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Autore: Out_Ofocus    10/04/2014    14 recensioni
"L'amore colpisce in modo subdolo, spesso improvviso. È un sentimento irrazionale che penetra dolcemente e invade tutto l'organismo, come un'endovenosa che si diffonde capillarmente e che modifica il nostro modo di pensare e di agire. Provocando, a volte, una narcosi totale."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15. The End! 

Cinque mesi dopo.
 
- Mi scusi! – Louis guardò la hostess sorridendo, nonostante fosse stanco non riusciva a prendere sonno. Ivy accanto a lui invece si era addormentata ancora prima che l’aereo decollasse. – Posso chiederle una coperta? – chiese guardando velocemente Ivy, per poi tornare a sorridere alla donna in piedi accanto a lui.
- Certamente, le serve altro? -
- Oh no grazie!
– erano decollati da circa un’oretta, ma avevano ancora un bel po’ di ore davanti a loro, il volo di ritorno dall’Australia era lungo. La prima classe dell’aereo era stranamente silenziosa. Ivy era riuscita a farsi cedere il posto al finestrino da Niall, che era accanto a Harry nella fila centrale, entrambi intenti a cercare di prendere sonno a loro volta.  Zayn e Liam seduti dietro Louis e Ivy, erano entrambi svegli, intenti ad ascoltare della musica.
- Devi averla stancata molto stanotte! – sorrise maliziosamente Niall, guardandolo.
- Non so di cosa tu stia parlando! – sorrise Louis, cercando di apparire il più innocente possibile.
- Oh andiamo, lo sai benissimo. – Harry lo guardò sorridendo a sua volta. – Avete tenuto sveglio praticamente tutto il piano dell’hotel. -
Zayn, si affacciò da sopra il sedile del ragazzo e sorridendo cominciò a imitare quello, che a parere dei ragazzi, aveva sentito tutto l’hotel. – Oh, Louis, si così, oh mio dio Louis! -
- Oh, piccola, si così!
– Liam a sua volta si alzò ridendo.
- Ok, ho capito, siamo stati un po’ rumorosi. – abbassò lo sguardo arrossendo.
- Beh, è sembrato dell’ottimo sesso. – rise Niall.
- Ecco qua la sua coperta. -
- Oh grazie mille.
– Louis alzò lo sguardo, afferrando la coperta che la donna gli stava porgendo, sperando che i ragazzi non facessero commenti imbarazzanti. – Potremmo gentilmente parlare d’altro? – chiese poi voltandosi verso Ivy, e sistemandogli la coperta addosso.
- Hai letto l’ultimo post che Ivy ha pubblicato sul blog? – chiese Zayn sorridendo, capendo che Louis davvero voleva parlare d’altro.
- No, avevo deciso di farlo in aeroporto mentre aspettavamo di imbarcare, ma alla fine non ne ho avuto tempo. -
- E’ molto carino come post, l’ho salvato, aspetta.
– Liam si rimise a sedere, riapparendo qualche secondo dopo con il suo ipad in mano. – Ecco! – lo porse a Louis, sorridendo. Louis, guardò la schermata sorridendo nel vedere la foto che apriva il post. Era una foto che Paul aveva scattato qualche giorno prima, quando erano riusciti a convincere Ivy, a posare per una foto con loro. Durante tutta la durata del tour erano state rare le volte in cui era a lei ad apparire nelle foto, continuava a ripetere “Ho una laurea per scattarle le foto non per farmele scattare, quindi no io non ci sarò nella foto.” I ragazzi erano pure riusciti ad entrare nel suo profilo twitter e a mettere la frase come biografia della ragazza, che aveva fatto finta di arrabbiarsi per l’invasione della privacy, ma alla fine l’aveva lasciata. A Louis piaceva un sacco come foto, erano tutti e sei a sedere sulla spiaggia deserta, una mattina presto, e nonostante apparissero tutti un po’ stanchi, avevano dei sorrisi spontanei. Decise che una volta a casa, l’avrebbe fatta stampare e l’avrebbe sistemata da qualche parte in casa. Cominciò a leggere ciò che la ragazza aveva scritto, sorridendo.
“Siamo ufficialmente arrivati alla fine di questa bellissima esperienza. Mi piange il cuore, credetemi, ma dobbiamo scrivere fine al capitolo che riguarda il Where We Are tour. So che non ho mai scritto post del genere su questo blog, durante questi mesi, ma molte di voi mi hanno chiesto, via twitter, come sia stato stare in tour con i ragazzi e ho pensato che questo fosse il modo migliore di rispondere. Parto con il dire, che è stata un’esperienza bellissima, ho potuto girare il mondo, con persone fantastiche che mi hanno fatto sentire in famiglia, nonostante fossi l’ultima arrivata. E devo dire anche un enorme grazie a voi, le loro fan, che mi hanno fatto sentire benvenuta in questa grande famiglia, con qualche eccezione, che però non voglio includere nella cornice. Ammetto che inizialmente non ero convinta di questa cosa, partire con i ragazzi e fargli da fotografa, ma adesso ripensandoci mi rendo conto che non avrei potuto immaginare gli ultimi sei mesi della mia vita in maniera diversa. Ma sto diventando sdolcinata e non è quello che voglio. Ho fatto promettere ai ragazzi che con la fine del WWA non finirà però la vita di questo blog, quindi posso assicurarvi che vedrete altre foto e video dei ragazzi presto. Diventerò il loro incubo, se già non lo sono diventata in questi mesi. Ancora un enorme grazie a tutti.”
Louis sorrise guardandola. La sera prima Ivy, aveva ammesso di essere contenta di aver condiviso l’intera esperienza con lui, nonostante durante quei sei mesi c’erano stati dei momenti in cui la mancanza di casa e delle sue abitudini, avevano preso il sopravvento di lei, bene o male si era goduta l’esperienza al cento per cento. Ma aveva anche ammesso che non vedeva l’ora di tornare a casa, le mancavano i suoi coinquilini, e scherzando aveva detto “Oh mio dio, dopo anni di allenamento adesso non sarò più in grado di distinguere Max e Charlie, devo ricominciare tutto da capo.” Louis era scoppiato a ridere, amava come fosse rimasta con i piedi per terra nonostante fosse ormai una parte integrata della sua pazza vita. Rese l’ipad a Liam e poi, avvicinandosi alla ragazza e abbracciandola si addormentò a sua volta.
 
