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Autore: padme83    11/04/2014    7 recensioni
"Accendi il tuo MP3, mettilo in modalità casuale e fai partire tutte le canzoni che ci sono; scrivi qualcosa che si ispiri a queste canzoni, anche rischiando di rendere i personaggi OOC."
1. Summertime Sadness
2. Northern Star
3. November Rain
4. Lonely Day
5. Personal Jesus
6. Comfortably Numb
7. L'Ultima Thule
"Non dovresti permettergli di guardarti così, con quegli occhi dolci e feroci ad un tempo, che sembrano volerti trapassare da parte a parte, scrutarti fin nel profondo dell'anima, facendoti sentire, in qualche modo, nuda, fragile.
Viva."
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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And I wait staring at the Northern Star,
I'm afraid it won't lead me anywhere,
he's so cold he will ruin the world tonight.
All the angels kneel into the Northern Lights,
kneel into the frozen lights.

(Hole – Northern Star)


 

 

 

05.
I'm miles from where you are,
I lay down on the cold gound.
I, I pray that something picks me up,
and sets me down in your warm arms.
(Snow Patrol – Set the fire to the third bar)

La Senna all'alba è uno spettacolo meraviglioso.
La carrozza con lo stemma del giglio scivola veloce lungo i vicoli stretti e sudici di Parigi, ma ciò che accade al di là dei finestrini di sottile vetro laminato ben poco ti interessa, tanto sei impegnata a goderti le sensazioni euforiche che questa ennesima notte di libertà ti ha lasciato sulla pelle.
Sei stata la più ammirata del ricevimento – come sempre.
Del resto, sarebbe stato praticamente impossibile non notarti, avvolta come sei in quella nuvola di luce e grazia che ti porti dietro ovunque vai.
Pensi di aver fatto bene, dopotutto, a scegliere l'ultimo abito confezionato apposta per te da Madame Bertin: per l'intera durata del ballo sei stata costante oggetto di invidia da parte di tutte le dame, mentre nessuno tra i cavalieri presenti è riuscito a staccarti anche per un solo attimo gli occhi di dosso.
Il tuo fascino non ha eguali, lo sai bene; l'incredibile quantità di cuori spezzati che anche in quest'occasione hai seminato lungo il tuo cammino ne è un'ulteriore e inoppugnabile testimonianza.
Tu sei la Rosa di Francia, la donna più bella di Versailles. La più elegante, la più sofisticata, la più imitata.
La Regina.
Davanti agli sguardi adoranti ed estatici della moltitudine di nobili e cortigiani che passa, letteralmente, le sue giornate a pendere dalle tue labbra, puoi quasi riuscire ad illuderti di essere veramente felice.
Ci vai molto vicina, ma alla fine sei inevitabilmente costretta ad arrenderti.
Perché, per quanto tu possa essere brava a fingere davanti al mondo intero una gaiezza che in realtà sei ben lungi dal provare, il vuoto che ti porti cucito sul cuore non accenna mai, mai, nemmeno per un misero istante, a colmarsi.
E quanto male che fa, questa voragine nera che ti brucia i polmoni e ti spezza il respiro.
La verità, Antoinette, è che daresti senza pensarci due volte ogni cosa che possiedi – i vestiti, i gioielli, il potere, la corona, tutto – se solo questo potesse servire davvero a trasportarti laddove la tua anima tormentata riuscirebbe finalmente ad ottenere un po' di pace.
Ma lui si trova adesso ad una distanza che ti fa rabbrividire al solo pensarci, e devi importi con tutte le tue forze di non indugiare più sul ricordo di quelle dolci e forti braccia strette intorno al tuo corpo ardente, se non vuoi rischiare di perdere il controllo e la ragione una volta per tutte.
– Maestà, Maestà, vi sentite bene?
Torni con un gemito sommesso alla realtà, mentre i cavalli cominciano a percorrere a passi lenti il lungo viale che conduce all'ingresso della Reggia di Versailles.
Il sole è ormai sorto da un pezzo.
– Non preoccupatevi Contessa, sto benissimo. Pensavo solo a quanto ci siamo divertite questa notte.
Per quanto tempo ancora potrai mentire a te stessa?

