Usciti dall’aula, mentre Tiger e Goyle
tenevano occupati Ron ed Harry con delle insulse
chiacchiere, Malfoy si accostò minaccioso ad Hermione spingendola ad un angolo della stanza.
“Ehilà Granger! Come va,tutto bene?”
“Lasciami in pace, Malfoy!”
“Eh no!” Malfoy la bloccò per un braccio, mentre Hermione cercava di andarsene “Cara lurida Mezzosangue, non
dovresti disobbedirmi nelle tue condizioni, che sono,
a dir la verità, alquanto imbarazzanti. Non pensavo che tu e quel bamboccio di Weasley foste in grado di fare una cosa tanto sciocca, ma non si sa mai quando una cagna sta per generare
dei bastardi”
Hermione lo
guardò impietrita,sapeva ormai bene che Malfoy la teneva in pugno.
“Non osare dire queste cose,Malfoy!!! Sei solo un vile ricattatore, lasciami!”
“Brava!Devo ammetterlo hai del coraggio!Ma io ti
consiglierei di non urlare,sai il tuo segreto potrebbe
uscirmi dalla bocca prima o poi e sai che questo comporterebbe non solo la tua
espulsione ed emarginazione a vita visto che hai infranto le regole così clamorosamente,
ma anche il tuo caro amico,o forse dovrei dire marito, Weasley,
farebbe la fine del topo, questo lo sai vero?”
Ron vedendo che Malfoy la stava
importunando, si avvicinò con uno scatto repentino a lui, prendendolo di
spalle.
“Cosa vuoi da Hermione?Non la toccare neanche con un capello altrimenti
ti sbatto a terra!”
“Oh ma guarda che peccato!E’ arrivato Weasley,
sarà bene togliere il disturbo, ma ricordati Granger,
non finisce qui! Dobbiamo parlare di tante altre cose
noi due!”
Ron guardò Hermione perplesso
per quelle ultime parole che il ragazzo le aveva malignamente proferito in faccia.Voleva assolutamente una
delucidazione di quello che le stava accadendo.
“Hermione miseriaccia mi
spieghi che cosa succede?” il tono di Ron sembrava perdere alquanto la
pazienza, mentre Hermione cercava di evitare a tutti
i costi il suo sguardo, visto che il suo viso era
ricoperto da calde ed amare lacrime.
“No niente…Malfoy mi stava solo
insultando come il suo solito,ma non preoccuparti non
accadrà più!” Hermione scappò da sotto il naso di
Ron, che aveva cercato invano di fermarla, per poi dirigersi il prima possibile
verso la sua camera.
Harry e Ginny accorsero in quel
momento.
“La questione sta diventando molto preoccupante…”
disse Harry tenendo per mano Ginny.
“Vado io a parlarle!” Ginny si
avviò presso la stanza dell’amica, sicura di poter ottenere spiegazioni.
Hermione
entrò in camera in lacrime. Gettò ogni cosa a terra, per poi cadere carponi sul
pavimento, aggrappandosi con le unghie alle lenzuola del letto. Le sue lacrime
bagnavano i fili che intessevano la coperta. Il cuscino assorbiva le sue urla
disperate.
“Come farò ora?
Come?” continuava a disperarsi mentre si toccava il ventre, che di li a pochi mesi sarebbe stato difficile nascondere “ Come
abbiamo potuto sbagliare così ingenuamente? Come è
possibile che una forza grande come l’amore ora mi faccia soffrire?...maledetto
Malfoy! Mancavi solo tu ora a rendere le cose ancora
più difficili. In fondo se riuscissi a mascherare il tutto per questo ultimo
mese scolastico potrebbe filare tutto liscio…il punto
è che non sono affatto sicura di avere tanta forza da
tenere il bambino, forse non dovrei …”
Mille dubbi in quel momento l’assalivano.
