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Autore: ShilVerShine    06/04/2014    1 recensioni
Questa è la storia di una ragazza, una ragazza che ricontattando una vecchia amica per motivi di lavoro, riesce a condurre una vita fantastica, a partire dall'incontro con un bellissimo ragazzo riccio e altri 4 ragazzi che le sconvolgeranno la vita. Inizialmente tra i due non gira aria di amicizia, ma con un piccolo aiuto riescono a tornare amici e chissà forse anche qualcosa di più. Il resto tocca a voi scoprirlo. spero di avervi incuriosito. Buona lettura ;)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero appena entrata in quella stanza d’albergo che per un certo periodo sarebbe diventata la mia dimora, cioè fino a che non avrei trovato un lavoro e un po’ di soldi per comprare una vera e proprio casa tutta per me. Posai le valige per terra e mi fiondai sul letto. Per un attimo chiusi gli occhi ripensando a quella mattina:
FLASHBACK
Suona la mia dannata sveglia. Mi alzo svogliatamente dal mio caldo letto, mi lavo, mi vesto e scendo a fare colazione. Le valige erano posizionate in un angolo a caso della sala. Mi avvicino per ammirare le mie compagne di viaggio, ma sento una voce alle mie spalle, una voce che avrei riconosciuto benissimo dati i miei 18 anni di vita trascorsi affianco a lei. Era la solita voce roca di prima mattina che mi chiamava sempre per farmi svegliare, quando dovevo andare a scuola alle elementari. Ovviamente con il passare degli anni ho cominciato a svegliarmi da sola. Mi volto accogliendola con un bel sorriso “buongiorno tesoro, sei in ansia per la partenza?” “un po’, sai non ho mai viaggiato da sola” “capisco” disse avvicinandosi e mettendo una mano dietro la mia schiena in segno di conforto “sai quando ero piccola anche io adoravo viaggiare proprio come te e volevo andarmene da questo posto, ma poi è arrivato tuo padre e da li ho deciso di restare per stare accanto all’uomo che amo. Anche tu ora stai facendo la tua scelta e sono sicura che non te ne pentirai, come anche io non me ne sono pentita” “grazie mamma ma non preoccuparti, in fondo dimentichi che ho anche una mia amica li e…forse mi darà una mano” dissi abbracciandola “hai ragione…ma ne hai parlato con lei di questa storia?” “veramente no ma…sono sicura che mi aiuterà comunque, del resto siamo amiche intime da molto tempo e ci siamo sempre aiutate a vicenda” “hai ragione.  Dai veni a fare colazione ora, altrimenti il tuo latte caldo si fredda” “va bene” dissi seguendola in cucina. Poco dopo vedo la porta aprirsi, ma non vedendo nessuno entrare sono costretta a far scendere il mio sguardo più in basso, facendomi scappare un sorriso. Era la mia piccola sorellina di sette anni, ovviamente con un metro e sessantacinque di altezza più i tacchi di 10 cm non avrei potuto vederla. Mi alzo dalla sedia per accoglierla in un caloroso abbraccio di prima mattina “buongiorno piccola” “buongiorno” “sei ancora assonata?” dissi ridendo “si…si vede?” “molto” dissi mentre alzando i miei occhi incontro quelli assonati di mio padre “ehi siete già tutti svegli?” “si papà, tu sei peggio di un ghiro e se mai dovessimo interrompere il tuo bel sonnellino si scatenerebbe il finimondo” dissi  ridendo per la faccia che aveva appena fatto “va bene va bene ma ora a parte gli scherzi…ti senti pronta ad iniziare una nuova vita tutta sola?” “si papà stai tranquillo, credo di essere abbastanza pronta” “va bene mi fido” disse lui. Dopo aver fatto la colazione mi metto i giubbotto e saluto con un abbraccio mia madre e mia sorella. Quest’ultima viene da me piangendo e così la prendo in braccio “ehi piccola perché stai piangendo?” “perché tu te ne vai e non ci rivedremo mai più” disse con le lacrime “oh tesoro mio questo non è un addio, io tornerò anche prima che tu te ne renda conto…te lo prometto” lei sapeva che mantenevo le promesse e così le ricomparve un bel sorriso “ecco così ti voglio” dissi asciugandole le  lacrime. Vidi scappare una lacrima anche a mia madre prima che potessi uscire definitivamente dalla mia casa. Il viaggio in macchina fu silenzioso e breve. Giunti  all’aereo porto, abbracciai mio padre, presi le valige e una volta che vidi la macchina ormai lontana, mi misi ad aspettare in silenzio e con impazienza il mio volo per la bellissima Londra. Una volta che l’aereo fu arrivato salii a bordo, allacciai la cintura e misi le cuffiette. Dormii per quasi tutto il viaggio e una volta arrivati, se non fosse stato per il signore seduto accanto a me, starei ancora dormendo beatamente. Infine una volta scesa mi diressi in questa stanza.
FINE FLASHBACK
Ora ero tornata alla realtà. Sapevo che avrei dovuto trovare un lavoro, ma non mi sarebbe stato tanto difficile. Qui a Londra avevo una mia amica del resto anche intima, che forse mi avrebbe aiutato per trovare lavoro, dato che erano anche un bel po’ di mesi che si trovava qui. In effetti non sono completamente sola dopotutto ed è anche per questo motivo che ho deciso di partire. Magari sarei potuta andare a vivere con lei…chissà? Tolsi quei pensieri dalla testa e cominciai a disfare la valigia. Misi ogni cosa al suo posto e una volta finito, decisi di andare a farmi una bella doccia rilassante. Dopo di che chiamai i miei per comunicare il mio arrivo. La sera cenai con il piccolo spuntino che mia madre aveva preparato e messo nella valigia e mi addormentai.
  
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