 

 

06.
When you were here before,
couldn't look you in the eye.
You're just like an angel,
Your skin makes me cry.
(Radiohead – Creep)

Questa decisamente non è una giornata proficua.
Luigi osserva con un misto di rabbia e rassegnazione l'ammasso intricato e bollente che, nelle sue forse un po' troppo ottimistiche intenzioni, avrebbe già dovuto da un pezzo assumere le aggraziate forme di un nuovo e lucente lucchetto, pronto per essere aggiunto alla sua già corposa collezione.
Il fatto è che, per quanto cerchi di mettercisi d'impegno, il Delfino di Francia oggi non riesce proprio a rimanere concentrato sul lavoro che, in tante altre occasioni, si è rivelato invece un formidabile alleato nella guerra contro le ansie e i patimenti cui la sua particolare condizione lo costringe pressoché quotidianamente.
Ma in questo momento non bastano un incudine ed un martello per levarsi dalla mente e dal cuore il sorriso della donna che, in modo del tutto inaspettato, ha scoperto di amare.
A volte stenta ancora a credere che una creatura meravigliosa come Maria Antonietta sia toccata in sorte proprio a lui, a lui che, di certo, tutto può essere considerato, tranne che all'altezza di una grazia tanto sublime e ammaliante.
In verità, davanti a lei si sente così intimidito ed inadeguato, che più di una volta gli è capitato di lasciare la voce spegnersi in gola al momento di rivolgerle quelle poche parole con le quali l'etichetta – o, più semplicemente, la cortesia e il buon senso – imporrebbe ad un marito, e futuro Re, di rendere devoto omaggio alla moglie, nonché futura Regina.
Ma i suoi capelli gli appaiono così splendidi, e la sua pelle così luminosa, e la sua figura così... così... in realtà non sa nemmeno lui con quali parole potrebbe descriverla.
Sa solo che, nelle rare occasioni in cui gli capita di incrociare quei suoi occhi rubati al cielo, gli sembra di trovarsi al cospetto di un angelo sceso in terra.
E Luigi, a fronte di questa constatazione, non può fare a meno di considerarsi ancora più insignificante e goffo, incapace com'è di pronunciare una frase sensata dietro l'altra, senza che nel frattempo la lingua gli si attacchi indissolubilmente al palato.
Invece lui, lui riesce ad avvicinarsi e a parlare con la principessa come se fosse la cosa più naturale del mondo, ed è in grado di entusiasmarla e renderla felice con pochi gesti – ma spontanei e sinceri.
Quando ascolta la sua sposa ridere spensierata accanto a quel conte svedese, Luigi ha la netta, lacerante sensazione di morire lentamente dentro.
A che serve essere Re, se l'unica cosa che veramente desidera non gli potrà mai appartenere?

 

 

07.
Kiss while your lips are still red, while he's still silent.
Rest while bosom is still untouched, unveiled.
Hold another hand while the hand's still without a tool,
drown into eyes while they're still blind.
Love while the night still hides the withering dawn.
(Nightwish – While your lips are still red)

