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Autore: Meg___X3    09/07/2008    14 recensioni
Inuyasha e Sesshoumaru, all’alba delle vacanze estive, ricevono la notizia che una ragazza sarà ospitata in casa loro. Ma chi l’ha deciso? E soprattutto, chi è questa sconosciuta? Riguardando il testamento del loro defunto padre, le cose cominciano a complicarsi più del dovuto… * Ciao! ^^ Questa è la mia prima pubblicazione! Spero vi piaccia <3 Meg.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Alchimia dei sensi.



 

 

Capitolo sette.
Terribile tentazione.

 

 

 

 

 

«Sono molto contenta di conoscerti, Sango» mormorò Kaede, gentilmente, stringendo la mano alla nuova venuta. «In questo momento Inuyasha non è in casa, mi dispiace».

Molto meglio, si disse dentro di se. Poi sorrise. «Questa villa è favolosa» mormorò, con gli occhi luccicanti. Guardò i soffitti alti, i quadri ed i pavimenti di marmo…

«Questo mi lusinga, Signorina Hirai» esordì una voce maschile alle sue spalle. Sesshoumaru No Taisho era giunto dal salotto, cinto in pantaloni neri eleganti ed in una camicia inamidata. «Benvenuta».

Lei abbassò il capo, in segno di rispetto. «Spero siano bene accette… le lusinghe» rispose, con un sorriso indisponente.

Il demone la fissò, atono. «Lo sono sempre» mormorò.

La ragazza lo guardò attentamente. Era un uomo sui vent’anni, forse di più. Aveva un portamento elegante ed impeccabile, ma il suo volto sembrava molto freddo e scostante… risultava addirittura fastidioso, se corredato alla sua voce da serpente.

«Sono molto contento che siate arrivata. La vostra stanza è al piano superiore, e spero che il soggiorno sia di vostro gradimento».

«Non ho alcun dubbio al riguardo» ammise, con tacito sarcasmo.

Lui la guardò, glaciale. «Organizzatevi voi stessa con Inuyasha. Se volete, stasera sono disponibile, arrivederci». Si congedò molto formalmente, e si avviò alla sua destra.

In tutto quel discorso, Kaede era scomparsa. Sango fece un respiro profondo.

«Una ragazza della mia età?!» fu l’esclamazione che raggiunse le sue orecchie. Sembrava fosse stata una voce femminile a dirla. Lasciò a terra il borsone e si sporse nella sala da pranzo. Kaede stava discutendo con una ragazza dai capelli color ebano e gli occhi color cioccolato.

«Ciao» mormorò, gentile, al suo indirizzo.

La ragazza che aveva chiesto di lei si voltò dalla sua parte, sorpresa. Poi sorrise. «Oddio! Hai davvero la mia età!» esclamò, sorpresa «e sei una ragazza!» mormorò, al culmine della gioia.

Sango aggrottò le sopracciglia. «Eh… già» sussurrò.

«Piacere, io sono Kagome!» corse verso di lei e le porse la mano, affabile. «Vieni da Tokyo, vero? L’ho capito dai tuoi abiti» mormorò, indicando i jeans a sigaretta e la canottiera nera. «Ma non hai caldo?» borbottò, guardando la minigonna e il top bianco che indossava lei stessa.

Sango si sentì tempestata di domande e la sua espressione – molto probabilmente - lo trasmise.

Kagome portò le mani avanti, in segno di scuse. «Perdonami, ma quando sono agitata o felice comincio a parlare a macchinetta!» disse, ridendo.

«Il che accade veramente molto spesso…» esordì un’altra voce. Un’altra ragazza aveva fatto il suo ingresso nella sala da pranzo. Aveva il volto più infantile che avesse mai visto: gli occhi grandi, le ciglia lunghe, il naso piccolo e le labbra carnose. Poteva dimostrare si e no dodici anni, fino a che non osservavi il suo corpo maturo.

«Lei è Rin, ed è la mia sorellina adottiva» mormorò Kagome, calcando con acidità il nome della piccola.

Che caratterino. «Piacere» disse, educata.

«E tu?» chiese Kagome, impaziente «come ti chiami?».

«Sango Hirai» mormorò, pacata.

Rispetto a lei, la diciottenne dagli occhi color cioccolato sembrava un tornado. «Vieni da Tokyo?».

«Si… dal quartiere Adachi» mormorò.

Kagome spalancò gli occhi. «Oh.. ma è proprio qui vicino!».

Sango annuì, mentre Rin le si avvicinava. «E voi da dove venite?» domandò, prendendo finalmente l’iniziativa.

La diciottenne dagli occhi color cioccolato ne fu entusiasta e sorrise gioiosamente. «Da Suginami. Abitavamo in un tempio».

Lo sguardo di Rin si incupì lievemente.

Sango fu sinceramente interessata a quell’informazione. «Davvero? Risalente a che epoca?».

«Medioevo» rispose, gentile.

Rin sorrise. «Sei qui in visita?» domandò, incuriosita.

«Oh, no» disse, scuotendo il capo «devo fare da tutor ad Inuyasha No Taisho».

Kagome sussultò visibilmente.

«Tutto ok?» le domandò Sango, preoccupata.

