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Autore: FORZAVIOLA70    11/04/2014    1 recensioni
La storia d'amore tra Isabella, da tutti detta Bella, ed Eduardo rivista e corretta in vernaholo fiorentino. Se vu siehe di fori Firenze e un vu' capihe icchè c'è scritto e unnè colpa mia, i' fiorentino l'è così! Però a me la mi sembra davvero ganza e si ride un monte!
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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CAPITOLO QUATTRO
 
Ora, che Isabella, da tutti detta Bella, la un fosse una cima e s’era bell’e capiho ni’ momento ‘n cui, uscendo da scola, mentre gl’era ni’ parcheggio, un furgone l’avea quasi stiacciaha com’una sottiletta e Eduardo gn’avea salvato la vita fermando la macchina ‘nfernale con una mano giust’ un sehondo prima della catastrofe!
Ora diho io, ma uno che ti ferma un furgone colle mani e un sarà tanto normale, no?
E c’è bisogno d’andà a vedè le leggende Quistatte… Quotolette… Quomecazzosichiamano pe’ capì che Eduardo e unn’è normale?
‘nsomma, Bella gl’era comunque turbata anche perché all’ospedale, ‘ndoe l’avean portata pe’ vede’ se gn’avea qualcosa di rotto (ma piuttosto, facean prima a vedere se la c’avea qualcosa di sano, diho io, con tutte le vorte che la ‘nciampa, la sbatte, la tonfa ‘n terra, la ‘ncespiha, la si schianta, la si torce, la si rompe…): infatti, i’ su’ dottore gl’era giust’appunto i’ babbo d’Eduardo, Carlaille, che appena la vide e vide che l’era anche un discreto pezzo di fiha, gni venne un pipi ritto com’un asta di bandiera.
Anche lei, d’altronde, vedendo un dottore che l’era più bello di’ dottor Ceis e di’ dottor Aus mess’assieme, la l’avea pensato: Boia deh, quasi quasi una bottarella da i’ babbo d’Eduardo la un ci starebbe nemmen male…
Anche i’ babbo di Eduardo gl’aveva avuto pensieri zozzi su Isabella, da tutti detta Bella, ma Eduardo, che i pensieri di Bella e un li legge, ma quelli d’ i’ su’ babbo e li legge eccome!, gni lanciò subito un avvertimento: “Oh stronzolo, guarda che diho alla mamma di te e della dottoressa di ginecologia!”
Allora Carlaille, temendo i calci ‘n culo d’ Esme, si chetò subito, ammorbidì i’ pipi a comando e gni fece i cec appe a Bella.
 
E gl’altri Callen?
Mamma mia, e gl’erano ‘ncazzati che un vi diho!
La Rosalia soprattutto, che gl’è tanto bella quanto l’è rompihoglioni, du’ ore a fagni un papello a Eduardo, e quant’e tu se’ stronzolo, e quant’e tu se’ bischero, e perché tu l’ha salvata, e che cazzo ci trovi in lei…, tant’è vero che la sera, a casa, i Callen e fecer’ un consiglio di famiglia pe’ decidere se Bella la dovea essere ciucciata oppure no.
Rosalia, fine com’una palata di merda ni’ viso, la volea ciucciare a tutt’ i costi; Alice, dopo un trucinio di visioni ‘ndoe vedea Bella umana, e poi vampira, e poi ancora umana, e poi morta tra le braccia d’Eduardo che se l’era ciucciaha, e poi viva che la se lo spupazzava, la se n’era uscita che Bella gl’era la su’migliore amiha anche se un’ s’erano nemmen cahate di striscio prima d’allora; Gaspare la volea ciucciare anche lui, primo perché quando si tratta di ciucciar’ i’ sangue lui gliè sempre ni’ mezzo, ma la vorrebbe ciucciare senza leticare con Eduardo, ci mancherebbe; Emmette, invece, passò tutta la sera a piglià pe’ i’ culo i’ su’ fratello, fine quante la su’ donna…
Poi c’erano Esme e Carlaille.
Esme, che l’è d’un gentile che un vi diho, volea salva’ la vita a Bella e, allo stesso tempo, che Eduardo e unn’andasse via dalla Tania, mentre Carlaille anche lui voleva salva’ la vita a Bella, ma solo pe’ trombassela ai posto d’ i’ su’ figliolo (BABBO!!! Maremma ‘mpestata, o che la smetti di pensare a trombatti Bella? Pensa all’Esme, sennò gni diho dell’infermiera d’ortopedia!!!).
