Alchimia dei sensi.
Capitolo
sette.
Terribile tentazione.
«Sono
molto contenta di conoscerti, Sango» mormorò
Kaede, gentilmente, stringendo la
mano alla nuova venuta. «In questo momento Inuyasha non
è in casa, mi
dispiace».
Molto
meglio, si
disse dentro di se.
Poi sorrise. «Questa villa è favolosa»
mormorò, con gli occhi luccicanti.
Guardò i soffitti alti, i quadri ed i pavimenti di
marmo…
«Questo
mi lusinga, Signorina Hirai» esordì una voce
maschile alle sue spalle.
Sesshoumaru No Taisho era giunto dal salotto, cinto in pantaloni neri
eleganti
ed in una camicia inamidata. «Benvenuta».
Lei
abbassò il capo, in segno di rispetto. «Spero
siano bene accette… le lusinghe»
rispose, con un sorriso indisponente.
Il
demone la fissò, atono. «Lo sono sempre»
mormorò.
La
ragazza lo guardò attentamente. Era un uomo sui
vent’anni, forse di più. Aveva
un portamento elegante ed impeccabile, ma il suo volto sembrava molto
freddo e
scostante… risultava addirittura fastidioso, se corredato
alla sua voce da
serpente.
«Sono
molto contento che siate arrivata. La vostra stanza è al
piano superiore, e
spero che il soggiorno sia di vostro gradimento».
«Non
ho alcun dubbio al riguardo» ammise, con tacito sarcasmo.
Lui
la guardò, glaciale. «Organizzatevi voi stessa con
Inuyasha. Se volete, stasera
sono disponibile, arrivederci». Si congedò molto
formalmente, e si avviò alla
sua destra.
In
tutto quel discorso, Kaede era scomparsa. Sango
fece un respiro profondo.
«Una
ragazza della mia età?!» fu
l’esclamazione che raggiunse le sue orecchie.
Sembrava fosse stata una voce femminile a dirla. Lasciò a
terra il borsone e si
sporse nella sala da pranzo. Kaede stava discutendo con una ragazza dai
capelli
color ebano e gli occhi color cioccolato.
«Ciao»
mormorò, gentile, al suo indirizzo.
La
ragazza che aveva chiesto di lei si voltò dalla sua parte,
sorpresa. Poi
sorrise. «Oddio! Hai davvero la mia
età!» esclamò, sorpresa «e
sei una ragazza!»
mormorò, al culmine della gioia.
Sango
aggrottò le sopracciglia. «Eh…
già» sussurrò.
«Piacere,
io sono Kagome!» corse verso di lei e le porse la mano,
affabile. «Vieni da
Tokyo, vero? L’ho capito dai tuoi abiti»
mormorò, indicando i jeans a sigaretta
e la canottiera nera. «Ma non hai caldo?»
borbottò, guardando la minigonna e il
top bianco che indossava lei stessa.
Sango
si sentì tempestata di domande e la sua espressione
– molto probabilmente - lo
trasmise.
Kagome
portò le mani avanti, in segno di scuse.
«Perdonami, ma quando sono agitata o
felice comincio a parlare a macchinetta!» disse, ridendo.
«Il
che accade veramente molto spesso…»
esordì un’altra voce. Un’altra ragazza
aveva fatto il suo ingresso nella sala da pranzo. Aveva il volto
più infantile
che avesse mai visto: gli occhi grandi, le ciglia lunghe, il naso
piccolo e le
labbra carnose. Poteva dimostrare si e no dodici anni, fino a che non
osservavi
il suo corpo maturo.
«Lei
è Rin, ed è la mia sorellina adottiva»
mormorò Kagome, calcando con acidità il
nome della piccola.
Che
caratterino. «Piacere»
disse,
educata.
«E
tu?» chiese Kagome, impaziente «come ti
chiami?».
«Sango
Hirai» mormorò, pacata.
Rispetto
a lei, la diciottenne dagli occhi color cioccolato sembrava un tornado.
«Vieni
da Tokyo?».
«Si…
dal quartiere Adachi» mormorò.
Kagome
spalancò gli occhi. «Oh.. ma è proprio
qui vicino!».
Sango
annuì, mentre Rin le si avvicinava. «E voi da dove
venite?» domandò, prendendo
finalmente l’iniziativa.
La
diciottenne dagli occhi color cioccolato ne fu entusiasta e sorrise
gioiosamente. «Da Suginami. Abitavamo in un tempio».
Lo
sguardo di Rin si incupì lievemente.
Sango
fu sinceramente interessata a quell’informazione.
«Davvero? Risalente a che
epoca?».
«Medioevo»
rispose, gentile.
Rin
sorrise. «Sei qui in visita?» domandò,
incuriosita.
«Oh,
no» disse, scuotendo il capo «devo fare da tutor ad
Inuyasha No Taisho».
Kagome
sussultò visibilmente.
«Tutto
ok?» le domandò Sango, preoccupata.
La
mora annuì, con un vago rossore sul volto.
«Oh… si, si» poi tossì
«da tutor ad…
Inuyasha?» biascicò, faticando a pronunciarne il
nome.
«Si,
me lo ha chiesto suo fratello». Sango alzò un
sopracciglio vedendo ripetersi un
sussulto ma – questa volta, proveniente da Rin. Le
fissò, stranita. «E voi come
mai soggiornate qui?».
