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Autore: Sara_Uchiha    10/04/2014    4 recensioni
La morte... la Perdita.. il Dolore..
Obito sapeva che significava soffrire. Ma non era solo.
Lei sarebbe stata al suo fianco, sempre. Lo avrebbe aiutato a rialzarsi, sempre.
Questo sarebbe bastato a colmare il vuoto che li univa?
Lui. Lei. Alla ricerca di un mondo migliore.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Obito Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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Andarono via dall’ospedale dopo due ore, due ore scandite da discorsi che i ragazzi ascoltarono incuriositi. Nei giorni che vennero continuarono a far loro visita e passò  una settimana prima che i due potessero uscire e tornare a casa. Quella settimana per Minato, Akiko e Obito fu caratterizzata dalla solita routine. Risveglio, colazione, lavoro in ufficio, pranzo, pulizie, cena, dormire e rare chiacchierate tra i tre.
Questa routine, quel giorno di ottobre, in cui tornarono?

Completamente perduta.

Una ventata di Vita Vera tornò insieme alla donna e al bambino che con la loro unicità avevano rallegrato quel luogo pieno di rimpianti silenziosi. Silenziosa come la notte di quel primo giorno al completo.
Akiko aprì gli occhi e, fissando Obito che dormiva abbracciato accanto a lei, si alzò per bere un sorso d’acqua. Erano le due di notte a quanto poteva vedere dall’orologio  e per evitare di svegliare gli stanchi coniugi, nella stanza accanto, si incamminò furtivamente verso la cucina prendendo un bicchiere e tornando subito verso la sua stanza. Quando afferrò la maniglia sentì un lamento venire dalla porta di fronte alla sua e un po’ sospettosa si addentrò, curiosandoci. Seguì il suono e alla fine ne raggiunse la fonte.

Naruto. Sveglio. Nella sua culla. Con gli occhi lucidi.
Dispiaciuta posò il bicchiere sul comodino e in un modo un po’ impacciato lo prese per la seconda volta in braccio. Lo cullò cercando di prendere spunto dai ricordi del passato che gli erano rimasti impressi dai racconti degli Zetsu e di Madara. Si rendeva utile.. troppo spesso lo ricordava per i gesti di vita quotidiana.
Era demoralizzante sapere di dover dipendere dagli insegnamenti di colui che stavi Tradendo sfacciatamente.
Dannatamente Demoralizzante.
Si riprese subito e capendo che girando a vuoto scavando quasi un fosso per terra non serviva a raggiungere l’obiettivo prefissato andò in soggiorno e si sdraiò sul divano. Lo adagiò tra se e lo schienale e con la coperta si coprirono. Per farlo rilassare gli accarezzò il pancino seguendo i cerchi concentrici della tutina, ma si rilassò così tanto che con una mano sul suo corpicino si addormentò.

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Una voce la chiamò, aprì gli occhi accecata dalla luce e quel rosso intenso la colpì mandandola in confusione.

Aki: Sono morta e sono all’inferno..?
Kushi: Akiko sono Kushina. Che ci fate sul divano?
Aki: Non lo ricordo esattam- E NARUTO!?
Kushi: Al tuo fianco che dorme. Vi avevo lasciati nel vostro letto, siete sonnambuli?

La rossa cominciò a ridacchiare divertita invece Akiko si scoprì sedendosi, per riprendersi un po’ dopo il risveglio.

Aki: Sonnambulo di poche settimane che cammina e va sul divano. Bella questa, kushina-san.
Kushi: La mattina sprizzi allegria, devo dire..
Aki: C E R T O. Comunque stiamo qua perché mi sono alzata, l’ho trovato sveglio che si lamentava e per non svegliarvi l’ho portato qui per farlo addormentare.
Kushi: Ma ti sei addormentata tu a quanto ho capito.
Aki: Non è andata secondo i piani..

Si grattò il capo e nello stesso momento entrò l’Uchiha con indosso il pantalone scuro del pigiama e la giacca sbottonata del suo completo ninja. La cercò con lo sguardo e quando la trovò ironicamente parlò, guadagnandosi l’occhiataccia di Akiko.