La mora annuì, con un vago rossore sul volto. «Oh… si, si» poi tossì «da tutor ad… Inuyasha?» biascicò, faticando a pronunciarne il nome.

«Si, me lo ha chiesto suo fratello». Sango alzò un sopracciglio vedendo ripetersi un sussulto ma – questa volta, proveniente da Rin. Le fissò, stranita. «E voi come mai soggiornate qui?».

«Io» disse Kagome, prendendo parola «sono… cugina di Inuyasha» ammise, con un lieve tremore. Sorrise falsamente.

«Ah. Non ne sembri felice» azzardò, con un sorriso «hai ragione, è davvero insopportabile».

Kagome arrossì furiosamente. Non è affatto quello che intendevo! «Eh… già…» sussurrò «ma tu come lo conosci?».

Sango sospirò. «Vado nella sua stessa scuola» disse «ma non ci ho mai parlato, non lo sopporto».

Rin aggrottò le sopracciglia. «Come mai? Sembra una brava persona» mormorò, gentile.

La nuova ospite spalancò gli occhi, incredula. «Una brava persona?!» scoppiò in una risatina isterica «è un vandalo senza alcun senso di responsabilità!» sbottò, infastidita «per colpa sua il preside ha richiesto ad ogni studente una quota per ricostruire la palestra!».

Kagome la fissò, sorpresa. Un vandalo?, pensò, sconvolta. «Ricostruire la palestra…?».

«Si, l’ha praticamente distrutta in una rissa» esclamò, piccata «e a noi tocca pagare». Era ovvio che si fosse trattenuta dall’esclamare un fitto elenco di parolacce.

Kagome e Rin si guardarono, stupite.

«In effetti è… quasi sempre arrabbiato…» ammise Rin, alzando le spalle.

Sua sorella la ignorò. Quando l’ho visto da umano non era arrabbiato, si disse, dolcemente. Anzi, pareva tranquillo. Poi aggrottò le sopracciglia. Però forse lo era perché era proprio umano.

«Quanto ti fermerai?» domandò Rin, felice di avere un’amica in più.

«Non ne ho la più pallida idea» ammise lei, scuotendo le spalle «penso a lungo… visto che quello là ha da recuperare almeno cinque materie».

Rin spalancò gli occhi. «Oddio! Cinque!? Poverino!».

Kagome si zittì. Cosa gliene importava a lei di quante materie doveva recuperare Inuyasha No Taisho? …Già, proprio niente. Oh, ma che sciocchezza! A lei gliene importava eccome! Era davvero preoccupata. Un vandalo, un picchiatore? Eppure sembrava così… pacato. Beh, pacato forse no, ma controllato si. Controllato…

«Ehi Kaggy? Ci sei?» domandò Rin, con una risatina. Poi si voltò verso Sango. «Ogni tanto se ne va nel mondo dei sogni…». Qualche istante dopo si diede della sciocca per quella battuta: chi era quella che se ne andava davvero nel mondo dei sogni? Sorrise tirata.

«Scusate, ero sovrappensiero» mormorò, fissando la nuova arrivata. Aveva il volto ovale e di carnagione molto chiara. Gli occhi erano allungati e molto affascinanti, di un impreciso color nocciola, con riflessi simili all’ametista. Il naso era dritto e sottile, le labbra allungate e carnose. Non aveva mai visto una ragazza così bella. Le venne spontaneo porgerle quella domanda. «Oh Sango, sei fidanzata?».

Lei rimase un istante immobile, poi arrossì come un semaforo. «No! Cosa te l’aveva fatto credere?!» mormorò, con una certa foga.

Kagome alzò le spalle. «Beh… sei una bellissima ragazza…».

Rin annuì. «Davvero!».

Sango arrossì nuovamente e questa volta abbassò il capo. «Ehm… grazie…» biascicò, imbarazzatissima.

Le due sorrisero, intenerite, poi Kagome la abbracciò di slancio. «Mi stai già simpatica!» esclamò, gioiosa.

Rin annuì, con un sorrisone.

Sango le fissò, con un piccolo sorriso. Sono molto simpatiche, ammise a se stessa. Di solito non dava così tanta confidenza. «Beh… grazie dell’accoglienza».

«In quale stanza dormirai?» domandò Kagome, entusiasta.

Si voltarono verso Kaede, ed ovviamente non la trovarono. La diciottenne dai capelli color ebano si lasciò andare ad uno sbuffo. «Possibile che sparisca sempre…?».

«È normale?» chiese Sango con un risolino.

«Oh si!» rispose Kagome, sconsolata, scatenando l’ilarità di Rin «e poi riappare sempre quando meno te lo asp…».

Non riuscì a concludere che sentì qualcuno picchiettarle sulla spalla.

«…etti» biascicò, di fronte al sorrisone di Kaede. Rise istericamente.

Rin e Sango scoppiarono a ridere di quella pessima figura e la tensione si sciolse velocemente.

«Sango alloggerà nella stanza di fianco alla tua, Kagome» mormorò, poi ebbe un’improvvisa illuminazione «Dimenticavo, Kagome: i giardinieri aspettano le tue disposizioni per il Gazebo di Rose».

Lei aggrottò le sopracciglia, ed annuì. «Ma certo! Vado subito!». Si voltò verso Rin e Sango, indaffarata. «Scusate ma devo scappare!» e detto ciò si allontanò a passo spedito.

