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Autore: horjzons    09/04/2014    5 recensioni
E se al ritorno dalla festa di Halloween, due sorelle, trovassero due corpi senza vita? E se quei due corpi fossero i loro genitori? Cosa succederebbe?
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DAL TESTO (capitolo 1 pov Mia)
“TAM!”. Ecco cosa sentii. Un altro rumore. Diverso dal primo. Meno forte, ma, comunque, altrettanto spaventoso. Io e mia sorella ci scambiammo uno sguardo veloce, fulmineo per poi correre al piano superiore. Scivolai sulle scale e mi sbucciai il ginocchio, ma non mi importava: dovevo capire cosa stava succedendo. Spalancammo la porta della camera dei genitori, ma niente. Era vuota. Perfetta. Coi letti fatti. Ci dirigemmo verso lo studio: il regno di papà. Bussammo piuttosto nervosamente. Poi girai la maniglia ed entrammo. Sentii il cuore battermi a mille, le lacrime rigarmi il viso, le ginocchia cedermi.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ssjkwscYvoI
Genere: Generale, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV MIA

Due sedie.
Una lampada.
Una porta.
E poi niente, il vuoto.
Solo io, Abby, due sedie, una lampada, una porta in una stanza murata, senza aperture se non quella porta chiusa a chiave, in un casale abbandonato immerso nel verde della campagna. Non riuscivo a pensare a nient’altro se non a me stessa. Chiamatemi egoista, ma in quel momento, con la sensazione di essere a un passo dalla morte, non esisteva Abby, Liam o Zayn, esistevo solo io. Io e la mia paura. Di cosa avevo paura poi?? Della morte?? No, non mi importava di questo. Di scoprire il vero assassino di mamma e papà?? No, non avevo paura di sapere chi fosse, anzi, morivo dalla voglia di trovarmi davanti quel codardo vigliacco. E allora cosa mi faceva smuovere lo stomaco dai brividi?? Cosa mi faceva sospirare affannosamente?? Le botte che avevo ricevuto?? I sacchi che prima mi toglievano l’aria?? No, niente di tutto questo. Era una ferita molto più profonda di un semplice pugno, di un semplice rapimento. Era come il presentimento che da quella porta sarebbe entrata la persona sbagliata.
Ero immersa nei pensieri che non mi accorsi che Abby stesse piangendo. Fu lì che decisi di lasciare da parte il mio egoismo e di pensare anche a lei. Del resto mia sorella mi assomigliava in tutto e per tutto, era un po’ come una “seconda me”. Non eravamo troppo simili di aspetto fisico, e neanche di carattere. Ma c’era qualcosa di più forte di qualsiasi differenza che ci faceva apparire molto simili. E non era una semplice voglia sulla spalla, ereditata da nostra madre, ma la voglia di vivere insieme. La voglia di ridere, piangere, scherzare, arrabbiarsi, di combattere INSIEME. Fu allora che lo capii: io non sarei uscita viva da quella stanza senza mia sorella.
-Non piangere … sshh … non piangere … vedrai, finirà tutto bene e … e … tra cinquant’anni, quando saremo due vecchie zitelle che si divertiranno a fare quei noiosissimi cruciverba, ci ricorderemo  di questo … di tutto questo e … e ci rideremo su, come se fosse solo un ricordo lontano, così lontano da non essere vero … -
Abby nel sentire queste parole sussultò appena, ma non rispose. Forse non aveva abbastanza fiato o, forse, fu distratta da un rumore.
Un piccolo cigolio.
E la maniglia si mosse.
E lui entrò.
Lui, quello che mi aveva rovinato la vita. Lui, quello che aveva programmato tutto. Lui, l’assassino. Lui, quello che ci avrebbe ucciso da un momento all’altro. Lui, il mio migliore amico. Lui, Niall Horan.
