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Autore: Oysh_more than me    12/04/2014    13 recensioni
New York-Mullingar-Ibiza-SanTorini-Parigi
Cinque posti diversi per cinque amiche che separandosi vivranno un' estate diversa, la loro estate.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Six years later…
 


CLAIRE’S POV. 


“Spegni quella cosa Claire” sbiascicò Faith sprofondando la testa nel suo cuscino.

L’incessante e assordante suono della sveglia di prima mattina, ci riportò nel mondo reale abbandonando quella pace e quella tranquillità che avevo fatto fatica a trovare la sera precedente, tentando in tutti i modi di addormentarmi, per essere più riposata oggi, ma con scarsi risultati.

“Sveglia sposina” Sam entrò raggiante nella mia stanza accompagnata da Allyson e Zoe che tenevano tra le mani un vassoio con una ricca colazione, mentre la bionda accanto a me tentava invano di riaddormentarsi armeggiando con il guanciale in modo da potersi coprire le orecchie.

“E’ il grande giorno eh?!” si rivolse a me Zoe abbracciandomi.

Il giorno appena iniziato, sarebbe stato uno dei più belli della mia vita ma l’ansia tipica di ogni sposa, e forse anche di ogni sposo, non aveva fatto altro che colpire anche me.

Allyson notati i lamenti di Faith per il troppo rumore, con un gesto veloce prese il suo cuscino e lo gettò dall’altra parte della stanza.

“Sappi che esiste un girone all’ inferno anche per te” le rispose la bionda alzandosi di scatto e minacciandola con lo sguardo, la mora le inviò semplicemente con un’ alzata di spalle.

“Neanche mia figlia si comporta così” le rispose poi.

“Dai ragazze, mangiate che poi dobbiamo prepararci tutte” le riprese Sam.

Faith si concentrò sul vassoio con aria spaesata.

“Non ce la faccio, ho le mie nausee mattutine” disse prima di allontanarsi da noi e rifugiarsi in bagno nel tentativo di placare il senso di vomito tipico di una donna nelle sue condizioni, ovvero al quinto mese di gravidanza. Si, perché la nostra bambinona aspettava un bambino.

“Io, invece credo di avere le nausee matrimoniali” dissi abbastanza nervosa e con una voglia nulla di mangiare.

“Eh va bene, lo sapevo che avevamo preparato tutto per niente” mi rispose Sam riprendendosi il vassoio.

“Hey, guardate chi vi ho portato” ci richiamò Faith rientrando nella stanza dopo qualche minuto, essendosi ripresa, seguita dalla piccola Sophie che le teneva stretta la mano.

“Tesoro della mamma” la chiamò Allyson accogliendola tra le sue braccia e sussurrandole poi qualcosa all’orecchio.

Vidi poi la piccola Styles salire sul letto e scoccarmi un bacino sulla guancia.

“Andamo a prepalalci tia Claire?” mi chiese con la sua vocina dolce giocando con la catenina che avevo al collo, provocando un sorriso sincero da parte mia e di tutte le mie amiche.

“Andiamo dai” dissi facendo alzare la bambina dal letto e che seguita dal resto delle mie amiche uscì di fretta dalla mia stanza.

E così dopo essermi fatta coraggio e aver preso due respiri profondi le imitai e andai alla loro ricerca per essere aiutata.

 

***
 


Mi specchiai per l’ultima volta, quasi non mi riconoscevo.

L’abito bianco in cui ero avvolta era assolutamente un capolavoro, aderente e tempestato di brillantini al petto scivolava poi verso il basso in una gonna poco ampia e molto semplice, non avevo voluto osare e appena lo avevo visto me ne ero subito innamorata, era perfetto per me, volevo fosse elegante ma semplice ed era proprio ciò che cercavo.

Il trucco, ad opera di Zoe, era leggero e naturale e i miei capelli erano ondulati sulle punte mentre le due ciocche davanti raccolte in due bellissime trecce realizzate con pazienza da Sam.

Gli accessori invece erano stati scelti personalmente da Allyson, un paio di decolleté rigorosamente color avorio e un bracciale finissimo in oro bianco arricchito anch’ esso da diversi brillantini come punti luce, avevo poi scelto personalmente di indossare gli orecchini regalatimi da Aris e Petro anni prima e al collo invece, avevo lasciato la mia catenina d’oro in cui vi era la foto di mia madre, per averla con me, in questo giorno così importante.