Sango fissò la sua figura allontanarsi. «Ma dove va?».

«Al Gazebo di Rose. Il padrone di questa villa gli ha lasciato in eredità quell’edificio, e deve curarlo lei» spiegò, gentile.

Kaede annuì. «E non è un lavoro semplice!» esclamò, indicando le scale «seguimi, Sango. Ti accompagno nella tua stanza».

Ma la ragazza fissò nuovamente il giardino. Chissà com’era quel Gazebo... Scosse il capo e si affrettò a seguire Rin e Kaede.

 

 

 

 

 

Kagome era corsa in giardino, dove un folto gruppetto di giardinieri la aspettavano sbuffando. Quando si avvicinò, notò che confabulavano fra loro, ed uno sembrava essere il “giardiniere-capo”.

«Oh! Salve, molto piacere! Io sono Kagom..» ma non riuscì a concludere, perché proprio quell’uomo, la sovrastò con la sua voce.

«Si, certo, ma noi siamo pagati a giornate e vogliamo fare in fretta» sbottò, più che maleducato, guardandola dall’alto in basso.

Kagome socchiuse gli occhi, offesa, ma decise di lasciar perdere. «Benissimo, allor…».

Lui la zittì. «Sbrighiamoci» tuonò, seguito dagli altri giardinieri.

La diciottenne lo fissò, cercando di addolcire la pillola, e si incamminò con lui sul sentiero che conduceva al Gazebo.

«Il Gazebo ed il terreno circostante coincide a nord con l’Osmunda, e questo rovina la crescita delle rose» le comunicò, frettoloso.

Kagome lo fissò, confusa. Osmunda?

«…e c’è un Pollone che ostruisce la crescita delle rose e rovina la visuale est. Lo dobbiamo tagliare?».

«Ehmm…» tentò, senza sapere minimamente cosa dire. Un Pollone? Cos’era, un pollo grasso?! Fissò con orrore i volti dei giardinieri, che attendevano la sua risposta. «Beh… direi…».

Il sopracciglio del “giardiniere-capo” si alzò precipitosamente.

«Tagliate quel pollone alla radice e sistemate gli argini» esclamò una voce autoritaria alle sue spalle.

Kagome si voltò, incontrando lo sguardo dorato di Inuyasha No Taisho. Arrossì fino alla punta dei capelli. Il mezzodemone indossava stranamente una camicia bianca e ciò lo rendeva decisamente molto sexy. I suoi occhi color miele non incrociarono neanche un istante i suoi, ma il prurito alle mani la colpì senza lasciarle scampo.

La sorpassò senza guardarla. «Inoltre sistemate l’irrigazione attorno alle rose e potate le siepi e l’erba».

I giardinieri annuirono, pendendo dalle sue labbra.

Kagome lo fissò, imbarazzata. Che orribile figura aveva fatto! Le veniva incaricato un lavoro e non era nemmeno in grado di svolgerlo! «…g-grazie…» biascicò, imbarazzata. Che diamine le stava succedendo? Balbettava!? Lei non aveva mai balbettato!

Lui si voltò verso di lei, scatenando l’inferno.

Quelle pozze dorate ardevano come fiamme, tanto che sentì una vampata di calore in tutto il corpo. La gola le si seccò di colpo e dovette socchiudere le labbra per respirare. Erano vicini, troppo vicini.

«Non sai che cos’è un pollone, vero?» le sussurrò, roco, guardandola magneticamente negli occhi color cioccolato.

Non riuscì ad interrompere quel contatto visivo, mentre il mondo attorno a lei scompariva come un fiume in piena. Il prurito alle mani sembrò sfocarsi, come la rabbia nei confronti dei giardinieri… Il suo sguardo era smarrito come lei.

«È un ramo cresciuto sul tronco dell’albero…» sussurrò, avvicinandosi inaspettatamente.

Il mondo cominciò a girare, attorno a quegli occhi dorati.

«…e va tagliato, perché altrimenti rovina le altre rose…» soffiò, vicino alle sue labbra.

Si era chinato verso di lei lentamente, ed il suo alito caldo le sfiorava la pelle morbida.

 

Tu-tum. Tu-tum.

 

Rimasero a fissarsi per un tempo indefinito. Miele nel cioccolato. Sembravano cercarsi, rincorrersi, perdersi e poi ritrovarsi. In un gioco di occhiate in cui nessuno poteva uscirne vincitore.

 

Tu-tum. Tu-tum.

 

Kagome sentì il suo respiro affrettarsi, ed il prurito alle mani ritornare improvvisamente a colpirla, con fastidiosa insistenza.

Lui le catturò le labbra in un bacio.

Aveva la bocca ruvida ma piacevole, sensuale. Le sfregò le labbra con le sue, fino a che Kagome non le socchiuse, permettendo di approfondire quel delizioso contatto.

 

Tu-tum, tu-tum, tu-tum…

 

Inuyasha le afferrò il mento fra le dita, con delicata violenza, sfiorando il suo palato sapientemente. La labbra di lei sapevano di una delicata essenza in grado di sconvolgerlo, di distruggere placidamente tutte le sue barriere e sfidare secoli di atroce solitudine.