-Dio … -
-Sta zitta Abby!!! Tu non sai un cazzo!!! Tu non mi puoi giudicare!!!!!-
-è vero,- sussurrò mia sorella con le ultime forze che le rimanevano in corpo –io non so un cazzo, ma una cosa la so: la pagherai cara!!!!-
Il biondino si morse il labbro come per trattenersi dal rispondere e poi iniziò a fissarmi. Quegli occhi azzurri che penetravano nei miei, mi confondevano. Era un po’ come per Zayn. Lo odiavo, mi aveva rovinato la vita, ma ogni volta che mi guardava, che incrociavo il suo sguardo, non potevo essere arrabbiata con lui. La mia testa, la mia ragione lo odiavano, avrebbero voluto vederlo morto, ma il mio cuore continuava a battere impazzito nella vana speranza che fosse tutto un malinteso, o un sogno, un incubo. Ma quegli occhi azzurri mi riportavano alla realtà. Niall aveva ucciso mamma e papà, o meglio l’aveva fatto fare a Zayn, e adesso ci aveva rapite … ma perché??? Perché?? Cosa gli avevo fatto?!?!?
-Perché Niall?? Perché?!?!-
Lui mi guardò sospirando, con le lacrime agli occhi, come se la risposta lo uccidesse.
-Perché … perché … -
 Si passò una mano tra i capelli disperato e poi si tolse la maglietta. Fu allora che la vidi. Una piccola macchia che non avevo mai notato. Precisamente una voglia, nello stesso identico punto in cui ce l’avevamo io e Abby. Nello stesso identico punto di mamma …
-Ti ricordi quando sei venuta a stare con me al mare una settimana??-
Feci cenno di sì debolmente come se piano piano, i miei neutroni stessero collegando tutto.
-Quando ti sei messa il costume, ho notato che avevi la mia stessa identica voglia, ma allora pensai che fosse solo una coincidenza … poi … poi … -
-Poi??- lo incalzò Abby.
-Poi, l’ultimo giorno al mare, quando ci hanno raggiunto tuo padre, tua madre e Abby … ho notato che anche Abby e anche tua madre, avevano la voglia … pensavo che fosse tutto normale, insomma … non pensavo che si ereditasse una voglia, ma poi mia madre mi ha portato dal dermatologo, il medico che cura la pelle, per una visita e lì lui mi ha detto che … quel tipo di voglia … si eredita geneticamente … -
Ok, ok, ok. Iniziavo a capire. Niall era …
-Quindi tu sei nostro fratello??-
-Sì,  Abby- sospirò lui –io sono il fottutissimo vostro fratello maggiore-
Immaginatevi il mondo. Quanto può pesare il mondo?? Non ne avevo idea, non fino a quando Niall pronunciò queste ultime parole, facendomi crollare tutte quelle tonnellate di mondo addosso.
-Vostra madre, prima che nasceste, non andava troppo d’accordo con vostro padre … -
-Che cazzo dici?!?! LORO SONE SEMPRE STATI UNITI!!!-
-ABBY FALLO PARLARE CAZZO!!!- la interruppi bruscamente io.
-Non ti arrabbiare Abby, non mi sto inventando le cose … me l’ha detto vostra madre … qualche giorno prima della notte di Halloween le sono andato a parlare … le dissi che sapevo tutto, che avevo controllato anche all’ospedale, negli archivi, e che sapevo di essere suo figlio … - fece una pausa e deglutì faticosamente come se dovesse buttare giù un groppo pesante – all’iniziò negò, ma poi mi disse che ebbe una relazione con mio padre quando non andava d’accordo col signore Haustin … mi ha detto che era distante, che si occupava solo della fabbrica e che una notte, mentre suo marito si spaccava la schiena lavorando, lei … QUELLA PUTTANA … SI FECE MIO PADRE!!-
-Nostra madre non era una PUTTANA!!- urlò Abby decisamente offesa. Io preferii non parlare. Tutto mi faceva troppo male. Mamma che tradiva papà, Niall che la insultava, il mio migliore amico che era un assassino.
