13 ottobre Caro diario, ti ho trovato un nascondiglio geniale. Ci ho pensato su parte della notte, perché non volevo che qualcuno ti potesse trovare. Quel qualcuno poi altri non è che la mamma. Papà non entra quasi mai nella mia stanza e poi è troppo preso dai suoi impegni per pensare ad altro. È un bravo avvocato, sai? Sa sempre cosa dire. Ogni parola al posto giusto. A casa però, non viene spesso. E con me non parla molto. La mamma, invece, quando non è in redazione, si diverte a ficcanasare tra le mie cose. Lei dice che deve mettere in ordine, ma io lo so che lo fa per il gusto di spettegolare. È proprio come quel ridicolo giornale per cui lavora: Giovane Donna. Lei pensa di sapere tutto su come deve vestirsi, parlare e comportarsi una donna, ma non capisce niente. Secondo lei, io non ho gusto. Non le piace come mi vesto. Lei è sempre così perfetta, nemmeno un capello fuori posto. Qualsiasi cosa indossi, le sta da dio. Ma il problema non è quello. Sono io che non le piaccio, lo so. Se è per questo, non piaccio neanche a me. Non sono affatto speciale, sai? A volte non riesco quasi a vedermi. Capelli castani, occhi uguale. Sedere a pera, orribile. Intelligente quanto basta per prendere buoni voti a scuola. E poi? Non c’è altro. Una ragazza qualunque. E non certo bella. Comunque, per evitare che qualcuno (alias mia madre) ti legga, ecco dove ho pensato di nasconderti. L’armadio ha una specie di zoccolino in basso , che si può sfilare. Ti metterò lì sotto, avvolto in un panno blu.