«Io»
disse Kagome, prendendo parola «sono… cugina di
Inuyasha» ammise, con un lieve
tremore. Sorrise falsamente.
«Ah.
Non ne sembri felice» azzardò, con un sorriso
«hai ragione, è davvero
insopportabile».
Kagome
arrossì furiosamente. Non
è affatto
quello che intendevo! «Eh…
già…» sussurrò «ma
tu come lo conosci?».
Sango
sospirò. «Vado nella sua stessa scuola»
disse «ma non ci ho mai parlato, non lo
sopporto».
Rin
aggrottò le sopracciglia. «Come mai? Sembra una
brava persona» mormorò,
gentile.
La
nuova ospite spalancò gli occhi, incredula. «Una
brava persona?!» scoppiò in
una risatina isterica «è un vandalo senza alcun
senso di responsabilità!»
sbottò, infastidita «per colpa sua il preside ha
richiesto ad ogni studente una
quota per ricostruire la palestra!».
Kagome
la fissò, sorpresa. Un vandalo?, pensò,
sconvolta. «Ricostruire la palestra…?».
«Si,
l’ha praticamente distrutta in una rissa»
esclamò, piccata «e a noi tocca
pagare». Era ovvio che si fosse trattenuta
dall’esclamare un fitto elenco di
parolacce.
Kagome
e Rin si guardarono, stupite.
«In
effetti è… quasi sempre
arrabbiato…» ammise Rin, alzando le spalle.
Sua
sorella la ignorò. Quando
l’ho visto da
umano non era arrabbiato, si disse, dolcemente. Anzi, pareva tranquillo. Poi
aggrottò le sopracciglia. Però
forse lo era perché era proprio umano.
«Quanto
ti fermerai?» domandò Rin, felice di avere
un’amica in più.
«Non
ne ho la più pallida idea» ammise lei, scuotendo
le spalle «penso a lungo…
visto che quello là ha da recuperare almeno cinque
materie».
Rin
spalancò gli occhi. «Oddio! Cinque!?
Poverino!».
Kagome
si zittì. Cosa gliene importava a lei di quante materie
doveva recuperare
Inuyasha No Taisho? …Già, proprio niente. Oh,
ma che sciocchezza! A lei gliene importava eccome! Era
davvero preoccupata.
Un vandalo, un picchiatore? Eppure sembrava così…
pacato. Beh, pacato forse no,
ma controllato si. Controllato…
«Ehi
Kaggy? Ci sei?» domandò Rin, con una risatina. Poi
si voltò verso Sango. «Ogni
tanto se ne va nel mondo dei sogni…». Qualche
istante dopo si diede della
sciocca per quella battuta: chi era quella che se ne andava davvero nel mondo dei sogni? Sorrise
tirata.
«Scusate,
ero sovrappensiero» mormorò, fissando la nuova
arrivata. Aveva il volto ovale e
di carnagione molto chiara. Gli occhi erano allungati e molto
affascinanti, di
un impreciso color nocciola, con riflessi simili
all’ametista. Il naso era
dritto e sottile, le labbra allungate e carnose. Non aveva mai visto
una
ragazza così bella. Le venne spontaneo porgerle quella
domanda. «Oh Sango, sei
fidanzata?».
Lei
rimase un istante immobile, poi arrossì come un semaforo.
«No! Cosa te l’aveva
fatto credere?!» mormorò, con una certa foga.
Kagome
alzò le spalle. «Beh… sei una
bellissima ragazza…».
Rin
annuì. «Davvero!».
Sango
arrossì nuovamente e questa volta abbassò il
capo. «Ehm… grazie…»
biascicò,
imbarazzatissima.
Le
due sorrisero, intenerite, poi Kagome la abbracciò di
slancio. «Mi stai già
simpatica!» esclamò, gioiosa.
Rin
annuì, con un sorrisone.
Sango
le fissò, con un piccolo sorriso. Sono
molto simpatiche, ammise a se stessa. Di solito non dava
così tanta
confidenza. «Beh… grazie
dell’accoglienza».
«In
quale stanza dormirai?» domandò Kagome, entusiasta.
Si
voltarono verso Kaede, ed ovviamente non la trovarono. La diciottenne
dai
capelli color ebano si lasciò andare ad uno sbuffo.
«Possibile che sparisca
sempre…?».
«È
normale?» chiese Sango con un risolino.
«Oh
si!» rispose Kagome, sconsolata, scatenando
l’ilarità di Rin «e poi riappare
sempre quando meno te lo asp…».
Non
riuscì a concludere che sentì qualcuno
picchiettarle sulla spalla.
«…etti»
biascicò, di fronte al sorrisone di Kaede. Rise
istericamente.
Rin
e Sango scoppiarono a ridere di quella pessima figura e la tensione si
sciolse
velocemente.
«Sango
alloggerà nella stanza di fianco alla tua, Kagome»
mormorò, poi ebbe
un’improvvisa illuminazione «Dimenticavo, Kagome: i
giardinieri aspettano le
tue disposizioni per il Gazebo di Rose».
Lei
aggrottò le sopracciglia, ed annuì. «Ma
certo! Vado subito!». Si voltò verso
Rin e Sango, indaffarata. «Scusate ma devo
scappare!» e detto ciò si allontanò
a passo spedito.
Sango
fissò la sua figura allontanarsi. «Ma dove
va?».
«Al
Gazebo di Rose. Il padrone di questa villa gli ha lasciato in
eredità
quell’edificio, e deve curarlo lei»
spiegò, gentile.