- I miei capelli sono un disastro! – disse guardandosi riflessa in uno dei vetri, mentre erano al controllo passaporti. Erano finalmente arrivati a Londra, l’orologio al polso di Zayn, che Ivy aveva controllato per la ventesima volta, segnava le undici e mezza di sera. – E ci saranno milioni di paparazzi, pronti a scattarmi foto imbarazzanti, oh mio dio guarda che occhiaie! – disse toccandosi la pelle sotto gli occhi. Ivy guardò Louis, che appariva stanco tanto quanto lei, indossava vestiti comodi come lei. Le tante ore di volo li avevano invitati a vestirsi comodamente, Louis indossava semplicemente un paio di pantaloni grigi della tuta, una maglietta di una tonalità di grigio differente e una felpa blu. Ivy, invece aveva optato per dei pantaloni neri con segli strappi, uno dei suoi maglioni preferiti, e degli stivaletti. Aveva i capelli sciolti e qualche accessorio a completare il tutto. (Outfits
- Tieni mettiti questo. – Louis frugò nel suo zaino e le porse il suo cappello grigio.
- Oddio, grazie, ti amo! – disse lei entusiasta, sistemandosi immediatamente il cappello. Louis rise baciandola.
- Mi spiace interrompere le vostre effusioni in pubblico, ma datevi una mossa è il vostro turno. – Harry sorrise, guardando la donna del controllo passaporti guardarli male. Ivy intrecciò la sua mano con quella di Louis e avanzò seguendolo.
Una volta fatto il controllo passaporti, si ritrovarono tutti al ritiro bagagli. L’aeroporto era stranamente silenzioso, e Ivy si sentiva gli occhi pesanti, nonostante avesse dormito praticamente tutto il volo. Si mise a sedere sulla valigia di Niall, che era già arrivata, e si appoggiò al ragazzo, fermo accanto a lei.
- E’ normale che io sia così stanca? – alzò gli occhi guardando il biondo.
- Jet Leg, ti sentirai così per qualche giorno. -
- Lo odio già!
– disse esasperata. – Lou, quella è la mia valigia! – urlò poi al ragazzo, che prontamente afferrò la valigia rossa, che stava passando sul nastro.
- Possibile che la mia sia sempre l’ultima? – chiese Zayn scocciato, quando dopo venti minuti la sua valigia non era ancora arrivata.
- E’ come te, sempre in ritardo! – rise Liam guardandolo.
- Ehi piccola? – Louis, guardò Ivy.
- Si? -
- Fuori potrebbe essere un po’ … caotico!
– disse indicando con un cenno della testa le porte che portavano all’uscita. – Tu sta vicina a me ok? – Ivy annuì, in quei mesi avevano appurato che Ivy nei posti affollati, tendeva a dare di matto. La prima volta che una folla di fan li aveva circondati, era successo all’uscita dell’hotel a Milano, Ivy era salita in macchina, ai limiti di una crisi di panico, e Louis era entrato nel panico di conseguenza. – Ho detto a Paul, di portarci direttamente alla macchina! -
- No puoi fermarti se vuoi! -
- Il fatto è che non ho molta voglia, sono stanco e voglio andare a casa.
– sorrise rubandole un bacio.
- A proposito di questo … - si strinse al ragazzo, inalando il profumo che tanto amava. – E’ un problema se andiamo da me? – chiese alzando lo sguardo sul viso del ragazzo. – Holland ha detto che mi stanno aspettando a casa, e vorrei davvero dormire nel mio letto. –
- Ma certo che non è un problema. –
sorrise stringendola a se.
 