-Naturalmente, rimase incinta, ma non lo disse a vostro padre perché ebbe un culo enorme!! Quell’anno, infatti, vostro padre dovette starsene in Cina per lavoro. Dodici mesi lontano da casa, dai suoi affetti, da sua moglie che credeva lo amasse, mentre lei partoriva me!!!-
Dio … stavo per svenire. Pensavo a mamma, ai suoi sorrisi, a quanto mi mancava. Era la mia eroina, era quell’essere perfetto che avrei voluto diventare da grande, ma, adesso, mi accorgevo di vivere solo nella finzione della realtà, perché mia madre era tutt’altro che perfetta. In quel momento avrei voluto gridare per la frustrazione, avrei voluto spaccare i timpani a tutti, ma mi uscii solo questo:
-E quindi li hai uccisi per questo?? Tu ti sei macchiato del reato più grave, tu hai stoppato due vite solo perché avevi scoperto di essere figlio di un’altra donna?!?!-
-No, Mia, non capisci … lei mi partorì e mi lasciò a mio padre che non aveva un soldo, non aveva neanche una compagna all’epoca che potesse prendere il suo ruolo di madre!! E sai perché lo fece?!?!?! Sai cosa mi disse quando le chiese il perché mi avesse abbandonato?!?!? Mi ha detto che non poteva permettersi di perdere tuo padre … non poteva permettersi di perdere i suoi soldi!!!-
Abby scoppiò a piangere, mentre Niall serrò i pugni quasi come se si stesse trattenendo dallo spaccare qualcosa, quasi come se parlare di mamma lo facesse incazzare.
-E poi … poi io le ho detto che … che … la perdonavo perché in fondo era giovane, e che la perdonavo anche se non mi aveva mai detto niente in tutti questi anni, ma lei mi guardò aspramente e poi mi disse: “forse non l’hai capito, ma io non ti considero mio figlio solo perché sei nato da un mio ovulo!!”-
“Non è vero” pensai “sta mentendo”.
-Io non ci ho visto più e me ne sono andato in un locale. Mi sono sbronzato e lì ho conosciuto Zayn …  io non ci stavo con la testa e gli ho raccontato tutto … lui ha detto che quella stronza doveva pagare e si è offerto di occuparsene lui, ma solo se lo avessi pagato … -
Una lacrima mi rigò il volto mentre Niall continuava il suo racconto.
-Gli ho dato 1000 £ di anticipo e 1000£ dopo. Il piano era uccidere vostra madre, scassinare la cassaforte per depistare le indagini, ma qualcosa andò storto e morì anche vostro padre … -
Quanto poteva valere una vita??? Milioni e milioni di dollari. E una morte invece?? Una morte valeva solo 2000£??
-Al funerale, vedendovi distrutte, vi ho chiesto di venire ad abitare da me, come se questo atto di gentilezza potesse farmi sentire meno in colpa … -
-Certo, prima ci distruggi la vita, e poi cerchi di rincollarne i pezzi!!!-
Abby aveva ragione. Ci rovina la vita, e poi cerca di migliorarla. Non mi importava cosa avesse fatto mamma a Niall perché quella non era la mamma che avevo conosciuto. Non rimpiangevo la morte di quella persona crudele, ma di una mamma, una mamma che c’era sempre stata.
-Quando sei stata portata all’ospedale- continuò Niall rivolgendosi a me –capii subito che era stato Zayn, perché mi aveva detto che quel giorno sarebbe andato al cimitero e, inoltre, la pistola che ti aveva sparato, era la sua … allora non ci vidi più dalla rabbia e lo picchiai a sangue-
Facevo fatica a immaginare Niall come un assassino, ma facevo ancora più fatica a immaginare Niall come un assassino e un giustiziere allo stesso tempo.
-Dopo essere scappato dall’ospedale, capì che la polizia avrebbe investigato su di lui e, allora, cercammo un modo per non essere scoperti … -
-Avete ricattato quel povero ragazzo, Harry??-
Fece cenno di sì.