Kaede
annuì. «E non è un lavoro
semplice!» esclamò, indicando le scale
«seguimi,
Sango. Ti accompagno nella tua stanza».
Ma
la ragazza fissò nuovamente il giardino. Chissà
com’era quel Gazebo... Scosse
il capo e si affrettò a seguire Rin e Kaede.
Kagome
era corsa in giardino, dove un folto gruppetto di giardinieri la
aspettavano
sbuffando. Quando si avvicinò, notò che
confabulavano fra loro, ed uno sembrava
essere il “giardiniere-capo”.
«Oh!
Salve, molto piacere! Io sono Kagom..» ma non
riuscì a concludere, perché proprio
quell’uomo, la sovrastò con la sua voce.
«Si,
certo, ma noi siamo pagati a giornate e vogliamo fare in
fretta» sbottò, più
che maleducato, guardandola dall’alto in basso.
Kagome
socchiuse gli occhi, offesa, ma decise di lasciar perdere.
«Benissimo, allor…».
Lui
la zittì. «Sbrighiamoci»
tuonò, seguito dagli altri giardinieri.
La
diciottenne lo fissò, cercando di addolcire la pillola, e si
incamminò con lui
sul sentiero che conduceva al Gazebo.
«Il
Gazebo ed il terreno circostante coincide a nord con l’Osmunda, e questo rovina la crescita
delle rose» le comunicò,
frettoloso.
Kagome
lo fissò, confusa. Osmunda?
«…e
c’è un Pollone che
ostruisce la
crescita delle rose e rovina la visuale est. Lo dobbiamo
tagliare?».
«Ehmm…»
tentò, senza sapere minimamente cosa dire. Un
Pollone? Cos’era, un pollo grasso?! Fissò
con orrore i volti dei
giardinieri, che attendevano la sua risposta.
«Beh… direi…».
Il
sopracciglio del “giardiniere-capo” si
alzò precipitosamente.
«Tagliate
quel pollone alla radice e sistemate gli argini»
esclamò una voce autoritaria
alle sue spalle.
Kagome
si voltò, incontrando lo sguardo dorato di Inuyasha No
Taisho. Arrossì fino
alla punta dei capelli. Il mezzodemone indossava stranamente una
camicia bianca
e ciò lo rendeva decisamente molto sexy. I suoi occhi color
miele non
incrociarono neanche un istante i suoi, ma il prurito alle mani la
colpì senza
lasciarle scampo.
La
sorpassò senza guardarla. «Inoltre sistemate
l’irrigazione attorno alle rose e
potate le siepi e l’erba».
I
giardinieri annuirono, pendendo dalle sue labbra.
Kagome
lo fissò, imbarazzata. Che
orribile
figura aveva fatto! Le veniva incaricato un lavoro e non era
nemmeno in
grado di svolgerlo!
«…g-grazie…»
biascicò, imbarazzata. Che diamine le stava
succedendo? Balbettava!? Lei non
aveva mai balbettato!
Lui
si voltò verso di lei, scatenando
l’inferno.
Quelle
pozze dorate ardevano come fiamme, tanto che sentì una
vampata di calore in
tutto il corpo. La gola le si seccò di colpo e dovette
socchiudere le labbra
per respirare. Erano vicini, troppo
vicini.
«Non
sai che cos’è un pollone, vero?» le
sussurrò, roco, guardandola magneticamente
negli occhi color cioccolato.
Non
riuscì ad interrompere quel contatto visivo, mentre il mondo
attorno a lei
scompariva come un fiume in piena.
Il
prurito alle mani sembrò sfocarsi, come la rabbia nei
confronti dei
giardinieri… Il suo sguardo era
smarrito
come lei.
«È
un ramo cresciuto sul tronco
dell’albero…» sussurrò,
avvicinandosi
inaspettatamente.
Il
mondo cominciò a girare, attorno a quegli occhi dorati.
«…e
va tagliato, perché altrimenti rovina le altre
rose…» soffiò, vicino alle sue
labbra.
Si
era chinato verso di lei lentamente, ed il suo alito caldo le sfiorava
la pelle
morbida.
Tu-tum.
Tu-tum.
Rimasero
a fissarsi per un tempo indefinito. Miele
nel cioccolato. Sembravano cercarsi, rincorrersi, perdersi e
poi
ritrovarsi. In un gioco di occhiate in cui nessuno poteva uscirne
vincitore.
Tu-tum.
Tu-tum.
Kagome
sentì il suo respiro affrettarsi, ed il prurito alle mani
ritornare improvvisamente
a colpirla, con fastidiosa insistenza.
Lui
le catturò le labbra in un bacio.
Aveva
la bocca ruvida ma piacevole, sensuale. Le sfregò le labbra
con le sue, fino a
che Kagome non le socchiuse, permettendo di approfondire quel delizioso
contatto.
Tu-tum,
tu-tum,
tu-tum…
Inuyasha
le afferrò il mento fra le dita, con delicata violenza,
sfiorando il suo palato
sapientemente. La labbra di lei sapevano di una delicata essenza in
grado di
sconvolgerlo, di distruggere placidamente tutte le sue barriere e
sfidare
secoli di atroce solitudine.
Kagome
sentì le gambe cedergli di scatto, come morbide pezze di
stoffa, e la testa
girare vorticosamente. Tutto scomparve nuovamente, immischiata in quel
bacio
mozzafiato che sapeva di qualcosa di
sconosciuto ma decisamente bello.
