Der l’ha notato.
Ha notato il mio
stato d’animo e forse anche Sam. Ma non posso dirlo a
nessuno. Se Der venisse a
sapere una cosa simile andrebbe su tutte le furie.
<<
Ci fermiamo qui
per questa notte? >> chiede Der.
<<
Vediamo se è
libero questo hotel >> risponde Luck scendendo
dall’auto.
<<
Aspettate qui
voi, è inutile scendere tutti >> dice Der.
Sam
ed io restiamo in
auto, proprio come ci hanno detto.
<<
Cos’è successo?
>> chiede Sam.
<<
Niente, perché
me lo chiedi? >> rispondo.
<<
È stato Luck?
>> chiede.
<<
Perché insisti,
ti ho già detto che va tutto bene >> rispondo
duramente.
<<
È libero,
possiamo fermarci qui >> ci interrompe Der tornando in
auto.
Scendiamo
dall’auto e ci
dirigiamo verso l’interno.
<<
Sono due doppie
>> dice Luck tutto contento.
<<
Bene allora, Lila
ed io, tu e Derek >> risponde Sam.
<<
Io pensavo che
potessi svolgere il tuo obbligo per questa notte >> dice
Luck.
<<
Ho già svolto
il mio obbligo la scorsa notte, ti ricordi? >> risponde
Sam.
<<
Era un obbligo
a metà e l’altra metà sarà
stanotte >> dice Luck.
<<
Va bene Sam,
tranquilla, dormirò con Luck >> li interrompo.
Derek
sembra sorpreso,
non so che farci, in fondo è per lui quello che sto facendo.
Ci
sistemiamo ognuno
nelle nostre camere e Luck è qui con me. Odio restare con
lui. Proprio così,
non ho mai voluto essere da un’altra parte così
come adesso.
<<
Ci hai pensato?
>> chiede.
<<
A cosa?
>> rispondo facendo finta di non capire.
Quanto
vorrei non aver
capito.
<<
Sai bene a cosa
mi riferisco >> dice.
<<
Alla tua
minaccia? >> chiedo.
<<
Chiamala pure
come vuoi, il fatto è che non posso più
resisterti >> risponde.
<<
Non è così che
si usa fare di solito >> dico.
<<
E come allora,
io ci ho provato in tutti i modi >> risponde.
<<
Non puoi
costringermi a fare qualcosa che non voglio >> dico.
<<
Sai che non lo
farei mai >> risponde.
<<
Ma se io non
farò quello che dici tu dirai ai miei che sono qui, non
è vero? >>
chiedo.
<<
Lila… >>
dice avvicinandosi.
<<
Ho bisogno di
una boccata d’aria >> rispondo uscendo da
questa stanza.
Come
può chiedermi una
cosa simile dopo tutto quello che c’è stato tra
noi? Non lo riconosco più. Lui
non è il mio vecchio Luck o forse è sempre stato
così ed io non me ne sono
voluta accorgere.
<<
Che fai qui?
>> mi chiede una voce che conosco alle mie spalle.
<<
Avevo bisogno
di un po’ d’aria >> rispondo.
<<
Vuoi dirmi
perché sei così? >> chiede.
<<
Non posso, tu
non puoi capire >> rispondo.
<<
Cosa non posso
capire Lila, sono tua sorella, chi meglio di me può capirti?
>> dice.
Una
lacrima mi riga il
viso.
<<
È stato Luck
vero? >> chiede.
Annuisco,
non so cosa
dire.
<<
Cosa ti ha
fatto quello, giuro che… >> continua.
<<
Mi ha chiesto
di passare la notte con lui >> dico con un filo di voce.
<<
E tu non vuoi?
>> chiede.
<<
Certo che no
Sam, io amo Derek >> rispondo.
<<
E allora digli
di no >> dice.
<<
Non posso
>> rispondo.
<<
E perché mai?
>> insiste facendo una faccia strana.
<<
Perché direbbe
a mamma e papà che siamo qui e Derek non potrà
rivedere sua madre >>
rispondo.
<<
Che gran…
>> dice.
<<
Shh… abbassa la
voce, giurami che Derek non saprà mai niente di tutto questo
>> rispondo.
<<
Lila tu non
puoi fare una cosa simile >> dice.
<<
Hai un’altra
soluzione? >> chiedo.
<<
C’è sempre
un’alternativa, è così che dici sempre
tu no? >> risponde.
