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Autore: Robin__and__Nami98    11/04/2014    1 recensioni
Un'avventura in un'isola misteriosa ambientata dopo Thriller Bark.
"Sanji non disse nulla, pose una mano sulla spalla di Robin, giocherellando con i suoi capelli neri e sfiorandole il collo."
"Zoro le contemplò ogni dettaglio del viso: gli occhi nocciola,le labbra rosa,il volto arrossato,la sua espressione sbigottita, assaporando e lasciandosi avvolgere da quel suo profumo."
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico Robin, Sanji, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nami continuò a correre finché fu sicura di essersi allontanata abbastanza, poi si fermò e si appoggiò al tronco di un immenso albero per riprendere fiato.
-Accidenti... quel Beolder è veramente agghiacciante, beh, almeno qui sarò al sicuro- disse fra sé e sé.
-Ne sei proprio sicura?- le domandò una voce molto irritante da dietro le spalle.
La navigatrice si voltò lentamente per vedere chi aveva parlato e si ritrovò faccia a faccia con una mantide religiosa che la scrutava minacciosa con degli occhi grandi e tondi. Nami, per lo spavento, cadde a terra seduta.
-E tu...tu chi saresti?- domandò inorridita.
-Il mio nome è Amneris. Mi manda Beolder perché, sai, aveva paura che ti sentissi trascurata e mi ha chiesto se potevo venirti a fare compagnia- le rispose la mantide assottigliando lo sguardo.
Tremante, Nami si rialzò in piedi e disse -Davvero, non c’era bisogno di disturbarsi! Io sto bene anche da sola...durante la giornata ci vuole un po' di calma e silenzio, no?-
-Nessun disturbo, anzi, per me sarà un vero piacere...- e detto questo l’insetto si avventò sulla navigatrice.
Quest’ultima si buttò di lato e, per un pelo, non venne colpita. Si alzò una nuvola di polvere e terriccio.
“Maledizione! Questa non scherza mica...devo fare attenzione se non voglio finire male” pensò Nami prendendo il Clima Attack.
Amneris tornò all’attacco, ma la ragazza riuscì a schivare facendo un ”Mirage Tempo ”.
-Cosa sono questi trucchetti? Basta giocare, ragazzina- ringhiò l’insetto, guardandosi attorno spaesato.
-Hai proprio ragione...- disse Nami con un sorriso scaltro -“Thunder Ball Tempo!”-
Purtroppo il suo attacco fu del tutto inutile, in quanto la mantide lo schivò facendo un solo passo.
-Accidenti...- mormorò Nami e, troppo occupata a pensare a come il suo tentativo di far fuori la mantide fosse fallito miseramente, non si accorse che Amneris le era apparsa da dietro e le tirò un calcio che la fece volare di qualche centimetro.
Nami si rialzò con fatica, tossendo; quella mantide era davvero potente e in più era molto più grande di lei. Riprovò a fare un “Thunder Ball Tempo”, ma di nuovo fu del tutto vano.
Amneris le tirò un altro calcio, ma questa volta Nami fu più veloce dell’insetto e riuscì a schivare con facilità.
-Non sai fare altro che schivare e fare nuvolette?- la schernì la mantide.
-Non mi pare che tu sappia fare di meglio!- le rispose di rimando la navigatrice.
Amneris tremò di rabbia e provò a colpirla con una delle zampe anteriori, molto appuntite e taglienti. Nami schivò con un po’ di ritardo e fu ferita di striscio a una gamba. Gemette per il dolore, ma per fortuna non era una ferita grave.
“La situazione è davvero critica...Lo scontro è iniziato da poco e sono già stata colpita due volte. Come se non bastasse il mio “Thunder Ball Tempo” non mi serve a nulla e poi... non sono nemmeno riuscita a scalfirla un po’- rifletté, guardando di sottecchi la mantide.
-Cos’è, ce la stiamo prendendo comoda? Vuoi una tazza di the?-disse Amneris con una risata acutissima.
Per tutta risposta Nami l’attaccò con un”Cyclone Tempo” e la nemica finì scaraventata contro un albero. Si rialzò poco dopo, ma era molto stordita.
Il combattimento proseguì a lungo e, anche se Nami era riuscita finalmente a ferire un po’ Amneris, la navigatrice si trovava comunque in netto svantaggio.
-Sarai anche riuscita a colpirmi un paio di volte...-disse la mantide ansimando -Ma rassegnati e accetta la tua fine!-
-No!- esclamò Nami -Ho promesso a Daphne e alla gente del villaggio che li avremmo aiutati, non posso arrendermi!- e detto questo corse veloce verso la nemica.
L’attaccò con ”Cyclone Tempo” che, dopo vari fallimenti dalla prima volta che lo aveva usato, andò a buon fine e, approfittando del fatto che in quel momento Amneris era inebetita, l’attaccò con “Thunder Lance Tempo“ e finalmente la centrò in pieno.
La mantide urlò e, sconfitta, cadde a terra con un tonfo.
Nami era completamente sfinita, infatti le cedettero le gambe e si buttò per terra a fianco al corpo della nemica. Chiuse gli occhi e sorrise: ce l’aveva fatta.
“Chissà come se la starà cavando Zoro, spero che vada tutto bene. Invece gli altri dove saran...” i suoi pensieri furono interrotti da un dolore lancinante partito dal fianco, che le strappò un urlo di dolore.
La zampa affilatissima della mantide era conficcata proprio lì e l’aveva perforata.
Gettò uno sguardo ad Amneris che le ghignava malvagia, poi l’insetto sussultò e non si mosse più.