Tu-tum,
tu-tum,
tu-tum…
Era
un delizioso sottofondo romantico, mentre Inuyasha lasciava scivolare
la sua
mano callosa sul collo da cigno di lei, fino ad afferrarle saldamente
la nuca. Ora non sarebbe più
scappata. Le strinse
debolmente i capelli, tirandole la testa indietro, assaporando quella
bocca
così sensuale e deliziosa.
Kagome
si aggrappò alla camicia di lui, inebriata da quel bacio
passionale e
tranquillo, lento ed inesorabile.
Qualcosa stava entrando di lei e sapeva che non ne sarebbe
più uscito. Affondò
le unghie nella stoffa inamidata, rendendosi conto che il prurito era scomparso.
Tu-tum,
tu-tum, tu-tum…
Era
una strana sensazione, uno scontro piacevole, un assaporarsi profondo e
perfetto. Le loro lingue si univano e si abbandonavano come ammaliate,
guidate
da una forza superiore.
Inuyasha
si lasciò avvolgere da quel profumo talmente forte che
sarebbe stato in grado
di percepirlo a chilometri di distanza, tanta la sua dolcezza, il suo
sapore
speziato e delicato… così buono.
I
muscoli di Kagome si rilassarono completamente, come mai prima era
accaduto,
con una tale sicurezza nel concedersi a lui. Il mondo sfocato ruotava
ancora
attorno a lei, ma i perché e i come non esistevano
più.
Tu-tum.
Tu-um.
Si
allontanarono lentamente, facendo scivolare le proprie labbra le una
contro le
altre, con debole piacere, fino a che l’ossigeno non
entrò prepotentemente in
loro.
Kagome
sentì le palpebre pesanti, e quella sensazione di debolezza
era talmente piacevole che non le
aprì, percependo
ancora l’alito caldo di Inuyasha sul suo volto.
Lui
non volle lasciare la sua presa. Fece una lieve pressione sulla nuca di
lei, raddrizzandole
il volto, e con insana indecisione,
scivolò con le labbra lunga la sua guancia, inebriandosi del
suo profumo
buonissimo.
Kagome
conficcò le unghie nella camicia di lui, sfiorando la sua
pancia piatta.
L’alito caldo dell’hanyou la stava uccidendo.
Inuyasha
seguì un ideale percorso lungo la sua pelle nivea,
sfiorandole le ciglia
lunghissime, affondando fra i suoi capelli, soffiandole
nell’orecchio,
scivolando lungo la sua mandibola. Si stava cibando di lei. E ne era
incredibilmente affamato.
Kagome
smosse le palpebre, incredula di aver la forza di muoversi. Le
aprì lentamente,
scuotendo le lunghe ciglia. La prima cosa che vide fu il volto
tremendamente
perfetto di Inuyasha Hanyou ed un affascinante sorriso che aleggiava
sulle sue
labbra. Il fiato le si mozzò alla sua vista.
Richiuse
gli occhi per l’imbarazzo.
«Quando
ti ho visto…» sussurrò lui, a voce
talmente bassa che le pareva un soffio di
vento «sulle scale… »
continuò, sfiorandole la mascella col naso.
Kagome
si appoggiò completamente alla sua mano, lasciandosi cullare
da quella voce
sensuale a pochi centimetri da lei.
«Sono
rimasto sconvolto…» esalò, sfiorandole
il mento con l’altra mano «eri così
bella…» le sue dita corsero alle sue labbra
«ed il tuo odore mi stava
distruggendo i sensi…» vi passò un dito
sopra, sentendole così morbide al tocco
«eri così maledettamente
invitante…»
soffiò, allontanando la sua mano.
Kagome
si lasciò sfuggire un gemito roco di protesta.
Lui
non le permise di lamentarsi oltre, e le sfiorò le labbra
con le sue, continuando
a carezzarle con le dita. «ma eri così lontana da
me…così irraggiungibile…».
Lei
socchiuse le labbra, il respiro affrettato per quel bacio mancato. Il
suo capo
si adagiò sulla mano di lui, in completa balia
dell’hanyou.
Inuyasha
non attese oltre e le catturò nuovamente la labbra gonfie
per il bacio
precedente. Questa volta fu più violento, più
roco, come un ruggito di
liberazione.
Kagome
strinse la sua camicia in una morsa fatale, mentre Inuyasha le piegava
la testa
a suo piacimento, sfogando una rabbia sconosciuta che lo aveva invaso
senza
tremori. Le succhiò rabbiosamente il labbro inferiore,
facendola gemere sotto
le sue cure.
Lei
mosse selvaggiamente le mani sul petto muscoloso del mezzodemone, come
se
quella rabbia fosse giunta anche a lei. Una passione impossibile la
costrinse a
scivolare sui fianchi del ragazzo fino a cingergli la schiena liscia.
La
strinse a se.
Inuyasha
navigò nella sua bocca facendola sua più volte,
fino a che il ritmo di quel
bacio non rallentò, come una musica che si spegne, ma che
resta sempre
bellissima.
Le
lasciò lentamente la nuca, sfiorandole i capelli color
ebano. Quegli occhi
dorati ardevano come mai prima, ed il miele si era oscurato a causa del
desiderio.
Kagome
rialzò il capo lentamente, col respiro affannoso ed i
battiti cardiaci
accelerati. Riaprì gli occhi, vedendo il volto perlaceo
dell’hanyou. Vi lesse
una profonda inquietudine e vi vide lo stesso qualcosa
che lei percepiva in quel momento.