-Non avevamo altra scelta!!-
-C’è sempre un’altra scelta … - lo corressi io. Mi ero sentita ripetere quasi ogni giorno questa frase dal mio migliore amico. Ogni volta che qualcosa mi andava male io correvo a piangere da lui e Niall mi consolava sempre con questa frase. Peccato che come ogni sua caratteristica, questa frase fosse falsa.
-Harry, spaventato, fece il nostro gioco, ma poi Zayn iniziò a pentirsi di quello che aveva fatto … si stava innamorando di te, Mia … il nostro segreto era a rischio … -
-E allora l’hai ucciso!!!! Vero?!?! –
-No, Mia, non ho fatto niente, non sapevo nemmeno che fosse morto!!!-
-NON MENTIRE CAZZO!! IO NON TI CREDO!!!!- scattai io liberando tutta quella rabbia che mi portavo dentro.
-Mia, te lo giuro sulla nostra amicizia, non gli ho fatto niente … -
-Noi non siamo amici-
Niall scoppiò a piangere nel sentirmi pronunciare questa frase. Anche se non volevo farlo vedere, anche a me quell’affermazione fece male, più di un pugno in pieno petto. Niall era sempre stato l’unico essere al mondo capace di capirmi, l’unico che sapeva farmi ridere con delle battute stupidissime, l’unico con cui non mi vergognavo di essere vestita male o di avere una ciocca di capelli in disordine, perché lui era Niall, il mio Niall. Era l’unica persona che non mi giudicava, era l’unico con cui mi sentivo libera di parlare veramente. A volte una chiacchierata con Niall era più efficace di un pomeriggio trascorso con Abby. 
Prima avevo detto che non vedevo l’ora di trovarmi davanti quel codardo vigliacco che aveva programmato tutto, ma ora non avrei voluto vederlo, avrei preferito vivere nella finzione per tutta la vita.
-E ora che fai?? Uccidi anche noi??- chiese Abby.
-No, ora faccio questo-
Prese una pistola, la caricò, e se la puntò contro.
-NOOOOO!!!- gridai d’istinto.
Abby mi guardò male come se fossi impazzita. Stavo cercando di salvare la persona peggiore del mondo. Sì, lo stavo facendo.
-Non lo fare Niall, non lo meriti … -
-Cosa dici Mia?!?! Lo merita!!! Ha ucciso i nostri genitori!!!!-
-E allora??? Ha ucciso e quindi merita di morire?? Non si risponde alla violenza con altra violenza. Non è dente per dente, occhio per occhio. Ha sbagliato, ma nessun errore non può essere perdonato … -
-Come puoi perdonarlo Mia?!?!- continuò Abby –Come puoi provare pietà per lui?!?!-
-Non provo pietà, ma lo perdono. Perché ogni uomo merita una seconda possibilità. È vero, oggi Niall Horan ha sbagliato, ma in tutti gli altri giorni della sua vita, in tutti quelli in cui mi è stato vicino, in tutti quelli passati assieme, ha sempre fatto la cosa giusta. È questo il bello di essere uomini imperfetti, sbagliare ed essere perdonati …-
-Tu … tu … mi perdoni???- sussurrò lui.
-Sì, se non fai altre cazzate … avanti chiama la polizia a finiamola qui … -
-Mia, mi perdoni??-
-Sì, sì, ma ora liberaci … dimostrami che sei sempre lo stesso Niall, dimostrami che mi vuoi bene … non ti giudico per cosa hai fatto perché non so cosa avrei fatto al tuo posto … non rimpiango la morte di quella donna crudele che hai ucciso, ma solo di una mamma e so che tu non volevi uccidere la mia mamma, ma solo quella donna che ti ha fatto del male. Non rimpiango il mio ex migliore amico, perché oggi ne ho uno nuovo, un ragazzo rinato, un ragazzo che ha sbagliato, un ragazzo che è caduto, ma che ora si rialza con lo sguardo fiero e la consapevolezza di non essere solo un bambino abbandonato al padre, ma un ragazzo bello, maturo, forte, un ragazzo che è il mio nuovo migliore amico!!!-
Niall mollò per terra la pistola e con le lacrime agli occhi liberò me e Abby che eravamo legate. Ci guardammo negli occhi. I suoi occhi azzurri. Quelli che avevo visto per la prima volta ben quattro anni fa, quando ci eravamo presentati per la prima volta. “Ciao, sono Niall Horan” mi aveva detto fissandomi con quei sue due occhioni. Quegli occhi che mi avevano guardato e supportato ogni giorno di questa vita. Quegli occhi del mio ex migliore amico, quegli occhi del mio nuovo migliore amico, quegli occhi di mio fratello.