Ob: I tuoi piani non vanno mai come devono andare.
Aki: Questa era cattiva.. me la segno!
Ob: Segna.. Segna.. comunque che ore sono?
Aki: Non la vedi l’ora? Le otto.
Ob: Grazie mille, sai.. ho un occhio in trasferta.
Aki: Sei squallido, non scherzarci.
Ob: Devo piangere? Ora ci provo.. mue mue
Aki: LA SMETTI?!
Ob: Di prima mattina sfotterti mi tira su di morale.
Aki: Tsk.
Ob: Ti ho chiusa.. non negarlo.
Aki: Grrr.. oh! Buongiorno Minato-san!

Minato si trascinò stancamente verso la colazione appena preparata dalla moglie per tutti i presenti. Lui si sedette a capotavola con affianco la rossa e Obito, dal lato opposto del tavolo, con accanto Akiko che continuava a stuzzicarlo divertita. Quella mattina erano tutti di buon umore tranne Minato che era stranamente pallido e silenzioso.

Kushi: Minato non stai bene?
Min: Sono stanco.. in questi giorni mi pressano da ogni parte con fogli da firmare, villaggi da ricostruire e tanto altro ancora che quasi mi sento morire..
Ob: E’ un tuo dovere..
Min: Lo so.. lo so.. era il nostro sogno infondo.
Ob: Si, nostro..

Calò il silenzio ma fu interrotto da Minato che si alzò andando allo specchio per sistemarsi il candido mantello. Guardò il suo viso e doveva ammetterlo che avevano ragione a preoccuparsi.
Si sarebbe preso una vacanza. E se la sarebbe presa Molto Presto.
E magari avrebbe presentato suo figlio agli Uchiha. Lo aveva detto a Fugaku, infondo.
E lui non dimentica Mai. Lasciare le cose in sospeso lo irritava. Molto.
I suoi pensieri erano confusi e non seguivano un nesso logico infatti non capì nemmeno lui come fece a riprendersi da quello stato di trance.

Min: Ragazzi preparatevi. Dobbiamo andare.
Kushi: Falli rimanere a casa. E’ inutile ti darebbero solo fastidio..
Min: Io devo, mi dispiace contraddirti..
Kushi: Namikaze! Era un ordine! Lasciali a casa. Li guardo io.. mi servono degli schiavetti per le pulizie.

Il tono in cui lo disse era pauroso e l’aura che emanava era minacciosa tanto quanto bastasse per far sentire in colpa Minato nell’aver accettato la “gentile proposta”. Akiko si rassegnò e pensava che anche Obito lo facesse ma lui non si fece mettere i piedi in testa in quel modo e in pochi secondi scomparve con il kamui. I due adulti la guardarono preoccupati e si cominciarono ad allarmare ma dopo pochi secondi lo videro apparire dalla porta .. completamente vestito pronto ad uscire.

Ob: Minato allora andiamo in ufficio si o no?
Min: Vuoi venire con me?
Ob: Sono più adatto li da te. Invece Akiko è perfetta per aiutare Kushina-san. Vero, Aki?
Aki: << Maledetto Obito.. me la pagherai >> C-certo.  
Ob: Non ti dispiace, vero?
Aki: << Ti ucciderò lentamente mentre dormi>> No, vai pure Obi.

Senza aspettare ripensamenti Obito scappò fuori di casa seguito da Minato che se la rise di gusto con la moglie. Sembravano tanto loro da adolescenti, era quasi nostalgico. Prima di uscire Minato guardò la ragazza.

Min: << So già che un giorno mi affezionerò a voi due.. anche per te è cosi, vero Kushina? >>

 
---------------------------------[ Cinque Anni Dopo ]----------------------------------------