Gli
occhi di lei brillavano, luccicanti come stelle del firmamento,
accerchiati da
quelle ciglia lunghissime che non faceva altro che renderla ancora
più sensuale
di quanto non lo fosse. Le guance erano rosse come mele mature, le
labbra
gonfie e carnose reclamavano altre piacevoli torture. Il petto si
alzava
aritmicamente, e le sue mani erano ancora strette attorno a lui.
Le
afferrò le dita affusolate, staccandole dalla sua schiena e
portandole davanti
a lui. Erano calde, bollenti. Le sfiorò.
Kagome
guardò il suo volto chinarsi, il suo sguardo allontanarsi da
lei ed un tremore
scuoterle il corpo. Sentiva freddo. Aveva
bisogno del caldo. Gli strinse le mani grandi, cercando i suoi occhi
dorati.
Lui
alzò il volto, guardandola. Vi leggeva confusione in quelle
pozze cioccolatose,
preoccupazione e desiderio… il desiderio che quel momento si
fermasse per sempre.
Allontanò il tocco bruciante
di lei dal suo, ed una morsa di gelo lo colse impreparato.
«Ragazzina…» disse, roco. E nemmeno lui comprese se
era un saluto, un insulto,
un invocazione od una semplice
parola.
Si
voltò e si allontanò da quella terribile
tentazione.
«Grazie
Rin, di avermi accompagnata…» mormorò
Sango, sulla porta della sua stanza. I
muri erano di un delicato bianco, mentre le lenzuola e le tende blu
scuro. E le
piaceva. Molto.
Rin
sorrise. «E di cosa?» replicò, gioiosa.
«La mia stanza è la quinta a destra,
ok?».
«Ok»
disse, affabile «ora…»
mormorò, indicando la stanza «devo svuotare la
valigia»
mormorò, con un sorriso stanco.
Rin
rise un istante. «Ok, ti lascio. Ci vediamo dopo»
esclamò, allontanandosi. Percorse
il corridoio con grandi falcate, e svoltò a sinistra. In
fondo, si stagliava la
figura di Sesshoumaru No Taisho.
Rin
ammutolì, incapace di pensare. Cosa
faccio? si domandò, scioccamente. Mosse qualche
passo a rallentatore, fino
a che non si rese conto che lui la stava guardando. Arrossì
di botto.
Se
prima aveva deciso di bloccarsi, ora era più che certa che
doveva correre.
Abbassò il capo frettolosamente e senza dare
nell’occhio, cercò di appiattirsi
contro il muro opposto a lui.
Il
demone la fissava, atono. Non leggeva alcuna emozione in quel volto. Ma
quando
riuscì a vedere bene i suoi occhi, fu tutt’altra
cosa. Bruciavano, come fiamme
infernali, come sempre li aveva visti. E questo la faceva fremere.
Dun
tratto notò un particolare. Stava entrando nella stanza
affianco alla sua. Kami-sama!, urlò
dentro di se, senza un
motivo preciso. «Quella è… la vostra
stanza…?» domandò, in un sussurro,
quando
fu a due metri da lui.
Il
volto del demone parve imperscrutabile. «Si»
rispose solo. Aveva la mano posata
sul pomello della porta, ma pareva non volerla aprire.
Rin
arrossì nuovamente, immobile in corridoio, guardando quelle
lame dorate. Erano
come quelle del suo sogno… Solo
che
nel sogno lui le parlava dolcemente. La sua voce così
autoritaria era in realtà
molto piacevole, così bassa e roca… Un rossore la
colse nuovamente.
«A-arrivederci» sussurrò, e a capo chino
si affrettò a scendere in giardino
alla ricerca di Kagome. Non si guardò indietro, con la paura
di incontrare di
nuovo quello sguardo ardente.
Kagome era seduta dentro al Gazebo. Poteva considerarlo il suo rifugio,
oramai.
Era riservato, bellissimo e l’atmosfera
era rilassante.
Si
lasciò andare ai suoi pensieri.
Cosa
diamine stava succedendo? Quello non
era stato un bacio.
Il
suo primo bacio l’aveva dato ad un ragazzo a scuola,
perché aveva avuto una
cotta per lui. Una cosa abbastanza infantile: però
la cotta c’era. E quel bacio – quello con
Inuyasha, era stato infinitamente migliore.
Non era
possibile che fosse stato migliore perché Inuyasha era un
gran baciatore – ma
arrossì al ricordo delle sue labbra sulle
sue. Non poteva essere solo quello.
Era
stato… profondo.
Ricordava
perfettamente ogni istante, ogni movimento… mentre del suo
bacio con quel
ragazzino non ricordava nulla. Era come un marchio a fuoco: sentiva
sulla sua
pelle il nome di Inuyasha No Taisho bruciare dolorosamente.
«Kachan!»
esordì Rin, entrando di colpo nel Gazebo.
Kagome
sussultò, e si voltò verso di lei. «Oh
ciao» mormorò «cosa ci fai
qui?».
Rin
aggrottò le sopracciglia. «Volevo ripescarti in
mezzo a tutte queste piante»
mormorò. Si guardò attorno. «Accidenti
se è bello questo posto» mormorò, con
un
sorriso estasiato. «e le rose sono
bellissime…».
Kagome
annuì. «Si… non capisco ancora
perché sia stato donato a me».
