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Autore: 9Pepe4    08/04/2014    10 recensioni
Spoiler 3x15
«Non lascerò il mio compagno di caccia per strada».
Neal le sorrise, capendo al volo cosa intendeva.
«Caccia?» chiese Tremotino, con la fronte aggrottata. «È questo che avete fatto nella Foresta Incantata?»
«Esatto» rispose Belle, scambiando un’occhiata complice con Neal. «Eravamo alla ricerca di un certo coccodrillo…»
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Belle, Neal Cassidy, Neal Cassidy/Baelfire, Signor Gold/Tremotino
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Premessa: questa “storia” finge spudoratamente che Neal non sia mai morto.



Collage

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Dopo la sconfitta di Zelena, Regina aveva trovato il modo di separare Neal e Tremotino senza uccidere nessuno dei due.
Quando Belle vide l’uomo che amava e suo figlio scindersi e poi rimanere immobili l’uno di fronte all’altro, sorrise tra le lacrime – lacrime che, dopo tanto tempo, non erano più di dolore o di paura, ma di gioia.
Tremotino fissava suo figlio con lo shock negli occhi. «Bae…» esalò, non appena si fu ripreso, e gli toccò il viso come per assicurarsi che fosse davvero lì. Vivo e al sicuro.
«Papà» rispose Neal, chiudendo una mano su quella tremante dell’uomo.
«Non c’è di ché» commentò Regina, cinicamente, senza però riuscire a suonare acida come di consueto.
Belle non si trattenne più, e corse incontro a padre e figlio, agguantando un braccio a ciascuno e attirandoli più vicini a sé.
Dopo un istante di sorpresa, Neal rise piano, mentre Tremotino appoggiò il viso contro il suo e chiuse brevemente gli occhi. «Belle».
Lei aveva il sospetto che il cuore stesse per scoppiarle di gioia. Aveva ritrovato la sua famiglia.

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Lo scontro con la Strega Malvagia aveva demolito numerosi edifici, e le strade erano ingombre di mattonelle, tegole e calcinacci.
Come effetto collaterale, metà della popolazione di Storybrooke si era trasferita da Granny, occupando tutte le stanze e lasciando Neal senza un tetto.
«Puoi venire a stare da noi» suggerì Belle, sapendo che Tremotino fremeva dalla voglia di fargli quella proposta.
Neal sbatté le palpebre. «Sei sicura?»
«Certo!» esclamò lei, e strinse beatamente la mano di Tremotino. «Non lascerò il mio compagno di caccia per strada».
Neal le sorrise, capendo al volo cosa intendeva.
«Caccia?» chiese Tremotino, con la fronte aggrottata. «È questo che avete fatto nella Foresta Incantata?»
«Esatto» rispose Belle, scambiando un’occhiata complice con Neal. «Eravamo alla ricerca di un certo coccodrillo…»

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Vestita con una camicia da notte chiara, Belle si mise a cavalcioni di Tremotino, per poi abbassarsi a baciare le sue labbra.
Lui sorrise contro la sua bocca, posandole le mani sui fianchi.
Quando la trasse più vicina a sé, Belle si staccò un attimo per guardarlo in faccia. «Sai che Neal è nella stanza accanto, vero?»
Le labbra di lui s’incurvarono in un sorriso. «Faremo piano» le assicurò, facendo aderire per un attimo il corpo al suo.
E Belle cedette, abbandonandosi al suo tocco e alle sue carezze. D’altro canto, cos’avrebbe dovuto fare? Lui le era mancato così tanto…
Cercarono di essere silenziosi, ma la mattina successiva, quando Neal chiese com’era andata la nottata e poi tossì nel proprio bicchiere per dissimulare una risata, capirono di non esserci riusciti.

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«Allora? Come va con Henry?»
Neal scrollò le spalle con un sospiro. «Non ha ancora recuperato i suoi ricordi, ma almeno sto facendo di nuovo la sua conoscenza».
Belle gli posò una mano sulla spalla, comprensiva.
«Almeno io posso presentarmi come suo padre» aggiunse Neal, dopo un momento. «Per Regina è più dura. Lei non può andar da lui e dire “sono la madre adottiva che non ricordi”, ed Henry la vede soltanto come una specie di amica».
«Capisco» mormorò Belle.
Tra Neal e Regina si stava stabilendo un rapporto… interessante. Da parte della donna, sembrava molto in stile ti-tollero-soltanto-perché-sei-importante-per-Henry… Eppure, quando Neal aveva scoperto che lei aveva tenuto Belle segregata per anni e l’aveva affrontata in proposito, Regina aveva finito per rivolgere le proprie scuse alla ragazza.
A quanto pareva, talvolta i miracoli accadevano.

