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Autore: Pakyarmi    06/04/2014    2 recensioni
Da quando ho iniziato a leggere Naruto, mi sono subito affezionata ai vari personaggi... Tutti mi hanno colpito, chi più, chi meno, ma ce n'è uno che adoro particolarmente: Sasori. Dopo lo scontro che ha avuto con Sakura e sua nonna ho iniziato ad amare questo personaggio; un uomo che decide di sacrificare sè stesso, il suo corpo e le sue emozioni, per diventare una marionetta... Mi sono chiesta: perchè? Che cosa ha fatto in modo che lui cambiasse radicalmente da bambino, affezionato ai genitori e desideroso d'affetto, a marionetta umana, killer senza emozioni o sentimenti? Ho immaginato che nel periodo della sua "sparizione" lui incontrasse una persona molto speciale... Una bambina che rapidamente riesce ad entrare nel suo cuore e che, altrettanto rapidamente, muore, abbandonando ancora una volta il povero Sasori ad un destino di solitudine e rimpianti...
Che altro posso dire? E' la prima storia che scrivo e il titolo fa decisamente pena... bhe, spero di non fare troppi errori di ortografia e che vi piaccia... buona lettura ;)
P.S. mi scuso se sono andata a capo più volte quando non serviva, ma avevo problemi con Word e sono stata costretta ad usare il blocco note...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akasuna no Sasori
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Non aveva mai corso tanto in vita sua, eppure non era stanca e continuava a correre come se qualcuno la stesse inseguendo... Piangeva e correva senza meta per i corridoi bui del covo... Hidan l'aveva spaventata a morte... Quel paletto infilato nel petto gli ricordava troppo sua madre, e il giorno in cui era stata presa in custodia da Sasori... Il giorno in cui aveva perso tutto, o almeno così credeva... Se non fosse stato per suo fratello lei ora dove sarebbe? Forse sarebbe passata a miglior vita, forse anche se si fosse salvata avrebbe vagato a vuoto nel deserto per anni... Quel giorno aveva perso sua madre, suo padre, la sua casa, i suoi amici, il suo villaggio... Già il suo nome le ricordava troppi momenti non esattamente felici... Ora ci si metteva anche quel maniaco di Hidan a tormentarla... Intanto continuava a correre, con il ricordo di quell'armadio, che sarebbe stato meglio non aprire... Andò a sbattere contro qualcosa... "Uhm...? E tu che ci fai qui da sola?" "I-itachi-san... M-mi dispiace, scusa..." disse, cercando di parlare senza singhiozzare... Quegli occhi profondi, scuri come la notte la fissavano... Lo sguardo severo del ragazzo la tranquillizzò un pò... "Perchè stai piangendo?" "I-io..." Non riuscì a trattenere le lacrime e scoppiò a piangere... Itachi guardò intorno... Non c'era nessuno... La prese in braccio... "Su, calmati ora..." Non riusciva a smettere di piangere... "Dov'è Hidan?" A quelle parole il pianto si fece più forte... La strinse a sè, si guardò attorno di nuovo e la portò con sè, tenendola in braccio mentre la sua tunica si infradiciava di lacrime e muco... Dopo poco entrò in una stanza, spingendo la porta con un piede, e si sedette su di un letto... Erano in camera sua e di Kisame... "Cosa ti ha fatto?" Vedendo che lei non accennava a smettere, la strinse ancora di più... "Calmati..." Quel contatto... Il calore di un corpo che la abbracciava e la stringeva a sè... Doveva ammetterlo, un pò le mancava... Voleva bene a suo fratello ma era sempre come abbracciare un corpo senza vita... Se aveva freddo, non poteva rifugiarsi tra le sue braccia e spesso si ritrovava con qualche scheggia addosso... Senza accorgersene smise di singhiozzare... "Hai finito?" La voce calda di Itachi la raggiunse... Lei si staccò da lui e si accorse della spalla bagnata del ragazzo.. "M-mi dispiace..." "Tranquilla... non fa niente..." La poggiò delicatamente sul letto e si tolse la tunica... La poggiò su di una sedia... Suna si guardò intorno... La camera era pulita ed ordinata... Da un lato della stanza si intravedeva una grossa vasca piena d'acqua... Un acquario? Era enorme ma non c'era nessun pesce all'interno... Il ragazzo si accorse della perplessità della bambina e le si avvicinò... "E' per Samehada..." "Sa-samehada?" "La spada che Kisame si porta dietro..." Si gettò sul letto, di fianco a Suna... "Samahada è una spada leggendaria... Sarebbe anche errato definirla spada a dire il vero... Somiglia molto ad un piccolo squalo... Come Kisame d'altronde..." "Itachi-san?" "Uhm?" "Posso appoggiarmi a te?" Lui annuì con un cenno e Suna poggiò la testa sul petto del ragazzo... Era soffice... Caldo... Umano... Lui le poggiò una mano sul capo e abbozzò un lieve sorriso... "Raccontami cosa è successo..." "Ho visto Hidan con un paletto di ferro infilato nel petto e mi sono spaventata... Pensavo fosse morto, ma a quanto pare stava solo dormendo..." "Stava dormendo?" "Sì... Ma... Cioè, dico io... Quale razza di mostro riesce a sopravvivere ad un paletto infilato nel cuore? Anzi, quale razza di mostro si addormenta con quel coso all'interno del corpo!" "Non è questo il vero motivo... Suna, perchè sei scappata in quel modo davanti a questa scena?" "Oh... Io e-ecco..." "Ti va di parlarmene?" "E'... E' che io... Lui..." Sentì un nodo alla gola e le lacrime salire, ma cercò di trattenersi dal piangere... Vedendo la reazione della bambina iniziò a carezzarle la testa... Gli raccontò della guerra, del villaggio, del suo braccio... Di sua madre... Della promessa che aveva fatto a sè stessa... Avrebbe trovato l'assassino e si sarebbe vendicata... "Sai, io ho un fratello minore..." Lei lo guardò perplessa... "Anche lui sta soffrendo molto... E sta pianificando la sua vendetta..." "La sua vendetta? Su chi?" "Non posso dirtelo, mi spiace... Ma tu gli somigli molto..." Restarono in silenzio per un pò... "Itachi-san..." Inclinò il capo per guardarla "Tu vuoi bene a tou fratello?" "Sì... Gliene voglio molto..." "E lui?" "Lui cosa?" "Lui ti vuole bene? Io non vi ho mai visti insieme..." "Lui è la persona che un giorno metterà fine a tutte le mie sofferenze... Mi salverà da me stesso ma non so dirti altro..." "Cosa vuoi dire?" "ITACHI! LA MARMOCCHIA E' CON TE? L'HO CERCATA DAPPERTUTTO MA NON L'HO TROVATA! DEVO RIDARLE UNA STUPIDA BAMBOLA CHE HA LASCIATO DAVANTI CAMERA MIA!" La voce di Hidan risuonò nel corridoio... "Uff... Hidan... Rumoroso come sempre..." Suna si nascose dietro il ragazzo, che nel frattempo si era alzato a sedere... E attese che il "maniaco" entrasse...
  
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