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Autore: brunettes    08/04/2014    0 recensioni
Era uno di quei momenti in cui vorresti spegnere il cervello e non pensare ai ricordi che ti assalgono e ai problemi, e io di problemi ne avevo fin troppi, ero solo una ragazza di 16 anni e volevo solo vivere come tutte le ragazze della mia età e invece mi trovavo in un triangolo amoroso, senza una madre e un padre, e con altri seri problemi di cui non avevo mai parlato a nessuno…
Per quanto mi sforzassi, non riuscivo a stare bene, nonostante mi ripetevo ogni giorno di andare avanti di essere forte e di non lasciarmi abbattere, mi mancava la voglia di vivere, e senza quella come si può andare avanti?
SALVE GENTE! Questa è la mia prima FF, spero vi piaccia :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo diciannove
 


Sbarrai gli occhi. Forse avevo sentito male e avevo capito una cosa per un’altra.
-Cosa? – chiesi. I ragazzi e Paul mi guardavano aspettando una risposta.
-Volete che apra i vostri concerti? - chiesi ancora, incredula.
-Esattamente! - chiarì Paul –hai talento, perché sprecarlo? - disse. Perché ho paura. –ma come faccio con la scuola? -
-Avrai un insegnante che ti seguirà in tour- spiegò Paul.
–Ma, io…non posso-
Sentivo gli occhi di Harry, come quello di tutti gli altri, puntati su di me. Il mio ragazzo mi prese per mano e mi portò fuori lo studio televisivo. Faceva abbastanza freddo e io avevo solo una felpa. –Perché? - mi chiese.
-Cosa perché? - domandai non capendo.
-Perché non vuoi farlo? – rispose guardandomi negli occhi, gli stessi occhi in cui mi perdevo ogni volta che li guardavo.
-Harry non è una decisione che posso prendere così su due piedi! Ti rendi conto di quello che mi state chiedendo? Okay, forse per voi è una cosa normale, ma per me no- risposi stringendogli le mani –se accettassi, dovrei rinunciare a tutto, alla mia privacy, ad avere una vita normale. Io non so se sono pronta a farlo- continuai. Lasciò le mie mani e mi tirò verso se.
-Lo capisco, ci sono passato anch’io. Ma non vedere solo il lato negativo. Potrai visitare posti nuovi, conoscere gente, essere amata e apprezzata. - disse lui stringendomi sempre di più.
-Ho paura Harry- sussurrai contro il suo petto. Sentii i battiti del suo cuore aumentare sempre di più.
-Di cosa hai paura? - sussurrò a sua volta nei miei capelli.
-Della gente- risposi stringendolo più forte a me, con la paura che potesse scomparire da un momento all’altro.
-Ascolta Sam- disse –non devi avere paura delle persone- continuò –soprattutto se ci sono io con te. Io ti proteggerò da tutto e da tutti. Con me non devi avere paura-
Quelle parole mi confortarono, ma non completamente. –Ti prego, accetta la nostra proposta- disse con tono supplichevole. Sospirai e abbassai lo sguardo.
-Ci penserò okay? - risposi. Harry annui, poi mi prese la mano ed entrammo di nuovo nello studio. Informai i ragazzi che ci avrei pensato, poi andai a sedermi sulle poltrone e loro continuarono le prove.
Quando finirono tornammo in albergo e io mi chiusi in camera. Ero molto confusa. Era uno dei miei sogni più grandi quello di cantare, ma la persistente paura dei giudizi altrui mi bloccava. Mia madre mi ripeteva sempre che non conta ciò che gli altri pensano di me, ma ciò che penso io di me stessa. E io lo sapevo che aveva ragione, come sapevo che rinunciare a vivere solo per paura era sbagliato, ma la paura aveva il grande potere di offuscarmi vista e pensieri.
-Ehi posso entrare? –
-Si vieni. - Liam si sedette accanto a me sul divano in pelle bianco. Mi prese le mani e mi costrinse a guardarlo.
-Senti, accetterò qualsiasi tua decisione, ma lascia che ti dica una cosa. I sogni bisogna inseguirli, sempre. Manda a fanculo tutto quello che ti blocca e lasciati andare per una volta. Io lo so che le insicurezze si attaccano alla tua pelle e non ti lasciano andare, ma Sam, non lasciarti bloccare. Fa ciò che ti rende felice, a fine giornata le tue paure saranno ancora lì, è vero, ma tu sarai più forte per affrontarle e mandarle vie. – I miei occhi si fecero lucidi a sentire quelle parole. La realtà era un pugno nello stomaco.
-Ti lascio sola a riflettere. Harry e in camera con noi. – annuì con le lacrime che rigavano il mio viso. Mi diede un bacio sulla guancia e poi uscì, lasciandomi sola con i miei punti interrogativi.
 
 
 
CHIEDO UMILMENTE PERDONO!
Non aggiorno dal 23/11/2012 faccio schifo lo so (per di più torno con questo micro capito. Vi prometto che il prossimo sarà più lungo!) Ma avevo un ‘blocco’ e non riuscivo più a continuare a scrivere questa storia e tra l’altro ho passato un brutto periodo e Sam non era tra i miei pensieri. Spero che tutti quelli che seguivano la storia siano ancora qui… vi faccio ancora le mie scuse, da oggi credo che aggiornerò regolarmente.
Un bacione,
Ale.
  
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