Mai prima di allora, Hermione doveva riflettere sulla
vita e sulla morte, su una decisione che normalmente non spetta prendere ad una adolescente.
“ Hermione apri
sono Ginny!...Hermione!”
La ragazza non rispondeva, era immersa solo nei suoi pensieri travagliati, da
cui ne uscì apparentemente solo nella notte, quando il sonno riuscì ad
alleviare in minima parte le sue preoccupazioni.
Il giorno dopo prima dell’arrivo in sala comune per il
pranzo, Malfoy attese la grifondoro
all’entrata della porta e la trascinò con sé nel primo luogo appartato. Hermione non potette opporre resistenza.
“Buongiorno Granger!
Oggi dovrai fare alcune cose per me…” iniziò con aria
arcigna il serpe verde.
“C-cosa?Io non farò mai niente
per te, chiaro?” la sua aria risoluta sapeva che non poteva durare più a lungo,
ora che il segreto non poteva essere rivelato
“Ah no? Bene allora avviseremo prima Weasley, che non
è al corrente di tutto quello che è accaduto e poi
procederemo con la McGranitt, o preferisci qualche
altro professore magari più clemente con i mezzosangue come te? In fondo avete
bisogno di essere compatiti voi luridi come siete, ma la colpa non è vostra se
siete nati disgraziati da dei insulsi babbani!”
“SE PENSI DI INTIMORIRMI TI
SBAGLI!” Hermione con le lacrime agli occhi rifilò un
sonoro schiaffo a Malfoy, che dopo un primo momento
di smarrimento per l’inaspettata reazione della ragazza l’afferrò
per i polsi violentemente fino a stritolarglieli, poi le rifilò un pugno in
viso.
La lasciò quasi schifato dal suo contatto con lei e si
diresse risoluto verso il primo professore, ma Hermione lo bloccò di scatto per un braccio.
“Fermo! …va bene farò ciò che vuoi!” queste parole le costarono care ma in
fondo era l’unico modo per posticipare la scoperta del suo errore.
“Bene!” sorrise Malfoy davanti
al suo viso impaurito “Non dovresti pensare al bene del tuo bastardo? Oppure
farai come tutti gli animali e lo abbandonerai alla prima occasione? Sai non mi interessa, l’importante è che ora tu abbia capito chi
comanda”
“ cosa devo fare?” disse piangendo Hermione
“uh…una cosa da niente! Sarò
magnanimo con te…devi solo intralciare l’andamento
della prossima partita di Quidditch, fermando Potter
e Weasley! Questa volta saranno i Grifondoro
a perdere. Scegli tu il metodo non mi interessa,
l’importante è che lo faccia. Procura qualche guaio a quei due:rompigli una gamba, un braccio, ti lascio campo libero, ma
toglimeli di mezzo per parecchio tempo!...non dovrai fallire, chiaro? Manca
solo un giorno alla prossima partita fatti frullare qualche idea, o sarà peggio per te!”
Hermione
sbarrò gli occhi a quelle parole. Le avrebbe potuto chiedere di tutto, ma non
andare contro i suoi stessi amici, sarebbe stato troppo crudele! Tuttavia è di Malfoy che stiamo parlando, non di un semplice serpeverde.
“Ah dimenticavo! Visto che sei così brava dovrai svolgere tutti i miei compiti
fin quando non lo decido io, ma non ti peserà,vero?” Malfoy
continuava a stuzzicarla con quelle parole così odiose, che Hermione
non poteva più sopportare.
Il biondo si allontanò da lei, senza
più sferrare parola.
Hermione era
rimasta senza fiato dopo quelle insulse richieste. Da lontano vide arrivare
Harry e Ginny. La ragazza cercò di celare la sua
ansia sotto un falso e tirato sorriso.
Ringrazio tutti quelli che ancora mi stanno seguendo e che continueranno a farlo!un grazie speciale ad Alessandra e Kapoch!thank you! Mi raccomando lasciate tutti un commentino!
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