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Autore: Harmony1905    08/04/2014    0 recensioni
Sam ha sempre vissuto sola. Non ha mai conosciuto sua madre. Sin da bambina girava per i vicoli di Londra in cerca di un posto dove dormire e del cibo. Era riuscita a sopravvivere fino ai 17 anni quando viene morsa da una creatura e tutta la sua vita viene messa sottosopra e tutti i segreti verranno svelati.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE
Questa volta non fu il sole a svegliarla ma la fievole luce di una candela, e dopo aver aperto gli occhi si ritrovò nel buio e la luce della candela mandava strane proiezioni sul muro. Per qualche minuto le parve di essere in uno dei suoi sogni. Tutto sembrava così surreale, la testa era pesante, il caldo la circondava ma questa volta sopra di lei c'era una leggera coperta a coprirle il corpo. Quando si alzò vide che sul comodino c'era una bottiglia con un bigliettino sopra con scritto "Bevimi".
-Si divertente veramente divertente.-
Ma dopo averlo bevuto si sentì meglio. Senza nemmeno accorgersene si guardò il polso e vide che poco più sopra dove qualche ora prima, o almeno cosi credeva, c'era il morso vi trovò una fascia bianca candida.
Non c'era nessuno nella stanza così decise di uscire e di cercare qualche vivente per chiedere che posto era e magari togliersi quel senso di disagio che le tormentava lo stomaco.
Girò per i corridoi per alcuni minuti, a volte si ritrovò al punto di partenza. Al terzo giro si stava per arrendere quando sentì delle voci, che giurava non c'erano nei primi due giri, provenire dal fondo del corridoio cosi si incamminò. Si fermò davanti un'alta porta socchiusa da cui filtrava della luce e le voci ora erano più forti e chiare. Riuscì a riconoscere quella dei ragazzi che le avevano parlato ma c'erano altre voci, tre femminili e una più scura rispetto alle altre. Di sicuro apparteneva ad un uomo sulla quarantina.
Ancora una volta la sua curiosità si fece sentire e non riuscì a reprimerla e piombò nella stanza con così tanto fragore che l'avrebbe sentita perfino un sordo. Tutti si girarono verso di lei e la squadrarono dalla testa ai piedi e lei sorrise salutando con la mano ma poi si guardò e si rese conto per la prima volta che indossava solo una semplice sotto veste quasi trasparente e non riuscì a pensare cosa si riuscisse a vedere in contro luce e subito una tonalità rosso pomodoro le invase le guance candide.   
-Ti sei svegliata a quanto vedo.- Liam la stava guardando non con disprezzo anzi sembrava piacergli cosa vedeva ma era anche uno sguardo provocante.
-Si e non c'era nessuno con me. Cos'è devo considerarmi rapita?-
-Perchè qualcuno verrebbe a cercarti?-
La ragazza stava per rispondere quando l'uomo che aveva sentito prima la fermò.
-E' un piacere conoscerti io sono David sono il tutore dei ragazzi che ti hanno "rapita". Tu sei?-
-oh. Ehm... Sono Samantha.-
-Solo Samantha?-
-SI.-
-Bene Samantha...-
-Sam.-
-Ok Sam penso che sia ora che ti presenti agli altri. Lui è Liam, poi abbiamo Niall, Harry, Zayn e Louis. Ecco i nomi dei delinquenti. Penso che sia sempre utile sapere i nomi dei tuoi incubi.-
I ragazzi gli lanciarono uno sguardo truce ma si riusciva a capire che volevano bene a quell'uomo.
-Mentre loro sono Cassie e Beth e lei è mia moglie Jackie.-
Rimasero a guardarsi per pochi minuti quando Beth prese la parola.