 
Una ragazza dai lunghi capelli neri legati in una treccia, con sulle spalle un biondino di cinque anni, correva per tutto il villaggio osservata dalla gente. Erano tanti i motivi che portavano a farlo. Il fatto che fosse da ormai tre anni conosciuta come il mandante di quel maledetto 10 ottobre, come  la traditrice di colui che l’aveva cresciuta per anni affidandole il suo piano, come la fidanzata dell’Uchiha traditore, ma anche come la persona più inseparabile dal figlio dell’Hokage. Naruto.
Era impossibile non trovarli in giro per il villaggio a urlare, a giocare, a rincorrersi ma soprattutto a scappare dalla furia dell’Habanero, cercando di raggiungere quella meta che ormai tutti conoscevano.
L’ufficio.
La salvezza erano quei due poveri uomini che subivano l’esuberanza dei due Uzumaki e della Uchiha.
Minato e Obito.
La porta si aprì e alzando lo sguardo videro i due sfigati che in fretta e furia si chiusero la porta alle spalle , correndo subito da loro. Erano impauriti e la faccia allibita di Obito bastò ad Akiko per capire di dover spiegare.

Aki: Obito!! Salvami!! Io non volevo!! E’ COLPA DEL MOCCIOSO!!
Min: Akiko.. spiegaci con calma.
Ob: No, fallo velocemente perché sta arrivando.
Nar: M-mamma?! PAAAA AIUTO!!!
Min: Naru cosa hai fatto? Vieni da papà e raccontami!
Nar: Colpa di Aki-chan!!
Aki: IO!? Ma che sfacciato che sei!!
Nar: Sfaccato? Che significa?
Aki: Si dice sfacciato.. ma basta questo ora non serve per salvarci!! Piuttosto vai da tua madre e dille tu che hai spaccato tutti i piatti perché volevi prendere la ciotola del ramen vicino al contenitore!! Io ero innocente!!
Nar: No! Tu ramen non volere prendere a me!!
Aki: Ma stavo pulendo la stanza del tuo Amato Obito, che lascia tutto il letto incasinato!
Ob: Ehi calmati.. io e il Sensei veniamo in ufficio alle 8 e tu stai ancora dormendo.
Min: Ragazzi state cambiando argomento ^^”
Nar: dommigliona .. :P
Aki: Ehi baka zitto!
Ob: Infatti taci peste! Tra poco sarà colpa mia quando invece Io sono innocente!
Aki: Anche!
Nar: Puree!
Min: Vuoi vedere che ora è colpa mia? ^^”
Aki: Ovvio.
Nar: Papà non si fa u.u cattivo.
Ob: Sensei sbadato.
Min: Ehi.. ehi!! Non incasinate me contro la Kushina pazza la fuori!!

Tutti sbiancarono vedendo la porta aprirsi ma sopratutto udendo il cigolio tetro e inquietante. Era là e Minato con quella frase si era segnato la condanna a morte. Era meglio per lui gettarsi dal finestrone alle spalle chiedendo prima ad Obito di salvare Akiko e Naruto portandoli nel Kamui per un po’.
Cavolo!! Geniale!!
Il terrore fa nascere idee tipiche di un genio. Lo avrebbe fatto se non bastavano le parole o le solite scuse che riuscivano ad inventare.

Kushi: Ciao Minato.
Min: Buongiorno Amore.. come va? ^^”
Kushi: Bene.. BENISSIMO. A te?
Min: Sento la morte chiamarm- Mi Sento una meraviglia. Cosa ti porta qua?
Kushi: Niente. Oh ma guarda ..Akiko e Naruto.. eccovi dove eravate.
Aki: Dio che mi proteggi da lassù aiutami.. prendi il moccioso!
Nar: Aki-chan!! Monella! Io piangere ora!

Gli occhi blu come il mare diventarono lucidi e Akiko lo guardò intenerita. Maledetto sapeva dove colpire il moccioso infatti lei si avvicinò e gli asciugò le lacrime, che vennero sostituite da un bel sorriso vittorioso.
MALEDETTO. Ma perché era tutto sua madre?
Vendetta.. vendetta.. vendetta.. vendetta..
AKIKO VOLEVA VENDETTA.
Si avvicinò e cominciò a fargli il solletico facendolo ridere come un pazzo.
Anche lei sapeva il suo punto debole e ogni volta quella scena faceva calmare la rabbia dell’Uzumaki.