La
piccola sorrise debolmente. «Io non ricordo molto
Izayoi…» ammise «è morta
quando avevo otto anni…» sussurrò.
La
diciottenne annuì. «Si, me lo ricordo. Eravamo al
funerale» poi aggrottò le
sopracciglia «ora che ci
penso…I-inuyasha» Possibile
che balbettasse ogni volta che parlava di lui? «…non
c’era».
Rin
la fissò, confusa. «Non c’era? Io mi
ricordo un ragazzo con gli occhi dorati e
i capelli argentati…».
Kagome
scosse il capo. «Era Sesshoumaru. Aveva le tracce
violacee» biascicò, pensosa.
«Che strano».
Rin
alzò le spalle. «Magari era malato».
«Ed
era assente al funerale di sua mamma? Che sciocchezza» .
«Magari
non la amava» sussurrò.
Kagome
fissò il legno dei muri, sempre più pensosa. Come
faceva a non amare sua mamma?
E se invece la amava, come mai non era stato al funerale? Scosse il
capo. Perché mi interesso
così tanto a lui?
«Kachan,
sta scomparendo il sole» disse Rin, sporgendosi oltre la
porta del Gazebo «che
ne dici se andiamo a mangiare? Probabilmente sono già le
sette passate»
propose.
Kagome
si tirò su in piedi, ma il suo sguardo cadde sul tavolo
circolare. «Ehi!»
esordì, sorpresa «c’è un
incisione qui!» mormorò. Era un enorme cuore
intagliato… e al centro c’erano due iniziali.
«I.I.»
mormorò Rin, sportasi in avanti per leggerlo.
«Sembra… un pegno d’amore o
qualcosa del genere».
«Chi
ha queste iniziali?» disse, assorta.
«Inuyasha
e suo padre, e poi, Izayoi».
Kagome
annuì. «Mia mamma… mi aveva parlato
di… questo… non ricordo bene…
c’entrava con
questa incisione… parlava di… chimica,
forse… bah».
«Chimica?»
ripetè Rin, non capendo.
«Si…
una cosa del genere… e mi aveva detto che Inu No Taisho e
Izayoi… non ricordo
bene. Forse… che si amavano per quello o qualcosa del genere».
Rin
sorrise debolmente. «Ci penserai con la pancia piena.
Andiamo».
Kagome
annuì e la seguì, cercando di ricordare il resto
di ciò che le aveva detto sua
mamma. Sconsolata, seguì sua sorella verso
Forse
non era il momento giusto per ricordare.
Continua nel prossimo capitolo...
Oddeo,
questa volta mi sono data alla pazza gioia *_* è
più lungo degli scorsi
capitoli… ^^ Di solito arrivavo a sei, sette pagine di
word… oggi sono dieci
<3 Vabbè.. parliamo del capitolo!
Sango!!
È arrivataaaaaa! Yatta *W* Però come vedete non
è ancora nel vivo della storia…
piano piano… >.<
Inu
e Kaggy… *_* com’era questo bacio?
Com’era? Io l’ho detto anche a Roro, ieri
sera, che ero rimasta piacevolmente sorpresa da quello che avevo
scritto… *ç*
Insomma, mi piace molto… credo di essere riuscita ad elevare
quel bacio a
qualcosa di più… il che era quello che volevo.
Ditemi come vi è parso, mi
raccomando!! =)
Niente
scene Sesshy/Rin… questo perché, suppongo lo
abbiate capito, mi viene difficile
scrivere due scene d’amore nello stesso capitolo…
è uno scervellamento
terribile! XD Faccio meno fatica a fare capitolo per capitolo. Ma non
è detto
che sia per sempre… difatti sono riuscita a inserire almeno
un pezzettino. È
che per ora ho le mani legate… Sesshy va nei suoi
sogni… e Kaggy ed Inu si
vedono di giorno… quindi non posso far altro che andare di
capitolo in capitolo
^_^’’
Che
sarà mai quello strano discorso di Kaggy?
Chimica… ? O cos’altro? Non prevedevo
di citarlo così presto… ma la situazione
è a mio favore. ^^ Avrete tutti capito
di cosa parlava… (o almeno spero XD) ma a cosa si riferisce?
Soprattutto quella
frase: “Forse… che si amavano per
quello”
Cosa ne dite?? Altri segreti infittiscono la vita di Kagome e Rin
Higurashi
<3
E
poi… uhm… mi pare di non aver parlato di
nient’altro di interessante. Ah, ma
certo. Si è svelato un po’ di più sulla
vita di Inu: picchiatore… ancora quella
maledetta rissa! Ma che avrà combinato?? XD
Mi
stanno venendo delle idee per Mirochan e il suo arrivo… e
beh, forse saranno un
po’ banali… ma perché no? X3 Non so
quando entrerà in scena, ma spero entro due
capitoli. Vedremo!!!