Quanto mi sarebbe piaciuto scegliere l’abito, le bomboniere e organizzare il mio matrimonio con lei. Ma, purtroppo per ovvi motivi non era stato possibile.

“E’ permesso?” mi chiese Faith dopo aver bussato ed essersi affacciata nella nostra ormai ex stanza e che da tre anni a questa parte condividevo con Liam, in quanto si era trasferito qui e la mia migliore amica aveva scelto di convivere con Zayn.

Le sorrisi come ad invitarla ad entrare e così fece chiudendosi poi la porta alle sue spalle.

“Sei perfetta Claire” disse dirigendosi verso di me avvolta nel suo abito da damigella blu, identico a quello delle altre ragazze, da lei riempito un po’ di più a causa di un ormai evidente pancione per poi abbracciarmi.

“Sarà tutto perfetto” mi sussurrò all’ orecchio per tranquillizzarmi.

 Risi quasi istericamente.

La vidi accomodarsi sul letto per poi chiedermi di imitarla.

“Ho un regalo per te, insomma, non è proprio da parte mia ma da parte di una persona speciale”.

La guardai scettica.

“Mia madre l’ha tenuta come se fosse oro, per tutti questi anni e ieri pomeriggio mi ha pregato di fartela leggere prima della cerimonia” mi spiegò porgendomi una busta con su scritto il mio nome.

Riconobbi subito la calligrafia di mia madre e i miei occhi si inumidirono.

“Non ce la faccio” ammisi con la voce spezzata.

“Vuoi che la legga io?” mi chiese la bionda premurosa.

Annuii appena preparandomi psicologicamente a ciò che avrei sentito.

Faith aprii con grazia la busta e dopo aver recuperato il foglio all’interno iniziò a leggere:

“Ciao Claire, sono la mamma, quando tu leggerai questa lettera io non sarò più vicina a te da ormai tanto tempo, ho chiesto alla mia amica Kirsten di tenere questa lettera per il giorno del tuo matrimonio, perché conosco la mia bambina, che ora è una donna ma che si è portata con se il dolore e la fragilità dei suoi diciassette anni. Siccome è un po’ di tempo che non sono più in giro ad annoiarti ho pensato di darti una piccola lista di ciò che vorrei per te, da questo giorno in poi. La prima è ovvia: L’amore, voglio che tu scelga al tuo fianco la persona più adatta a te, che sappia sostenerti, capirti e amarti in modo unico, in modo che tu possa vivere, perché amore è sinonimo di vita. Voglio che tu dia una buona educazione ai tuoi figli, per trasmettergli i tuoi valori tesoro mio e magari che qualche volta tu compia degli errori con loro, per riuscire a comprenderli meglio e per legarti a loro ancora di più. Voglio che tu ti tenga stretti tutti gli amici che ti sono sempre stati accanto, perché in certe situazioni loro ti capiscono più di un genitore o della persona che ami. E per ultima cosa voglio che quando uscirai dalla chiesa con la fede al dito e il sorriso di chi si sente completo alzi lo sguardo al cielo per salutarmi. Io credo nel paradiso ma nel caso tu non ci credessi, sappi che io sono sempre lì con te fino a quando tu mi porterai nel cuore, sarò lì con te quando attraverserai la navata della chiesa insieme a tuo padre, quando pronuncerai il fatidico ‘si’ sull’altare e quando uscirai dall’ edificio sposata con il tuo bel principe azzurro, quando nasceranno i vostri figli e quando gli parlerai di me, beh allora io rivivrò anche in loro. Sii una moglie fedele e una madre comprensiva, sii te stessa.               
Ti voglio bene bambina mia, mamma”.

Delle lacrime silenziose avevano rigato il mio viso per tutta la durata della lettera, mi calmai solo immersa nell’abbraccio caloroso di una Faith fortemente emozionata.

“Zoe ti ucciderebbe se ti vedesse piangere” tentò di distrarmi la bionda alludendo al trucco facendomi ridere.

“Tranquilla, è waterproof” risposi sorridendo e cercando di ricompormi.

“Sei pronta?” mi chiese poi alzandosi in piedi e tendendomi una mano.

“Adesso si” risposi sincera sorridendole, afferrando la sua mano pronta finalmente per la cerimonia.
 