-Ti voglio bene- mi disse lui abbracciandomi. Scoppiammo entrambi in lacrime. Tra le sue braccia mi dimenticai di cosa avesse fatto e, piano piano, anche Abby lasciò da parte i rancori. Ci abbracciammo tutti insieme e poi Niall chiamò la polizia. Di lì a poco Louis e Liam avrebbero portato via il biondino, ma io sapevo bene che, nessuno, avrebbe mai potuto togliermi dal cuore il mio nuovo fratello.

POV LOUIS

 
Io e Liam avevamo esaurito ogni possibilità di trovare Mia e Abby. Avevamo cercato di rintracciare i telefoni, ma risultavano entrambi inesistenti. A casa non c'era nessuno, nè loro nè Niall. Avevamo chiesto se qualcuno le aveva viste, ma senza risultati.
Avevo provato a trattenere le lacrime troppe volte e ci ero riuscito, ma adesso eravamo arrivati proprio al fondo, non c'era più niente da fare. Solo aspettare, aspettare, aspettare...
Ma aspettare cosa, avremmo dovuto essere più attenti prima, accompagnarle a casa e invece le avevamo lasciate andare da sole. Le avevamo lascite nelle mani di quel bastardo.
Magari ora io e Abby potevamo essere abbracciati sul divano a guardare un film romantico e scambiarci alcuni baci, e invece no. Lei era tra le mani di quello li. E io, io non stavo facendo niente per trovarla. E fu poprio pensando al suo sorriso che poche volte avevo visto, alla sua voce sempre spezzata dai singhiozzi che mi fece scendere lacrime.
-Cazzo... perchè...- urlai mentre strinsi il pugno fino a far diventare le nocche bianche per poi sbatterlo sulla scrivania.
Spinsi il tavolo con tutta la rabbia che avevo facendolo cadere per terra. Poi mi portai la mano alla bocca mentre le lacrime salate continuavano a bagnarimi il viso.
-Louis ma che cazzo fai?- fece la sua entrata Payne.-Così non andremo da nessuna parte...calmati-
-Mi dici come cazzo faccio a calmarmi… Abby è scomparsa, non so niente di lei. Se sia ancora viva o morta??? E tu mi dici di calmarmi…ma non capisci cazzo che io la amo… - sfogai la mia rabbia mentre le lacrime, una ad’una,continuavano a scendermi dagli occhi.
-Senti Louis non ho voglia di litigare… capisco come tu ti possa sentire adesso, ma pensi che io stia bene?Pensi che non sapere dove sia la ragazza di cui mi sono innamorato per la prima volta mi faccia sentire bene…-mi rispose lui con voce tremante.
SILENZIO. Fu questo che regnò per alcuni minuti nella stanza. SILENZIO. Mi fissava. Io fissavo lui. Avevamo tutti e due gli occhi pieni di lacrime. Una cosa però ci differenziava: io le facevo cadere, uno dopo l’altra, come un bambino,lui invece no, se le teneva dentro. Accumulava. Non voleva farsi vedere così, triste. Triste per amore. Ma ciò non gli faceva bene. Avrebbe duvuto sfogare tutta la sua rabbia, far vedere la sua parte sensibile e premurosa,ma non ce la faceva doveva fare il duro a tutti i costi. Era una sua caratteristica.