Ora
passo ai ringraziamenti… *_*
Roro:
ciao carissima!!!!!! Mi fa piacere il tuo commento… ma non
sentirti costretta a
farlo in una maniera particolare… dì quello che
vuoi ^_^ Allura… beh, la
donazione di Izayoi a Kaggy è ancora tutta da
scoprire… come mai? Eheheh
>_< E concordo con te, il Gazebo di Rose è
praticamente il mio sogno *_*
Non credo esista in natura una cosa del genere XD Parlando di
Sango…visto? Un
po’ timida… (un po?! O.O ndTe) XD Ok, è
timidissima. Di certo è l’opposto di
Kaggy, così solare ed espansiva >_< Le nostre
amate coppie si stanno
formando… come hai visto in questo cap *ç* Devi
dirmi assolutamente i tuoi
pareri su questo bacio (bacio? Erano due! *ç* ndInu) tanto
atteso e di cui
tanto ti avevo parlato <3 Impressioni, supposizioni,
commenti… voglio
tutto!!! ^_^ Su Inu No Taisho ed Izayoi… vedrai *_* io
sinceramente li trovo
una coppia bellissima, anche se… beh, con questo chap ho
cominciato a rivelare
qualcosa… ma confermo che si amavano da morire ** Sesshy e
Rin… ahhhh… -.- Lui
è un disastro, un disastro assurdo.. XD Già
detto… è attratto da lei, se ne
accorge, ma fa di tutto per non mostrarlo… soprattutto a gli
altri… Ma c’è un
motivo dietro: poi si vedrà… ^^ Kaede
misteriosa… eccome!!! E direi anche che è
fondamentale nella storia… J
vedrete!!! Sono contentissima che il
mio stile migliori (anche se non me ne ero accorta =_= ma dici sul
serio?!) e
che ti sia piaciuta. GRAZIE mille del commentone e di essere fiera di
avermi
come amica! Anche io sono felicissima!! *_* Bacioniiii!!
Bchan:
ciaoooo!!! Si, il testamento-sforna-pagine XD E le chiavi singole,
doppie,
universali… ahahahahaha Non vi biasimo se vi cominciaste a
far male la testa
mentre leggete la mia fan XD GRAZIE del tuo commento, sono contenta che
la
storia ti piaccia e si… il Gazebo di Rose è a dir
poco romantico *_* (tipico
che venga fuori dal mio cervello smielato… XD) Bacioni!!!!
Jessy101:
uhuhu! Una new entry!!! Ciao <3 Evviva l’alone di
mistero di Villa Taisho…
*_* E viva i rapporti fra cugini XD Deduco quindi che questo capitolo
ti sia
piaciuto!!! J
Le iniziali potrebbero essere nomi,
oppure cognomi… e per quel che se sappiamo i nomi
più probabili sono “Inu No
Taisho” e “Izayoi Inezumi” *_* Non posso
confermare ne nulla… ma si tratta
ovviamente di una coppia ù.ù GRAZIE del tuo
commento e spero recensirai anche questo,
visti soprattutto gli sviluppi attorno ad inu/kag ^^ Kiss!!!
Mikamey:
ciaoooo!!!!! XD Anche io mi ero quasi dimenticata del testamento.. per
fortuna
che tengo un elenco di quello che ho fatto accadere
=_=’’ se no mi ero già
dimenticata tutto! XP L’alone
di mistero
è ancora intatto, e quindi nessuno spoiler su chi mette i
fogli… non potrebbero
essersi messi da soli? XD Rin ed il suo sogno… un sogno
“reale” certo. E noi
sappiamo benissimo che lo era. Però lei lo ha sognato.
Possibile che il suo
inconscio abbia vissuto le carezze di Sesshoumaru come un sogno? ^_^
Vedremo!
Inu e Kag… come avrai letto in questo capitolo sono entrambi
coinvolti in
qualcosa più grande di loro, fin dalla seconda volta in cui
si sono visti… e
ricordate che io molto spesso ometto i pensieri di uno o due
personaggi… quindi
dietro ad azioni presenti potrebbero esserci stati ragionamenti
più o meno
lunghi. Sulla storia del Gazebo… non è proprio il
tempismo l’importante… più
che altro è il perché… io lo so, voi
no… ma lo saprete presto ^^ E poi, le
rose… bellissime, ma anche pericolose… **
chissà che non ci hai azzeccato? E
l’arrivo di Sango… uhm… ora hai letto
la reazione di kaggy, sesshy e rin… ma il
più temibile è inu XD GRAZIE di questo commento
favoloso e dei complimenti nei
miei confronti!! E ti confido… >.> io adoro le
recensioni lunghe J
quindi no problem!
Kiss!!!
Pretty:
ciaoo!!!! Allora… come hai visto (per sango^^) non ci sono
molte possibilità
che si affezioni ad inu, visto che lo odia… e neanche a
sesshy, perché non ha avuto
una buona impressione su di lui… J
quindi, miro ha campo
libero XD Kaede… eh beh… lei ha le chiavi di
tutte le stanze (almeno secondo
inu…) ma chissà se ha anche quella dei cassetti
di inu no taisho! >_<
Vedremo!!! Il Gazebo di Rose, più che essere un gesto
carino… è un gesto
d’amore… come ha detto inu no taisho, izayoi le
voleva bene come una figlia. ^^
Per le iniziali… mistero XD Beh, i nomi possibili sono
tre… e attorno vi è un
cuore… quante possibilità ci sono? J
GRAZIE del commento
anche se da mezza addormentata… XD nuuu, scherzo ^^
Bacioni!!!
Aryuna:
ciaoooo!!! J
come stai??? Io meravigliUosamente XD
Ahahahah! Kaede, la nonnina dei misteri X°DDD D’ora
in poi sarà il suo nome in
codice xP (smettila O\/O ndKaede) XD Ordini di Inu No Taisho? *me si
cuce la
bocca* GRAZIE dei complimenti sul gazebo *_* e sul resto!! E Rin e
Sesshy…
uhuhu, come vedi dovrai attendere ancora un po’…
ma in compenso ti ho regalato
un po’ di inu-kaggy-moments XD Bacioniii!! Tvb!
