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Autore: Harihanna    11/04/2014    1 recensioni
Un amicizia nata in estate tra due ragazzi il quale si ritrovano loro e i loro amici.
Tanto divertimento e amore per Jane Margaret Evans.
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-Chi minchia è sto figo?- ero ancora senza parole guardando la figura difronte a me, esattamente seduto al posto di Alex.
-Lui è...- il prof interruppe la nostra mini conversazione.
-Se avete intenzione di stare li a fissare il signor Payne allora fatelo dopo la mia ora, non voglio perdere tempo con queste bambinate- avevo la gola secca e non sapevo cosa dire.
-Ciao Alex- disse lui mostrandomi un sorriso a 32 denti, fantastico.
-Ciao Liam- probabilmente avevo appena fatto la figura della malaticcia con la laringite perchè era proprio quella la voce che mi era uscita, un misto tra ultimo respiro e una che stava affogando.
Genere: Demenziale, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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-Finalmente sei tornata, ascolta è passata Alex- rientrai a casa stravolta, era stata una mattinata decisamente stancante.

-Ok mamma la chiamo- dissi salendo le scale verso camera mia, ma lei mi richiamò.
-Sembrava piuttosto urgente ciò che doveva dirti- la guardai seria e tornai in camera, presi il mio cellulare, trovai parecchie sue chiamate e un messaggio che però non era il suo.
 
Mi farò perdonare Margaret promesso.
Harry xx
 
Sorrisi a quel messaggio, era memorizzato come "Anonimo", così entrai in rubrica e memorizzai il suo numero come "Harry".
 
La fiducia va guadagnata non comprata ;)
 