Poi si avvicinò alla scrivania che poco prima avevo spinto per terra e iniziò a raccogliere le cose cadute sistemandole per bene come erano pochi minuti prima. Lo guardavo, ma le lacrime non cessavano si scendere...
-Louis dobbiamo trovarle...-
-Come, Liam???-
-Mi hai mai visto arrendere?!?- sollevò le sopracciglia- Bene questa non sarà la volta giusta... allora facciamo mente locale... Zayn Malik è morto massacrato di botte, sicuramente sarà stata la stessa persona che ha comandato l'omicidio dei coniugi Haustin. E' questa persona è Niall Horan che dopo aver scoperto di essere figlio di Michelle Haustin si è vendicato sulla vera madre poichè non ha voluto riconoscerlo, abbandonandolo da solo con il padre. Ma perchè rapire Abby e Mia... per ucciderle, forse???-
Feci un gran respiro, mi asciugai le lacrime e risposi a Liam:
-No Liam non avrebbe senso, perchè se no per quale motivo quando Malik ha sparato a Mia, Niall lo ha riempito di botte??? Non farebbe loro mai del male fisico, forse vuole solo raccontargli come sono andate le cose...-
Restammo in silenzio pensando a trovare una soluzione, fino a quando il suono del mio  cellulare si fece sentire.
Mi avvicinai lentamente al telefono leggendo "Chiamata in arrivo Niall Horan". Premetti immadiatamente il verde e risposi:
INIZIO CHIAMATA
-Bastardo... dove cazzo le hai portate...-
-V-venite al casale a-abbandonato S. Stone, s-sono qui Mia e A-Abby.- balbettò dall'altra parte del telefono.
FINE CHIAMATA
Lanciai il telefono per terra e tempo di prendere al volo il giubotto mi catapultai in macchina con Liam di seguito.
30 MINUTI DOPO
Tachimetro: 200 km/h
Cambio: 6^ marcia
Piede, piede che premeva al massimo l’accelleratore.
Mani, mani strette al volante.
Occhi, occhi fissi sulla strada.
Era circa mezz’ora che guidavo. Non ce la facevo più. Troppo tempo era passato. E se Niall le aveva fatto del male??? Se mi aveva mandato fuori pista??? Se non erano lì???
Premetti ancora di più l’acceleratore.
-Louis non stai andando un po’ troppo forte?- mi chiese Payne.
Non ebbe tempo di ricevere mia risposta che frenai di colpo per non andare a sbattere contro il suv nero parcheggiato nel bel mezzo della campagana disabitata. Liam sbattè la testa sul cruscotto facendosi un bernocolo non poco evidente.
-Vaffanculo Tomlinson!!! La prossima volta stai un po’ più attento!!!-
Scesi dalla macchina lasciando la porta aperta e iniziai a correre. Entrai nel casale e la prima cosa che vidi fu lei. Abby. Mi corse incontro e mi saltò in braccio. Mi era mancato il suo profumo...così dolce. Sarei riuscito a distinguerlo tra mille...era unico. Ma sopratutto mi era mancato il sapore delle sue labbra sulle mie, che da li a poco invase nuovamente la mia bocca. Questa volta però, oltre alle solite sensazioni, si erano agiunte le lacrime. Si, perchè sia io che lei iniziammo a piangere come dei bambini. Non so, non ero mai stato quel tipo di ragazzo sensibile che versava
lacrime in ogni momento e in ogni situazione. Eppure anche in questa cosa Abby era riuscita a cambiarmi...
Niall da li a pochi minuti fu portato alla centrale dai colleghi. Mi dispiaceva per quel ragazzo, si vedeva che era stato colto da un "raptus" di rabbia che lo aveva spinto a uccidere. Certo non era giustificabile, comunque aveva ucciso due persone pressochè innocenti, però di certo se fosse stato se stesso non lo avrebbe mai fatto. Gli avrei messo sicuramente una buona parola sul verbale.