Kagome sentì le gambe cedergli di scatto, come morbide pezze di stoffa, e la testa girare vorticosamente. Tutto scomparve nuovamente, immischiata in quel bacio mozzafiato che sapeva di qualcosa di sconosciuto ma decisamente bello.

 

Tu-tum, tu-tum, tu-tum…

 

Era un delizioso sottofondo romantico, mentre Inuyasha lasciava scivolare la sua mano callosa sul collo da cigno di lei, fino ad afferrarle saldamente la nuca. Ora non sarebbe più scappata. Le strinse debolmente i capelli, tirandole la testa indietro, assaporando quella bocca così sensuale e deliziosa.

Kagome si aggrappò alla camicia di lui, inebriata da quel bacio passionale e tranquillo, lento ed inesorabile. Qualcosa stava entrando di lei e sapeva che non ne sarebbe più uscito. Affondò le unghie nella stoffa inamidata, rendendosi conto che il prurito era scomparso.

 

Tu-tum, tu-tum, tu-tum…

 

Era una strana sensazione, uno scontro piacevole, un assaporarsi profondo e perfetto. Le loro lingue si univano e si abbandonavano come ammaliate, guidate da una forza superiore.

Inuyasha si lasciò avvolgere da quel profumo talmente forte che sarebbe stato in grado di percepirlo a chilometri di distanza, tanta la sua dolcezza, il suo sapore speziato e delicato… così buono.

I muscoli di Kagome si rilassarono completamente, come mai prima era accaduto, con una tale sicurezza nel concedersi a lui. Il mondo sfocato ruotava ancora attorno a lei, ma i perché e i come non esistevano più.

 

Tu-tum. Tu-um.

 

Si allontanarono lentamente, facendo scivolare le proprie labbra le una contro le altre, con debole piacere, fino a che l’ossigeno non entrò prepotentemente in loro.

Kagome sentì le palpebre pesanti, e quella sensazione di debolezza era talmente piacevole che non le aprì, percependo ancora l’alito caldo di Inuyasha sul suo volto.

Lui non volle lasciare la sua presa. Fece una lieve pressione sulla nuca di lei, raddrizzandole il volto, e con insana indecisione, scivolò con le labbra lunga la sua guancia, inebriandosi del suo profumo buonissimo.

Kagome conficcò le unghie nella camicia di lui, sfiorando la sua pancia piatta. L’alito caldo dell’hanyou la stava uccidendo.

Inuyasha seguì un ideale percorso lungo la sua pelle nivea, sfiorandole le ciglia lunghissime, affondando fra i suoi capelli, soffiandole nell’orecchio, scivolando lungo la sua mandibola. Si stava cibando di lei. E ne era incredibilmente affamato.

Kagome smosse le palpebre, incredula di aver la forza di muoversi. Le aprì lentamente, scuotendo le lunghe ciglia. La prima cosa che vide fu il volto tremendamente perfetto di Inuyasha Hanyou ed un affascinante sorriso che aleggiava sulle sue labbra. Il fiato le si mozzò alla sua vista.

Richiuse gli occhi per l’imbarazzo.

«Quando ti ho visto…» sussurrò lui, a voce talmente bassa che le pareva un soffio di vento «sulle scale… » continuò, sfiorandole la mascella col naso.

Kagome si appoggiò completamente alla sua mano, lasciandosi cullare da quella voce sensuale a pochi centimetri da lei.

«Sono rimasto sconvolto…» esalò, sfiorandole il mento con l’altra mano «eri così bella…» le sue dita corsero alle sue labbra «ed il tuo odore mi stava distruggendo i sensi…» vi passò un dito sopra, sentendole così morbide al tocco «eri così maledettamente invitante…» soffiò, allontanando la sua mano.

Kagome si lasciò sfuggire un gemito roco di protesta.

Lui non le permise di lamentarsi oltre, e le sfiorò le labbra con le sue, continuando a carezzarle con le dita. «ma eri così lontana da me…così irraggiungibile…».

Lei socchiuse le labbra, il respiro affrettato per quel bacio mancato. Il suo capo si adagiò sulla mano di lui, in completa balia dell’hanyou.

Inuyasha non attese oltre e le catturò nuovamente la labbra gonfie per il bacio precedente. Questa volta fu più violento, più roco, come un ruggito di liberazione.

Kagome strinse la sua camicia in una morsa fatale, mentre Inuyasha le piegava la testa a suo piacimento, sfogando una rabbia sconosciuta che lo aveva invaso senza tremori. Le succhiò rabbiosamente il labbro inferiore, facendola gemere sotto le sue cure.

Lei mosse selvaggiamente le mani sul petto muscoloso del mezzodemone, come se quella rabbia fosse giunta anche a lei. Una passione impossibile la costrinse a scivolare sui fianchi del ragazzo fino a cingergli la schiena liscia. La strinse a se.

Inuyasha navigò nella sua bocca facendola sua più volte, fino a che il ritmo di quel bacio non rallentò, come una musica che si spegne, ma che resta sempre bellissima.

Le lasciò lentamente la nuca, sfiorandole i capelli color ebano. Quegli occhi dorati ardevano come mai prima, ed il miele si era oscurato a causa del desiderio.