Di tutto quest’ ambaradan e unn’avete capit’ un cazzo, vero?
Consolatevi, all’inizio nemmen’io, ma se rileggete attentamente e vu’ siehe dotati d’ un intelligenza media, dop’ un pohinino e vu c’arriverete pure voi…
 
‘nsomma, la Bella la c’avea un monte di pensieri e un pohinino gni facea anche senso che Eduardo potesse ciucciagli i’ sangue!
Allora, pe’ rilassassi un pohinino, l’Angela e la Jessiha la portarono a fare scioppinghe e a comprare i vestiti pe’ l’evento dell’anno a Forkse, i’ ballo scolastiho di fine anno, che Bella la un ci sarebb’andata nemmen’ pe’ tutto l’oro d’ i’ mondo!
E ‘nfatti, dopo cinque minuti che la stava lì a vede’ quelle du’ galline provassi dugento vestiti, la s’era bell’ e rotta i hoglioni e un vedea l’ora d’andà via.
Allora, pe’ passa’ i’ tempo e per approfondire meglio la questione se Eduardo e gl’è un vampiro o no, Bella molla le galline ai negozio e va in libreria a comprassi un libro su i’ vampirismo nella cultura Quililà… Quaquaraqua… Quavaffanculo, vai!
‘nsomma, Bella la si compr’ i’ libro e la fa pe’ tornare dalle galline, tutta felice e contenta perché ora la c’ha la prova provata che Eduardo e gl’è un vampiro, però i’ destino l’è in agguato e infatti ecco l’unica banda di stupratori nel raggio di cinquecento chilometri che la si vole spupazzare la nostra eroina!
Ma i’ destino, pe’ quanto cinico e baro, e un potea lascialla spupazzare così, e infatti chi è che salva la nostra eroina?
Come?
Le du’ galline?
Sì, sta’ a vedi, così ne stupran’ tre ai prezzo di una!
No, arriva lui, i’ nostro prode Eduardo co’ i’ su’ Volvo grigio stinto metallizzato!
Che, detto tra noi, la Volvo gl’è una macchina di merda, ora la fanno i cinesi e c’ha gli interni che sembran’ i’ soggiorno dell’Ikea e un si capisce perché con tutti que' sordi e gl’abbi scelto proprio quella!
Come?
E che ne so io quale soggiorno, all’Ikea e ce n’hanno seimila ni’ catalogo!
Comunque, tu lo vedi che gni scende dalla macchina, fa la faccia da psihopatiho, quelli si cahan’ addosso e scappano, mentre lui resist’ all’impulso di ciucciasseli e fa salire ‘n macchina l’unica persona che gni vien voglia di ciucciassi più di loro, tanto pe’ andà sui sihuro!
“Tienimi, Bella! Tienimi che se torno ‘ndietro me li ciuccio tutti com’un Esta The! Raccontami du’ cazzate, così mi calmo e mi passa la voglia di ciuccialli!”
“Sì… bene… allora… vediamo… ecco…”, biascihò Bella, e lì Eduardo capì che lei unn’ era bona nemmen’ a di’ du’ cazzate!
‘nsomma, Eduardo resistette all’impulso di ciucciassi chicchessia e portò Bella a cena fori, ai ristorante più bello della città, guarda caso un ristornate italiano con specialità tagliatelle alla lepre, che a Eduardo gni venia voglia di batte’ la testa ni’ muro!!!
Ad ogni modo, Eduardo entra con Bella e subito alle cameriere gni s’inumidisce la topa sol’a vedello!
Ohi, ohi quant’è bono!, pensò una.
Ohi, ohi quant’è bello!, pensò un'altra.
‘nsomma, Eduardo e Isabella, da tutti detta Bella, si sedetter’ ai tavolo e una cameriera discretamente ‘nfoiata e co’ i’ colino di bava venne a pigliare l’ordinazione.
“Icchè vu’ pigliahe?”, chiese lei sbavando su Eduardo.
“Tagliatelle alla lepre! Mi garban’ così tanto!”, rispose Bella affamata, mentre Eduardo demoliva una parete a testate.