– Questo vestito ti sta d'incanto, sembri davvero una bellissima principessa!
E' da più di un'ora che Madame la Comtesse ti parla ininterrottamente nelle orecchie, mentre un nugolo ansioso di cameriere silenziose ti si affanna senza sosta intorno, nel tentativo di rendere la tua fragile figura di bambina il più simile possibile a quella di una giovane fanciulla già pronta a sbocciare in donna.
Ti intrecciano con eleganza i capelli sulla nuca e adornano i tuoi piccoli e delicati polsi con fulgide perle d'oriente, davanti alla cui misteriosa opalescenza non puoi però fare a meno di avvertire un nodo stringerti con prepotenza la gola.
Le perle portano lacrime.
Ti senti gli occhi pizzicare violentemente, ma per il momento non vuoi ancora cedere al pianto – ci sarà tempo, dopo, nella solitudine delle tue stanze – e allora cerchi di concentrarti sui preziosi ricami che arricchiscono il sontuoso abito color rosa antico che, cosi è stato deciso, sfoggerai durante l'importantissima cena di stasera.
Fino a poco tempo fa, non avresti nemmeno osato immaginare di poter indossare un vestito tanto magnifico; adesso, invece, ti sembra quasi sciatto se paragonato alle sfavillanti sete e agli elaborati broccati in cui ti sei immersa per partecipare agli incantevoli e sfarzosi balli che si tengono con regolare costanza alla Reggia di Versailles.
Anche se non si limitano certo al numero e allo splendore dei tuoi vestiti i doni che la fortuna – d'improvviso più benevola di quanto lo sia mai stata per anni – ha voluto elargire con inaspettata prodigalità alla tua famiglia: solo i cibi più prelibati imbandiscono ora la vostra tavola, gli accessori più ricercati e alla moda riempiono i vostri scrigni e i vostri bauli, i cavalli più rari e dal sangue più puro attendono impazienti di trainare le vostre nuove e lussuose carrozze.
Tutto sembra andare per il meglio, da quando tuo padre è stato nominato ministro, e tua madre è diventata la prima dama di compagnia di Sua Maestà, la Regina Maria Antonietta.
E le cose non potranno che continuare inevitabilmente a migliorare, nel momento in cui il nome dei Polignac entrerà di diritto a far parte della più alta e prestigiosa nobiltà di Francia. Almeno, questo è ciò che mamàn non fa che ripeterti da giorni.
Ma a che prezzo? Ti domandi forse per la millesima volta.
La risposta che ti dai è sempre la stessa.
Tu, Charlotte. Tu sei il prezzo.
Il tuo futuro, i tuoi desideri, le tue speranze, la tua felicità, i tuoi sogni d'amore, il tuo stesso corpo, le tue labbra rosse che volevi mantenere innocenti per il giovane che al momento giusto ti avrebbe rubato il cuore – questa è la merce che è stata messa sul piatto della bilancia, in cambio del privilegio di poterti fregiare dinnanzi al mondo intero del titolo di Duchessa.
Ma è davvero questo quello che vuoi, bambina?
No. Certo che no.
Tu non chiedi altro che di crescere, amare, vivere.
Incroci per un istante lo sguardo soddisfatto di tua madre, ma non riesci a trovare tracce di comprensione, di pietà, in quegli occhi freddi e duri come lame d'acciaio.
Le lacrime ti scivolano lente su guance ancora troppo soffici per poter essere accarezzate da mani incapaci di dare affetto, e l'unica cosa che ti permettono di scorgere attraverso il loro velo opaco è l'oscurità impenetrabile di un incubo senza fine.

 

 

 

Nota:

Salve gente! ^_^
Come promesso, aggiorno la raccolta in un tempo che mi sembra tutto sommato abbastanza dignitoso... il che, per me, è già un grandissimo passo avanti :P
Detto questo, sono contenta che questa 'sfida' abbia riscosso così tanto successo!
A tal proposito ringrazio jelore, scarymush, medusa, aurora2009, carladerossi, ladymarcellaa, Euridice100, giovanna71, sb83, giugia59, pietrogaiot, peralis e Bradamante per aver recensito con tanto entusiasmo il primo capitolo, nonché jelore, Euridice100, Tetide, sb83 e Bradamante per aver aggiunto la raccolta alle preferite/seguite.
Ringrazio come sempre anche tutti i lettori silenziosi, che spero di riuscire a convincere a dire la loro :)
A presto!

padme


 

   
 
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