Kagome rialzò il capo lentamente, col respiro affannoso ed i battiti cardiaci accelerati. Riaprì gli occhi, vedendo il volto perlaceo dell’hanyou. Vi lesse una profonda inquietudine e vi vide lo stesso qualcosa che lei percepiva in quel momento.

Gli occhi di lei brillavano, luccicanti come stelle del firmamento, accerchiati da quelle ciglia lunghissime che non faceva altro che renderla ancora più sensuale di quanto non lo fosse. Le guance erano rosse come mele mature, le labbra gonfie e carnose reclamavano altre piacevoli torture. Il petto si alzava aritmicamente, e le sue mani erano ancora strette attorno a lui.

Le afferrò le dita affusolate, staccandole dalla sua schiena e portandole davanti a lui. Erano calde, bollenti. Le sfiorò.

Kagome guardò il suo volto chinarsi, il suo sguardo allontanarsi da lei ed un tremore scuoterle il corpo. Sentiva freddo. Aveva bisogno del caldo. Gli strinse le mani grandi, cercando i suoi occhi dorati.

Lui alzò il volto, guardandola. Vi leggeva confusione in quelle pozze cioccolatose, preoccupazione e desiderio… il desiderio che quel momento si fermasse per sempre. Allontanò il tocco bruciante di lei dal suo, ed una morsa di gelo lo colse impreparato.

«Ragazzina…» disse, roco. E nemmeno lui comprese se era un saluto, un insulto, un invocazione od una semplice parola.

Si voltò e si allontanò da quella terribile tentazione.

 

 

 

 

 

«Grazie Rin, di avermi accompagnata…» mormorò Sango, sulla porta della sua stanza. I muri erano di un delicato bianco, mentre le lenzuola e le tende blu scuro. E le piaceva. Molto.

Rin sorrise. «E di cosa?» replicò, gioiosa. «La mia stanza è la quinta a destra, ok?».

«Ok» disse, affabile «ora…» mormorò, indicando la stanza «devo svuotare la valigia» mormorò, con un sorriso stanco.

Rin rise un istante. «Ok, ti lascio. Ci vediamo dopo» esclamò, allontanandosi. Percorse il corridoio con grandi falcate, e svoltò a sinistra. In fondo, si stagliava la figura di Sesshoumaru No Taisho.

Rin ammutolì, incapace di pensare. Cosa faccio? si domandò, scioccamente. Mosse qualche passo a rallentatore, fino a che non si rese conto che lui la stava guardando. Arrossì di botto.

Se prima aveva deciso di bloccarsi, ora era più che certa che doveva correre. Abbassò il capo frettolosamente e senza dare nell’occhio, cercò di appiattirsi contro il muro opposto a lui.

Il demone la fissava, atono. Non leggeva alcuna emozione in quel volto. Ma quando riuscì a vedere bene i suoi occhi, fu tutt’altra cosa. Bruciavano, come fiamme infernali, come sempre li aveva visti. E questo la faceva fremere.

Dun tratto notò un particolare. Stava entrando nella stanza affianco alla sua. Kami-sama!, urlò dentro di se, senza un motivo preciso. «Quella è… la vostra stanza…?» domandò, in un sussurro, quando fu a due metri da lui.

Il volto del demone parve imperscrutabile. «Si» rispose solo. Aveva la mano posata sul pomello della porta, ma pareva non volerla aprire.

Rin arrossì nuovamente, immobile in corridoio, guardando quelle lame dorate. Erano come quelle del suo sogno… Solo che nel sogno lui le parlava dolcemente. La sua voce così autoritaria era in realtà molto piacevole, così bassa e roca… Un rossore la colse nuovamente. «A-arrivederci» sussurrò, e a capo chino si affrettò a scendere in giardino alla ricerca di Kagome. Non si guardò indietro, con la paura di incontrare di nuovo quello sguardo ardente.

 

 

 


Kagome era seduta dentro al Gazebo. Poteva considerarlo il suo rifugio, oramai. Era riservato, bellissimo e l’atmosfera era rilassante.

Si lasciò andare ai suoi pensieri.

Cosa diamine stava succedendo? Quello non era stato un bacio.

Il suo primo bacio l’aveva dato ad un ragazzo a scuola, perché aveva avuto una cotta per lui. Una cosa abbastanza infantile: però la cotta c’era. E quel bacio – quello con Inuyasha, era stato infinitamente migliore. Non era possibile che fosse stato migliore perché Inuyasha era un gran baciatore – ma arrossì al ricordo delle sue labbra sulle sue. Non poteva essere solo quello.

Era stato… profondo. Ricordava perfettamente ogni istante, ogni movimento… mentre del suo bacio con quel ragazzino non ricordava nulla. Era come un marchio a fuoco: sentiva sulla sua pelle il nome di Inuyasha No Taisho bruciare dolorosamente.

«Kachan!» esordì Rin, entrando di colpo nel Gazebo.

Kagome sussultò, e si voltò verso di lei. «Oh ciao» mormorò «cosa ci fai qui?».

Rin aggrottò le sopracciglia. «Volevo ripescarti in mezzo a tutte queste piante» mormorò. Si guardò attorno. «Accidenti se è bello questo posto» mormorò, con un sorriso estasiato. «e le rose sono bellissime…».