Maledizione! Non era riuscita a farla fuori subito!

Nami con uno sforzo enorme estrasse la zampa della nemica e si guardò scioccata la ferita, dalla quale sgorgava tantissimo sangue.
Le scese una lacrima sulla guancia.
“È la fine” pensò, poi buio totale.



Chopper osservò attentamente la provetta, dopodiché si sedette per terra e iniziò a trafficarci con i suoi attrezzi da dottore portatili. Brook guardava incuriosito la renna all’opera, mentre Usop e Franky discutevano tra loro.
Ad un certo punto il carpentiere urlò –Geniale, in questo modo gli altri ci potranno trovare facilmente!-
-Grandioso!- sorrise Usop, approvando l’idea.
-Di che cosa state parlando?- domandò lo scheletro, interessato.
-Abbiamo trovato il modo per ricongiungerci a Rufy e al resto dei nostri compagni!-
-Veramente!? E come?-
-Stavamo pensando che potremmo costruire dei fuochi d’artificio da sparare in aria, così gli altri li vedranno e sapranno dove ci troviamo- spiegò Usop.
-Questa si che è un’ottima idea!- esclamò Brook entusiasta –Ma...non avete i materiali adatti, come farete?-
-Non ti preoccupare, per noi niente è impossibile! Ci arrangeremo con quello che troveremo qui- rispose Franky.
-Va bene, però non allontanatevi troppo, altrimenti corriamo il rischio di perderci di nuovo- disse Chopper interrompendo un istante il suo lavoro, per poi ritornare subito ad armeggiare con la sostanza.
-State tranquilli, ci vediamo dopo!- dissero il cecchino e il cyborg e così si incamminarono, lasciando la renna e lo scheletro soli ad aspettarli.
Il tempo trascorse tranquillo, finché i due non udirono uno strano ronzio provenire da dietro un cespuglio.
Chopper e Brook si scambiarono un'occhiata interrogativa, non capendo cosa stesse succedendo. Il rumore divenne man mano sempre più forte e poco dopo, dal cespuglio, sbucarono due vespe.
I due pirati trasalirono, sorpresi.
-Aaaah, chi siete voi?!- urlò Chopper.
-Vesvesvesvesves- risero in coro le due vespe -Noi siamo le vespe gemelle, le migliori combattenti di quest'isola!-
-Io sono Nida...- disse la prima.
-...E io Nadia...- continuò l'altra.
-...E insieme vi distruggeremo!-
-Sbucando in quel modo mi avete fatto venire il cuore in gola, anche se io non ho il cuore! Yohohoho! Ma adesso vi faremo vedere noi!-
-Ben detto Brook, non vi permetteremo di eliminarci!-
-Vesvesvesvesves! Lo vedremo!-
Le due vespe presero il volo, salirono in alto e poi scesero in picchiata mostrando i pungiglioni acuminati. Brook scattò in avanti un attimo prima che le due vespe atterrassero e fece"Due passi in leggerezza colpo cocca di freccia". Così quando lo scheletro rifoderò la spada le due vespe vennero ferite. Contrariamente a quanto si aspettavano i due, gli insetti si rialzarono subito e sembrarono non aver accusato il colpo.
-Non male, ma ci vuole ben altro per farci fuori! Attacco simultaneo!-
Le vespe si scagliarono contro i due pirati e li colpirono con i loro pungiglioni. Chopper fu colpito alla spalla e Brook alla gamba. Caddero a terra doloranti.
-Vesvesvesvesvesves, tutto qui quello che sapete fare?- li derisero le avversarie.
-Ehy, Chopper, ci sei?- sussurrò Brook.
-S...si- rispose la renna -Non possiamo lasciarci sconfiggere!-
-Già, dobbiamo vincere a tutti i costi! Dobbiamo farlo per gli abitanti del villaggio, abbiamo fatto loro una promessa!
-Ben...ben detto! Coraggio-
I due si rialzarono a fatica e Chopper attaccò subito Nida con “Zoccolo bisturi roseo”. La vespa, colta alla sprovvista, venne colpita, cadde a terra e non si mosse più.
-Nooo! Nida! Maledetti, me la pagherete!- ringhiò Nadia.
-Lo vedremo!- disse Brook e l’attaccò con “Quinto tias fantasia” e così anche l’altro insetto fu sconfitto.
La renna e lo scheletro sorrisero vittoriosi, per poi lasciarsi scivolare a terra, esausti.



