Non faccio parte di nessun mondo…
E più guardo..
Più cerco
una strada
Di calendule turchesi
O di rovi violetti…
Trovo che non c'è
nessuna via.
Ricopro di un mantello le mie spalle e
Il viso chiuso nelle
ombre di un maschera senza volto.
Spaventata dal flash di una macchina
fotografica,
fuggo il suo obbiettivo
per non farmi rubare
l'animo..
perché di anime non si parla.
Chino il viso alle lastricate
terre del nulla
E raccolgo a piene mani
Lacrime sanguigne tinte i
violenze…
La mia maschera di carne più non ride…
Più non prova…
E alza
gli occhi cuciti di passioni
ad un cielo stellato
trapuntato di ricordi e
draghi…
gli umani,
meschini esseri di pietra,
si sono scordati com'è
fatto il cielo
per seguire labili impronte nella
sabbia.