Kagome annuì. «Si… non capisco ancora perché sia stato donato a me».

La piccola sorrise debolmente. «Io non ricordo molto Izayoi…» ammise «è morta quando avevo otto anni…» sussurrò.

La diciottenne annuì. «Si, me lo ricordo. Eravamo al funerale» poi aggrottò le sopracciglia «ora che ci penso…I-inuyasha» Possibile che balbettasse ogni volta che parlava di lui? «…non c’era».

Rin la fissò, confusa. «Non c’era? Io mi ricordo un ragazzo con gli occhi dorati e i capelli argentati…».

Kagome scosse il capo. «Era Sesshoumaru. Aveva le tracce violacee» biascicò, pensosa. «Che strano».

Rin alzò le spalle. «Magari era malato».

«Ed era assente al funerale di sua mamma? Che sciocchezza» .

«Magari non la amava» sussurrò.

Kagome fissò il legno dei muri, sempre più pensosa. Come faceva a non amare sua mamma? E se invece la amava, come mai non era stato al funerale? Scosse il capo. Perché mi interesso così tanto a lui?

«Kachan, sta scomparendo il sole» disse Rin, sporgendosi oltre la porta del Gazebo «che ne dici se andiamo a mangiare? Probabilmente sono già le sette passate» propose.

Kagome si tirò su in piedi, ma il suo sguardo cadde sul tavolo circolare. «Ehi!» esordì, sorpresa «c’è un incisione qui!» mormorò. Era un enorme cuore intagliato… e al centro c’erano due iniziali.

«I.I.» mormorò Rin, sportasi in avanti per leggerlo. «Sembra… un pegno d’amore o qualcosa del genere».

«Chi ha queste iniziali?» disse, assorta.

«Inuyasha e suo padre, e poi, Izayoi».

Kagome annuì. «Mia mamma… mi aveva parlato di… questo… non ricordo bene… c’entrava con questa incisione… parlava di… chimica, forse… bah».

«Chimica?» ripetè Rin, non capendo.

«Si… una cosa del genere… e mi aveva detto che Inu No Taisho e Izayoi… non ricordo bene. Forse… che si amavano per quello o qualcosa del genere».

Rin sorrise debolmente. «Ci penserai con la pancia piena. Andiamo».

Kagome annuì e la seguì, cercando di ricordare il resto di ciò che le aveva detto sua mamma. Sconsolata, seguì sua sorella verso la Villa.

Forse non era il momento giusto per ricordare.

 

 

 

 

 

Continua nel prossimo capitolo...





Oddeo, questa volta mi sono data alla pazza gioia *_* è più lungo degli scorsi capitoli… ^^ Di solito arrivavo a sei, sette pagine di word… oggi sono dieci <3 Vabbè.. parliamo del capitolo!

 

Sango!! È arrivataaaaaa! Yatta *W* Però come vedete non è ancora nel vivo della storia… piano piano… >.<

 

Inu e Kaggy… *_* com’era questo bacio? Com’era? Io l’ho detto anche a Roro, ieri sera, che ero rimasta piacevolmente sorpresa da quello che avevo scritto… *ç* Insomma, mi piace molto… credo di essere riuscita ad elevare quel bacio a qualcosa di più… il che era quello che volevo. Ditemi come vi è parso, mi raccomando!! =)

 

Niente scene Sesshy/Rin… questo perché, suppongo lo abbiate capito, mi viene difficile scrivere due scene d’amore nello stesso capitolo… è uno scervellamento terribile! XD Faccio meno fatica a fare capitolo per capitolo. Ma non è detto che sia per sempre… difatti sono riuscita a inserire almeno un pezzettino. È che per ora ho le mani legate… Sesshy va nei suoi sogni… e Kaggy ed Inu si vedono di giorno… quindi non posso far altro che andare di capitolo in capitolo ^_^’’

 

Che sarà mai quello strano discorso di Kaggy? Chimica… ? O cos’altro? Non prevedevo di citarlo così presto… ma la situazione è a mio favore. ^^ Avrete tutti capito di cosa parlava… (o almeno spero XD) ma a cosa si riferisce? Soprattutto quella frase: “Forse… che si amavano per quello” Cosa ne dite?? Altri segreti infittiscono la vita di Kagome e Rin Higurashi <3

 

E poi… uhm… mi pare di non aver parlato di nient’altro di interessante. Ah, ma certo. Si è svelato un po’ di più sulla vita di Inu: picchiatore… ancora quella maledetta rissa! Ma che avrà combinato?? XD

 

Mi stanno venendo delle idee per Mirochan e il suo arrivo… e beh, forse saranno un po’ banali… ma perché no? X3 Non so quando entrerà in scena, ma spero entro due capitoli. Vedremo!!!