“E te? Che voi le tagliatelle alla lepre pure te?”
“Pellamordiddio!!! No, no, io sto bene così, grazie.”
“Ma guarda che le tagliatelle alla lepre come si fanno noi e un le fa nessuno!”, disse lei, colla topa che colava.
“No, guarda, unn’insistere, le tagliatelle alla lepre proprio no!”
“Allora ti porto qualcos’altro? Ti vanno du’ raviolini ai funghi?”, chiese la cameriera che gl’era lì lì pe’ venire.
“E icchè c’è ne’ raviolini di ripieno?”, chiese lui speranzoso.
“Tagliatelle alla lepre!”, rispose lei nel pieno dell’orgasmo.
“AAAAARRGGGHHH!!!”, urlò Eduardo mentre demoliva i’ pavimento a testate.
“Io penso che un gli garbino le tagliatelle alla lepre…”, intervenne Isabella, da tutti detta Bella, “Senta, guardi, la gli porti un bella bistecca ai sangue…”
“Eh, sì, brava”, fece la cameriera con la topa che l’era tutta ‘n foco, “Che ti va una bella bistecchina di manzo ai sangue? Ma proprio ai sangue, che cola tutto, appena appena scottata!”
“Portami che cazzo ti pare, basta tu ti levi da’ hoglioni che un ti reggo più!”, ruggì Eduardo che, intanto, a forza di testate e gl’era arrivato alle fondamenta.
‘nsomma, la cameriera gl’andette a portà l’ordinazione ‘n cucina e così Eduardo poté rilassarsi un pohinino mentre Bella la gli facea gli occhi dolci.
“Come tu se’ stato coraggioso!”, gongolò lei tutt’ammirata, “Tu m’ha salvato la vita!”
“Bah, una sciocchezzuola…”, rispose lui tutto ganzo.
Intanto, un’altra cameriera, anche lei colla topa bella umida, portò a Bella le tagliatelle alla lepre e Eduardo, affamato che un vi diho, con qui profumino tentatore a du’centimetri da lui, cominciò a sbavare come una lumaha ‘n calore!
“Mmmhhh, che buone! Che ne voi una forchettata anche te?”, chiese Bella, mentre Eduardo gli stea sfondando tutti i tavoli a testate.
Maremma buhaiola, se un me ne vo di qui, fo una strage!, pensò Eduardo disperato.
“Senti, Bella, amore zuccherino di Eduarduccio tuo, che si va via? Tu sarai sotto scioc pe’ i’ periholo che t’ha corso! ‘gnamo, vien via si torna a casa!”
“Va bene. Aspett’un attimino, però. Te vai a mettere ‘n moto, io arrivo subito.”
‘nsomma, Eduardo gl’andett’ a mettere ‘n moto e subito Bella gl’arrivò con un fagottino argentato ‘n mano.
“Icchè l’è quella roba?”, chiese Eduardo mentre Bella montava ‘n macchina.
“Mi son fatta ‘ncartare le tagliatelle alla lepre, così le rimangio a casa!”, fece lei tutta trullallerina perché gl’era co’ i’ su’ Eduardo, che intanto gli stea sfondando i’ cruscotto della macchina a testate.
‘nsomma, Eduardo mise ‘n moto e si piazzò a dugent’ all’ora sulla corsia di sorpasso, pe’ vede’ se riusciva ad arrivar’ a casa di lei ed a finì qui’ supplizio!
Lei però, che la si stava cahando ‘n mano per quant’e gl’andea veloce, gni disse: “Oh bischero, va’ pianino! E un lo sai che ci son’ gl’autovelocse sulla strada? E tu pigli la multa!”
Eduardo e gl’era verde ni’ viso, però la fece hontenta, perché lui l’era ubbidiente com’un ciuaua, icchè dicea lei, lui lo faceva.
“Senti, c’ho una domanda…”, chiese lei mentre Eduardo e guidava colla testa fori da’ i’ finestrino pe’ trovare un po’ di sollievo.
“Dimmi…”, rispose lui, pensando: Sta’ a vedi icchè mi chiede ora, eh?
“Ma te che tu se’ un vampiro pe’ caso?”, chiese lei, e ci mancò poho che Eduardo si piantasse contr’un platano…
 
  
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