-Oh non sai che sollievo avere un'altra ragazza qui con noi. Loro sono in maggioranza e non riusciamo a fargli capire che qui comandiamo noi.- E le sorrise, era un sorriso caldo e raggiante. Aveva i capelli biondi e lunghi. Gli occhi erano di un azzurro che Sam non aveva mai visto, erano così chiari da sembrare bianchi, ti imprigionavano. Era alta e magra. Era vestita con abiti eleganti un pò stile "Hipster" e Sam immaginò che la vestaglia fosse sua. Cassie non era tanto diversa dall'amica. Era bionda ma i suoi capelli erano corti. I suoi occhi azzurri erano più scuri e penetranti. Sorrideva anche lei e si potevano scorgere delle piccole fossette ai lati della bocca. Non era magra come l'altra ma neanche grassa. Era abbastanza alta e i suoi vestiti erano più alla mano. Un maglione lungo, leggins e stivaletti. Queste, pensò Sam, sono delle Belle ragazze.
-Si bhè cercherò di fare del mio meglio mentre sarò qui. Anche se sarà veramente poco.-
-Ah e perchè?-
-Non voglio intromettermi, mi sento molto meglio e posso tornare a ca...-
-A casa? Non penso tu ce l'abbia.-
-Niall! Si più gentile!-
-Tesoro tu puoi restare tutto il tempo che vuoi. E poi non ti abbiamo ancora guarito quel morso.-
-Come no?! Loro mi hanno detto che qui mi avreste curato!-
-Vorremmo ma non sappiamo come fare... Per noi usiamo dei metodi un pò diversi che per te sarebbero disastrosi.-
-Perchè cos'ho io in meno di voi?!-
-Sei una mondana piccoletta.-
-Mondana? Cioè? E non chiamarmi piccoletta piccolo biondo montato.-
Tutti si misero a ridere ma David  e Jackie erano seri, si stavano guardando molto intensamente come se stessero comunicando con il pensiero.
-Sam ti va di sederti un attimo? Ti dobbiamo dire una cosa.-  Questa volta fu Jackie a parlare con una voce così dolce e calma da non riuscire quasi a sentirla. Sam fece subito quello che le disse e prese posto nella prima sedia che trovò.
-Bhè una mondana è una persona umana, una semplice persona umana. Senza niente di... come dire... Cielestiale.-
-Cioè mi state dicendo che non sono niente di speciale? Bhè grazie voi si che alzate l'autostima di una persona.-
-No non intendevo quello. Intendevo proprio Celestiale. Cioè che non ha nessuna caratteristica dal cielo.-
-Ok non ti seguo.-
-Vedi quel morso è di un demone, un servitore dell'inferno. E c'è solo un modo per guarirti in modo veloce ma tu non puoi essere guarita cosi perchè non sei come noi. Vedi noi cacc...-
-NO! NON DITELO!-
Tutti rimasero stupiti di ciò che la ragazza urlò. Non sapevano che dire rimanevano ad occhi spalancati a fissarla quasi a bocca aperta, la prima che riuscì a dire qualcosa fu Cassie.
-Cosa intendi Sam?-
-Dire cosa?- questa volta era Louis che si era sporto sul tavolo per guardare meglio Sam.
-Non potete dirmi quello che state per dire. Non ci posso credere che sia vero.-
-Cosa? Che sia vero cosa?-
-Tutta quella storia sui cacciatori di demoni, Shadowhunters. Che il loro unico scopo è salvare gli umani da queste creature.-
-E tu come fai a sapere tutto questo?-
-Mia mamma mi ha lasciato una lettera con questo.... Aspetta dove siamo?-
-Alla chiesa di St. Paul. Una parte riservata e... bhe segreta perchè?-
-Me ne voglio andare. Dove sono i miei vestiti?-
-Bruciati mi dispiace tesoro. E ora tu resti qui.- Liam si mise davanti alla porta con affianco Harry per bloccarla. Il riccio rise e poi si rivolse a David.
-Penso che ora tu possa usare lo stilo.- 


Ecco il secondo capitolo per chi lo stesse aspettando. Mi scuso ma la scuola è sempre la scuola e mi ama così tanto da voler stare con me in tutti i minuti della mia vita quindi sono stata occupata, mi dispiace tanto. Ora che sta arrivando la fine però cercherò di essere più presente! Vi aspetto numerosi! 
  
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