 

Ora passo ai ringraziamenti… *_*

 

Roro: ciao carissima!!!!!! Mi fa piacere il tuo commento… ma non sentirti costretta a farlo in una maniera particolare… dì quello che vuoi ^_^ Allura… beh, la donazione di Izayoi a Kaggy è ancora tutta da scoprire… come mai? Eheheh >_< E concordo con te, il Gazebo di Rose è praticamente il mio sogno *_* Non credo esista in natura una cosa del genere XD Parlando di Sango…visto? Un po’ timida… (un po?! O.O ndTe) XD Ok, è timidissima. Di certo è l’opposto di Kaggy, così solare ed espansiva >_< Le nostre amate coppie si stanno formando… come hai visto in questo cap *ç* Devi dirmi assolutamente i tuoi pareri su questo bacio (bacio? Erano due! *ç* ndInu) tanto atteso e di cui tanto ti avevo parlato <3 Impressioni, supposizioni, commenti… voglio tutto!!! ^_^ Su Inu No Taisho ed Izayoi… vedrai *_* io sinceramente li trovo una coppia bellissima, anche se… beh, con questo chap ho cominciato a rivelare qualcosa… ma confermo che si amavano da morire ** Sesshy e Rin… ahhhh… -.- Lui è un disastro, un disastro assurdo.. XD Già detto… è attratto da lei, se ne accorge, ma fa di tutto per non mostrarlo… soprattutto a gli altri… Ma c’è un motivo dietro: poi si vedrà… ^^ Kaede misteriosa… eccome!!! E direi anche che è fondamentale nella storia… J vedrete!!! Sono contentissima che il mio stile migliori (anche se non me ne ero accorta =_= ma dici sul serio?!) e che ti sia piaciuta. GRAZIE mille del commentone e di essere fiera di avermi come amica! Anche io sono felicissima!! *_* Bacioniiii!!

 

Bchan: ciaoooo!!! Si, il testamento-sforna-pagine XD E le chiavi singole, doppie, universali… ahahahahaha Non vi biasimo se vi cominciaste a far male la testa mentre leggete la mia fan XD GRAZIE del tuo commento, sono contenta che la storia ti piaccia e si… il Gazebo di Rose è a dir poco romantico *_* (tipico che venga fuori dal mio cervello smielato… XD) Bacioni!!!!

 

Jessy101: uhuhu! Una new entry!!! Ciao <3 Evviva l’alone di mistero di Villa Taisho… *_* E viva i rapporti fra cugini XD Deduco quindi che questo capitolo ti sia piaciuto!!! J Le iniziali potrebbero essere nomi, oppure cognomi… e per quel che se sappiamo i nomi più probabili sono “Inu No Taisho” e “Izayoi Inezumi” *_* Non posso confermare ne nulla… ma si tratta ovviamente di una coppia ù.ù GRAZIE del tuo commento e spero recensirai anche questo, visti soprattutto gli sviluppi attorno ad inu/kag ^^ Kiss!!!

 

Mikamey: ciaoooo!!!!! XD Anche io mi ero quasi dimenticata del testamento.. per fortuna che tengo un elenco di quello che ho fatto accadere =_=’’ se no mi ero già dimenticata tutto! XP  L’alone di mistero è ancora intatto, e quindi nessuno spoiler su chi mette i fogli… non potrebbero essersi messi da soli? XD Rin ed il suo sogno… un sogno “reale” certo. E noi sappiamo benissimo che lo era. Però lei lo ha sognato. Possibile che il suo inconscio abbia vissuto le carezze di Sesshoumaru come un sogno? ^_^ Vedremo! Inu e Kag… come avrai letto in questo capitolo sono entrambi coinvolti in qualcosa più grande di loro, fin dalla seconda volta in cui si sono visti… e ricordate che io molto spesso ometto i pensieri di uno o due personaggi… quindi dietro ad azioni presenti potrebbero esserci stati ragionamenti più o meno lunghi. Sulla storia del Gazebo… non è proprio il tempismo l’importante… più che altro è il perché… io lo so, voi no… ma lo saprete presto ^^ E poi, le rose… bellissime, ma anche pericolose… ** chissà che non ci hai azzeccato? E l’arrivo di Sango… uhm… ora hai letto la reazione di kaggy, sesshy e rin… ma il più temibile è inu XD GRAZIE di questo commento favoloso e dei complimenti nei miei confronti!! E ti confido… >.> io adoro le recensioni lunghe J quindi no problem! Kiss!!!

 

Pretty: ciaoo!!!! Allora… come hai visto (per sango^^) non ci sono molte possibilità che si affezioni ad inu, visto che lo odia… e neanche a sesshy, perché non ha avuto una buona impressione su di lui… J quindi, miro ha campo libero XD Kaede… eh beh… lei ha le chiavi di tutte le stanze (almeno secondo inu…) ma chissà se ha anche quella dei cassetti di inu no taisho! >_< Vedremo!!! Il Gazebo di Rose, più che essere un gesto carino… è un gesto d’amore… come ha detto inu no taisho, izayoi le voleva bene come una figlia. ^^ Per le iniziali… mistero XD Beh, i nomi possibili sono tre… e attorno vi è un cuore… quante possibilità ci sono? J GRAZIE del commento anche se da mezza addormentata… XD nuuu, scherzo ^^ Bacioni!!!

 

Aryuna: ciaoooo!!! J come stai??? Io meravigliUosamente XD Ahahahah! Kaede, la nonnina dei misteri X°DDD D’ora in poi sarà il suo nome in codice xP (smettila O\/O ndKaede) XD Ordini di Inu No Taisho? *me si cuce la bocca* GRAZIE dei complimenti sul gazebo *_* e sul resto!! E Rin e Sesshy… uhuhu, come vedi dovrai attendere ancora un po’… ma in compenso ti ho regalato un po’ di inu-kaggy-moments XD Bacioniii!! Tvb!