-Ah ecco ho pensato che…sempre se voi volete potreste venire a stare a casa mia... visto che Niall è stato arrestato e voi vivevate con lui…si, la casa non è sui vostri standard però credo sia accogliente...- proprosi io leggermente imbarazzato data la proposta un po' azzardata.
-Stai dicendo davvero, amore???- mi chiese Abby.
-Certo che scherzo???.-
Abby e Mia si scambiarono una veloce occhiata e poi Abby mi saltò nuovamente addosso riempiendomi di baci a stampo e sussurandomi tanti "Ti amo".
-Ohu piccioncini vorrei ricordarvi che in casa ci sarò anch'io...quindi non è che...- fece segno mia sorella lasciando i puntini, ma si poteva benissimo intuire la fine della frase.
Tutti scoppiarono a ridere...
-Mia...- la rimproverò Abby
-Ok OK...scusa...- rispose lei.
Mi sentivo felice. Non avrei mai pensato che il mio lavoro mi avrebbe portato all'amore. Ora Mia e Abby si sarebbero trasferite da me e non  potevo essere più contento...convivere con due ragazze non sarebbe stato facile, però sapendo che una di loro era la mia ragazza- si, ormai la potevo definire così- allora era una cosa stupenda.
10 GIORNI DOPO
Ormai Mia e Abby si erano stabilite a casa mia da un po' di giorni...io dormivo con Abby, mentre Mia occupava il divano letto.
Era già da un po' di tempo che un idea mi frullava nella testa, non avevo mai pensato a quella parola. Mi sembrava davvero troppo grande e lontana, però Abby stava diventando la mia vita, la mia famiglia. Ci pensai a lungo, molto a lungo, mi feci i miei percorsi mentali, chiesi addirittura a Liam il suo parere. E arrivai a una ferrea conclusione:
DOVEVO FARLO, DOVEVO PROVARCI, DOVEVO FARE QUESTO GRANDE PASSO.
Così decisi di invitare Liam a cena per passare un serata tra amici e concluderla con il gran finale.
-Ah...e da un po' che volevo chiedertelo Louis...ma Harry che fine ha fatto???- mi chiese Abby a tavola.
-Mah io ho ordinato di scarcerarlo il giorno stesso in cui Niall si è costituito però non so dove sia finito...tu non l’hai sentito???- risposi mentre tagliavo un pezzo di pizza.
-No è da tempo che non lo sento più...boh-
-Scusate ragazzi ma cosa ve ne frega a voi...voglio dire se vuole farsi sentire che si faccia sentire lui no???- si intromise Mia.
-Concordo con Mia- aggiunse Liam tra una masticata e l'alta.
-Mmh chissà perchè sei d'accordo con lei...- mi scappò.
Liam mi fulminò con lo sguardo, mentre Mia abbassò la testa sul piatto. OK, lo ammetto forse non avrei dovuto fare quella battuta, anche perchè Liam e Mia avevano ritrovato il loro rapporto da poco. Payne mi aveva confessato che non se la sentiva di trasformare l'amicizia a qualcosa di più perchè credeva ancora che Mia fosse innamorata di Malik.
-Ok...porto i piatti di la...Louis mi aiuti...- disse Abby alzandosi in piedi e prendendo il mio e il suo piatto.
Portai i piatti in cucina...
-Certo che amore potevi proprio evitarla quella battuta ...sai come sono suscettibili su quell'argomento Mia e Liam...-mi rimproverò Abby.
-Ma non lo fatto volontariamente...sai come sono...dico ogni cosa che mi passa per la testa...- mi giustificai io.
-Si ma ogni tanto questa boccuccia tenerla chiusa?!?- mi rispose lei lasciandomi un bacio a stampo.
La presi per i fianchi e le dissi:
-Si, ma immaginati me che non parlo...-
-E' tecnicamente impossibile...-
-E poi come farei a fare questo...- mi avvicinai a lei e iniziai a baciarla.
-Ah ecco perchè ci mettavate tanto...cos’è momento "love"...- piombò in cucina Mia.
Automaticamente ci staccammo l'uno dall'altra.
