Chapter 1. Dopo due anni sono ancora qui, seduta su una sedia con la mia chitarra fra le braccia. Su una sedia di legno nel mio giardino, accanto alle piante che ascoltano il suono che produce il mio strumento. La muovo dolcemente e inizio aa cantare. La famosa canzone che mi cantava sempre mia madre per farmi star bene. Anche se sono passati parecchi mesi, la ricordo ancora molto bene. Mi sento strana quasi come rinata. Si perchè la musica mi fa sentir viva, una bellissima sensazione. Sento delle urla lontane 'Maddyyyyyyyy' una voce forte e possente, la sento ancora ma stavolta più vicina 'Maddy, sbrigati, farai tardi'.....fare tardi per cosa mi chiedo?..oh no, è mio padre che mi sta per svegliare, non voglio che lo faccia, mi sento benissimo nel mio sogno. Geff: Maddy dai svegliati che altrimenti farai tardi per gli ultimi giorni. - mio padre mi strattona ed goffamente gli do un ceffone. Porta la sua mano sul naso in un modo buffissimo ed io mi alzo. Scoppio in una risata che lo fa offndere un po', ma poi lo abbraccio. io: scusa papà, non l'ho fatto di proposito - rido sotto i baffi per non offenderlo ancora. Leva la mano e ride anche lui. Geff: fa niente piccola, ma ora preparati che ti aspetta la colazione. - esce e mi rimane alle prese con l'armadio. Lo fisso con faccia scocciata, poi indosso un completo. Quando scendo giù in cucina c'è solo mio padre che mi aspetta per la colazione, evidentemente mio fratello dorme ancora, dopotutto non deve andare a scuola anche gli utlimi giorni visto che frequenta ancora le elementari. Mi siedo e sorseggio il thè caldo e mio padre fa lo stesso. Mentre bevo ho intenzione di raccontare a papà del sogno. io: papà...- mio padre anlza un sopracciglio in segno di continuare. - ho sognato di ritornare a suonare. - mio padre fa un sorriso comprensivo e pensa prima di parlare. Geff: ed era un bel sogno? io: non volevo più svegliarmi. -mio padre mi guarda e sorride ancora- credi sia un segno? Geff: non lo so, so solo che tu sei nata per la musica, vivi per quello anche se non te ne rendi conto. - sorrido a quella frase ma non so cosa rispondere. Così mi alzo e do un bacio sulla guancia a papà e corro a prepararmi. Dopo dieci minuti mi ritrovo già fuori casa con la mia migliore amica: Katy Rosevelt. Ci conosciamo da dieci anni ed è una delle poche persone di cui mi fido cecamente. Ne abbiamo passate tante e è l'unica che mi è stata vicina nei momenti difficili come la morte di mamma, non è un'amica, è una sorella. Oggi è l'ultimo giorno di liceo, gli esami sono stati fatti da una settimana ed oggi si festeggia. Io e Katy entriamo in cortile dove tutti i ragazzi del nostro anno sono in delirio. Tra tutti lo vedo, eccolo lì, fermo, con la sua nuova ragazza. Mi fermo di botto visto che mi vengono i colpi al cuore ogni volta che li vedo vicini. Quello è Logan, il mio ex! Abbiamo avuto una lunga storia per un anno che è andata a finire molto male per me, non dovevo fidarmi di esseri luridi come lui, ma purtroppo era ancora nei miei pensieri. Katy nota la mia espressione e subito capisce, lei sa tutto di me. Katy: hei ma ti rendi conto che è un bastardo? - annuisco senza distogliere gli occhi dalla coppia. -vedrai che entro poco tempo per te non esisterà più. io: lo spero. - sospiro e passiamo avanti i due che sono seduti su un muretto, Logan mi segue con lo sguardo fino a che non entro a scuola. Io e Katy siamo compagnie di banco. Dopo qualche minuti entra il professore di letteratura e fa il suo discorso di fine anno. Prof: Beh ragazzi, sono stati 3 anni impegnativi e duri, ma insieme abbiamo raggiunto i nostri obiettivi ed ora siamo giunti al termine del nostro cammino insieme. Voglio dirvi che sono stati dei bellissimi anni ed ho imparato anche io qualcosa da voi. Spero avrete tutti una bella vita. - ed ha continuato così per tutta l'ora. Dopo sono seguite altre 3 ore e quando è suonata l'ultima campanella, i ragazzi si sono buttati nei corridoi ballando ed esultando tipo come se stessero in High School Musical 2. Io e Katy abbiamo pianto quando abbiamo salutato tutti coloro a cui eravamo affezionate, anche se non avevamo rapporti strettissimi, ci volevamo un grande bene. Siamo uscite in cortile e Logan mi è venuto a parlare. Logan: Hey.. io: Ciao! - Katy ci guarda e poi va un po' più avanti. Logan: volevo solo dirti che spero passerai una bella estate.- sgrano gli occhi e per un secondo non so che dire. io: grazie, auguro lo stesso a te! - raggiungo Katy prima che Logan possa aggiungere altro, ed insieme ci incamminiamo a casa. Quando torno, salgo in camera e trovo un nuovo libro sulla scrivania. Io amo i libri. Questo era quello che volevo da un po' e finalmente papà me l'ha preso. Lo apro e trovo una strana busta color crema. Incuriosita la apro e trovo dei biglietti per l'Irlanda..