-Ahahahah, dove credi di andare?-
Robin si voltò di scatto udendo la voce alle sue spalle e si trovò davanti un ragno nero e peloso, con una macchia gialla sulla schiena. La ragazza indietreggiò di qualche passo, spaventata e sorpresa.
-Ah, una ragazzina, questa volta sarà più facile del previsto! Mi annoierò a morte- disse l'insetto deluso.
-Non sottovalutarmi!- replicò Robin preparandosi a combattere.
-Tsk, non illuderti, non hai alcuna speranza, poiché al contrario di te, che hai solo due misere braccine, io possiedo otto robustissime zampe!-
Robin sorrise enigmatica.
-Non potresti essere più in errore! Ocho fleur clutch!-
Ogni braccio dell'archeologa immobilizzò una zampa dell'animale e al “clutch” le torsero. Il ragno grugnì, Robin sorrise, sicura che ormai l'avversario non sarebbe più riuscito a muoversi, ma l'insetto sembro non aver accusato il colpo.
-Non so come tu abbia fatto, ma non ha importanza. Non solo le mie zampe mi avvantaggiano, ma tutto il mio corpo è superiore al tuo. Il mio esoscheletro mi protegge dai tuoi attacchi e la mia forza è senza paragoni- disse sicuro di sé.
-Per quanto tu sia forte io ho dalla mia parte l'intelligenza!- replicò Robin -Doce fleur!-
La ragazza lo immobilizzò, ma il ragno, dimenandosi con forza, riuscì a liberarsi. Robin colpì ancora e ancora, ma molti dei suoi attacchi, che avrebbero spezzato le ossa a una persona, sembravano non aver alcun effetto sul quell'insetto. Dopo un po' il ragno si stufò di quella situazione e si scagliò su di lei sollevando le zampe anteriori mentre le sue mandibole bavose si aprivano e si chiudevano in continuazione. Robin non fece in tempo a schivare e l'insetto la morse al braccio, la ragazza cadde in ginocchio e il ragno ne approfittò per lanciare una ragnatela vischiosa e immobilizzarla.
-Ahahahahah, e adesso come la mettiamo?-
Il ragno si preparò a pungere Robin con il suo pungiglione letale.
-Ocho fleur flip!-
L'aracnide venne capottato dalle braccia di Robin e si ritrovò a pancia in su. Per quanto si agitasse non poteva fare niente per rimettersi in piedi, così la ragazza ebbe tutto il tempo di liberarsi dalla ragnatela, con l'ausilio delle sue braccia aggiuntive.
-L'intelligenza ha sempre la meglio sulla forza! Mil fleur gigantesco mano!-
Due grandi mani ognuna formata da cinquecento braccia di Robin schiacciarono il ragno proprio come se si trattasse di un insetto qualunque. La ragazza si sedette un attimo, sfinita. La ferita al braccio le faceva male, ma non era così grave. Adesso doveva pensare a tornare da Sanji: poteva essere in pericolo.






   
 
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