- Sai che non rivedrai mai più questo cappello vero? – chiese lei sorridendo abbracciandolo, erano arrivati al palazzo di casa di lei, e dopo aver salutato l’autista e scaricato le valigie, erano saliti in ascensore diretti verso il settimo piano.
- Mi hai praticamente svuotato l’armadio, tutto quello che gentilmente ti presto, non torna mai indietro. – rise lui.
- Non è vero! -
- La mia camicia di jeans, il mio maglione blu, l’altro cappello … -
- Ok, ho capito, ma è che hanno il tuo profumo e mi piace indossarli. –
lo baciò dolcemente, mentre le porte dell’ascensore si aprirono.
- Puoi tenere tutto, stanno meglio a te che a me. – sorrise afferrando entrambe le valigie e seguendola verso la porta. Ivy frugò in borsa cercando le chiavi, quando la porta si aprì da sola.
- Sei tornata! – Holland urlò abbracciando l’amica. – Oh mio dio, allora esisti ancora! – rise, sciogliendo l’abbraccio.
Ivy rise, guardandola. – Mi sei mancata anche tu! – entrò in casa, mentre Holland salutava anche Louis, e venne nuovamente aggredita da Jake.
- Non osare mai più lasciarmi da solo con quella pazza isterica di nuovo per sei mesi! -
- Non è una pazza isterica su! –
- Era un modo alternativo per dire che mi sei mancata!
– ammise Jake.
- Mi sei mancato anche tu! – sorrise scoccandogli un bacio sulla guancia. – Oh mio dio, vedi Lou, avevo ragione non li so più distinguere! – disse poi guardando i gemelli.
- Avevamo immaginato, e per questo abbiamo queste! – aprirono le felpe rivelando una maglietta bianca su cui avevano scritto con un pennarello i rispettivi nomi.
- Peccato, che siate degli stronzi. – rise Jake. – Max da quanto ti chiami Charlie? E Charlie da quanto ti chiami Max? – Louis scoppio a ridere, insieme a Holland, mentre Ivy si limitò a guardarli male per qualche secondo e poi andò ad abbracciarli.


- Sei sveglio? – bisbigliò accarezzandogli il petto nudo.
- Forse. – disse sempre ad occhi chiusi.
- Non riesco a dormire. -
- Hai dormito tutto il volo, ci credo che non riesci a dormire. –
sorrise aprendo lentamente gli occhi. – A cosa stai pensando piccola? -
- A come sia strano tutto, cioè fino a ieri eravamo in Australia e adesso siamo di nuovo in camera mia, nel mio appartamento a Londra, come se fossimo una coppia normale.
– sorrise avvicinandosi e appoggiando la testa sul petto del ragazzo.
- Possiamo tornare in Australia quando vuoi! – sorrise stringendola a se.
- Non era quello che intendevo. -
- Lo so piccola, conosco la sensazione, ti chiedi se sia successo davvero o se tu lo abbia solo sognato, e nella tua mente continui a rivivere tutto centinai di volte. -

- Però è bello essere di nuovo a casa. – lo baciò dolcemente. – Alla fine della giornata dovunque ci troviamo, siamo sempre io e te accoccolati in un letto. – si strinse ancora un po’ a lui, baciandogli il collo, dove sapeva che lo faceva impazzire.
- Ti amo, lo sai? -
- Lo so, e tu sai che ti amo anche io? -
- Lo so.
– sorrise, chiudendo di nuovo gli occhi. 
Ivy, rimase ferma dove era per qualche secondo in più, guardando Louis, steso lì accanto a lei a pancia in su, la luce che filtrava dalla finestra lo illuminava quel poco da permettere a Ivy di intravedere il suo profilo e si ritrovò a sorridere, rendendosi conto di come si fosse perdutamente innamorata del ragazzo. L'aveva imparato, l'amore colpisce in modo subdolo, spesso improvviso. E' un sentimento irrazzionale che penetra dolcemente e invade tutto l'organiscmo, come un'endovena che si diffonde capillarmente e che modifica il nostro modo di pensare e di agire. Provocando, a volte, una narcosi totale. 

 


THE END



*My Space* 
Salve bella gente! 
Allora prima di tutto vorrei ringraziare tutte per le recensioni e per i complimenti, non avrei mai pensato che potesse piacere così tanto come storia. :D E per averla inserita tra le seguite/preferite/ricordate. 
Poi purtroppo, credetemi mi rende triste dirlo, ma la FF è ufficialmente giunta alla fine. 
Ringrazio davvero tutte per le recensioni lasciate, non me le sarei mai aspettate, ne così tante ne così positive. Mi fa davvero piacere che vi sia piaciuta. 
Tornerò presto, non appena l'idea che ho in testa sarà abbastanza chiara da essere messa per iscritto. :) 
Vi saluto qua, prima di dillungarmi troppo. 
GRAZIE MILLE DAVVERO! 

Come sempre vi lascio come mi sono immaginata i protagonisti apparsi fino ad adesso:
Ivy: Photo,
 Louis: PhotoZayn: Photo, Liam: Photo, Niall: Photo Harry: Photo
Holland: Photo, Jake: Photo, Max&Charlie: Photo

 


Vi lascio inoltre il link di OS che ho scritto su Teen Wolf "Please, Stay"

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

     

 
   
 
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