Aki: Peste traditrice.. sarai punito puahahah
Ob: E’ tutta scema..
Min: Sono dolci però..
Ob: Se lo dici tu.. mi fido.
Kushi: Oh che bellini. Vai anche tu Obito!
Ob: n-no Min: Ok.. Ok.. ti ho mai fatto santo per come mi aiuti? Ti dovrei ringraziare mille volte a volte.
Ob: No non mi hai fatto santo e se ti permetti a ringraziarmi mi offendo.
Min: Quando la smetterai di sentirti in debito?
Ob: Mai.. mai.. piuttosto Aki per quel corso in ospedale ti dobbiamo dare dei fogli.
Min: Giusto me lo hai ricordato. Per la specializzazione di ninja medico firma qua e portalo dal primario. Dopo sta a te mostrare il resto delle tue abilità.
Aki: Oh.. grazie!
Kushi: Sicura di non voler diventare Ninja come ha scelto Obito? Dopo 5 anni finalmente avete ricevuto il diritto di essere cittadini e ninja di konoha, perché non lo fai?
Aki: Non mi piace uccidere.. andrò in missione ma da ninja medico. E’ più utile.
Nar: Zio Obito forte!! Shiiii!!
Ob: Non chiamarmi Zio, mi sento vecchio. Ho solo 15 anni più di te e poi.. Akiko se vuole ti fa a spiedino B-A-K-A ehehe
Nar: Offeso io!!! E risata di Obito fa paura!!
Ob: Ehehe ci provo gusto.
Kushi: Non la finirete mai di stuzzicarvi.. vero?
Ob: Mai.
Min: "Siete troppo simili.. eh si.. il caro vecchio Obito"
Nar: No mai pace con Lui.
Ob: Vale lo stesso per me!
Nar: Bleaaa!! Aki-chan mi fai vedere come combatti?! Sei forte come Obito?!
Aki: No non lo sono.. ma ok, magari chiami il tuo amico Sasuke e suo fratello itachi? Si chiamano cosi vero?
Nar: Itachi si, è buono!! Teme no, mai!!
Kushi: Naruto!! Potrei ancora punirti per i piatti!!
Nar: Sasuke bravo, tanto bravo.  Si si. Anche lui può venire.
Ob: Approfittatore..
Nar: bla bla bla bla.. :P
Ob: … scappa.
Nar: Aki-chan!

Saltò su Akiko che cominciò a correre inseguita da Obito che fingeva di essere furioso con di lui. Amava terrorizzare la peste. Era un legame conflittuale diversamente da quello quasi infantile con Akiko.

Kushi: Staranno mai fermi?
Min: No, ma preferisco così.. senza Naruto sarebbero ancora quei due ragazzi chiusi e pieni di paure.
Kushi: Hai ragione, meglio così. Ora vado ci vediamo a cena. Ti faccio venire Obito?
Min: Si se gli va, non lo obbligo.. uff..
Kushi: Ok.. a cosa stai pensando? Parlane con me Minato..
Min: Penso che da quel giorno di 5 anni fa sia cambiata solo una cosa.
Kushi: Dimmi cosa allora..

La donna si fermò vicino alla porta e fissò il viso del Marito. Era.. dispiaciuto.

Min: Sono diventati bravi a nascondere quel lato terrificante che li opprime.
Kushi: Minato.. su..
Min: Se non ci è riuscito completamente Naruto con il suo cuore di bambino, come potremo renderli felici noi? Cosa c’è che non capiamo dopo tutto questo tempo con loro?

Kushina si avvicinò , gli accarezzò la guancia e gli baciò dolcemente le labbra.

Kushi: Non pensarci.. ce la faremo. Insieme tutti quanti.

Lui sorrise. Lei uscì sollevata da quel lieve gesto che tanto amava.

Min: Grazie tante Amore.

 

------------------[Angolo dell’autrice sbadata]------------------
Non pubblico da.. meglio non vedere va! Capitolo di passaggio? Non saprei. Sta a voi dire cosa ne pensate.
Finalmente il salto. Il legame con Naruto di akiko e obito si è finalmente visto. Cosa ne pensate?
Ditemi Come ve lo aspettavate e se mi sono avvicinata!! Recensite mi fa piacere leggere cosa pensate :D
Di questo capitolo amo Naruto comunque. Sono felice per lui *///* tenero con la sua famiglia vero? <3
Sara_uchiha
 
  
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