P.S. chiamami ancora Margaret e ti troverai rapato a zero.
JANE xx
 
Nel frattempo, cercai "Alex" in rubrica finalmente quando la trovai, premetti sulla cornetta.
-Pronto?- la sua voce sembrava incline a un pianto, che gli era successo?
-Alex sono Jane- sentii il suo respiro accellerato dall' altra parte della cornetta.
-Jane ti devo dire una cosa super importante- incarcai un sopracciglio preoccupata, quando mi parlava con quel tono non c'era mai niente di buono.
-Si tratta di Liam- perchè voleva parlarmi di Liam? Magari voleva urlarmi contro tutto ciò che odiava di me e di lui o forse aveva scoperto di noi 2.
-Alex cosa centro io con lui?- chiesi, improvvisamente non sentii più il suo respiro, passarono secondi interminabili prima che potessi sentire qualcosa dall'altra parte della cornetta.
-Jane, so che state quasi assieme e te lo devo dire. È incazzato nero con Harry perché circola la voce che ti abbia toccato il sedere, ora sta andando da lui per prenderlo a cazzotti, devi fermarlo Jane!- quasi mi si smorzò il respiro, avevo davvero sentito bene? Liam era venuto a sapere di ciò che era accaduto in palestra? Chiusi immediatamente la chiamata e prendendo chiavi e giubotto, uscii da casa ma se fossi andata a piedi non sarei mai arrivata in tempo. Fortunatamente la mia ancora di salvezza si presentò al momento giusto.
-Niall ti prego mi serve un passaggio!- esclamai passando dall' altra parte del marciapiede, stava buttando l' immondizia.
-Ma io non ho la macchina- disse lui, stavo imprecando in tutte le lingue possibili, non volevo e non dovevo fare accadere nulla tra i 2.
-Dai vieni, prenderò in prestito quella di mio padre- gli saltai al collo contenta ma dopo tornai seria ricordando il motivo per cui facevo tutto ciò. Entrammo entrambi in macchina mentre lui ingranava la marcia per uscire dal Box.
-Dove andiamo?- chiese, dissi rapidamente che la destinazione era casa di Harry, ma lui sembrò titubante.
-Non è a casa ora- c'era qualcosa che non quadrava, Alex mi aveva appena riferito che Liam stava andando da lui, se non era a casa allora dove stata andando?
-Io saprei dov è ma mi ucciderebbe se ti ci portassi- lo trucidai e lo fissai fino allo sfinimento tentando di convincerlo a cambiare idea.
-Niall dimmelo, si tratta di vita o di morte- lui picchiettò le dita sul volante in ansia, ma mai quanto la mia che continuava a crescere a dismisura, sbuffò mandando al diavolo qualcuno.
-Okok mi stai mettendo agitazione- ingranò e andò dritto verso la taggenziale, dove mi stava portando?
Più fissavo fuori dal finestrino e più notavo che ci stavamo allontanando da Norwich dove noi abitavamo, impovvisamente imboccò una stradina di periferia e si fermò davanti a un capannone, incuteva abbastanza paura quel luogo, che fosse li Harry?
Scesi dalla macchina, Niall inizialmente era ancora titubante a farmi scendere ma poi si convinse che era la cosa migliore chiarire questo pasticcio. Attraversai tutto il prato e giunsi davanti al portone d'ingresso che era semi aperto, mi giunsero delle voci.
-Tu devi starle alla larga capito? Sei una brutta influenza- questa era la voce di Liam la sentivo chiaramente, sentii delle risate.
-Ascolta è lei che è attratta da me, si vede che non gli piaci abbastanza. Ma stanne certo Liam tra poco verrà a conoscenza di ciò che nascondono i miei pantaloni- sgranai gli occhi mentre Niall teneva stretta la mia mano.
Non sentii alcuna risposta fino a quando degli schiamazzi e incitamenti si sollerono da altre persone, i miei occhi avevano dato libero accesso alle lacrime, non potevo più stare a sentire quelle barbarie così liberandomi rapidamente dalla stretta del biondo, entrai più arrabbiata che mai cominciando a scaricare tutta la frustazione e la rabbia che avevo dentro.
-Basta finitela! Liam lascialo stare, oggi è stato un incidente e tu Harry... è in questo modo che vuoi essermi amico? Dimmelo!- Harry si rialzò da terra e pulendosi, si avvicinò a me.
-Non pensavo quello che ho detto, io sono così quando qualcuno mi incita a litigare- passai lo sguardo a Liam, stava osservando la scena.
-Liam ti prego andiamocene- dissi mentre le lacrime ormai non riuscivo più a controllarle, Harry sussultò e lo guardai, chi era quel ragazzo? Perchè faceva tutto ciò?  Liam si avvicinò a me prendendomi per mano, dopodichè cominciammo a camminare verso l'uscita ma l'espressione sofferente di Harry si faceva largo nella mia mente. Così lasciai andare Liam da Niall e poi tornai indietro, dal riccio.
-Ascolta Harry, pensi davvero che io possa esserti amica se tu non mi parli dei tuoi problemi? Io ci tengo a te, tu non sei un cattivo ragazzo e so che sei buono esattamente come tutti gli altri. Lasciati aiutare e confidati- lui mi guardò e mi abbracciò improvvisamente, quella stretta in quell' esatto momento valeva più di mille parole, si era mostrato un ragazzo fragile davanti ai suoi amici che erano li a guardare la scena, sorrisi stringendolo a me, aveva un profumo che ti mandava in fumo il cervello.
-Ti chiamo stasera- disse lui allontanandosi, quegli occhi sorridevano con lui, lo vedevo. Annuii e gli lasciai un bacio sulla guancia, uscii poco dopo trovando Liam e Niall in un'accesa conversazione, perfetto.
-Harry e Jane sono opposti, lo sai anche tu com è lui ciò che fa quasi ogni giorno- mi intromisi.
-E cosa farebbe ogni giorno?- chiesi rivolta a Liam, lui che aveva il suo sguardo piantato negli occhi di Niall si spostò su di me.
-Non te lo posso dire- disse lui convinto, strinsi i pugni e abbassai lo sguardo verso il terreno sottostante.
-Dai Jane andiamo- disse Liam, tornai a guardarlo ma il mio sguardo stava a significare solo una cosa.
-No! Io non ci torno con te- dissi a denti stretti, cominciai a camminare verso la strada e avanzai un pollice, nessuno mi avrebbe fermata.
-Jane non fare la bambina e torna qui- disse Niall, non mi sarei spostata nemmeno se mi avrebbero implorato in aramaico o in cinese. Finalmente una macchina accostò, all'interno riuscivo a intravedere dei ragazzi, si sporse uno di loro.
-Dove devi andare?- stavo per risponderle ma mi sentii sollevare con forza, la chioma biondo scuro fece si che indovinassi di chi si trattava.
-Liam mettimi giu o non rispondo di me- esclamai prendendolo a pugni sulla schiena.
-Hai sentito la signorina? Devi metterla giu- disse il tipo in macchina, lui che stava tornando indietro, si voltò verso di lui.
-Si da il caso che questa signorina sia la mia ragazza quindi levatevi dalle palle o non rispondo di me- sussultai non appena sentii quella fatidica frase, aveva appena confessato che ero la sua ragazza. Perchè tutta quella rabbia che stavo coltivando verso di lui si stava tramutando in amore? Semplice, lui era Liam.
-Non mi sembra molto d'accordo lei, sbaglio o qualche minuto fa era a fare l' autostop?- dovevo intromettermi ora.
-Liam andiamocene- dissi, potei sentire il suono delle sue labbra che si incurvavano soddisfatte, dopodichè riprese a camminare lasciandosi dietro la macchina dei ragazzi.
Mi fece scendere davanti alla macchina di Niall, lo guardai.
-Bhe che c'è?- chiese lui, gli sorrisi accarezzandogli una guancia e gli depositai un bacio a fior di labbra.
-So che vuoi proteggermi ma a volte dovresti fidarti di me per davvero- lui mi sorrise.
-Questa volta si tratta di qualcosa di troppo grosso Jane, se vorrai saperlo sarà solo lui a dirtelo- mi incupii, mi preoccupava tutto ciò. Infondo cosa mai avrebbe potuto fare di pericoloso Harry apparte molestare le ragazze?
 