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Un pomeriggio, mentre cercava di capire come preparare un dolce che le aveva consigliato Ruby, Belle venne raggiunta da Tremotino, che le chiese senza preamboli: «Come vanno le cose tra Baelfire ed Emma?»
Belle lo fissò con un guscio d’uovo in mano. «Perché non lo chiedi a lui?»
«Lo sto chiedendo a te».
La ragazza decise di essere magnanima – l’uomo sembrava essere sulle spine, ed era adorabile. «Hanno delle cose da risolvere» gli disse, «ma ce la faranno».
«Come fai a dirlo?» le domandò lui.
Belle lasciò le uova e gli andò di fronte. «Vero amore» rispose, quasi sillabando.
Per tutta risposta, Tremotino la guardò con una sorta di affettuoso divertimento. Distolse per un istante gli occhi dai suoi e le chiese: «Lo sai? Hai della farina su una guancia».

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Lentamente, erano cominciati i lavori di ricostruzione.
«Uff» sospirò Neal un giorno, rientrando, «il parco è l’unico posto dove non si sentono quei maledetti trapani».
«Sei stato con Henry al parco?»
«Sì, e indovina un po’? Dopo una mezz’oretta è arrivato Killian».
«Uncino?» indagò Belle, inarcando un sopracciglio.
«Già. Lui…» Neal alzò su di lei uno sguardo accigliato, come se ancora non si capacitasse della cosa. «Lui mi ha portato una ciambella».
«Una ciambella» ripeté Belle. Non era sicura di nutrire una gran simpatia per l’uomo che aveva cercato di ucciderla per ben due volte, ma doveva ammettere che i suoi goffi gesti d’affetto verso Neal erano quasi… teneri.
«Una ciambella».
Segretamente, la ragazza sperava che da Granny non si liberasse mai una camera per Neal, perché le conversazioni con lui le sarebbero mancate tantissimo.

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Tremotino e Belle erano stesi insieme sul divano, quando Neal entrò di corsa.
«Ce l’ha fatta!» esclamò. «La Fata Turchina ha preparato dell’altra pozione perché Henry recuperi la memoria! Emma è d’accordo a somministragliela!»
Belle sollevò la testa dal petto di Tremotino. «È meraviglioso, Neal».
«Già» confermò lui, sorridendo, per poi precipitarsi nuovamente fuori dalla stanza.
Ci fu un istante di silenzio.
«Anche me ha fatto piacere vederti, figliolo» commentò poi Tremotino.
Belle ridacchiò. «Non dirmi che sei geloso di Henry».
L’uomo non rispose. «Per lo meno» constatò invece, intrecciando le dita sui capelli di Belle, «non ci ha di nuovo sorpreso a baciarci».
«Neal è adulto e vaccinato, certe cose non lo scandalizzano» osservò Belle. Si chinò a sfiorargli le labbra con le proprie. «Vogliamo parlare di questo, o del fatto che Henry riavrà indietro i suoi ricordi?»

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Poco dopo aver recuperato la memoria, il piccolo Mills – che ormai era quasi alto quanto Belle – venne a trovare suo nonno.
«Lo sa?» chiese. «Sono contento che lei sia vivo».
Poi si rivolse a Belle: «Non ci avevo mai pensato, ma è forte avere una nonna così giovane».
Siccome Neal ed Emma erano impegnati, venne Regina a recuperare suo figlio. Ed era così palesemente felice del fatto che Henry la chiamasse di nuovo «mamma» che Belle non sentì nemmeno una punta del consueto risentimento.

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A differenza di Tremotino, Neal non era affatto un tipo mattiniero.
Un giorno, siccome erano le dodici e lui non si era ancora fatto vedere, Belle decise di andare a svegliarlo.
«Neal?» chiamò, aprendo la porta della sua stanza. «Credo sia meglio se ti alzi».
Lui, a pancia in giù sul letto, biascicò un «mmmno» contro il guanciale.
«È mezzogiorno» lo informò la ragazza.
Per tutta risposta, Neal affondò il viso nel cuscino. «’ncora cinque minuti, mamma».
Belle sbatté le palpebre, interdetta. O Neal era più addormentato di quanto lei credesse, o quella doveva essere una battuta.
In preda a strani sentimenti, la giovane uscì dalla stanza, recandosi in sala da pranzo.
Tremotino aveva già iniziato ad apparecchiare, e lei si unì a lui senza dire una parola. «Perché quell’espressione?» le chiese l’uomo, dopo un po’.
Belle scrollò le spalle. «Quale?» domandò, con estrema nonchalance.
Sarebbe stata molto più convincente, se solo fosse riuscita a smettere di sorridere.




















Note:
*abbraccia Neal, Belle e Tremotino e guarda Adam ed Eddie in cagnesco* Non distruggerete mai la mia famiglia perfetta! MAI!
…Okay, perdonatemi, ma non posso proprio rinunciare ai miei Crocodile Hunters (© Emilie e MRJ), né alla mia amicizia QueenFire, né tantomeno a Killian che cerca di riconquistare l’affetto del suo Bae.
Quindi sì, sono tornata al primo stadio del lutto, la negazione.
Spero di non aver fatto danni ^^”
  
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