<<
Anch’io lo
pensavo, ma questa volta no >> dico.
<<
Lo farò io
>> risponde.
<<
Che cosa?
>> chiedo.
<<
Starò io con
Luck, non è mica la prima volta >> risponde
scherzosa.
<<
Non sai quello
che dici Sam >> dico.
<<
Sì invece, è la
soluzione perfetta e poi non è proprio una penitenza
>> risponde
scherzosa.
Mente.
Non sopporta Luck
ormai. Forse in passato sarebbe stata contenta di una cosa
così, ma non adesso.
Non più.
<<
Non permetterò
mai che tu faccia una cosa simile per me >> dico.
<<
Questo è il
modo per farmi perdonare della notte del ballo >>
risponde.
<<
Ti ho già
perdonata per quello >> dico.
<<
Ma io non sento
che ti ho ricambiata >> risponde.
<<
No Sam, è fuori
discussione >> dico.
<<
Dai, perché no,
penso a tutto io >> risponde.
<<
E come credi di
fare, è stupido sì, ma sa riconoscere la
differenza tra me e te >> dico.
<<
Lo benderai,
così sarà tutto più magico
>> risponde.
<<
Hai visto
troppi film, non funzionerà >> dico.
<<
E invece sì,
fidati di me >> risponde.
<<
Io mi fido di
te ma non posso permetterti di fare una cosa simile, non me lo
perdonerei mai
>> dico.
<<
Tu non mi hai
costretto a fare niente, io ti ho rovinato la vita a scuola, con mamma
e ci ho
provato pure con Luck e adesso voglio farmi perdonare, ti prego, lascia
fare a
me >> risponde.
L’abbraccio
forte, quasi
la strozzo. Ho ritrovato Sam, la vera Sam, la mia prima migliore amica.
<<
Dovrai bendarlo
tu, non posso fare tutto io >> dice con tono scherzoso.
<<
Ti voglio bene
Sam >> dico abbracciandola di nuovo.
<<
Dai, devo prepararmi
per la serata >> dice scherzosa.
<<
Scema, lo so
che lo fai solo per me >> rispondo.
Torniamo
in camera e mi
attengo al piano, spero vada tutto bene.
<<
Ehi, dove sei
stata? >> chiede Luck.
<<
Ho fatto due
passi e… sì >> rispondo.
<<
Sì cosa?
>> chiede.
<<
Va bene,
accetto la tua proposta >> rispondo.
<<
Davvero?
>> dice venendo verso di me.
<<
A una
condizione però >> dico.
<<
Non lo dirò ai
tuoi, tranquilla >> risponde.
<<
Non questo,
cioè sì anche, però dovremo bendarci
>> dico.
<<
Bendarci? Che
idea è questa? >> chiede scherzoso.
<<
Sarà tutto più
magico, voglio che tutto sia perfetto >> rispondo.
<<
D’accordo, come
vuoi, allora fammi contemplare ogni singolo particolare del tuo corpo
>>
dice.
<<
Conosci già i
miei lineamenti >> rispondo.
Comincia
a baciarmi il
collo, non vedo l’ora che finisca.
<<
Aspetta
>> dice di colpo.
<<
Cosa? >>
chiedo.
<<
Io ho già visto
questo ciondolo >> risponde toccandomi la collana.
Oh
no, non si prospetta
niente di buono.
<<
Non può essere,
è la prima volta che la indosso >> dico
mentendo.
<<
Non su di te
>> dice uscendo dalla stanza.
<<
Luck, Luck dove
vai… >> dico inseguendolo.
Nella
stanza di Derek.
Oh cavolo!
<<
Ehi, che
succede? >> chiede Der vedendoci arrivare.
Luck
lo afferra per il
braccio e lo guarda attentamente.
Il
bracciale. Ha capito
tutto.
<<
Ecco dove lo
avevo visto >> dice.
<<
Qualcuno può
spiegarmi che succede? >> chiede Der.
<<
Avete qualcosa
da dirmi voi due, perché avete lo stesso ciondolo?
>> chiede Luck
nervoso.
<<
Ciondolo, cosa
dici, dai i numeri per caso? >> risponde Der.
Mi
tira verso di se con
forza e avvicina il mio ciondolo a quello di Derek.
<<
Non trattarla
così >> dice Der avvicinandosi a lui.