 

Onigiri: ciaoooo!!! J Sono contenta che aspetti così ansiosamente la fine della storia… non pensavo di riscuotere un tale successo, e sono ancora mezza intontita quando leggo che ho 55 recensioni!!! XD Ma cominciamo dall’inizio… Kaede… °-° Kaede, lo ammetto… XD ha i suoi segretucci, che saranno rivelati a tempo debito… XD Ed è proprio vero, compare e scompare quando meno te lo asp… *sguardo perforante nella mia schiena* ehmm… °/////° XD …GRAZIE dei complimenti per la scena del testamento… *_* Volevo far capire che la tensione c’era, ma rimanere comunque sull’argomento “dobbiamo leggere il testamento” ^_^ Spero di esserci riuscita! GRAZIE anche per i complimenti sulle descrizioni… devo dire che questa volta è stato più difficile, perché per descrivere Villa Taisho mi sono anche basata sulla “vera” villa, e ho scritto come la vedevo io. Ma un Gazebo come il mio non lo trovavo… e alla fine ho lavorato di fantasia =_=’’ Dunque i tuoi complimenti mi lusingano ancora di più!!! J Sango… beh… è un genio quella ragazza… ma come vedi è anche molto timida, soprattutto per quanto riguarda i ragazzi perché è molto, come dire… “protettiva” nei confronti di se stessa. Preferisce rinunciare ad amare piuttosto che soffrire… (ed in questo devo ammettere che è uguale a me -_-’’) Riguardo a questo capitolo… allora??? Voglio commenti succosi, eh! XD Soprattutto sul bacio fra inu e kaggy *_* GRAZIE ancora per tutti i tuoi complimenti… e ribadisco: mi sono affezionata molto a tutti voi, i miei lettori e i miei recensori… e spero davvero di non deludervi. ^^ E concordo con te, probabilmente è anche la vostra presenza che mi ispira a scrivere… quindi, GRAZIE infinite! <3 Allora ti lascio… e bye bye!!

 

Kaggy_Inu91: ciaoooo!! J Beh… non sentirti in dovere di fare un commento lungo, dì quello che senti e basta ^_^ Allora… il colpo di scena era previsto nella mia mente, ma si è delineato in questi ultimi tempi… è incredibile come inventi delle cose e piano piano ne aggiungo altre, unendo tutti i tasselli… è una cosa che non avevo mai provato! *_* Ma tornando a noi… le iniziali… beh, è una coppia… io direi che è moooooolto banale. ^-^ Poi… non ringraziarmi per la recensione… lo meritavi!! J E ti ho mandato una mail col mio contatto <3 (Ma lo trovi anche nel profilo, se vuoi…^^) E beh… che dire? Aspetto la tua recensione e GRAZIE mille!!! Kiss!!!

 

Kaimy_11: ciaoooo!!! J Inu No Taisho si fa sentire dall’altro mondo… XD c’hai ragione!!! Che uomo *_* Oddeo… vuoi Rin e Sesshy… prometto per il prossimo cap *me giura solennemente* si, si! ^__^ Ma spero commenterai la scena di Inu e Kaggy <3 Izayoi, si, era molto legata a Kaggy… ^^ come una figlia. Per le recensioni… io le leggo tutte, quindi ho letto anche le tue! Le ho anche commentate J Beh… GRAZIE del commento e spero ti sia piaciuto questo capitolo… kiss!!!

 

Michiyochan: ciaoooo!!! J Per il rating sono sempre più convinta di lasciarlo così ed avvisare (anche se toglie tutta la sorpresa U_U) invece che alzarlo ^^ Ma hai ragione… di questo passo… XD Eh si…l’avrai visto anche in questo chap… inu dice (se non ricordo male XD) “la prima volta che ti ho vista… sulle scale…”. In pratica non conta nemmeno quando era umano. Dipende ovviamente dal fatto che non percepiva il suo odore, che secondo me è importantissimo. ^^ E beh… dimmi se ti è piaciuto il bacio <3 E si, il gazebo è di kaggy *-* Beata lei! Ma come vedi ha già avuto un bel po’ di problemi… XD meno male che c’era inu… ^_^ GRAZIE della recensione e bacioni!!!

 

…GRAZIE come sempre ai lettori, ai recensori, a chiunque insomma. Non smetterò mai di dirlo ^_^ E vediamo un po’ come siamo con le aggiunte ai preferiti… 18 *_* grazieee!!! Vi voglio bene!!

 

1 - ary22
2 - Aryuna
3 - baby_dark
4 - Bchan
5 - dany chan
6 - Dolce Sango91
7 - eiby
8 - jessy101
9 - Kaggi_Inu91
10 - Kaimy_11
11 - Lella92
12 - lollyna
13 - mikamey
14 - Onigiri
15 - Rohchan
16 - roro
17 - sunsunset
18 - Toru85

 

Qui i ringraziamenti si fanno sempre più lunghi… O_O temo lo diventino più del capitolo!! X°D Grazie, vi voglio bene!

Bacioni, Meg.

 

 

  
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