Quando tornai a casa, avevo solo una gran voglia di farmi una doccia calda per rilassare i muscoli. Appena finii trovai sul cellulare 4 messaggi di Alex, sbuffai guardando.
 
Ho bisogno di parlarti.
 
E questo messaggio fu inviato per ben 4 volte, così corsi alla ricerca di qualcosa da mettermi e dopodichè mi raccolsi i capelli bagnati. Uscii da casa andando direttamente da Alex che stava nella via parallela alla mia, corsi dai lei e suonai il campanello.
-Jane- stava piangendo, mi abbracciò e io tentai di rincuorarla senza un grande effetto visto che non sapevo ancora nulla di ciò che le era successo.
La riaccompagnai dentro e andammo a sederci sul divano, cominciai ad accarezzarle i capelli mentre la sua testa era appoggiata alla mia spalla.
-Si tratta di mio padre- la guardai, sapevo che suo padre mancava da molto tempo ormai o meglio dire aveva abbandonato lei e suo fratello fin da piccolini, erano rare le  volte in cui ne accennava almeno l' esistenza.
-Che succede?- le chiesi tentando di essere il più delicata possibile.
-Mio padre, finalmente sono riuscita a ritrovarlo- perchè voleva tanto sapere dell' esistenza di quell' uomo? Infondo le aveva portato solo male a lei e suo fratello.
-Lui vive in California. Ma so ben poco di lui se non che ha messo su famiglia e che non si chiama più col suo nome di battesimo- la strinsi forte a me mentre sentivo le sue calde lacrime bagnarmi la maglietta.
-Non so cosa fare. Voglio conoscerlo davveor ma ho paura che mi rifiuti come ha fatto parecchi anni fa- odiavo vederla piangere soprattutto se si trattava di persone che la facevano soffrire costantemente.
-Alex sta a te decidere cosa fare,io non posso importi ciò che vorrei perché probabilmente non sarebbe lo stesso che vorresti tu. Riflettici con calma e troverai la soluzione migliore- le sorrisi tirandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Lo spero- ricambiò un sorriso e ci riabbracciammo teneramente come due vere migliori amiche.
-Ma come vi abbracciate tra di voi e a me niente?- il mio sguardo saettò direttamente su chi aveva appena aperto bocca, che diavolo ci faceva Niall in casa di Alex?
-Oh Niall vieni qui-disse lei aprendo le braccia, lui si avvicinò a lei e l' abbracciò. Non ci stavo capendo più niente.
-Non ti fare strane idee pervertita, sono qui solo per accertarmi che stesse bene ma lei implorava di volere la sua migliore amica e così ho inviato un messaggio per lei a te- mi venne automatico rivolgergli un sorriso, era davvero un bravo ragazzo ma poi ripensai a ciò che aveva appena osato dire.
-Hei io non sono pervertita- esclamai, lui continuò ad alzare e abbassare le sopracciglia in modo autonomo, lo guardai scettica.
-Vedo perfettamente la tua bava ogni volta che vedi Liam e non dirmi che non é vero- disse lui mentre Alex si stava facendo grandi risate,lo avrei ucciso giuro!
-E io vedo perfettamente la tua morte prematura se non chiudi quella bocca!- esclamai saltandogli addosso o meglio dire provando a saltargli addosso per acciuffarlo, naturalmente senza un buon risultato. Quel pomeriggio mi divertii un mondo insieme a quei scalmanati di Alex e Niall e incominciavo anche a credere di essermi fatta un nuovo amico targato "biondo tinto".

 

 

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