<<
Altrimenti?
>> risponde Luck.
<<
Altrimenti
dovrai vedertela con me >> dice Der con tono minaccioso.
<<
Ragazzi non è
necessario tutto questo, calmatevi >> dico cercando di
placare gli animi.
Luck
si avvicina a me e
guarda il ciondolo.
<<
L e D, Lila e
Derek, che romantico >> dice sarcastico tirandomi la
collana che finisce
per terra.
Derek
sferra un pugno a
Luck e lui fa altrettanto. Cominciano a picchiarsi ed io non so cosa
fare.
Resto paralizzata, immobile, ma devo fare qualcosa.
<<
Sam, Sam
>> urlo.
Lei
non risponde. Volevo
dirle di chiamare qualcuno, non voglio e non posso allontanarmi da qui,
ma non
mi ha sentita.
<<
Sai cosa ti
dico, stavo pure per andare a letto con la tua ragazza >>
dice con tono
contento Luck.
Derek
lo attacca con più
ferocia, si accanisce su di lui come non avevo mai visto fare in vita
mia.
Scendo
subito nella hall
a chiamare qualcuno, non durerà a lungo tutto questo.
Per
fortuna due uomini
riescono a dividerli. Sono pieni di lividi e tutto a causa mia.
È tutta colpa
mia.
Sam
resta con Luck, io
vado con Derek. Lui è sconvolto, non mi guarda nemmeno negli
occhi. Penso sia
per quello che gli ha detto Luck.
Prendo
l’alcool e il
cotone per medicargli le ferite, ma lui non vuole. Insisto, non posso
lasciarlo
in questo stato.
<<
Dimmi solo una
cosa, è vero quello che ha detto? >> chiede
Der.
<<
Sì >>
rispondo medicandogli le ferite sul viso.
È
inutile girarci
intorno. Si scosta e si allontana da me.
<<
Come hai potuto
>> dice furioso.
<<
Der non è
successo niente >> rispondo.
<<
Ma sarebbe
successo se non avesse visto la collana >> dice.
<<
Non è proprio
così Der, tu non puoi capire >> rispondo.
<<
Allora aiutami
tu a capire, perché non rispondo più di me stesso
>> dice.
<<
Non posso, ma
ormai è tutto finito >> rispondo.
<<
Lila o mi dici
tutto o lo scoprirò da solo, non so cosa è meglio
>> dice.
Forse
è meglio che sia
io a dirgli tutto. È inutile negare l’evidenza.
<<
Oggi Luck mi ha
proposto una notte con lui ed io ovviamente ho rifiutato, ma se non
l’avessi
fatto, lui avrebbe detto ai miei che sono qui e questo avrebbe rovinato
il
viaggio >> dico.
<<
Quindi hai
pensato di accettare >> risponde furioso.
<<
Che cosa avrei
potuto fare? >> chiedo.
<<
Avrebbe fatto
tutto questo contro la tua volontà? Non vale niente come
uomo >>
risponde.
<<
Non volevo tu
venissi a saperlo >> dico.
<<
Perché sai che
non l’avrei mai permesso. Non scambierei mai te per uno
stupido viaggio per trovare
forse qualcuno che mi ha abbandonato >> risponde.
<<
Io non te
l’avrei mai permesso e non me lo sarei mai perdonata
>> dico.
<<
Stavi per fare
tutto questo per me? >> chiede.
<<
Sam stava per
farlo >> rispondo.
<<
Che cosa centra
Sam? >> chiede.
<<
Lei ha capito
tutto e si è offerta di stare con Luck >>
rispondo.
<<
Tua sorella
avrebbe fatto tutto questo per me? >> chiede sorpreso.
<<
In realtà lo
avrebbe fatto per me, ma in fondo anche per te, per noi
>> rispondo.
<<
Devo
ringraziarla allora >> dice facendo per andarsene.
<<
È con Luck
adesso, non è una buona idea >> rispondo.
<<
Meglio se c’è
anche lui, gli darei un’altra lezione >> dice.
<<
Ormai è finita
Der >> rispondo.
<<
Niente è più
come prima >> dice.
<<
Noi lo siamo
amore, noi >> dico prendendogli il viso tra le mani.
Mi
stringe a se, quasi
non permettendomi di respirare. Adesso sento che è mio e
niente al mondo può
portarmelo via. Ma è vero, da adesso niente è
più come prima.