Onigiri:
ciaoooo!!! J
Sono contenta che aspetti così
ansiosamente la fine della storia… non pensavo di riscuotere
un tale successo,
e sono ancora mezza intontita quando leggo che ho 55 recensioni!!! XD
Ma
cominciamo dall’inizio… Kaede…
°-° Kaede, lo ammetto… XD ha i suoi
segretucci,
che saranno rivelati a tempo debito… XD Ed è
proprio vero, compare e scompare
quando meno te lo asp… *sguardo perforante nella mia
schiena* ehmm… °/////° XD
…GRAZIE dei complimenti per la scena del
testamento… *_* Volevo far capire che
la tensione c’era, ma rimanere comunque
sull’argomento “dobbiamo leggere il
testamento” ^_^ Spero di esserci riuscita! GRAZIE anche per i
complimenti sulle
descrizioni… devo dire che questa volta è stato
più difficile, perché per
descrivere Villa Taisho mi sono anche basata sulla
“vera” villa, e ho scritto
come la vedevo io. Ma un Gazebo come il mio non lo trovavo…
e alla fine ho
lavorato di fantasia =_=’’ Dunque i tuoi
complimenti mi lusingano ancora di
più!!! J
Sango… beh… è un genio quella
ragazza… ma
come vedi è anche molto timida, soprattutto per quanto
riguarda i ragazzi
perché è molto, come dire…
“protettiva” nei confronti di se stessa. Preferisce
rinunciare ad amare piuttosto che soffrire… (ed in questo
devo ammettere che è
uguale a me -_-’’) Riguardo a questo
capitolo… allora??? Voglio commenti
succosi, eh! XD Soprattutto sul bacio fra inu e kaggy *_* GRAZIE ancora
per
tutti i tuoi complimenti… e ribadisco: mi sono affezionata
molto a tutti voi, i
miei lettori e i miei recensori… e spero davvero di non
deludervi. ^^ E
concordo con te, probabilmente è anche la vostra presenza
che mi ispira a
scrivere… quindi, GRAZIE infinite! <3 Allora ti
lascio… e bye bye!!
Kaggy_Inu91:
ciaoooo!! J
Beh… non sentirti in dovere di fare un
commento lungo, dì quello che senti e basta ^_^
Allora… il colpo di scena era
previsto nella mia mente, ma si è delineato in questi ultimi
tempi… è
incredibile come inventi delle cose e piano piano ne aggiungo altre,
unendo
tutti i tasselli… è una cosa che non avevo mai
provato! *_* Ma tornando a noi…
le iniziali… beh, è una coppia… io
direi che è moooooolto banale. ^-^ Poi… non
ringraziarmi per la recensione… lo meritavi!! J
E ti ho mandato una
mail col mio contatto <3 (Ma lo trovi anche nel profilo, se
vuoi…^^) E beh…
che dire? Aspetto la tua recensione e GRAZIE mille!!! Kiss!!!
Kaimy_11:
ciaoooo!!! J
Inu No Taisho si fa sentire dall’altro
mondo… XD c’hai ragione!!! Che uomo *_*
Oddeo… vuoi Rin e Sesshy… prometto per
il prossimo cap *me giura solennemente* si, si! ^__^ Ma spero
commenterai la
scena di Inu e Kaggy <3 Izayoi, si, era molto legata a
Kaggy… ^^ come una
figlia. Per le recensioni… io le leggo tutte, quindi ho
letto anche le tue! Le
ho anche commentate J
Beh… GRAZIE del commento e spero ti
sia piaciuto questo capitolo… kiss!!!
Michiyochan:
ciaoooo!!! J
Per il rating sono sempre più convinta
di lasciarlo così ed avvisare (anche se toglie tutta la
sorpresa U_U) invece
che alzarlo ^^ Ma hai ragione… di questo passo…
XD Eh si…l’avrai visto anche in
questo chap… inu dice (se non ricordo male XD) “la
prima volta che ti ho vista…
sulle scale…”. In pratica non conta nemmeno quando
era umano. Dipende
ovviamente dal fatto che non percepiva il suo odore, che secondo me
è
importantissimo. ^^ E beh… dimmi se ti è piaciuto
il bacio <3 E si, il
gazebo è di kaggy *-* Beata lei! Ma come vedi ha
già avuto un bel po’ di
problemi… XD meno male che c’era inu…
^_^ GRAZIE della recensione e bacioni!!!
…GRAZIE
come sempre ai lettori, ai recensori, a chiunque insomma. Non
smetterò mai di
dirlo ^_^ E vediamo un po’ come siamo con le aggiunte ai
preferiti… 18 *_*
grazieee!!! Vi voglio bene!!
1
- ary22
2 - Aryuna
3 - baby_dark
4 - Bchan
5 - dany chan
6 - Dolce Sango91
7 - eiby
8 - jessy101
9 - Kaggi_Inu91
10 - Kaimy_11
11 - Lella92
12 - lollyna
13 - mikamey
14 - Onigiri
15 - Rohchan
16 - roro
17 - sunsunset
18 - Toru85
Qui
i ringraziamenti si fanno sempre più lunghi… O_O
temo lo diventino più del
capitolo!! X°D Grazie, vi voglio bene!
Bacioni,
Meg.