-Sempre simpatica sorellina...eh-rispose Abby- dai andiamo di là che abbiamo lasciato Liam da solo.- mi trascinò.
Tra una risata e l'altra si fecero presto le undici. Era arrivato il momento, tolsi la musica di sottofondo e iniziai a parlare.
-Allora...Abby...emh...ti devo dire una cosa...- l'agitazione iniziava a farsi sentire.
-Oddio amore mi fai preoccupare.- disse spaventata Abby.
-No no stai tranquilla...allora- feci un gran respiro- quando ci siamo conosciuti era un periodo triste per te e per tua sorella, però, lo so forse non è carino da dire, ma sono stati i giorni più belli della mia vita. E lo sai perchè, perché ho conosciuto te. Ho capito cosa significa amare. Ho capito cosa significa avere le farfalle allo stomaco. Ho capito cos’è la gelosia. E fidati che quando non ti trovavo più, quando Niall se si può dire così vi aveva rapite, mi è crollato il mondo addosso. Non riuscivo a pensare alla mia vita senza di te. Senza il mio amore più grande...ecco...io ci ho pensato molto, ho consultato anche Mr. perfettino qua...-
-Si Louis vai al sodo che se no ci addormentiamo tutti...- mi interruppe Liam.
-Si, vado al sodo...ho avuto molti dubbi perchè forse siamo ancora troppo giovani, ma tu ormai sei la mia vita...quindi...- mi misi in ginocchio, tirai fuori il cofanetto con l'anello e pronunciai la fatitica frase- Abby Haustin mi vuoi sposare???-
Vidi gli occhi di Abby riempirsi di lacrime, ma non erano quelle lacrime che avevo visto innumerevoli volte. Non erano lacrime di tristezza, erano lacrime di gioia. Si portò una mano alla bocca...
-Allora...- la incitò Mia dato il suo silenzio.
-Certo c-che v-voglio sposarti, a-amore- rispose lei mentre le lacrime iniziarono a riempirle il viso.
Le misi l'anello mentre Mia e Liam iniziarono ad applaudire. Ci baciammo e fu la cosa più bella della mia vita, perché fu un bacio che ricorderò a vita, fu il bacio che sigillò il nostro fidanzamento.
Piangevamo tutti e due, eravamo felici. Non potevo crederci, da li a pochi mesi mi sarei sposato.E chi l'avrebbe mai detto io, Louis Tomlinson, il ragazzo menefreghista e puttaniere del borgo che si sposava a 22 anni con una ragazzina di 17. Però sapete cosa vi dico: eravamo le persone più felici sulla terra in quel momento. Perchè io e lei eravamo una cosa sola ormai, una cosa destinata a vivere all'infinito, eravamo l'amore. Si perchè io l’amavo da impazzire, l’amavo come nessuno aveva mai amato nessuno.

SPAZIO AUTRICI

Ed eccoci qua, dopo un po’ di tempo, siamo tornate con, mi dispiace dirlo, il penultimo capitolo di Morti Viventi.
Allora che dire sul capitolo…colpi di scena a non finire. Niall che si confessa, e chi l’avrebbe mai detto. Niall Horan un assassino. Louis disperato di non poter più vedere Abby, ma poi fortunatamente tutto si risolve. E c’è anche il gran finale: Louis che propone il matrimonio a Abby. E l’ultimo capitolo?!? Un lieto fine rosa e fiori o ancora un colpo di scena???
Per saperlo dovrete aspettare il prossimo capitolo, però fateci sapere cosa ne pensate di questi due POV con delle recensioni.
Ora vi salutiamo perché questo è il nostro ultimo spazio autrici. Speriamo che abbiate trovato la storia originale e interessante e vi invitiamo a leggere la nostra prossima FF che posteremo dopo l’ultimo capitolo di Morti Viventi. Ringraziamo ancora una volta tutti averci incoraggiato e sostenuto.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ssjkwscYvoI
Baci.
1D_we_love_4ever
 
  
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