 
***
 


“Vuoi tu, William James Payne, prendere come tua legittima sposa la qui presente, Claire Parker?” chiede il sacerdote di fronte a noi.

“Si lo voglio” rispose sicuro l’uomo al mio fianco sorridendo nella mia direzione.

“E tu, Claire Parker, vuoi prendere il qui presente William James Payne come tuo legittimo sposo?” chiese il prete come da rito anche a me.

Il mondo attorno a me si fermò per un istante. Iniziai ad osservare le persone più importanti per me presenti in quella chiesa.

Mio padre mi fissava come ad infondermi coraggio, il rapporto con lui era notevolmente migliorato nel corso degli anni ed eravamo riusciti a ritornare quelli di una volta, nonostante la forte mancanza di mia madre.

Aris, Petro e Yan sorridevano, erano perfettamente eleganti data l’ occasione, ci chiamavano almeno una volta al mese e non c’è stata un’ estate in cui io e Liam non fossimo andati a trovarli, e non fossimo ritornati in ciò che consideravamo ‘il nido’ del nostro amore.

Kirsten, la madre di Faith accanto al marito, Peter e a Ryan, mi osservava commossa, come se fossi sua figlia, ed in un certo senso lo ero, quella donna e la mia bionda mi avevano accolta a braccia aperte permettendomi di vivere e di respirare quell’amore famigliare che mi era stato tolto.

Michael e Sophie bisticciavano seduti nelle loro postazioni, era incredibile quanto fossero cresciuti velocemente, il piccolo Tomlinson, vestito rigorosamente da Louis, con una camicia bianca dotata di papillon e dei pantaloni rossi,  aveva già cinque anni e ogni giorno diventava sempre più la fotocopia del padre, con i suoi occhi azzurri e i capelli castani. La bambina indossava un abito bianco messo in risalto da una fascia blu notte, doveva compierne tre di anni, ma nonostante la tenera età, aveva già dimostrato di avere un carattere piuttosto tenace, amavo i bellissimi boccoli naturali di quella bambina e gli occhi scuri e profondi ereditati da Ally. I due non si sopportavano, ma avremmo conservato un po’ tutti la speranza che crescendo si innamorassero l’uno dell’altra.

Louis e Sam cercavano di trattenersi delle risate, probabilmente il castano stava facendo delle battute sul sacerdote o su qualche invitato un po’ fuori dal comune, erano perfetti insieme, li ho sempre considerati la coppia più amalgamata, dove le paure di lei erano bilanciate dalle sicurezze di lui. Si amavano, e in quel momento mi convinsi ancora di più che non avrebbero mai smesso di farlo, erano diventati una coppia salda e forte, in grado di crescere bene il piccolo Michael, così chiamato su scelta di Sam in onore del marito della donna che aveva incontrato in ospedale il giorno in cui aveva pensato di abortire, e sicuramente Tomlinson stava pensando di allargare la famiglia dopo aver ingranato con il lavoro, perché io e Louis, che si era rivelato un ottimo amico e collega, avevamo aperto uno studio fotografico per poter vivere di ciò che amiamo, proprio come Sam che era sempre impegnata nel suo blog di moda per il quale veniva pagata.

Niall era diventato un maestro di musica, mentre la sua, o meglio, la nostra Zoe scriveva, scriveva a più non posso, amori, tragedie o delitti, creandosi un mondo nuovo dove immergersi per evadere dalla realtà che a volte ancora la spaventava, era in attesa della risposta di una nota casa editrice per sapere se anche lei avrebbe potuto fare della sua passione un mestiere. I due si stavano tenendo per mano, erano ancora quei due ragazzini a cui non importava quanto guadagnassero o come avrebbero fatto ad affrontare le responsabilità, vivevano nel loro amore che dopo gli inceppi iniziali nessuno aveva più osato ostacolare.

Harry ed Ally non ridevano, non si tenevano per mano e nemmeno si guardavano. Vittime dell’ ennesimo brusco litigio di una delle coppie più passionali che io abbia mai conosciuto, la causa: una collega piuttosto invadente del nostro amico giornalista riccio. Ormai eravamo tutti abituati ai loro continui tira e molla che nonostante la nascita di Sophie e il ritorno all’ Università di Al dopo uno stop dovuto alla bambina, non erano assolutamente terminati,  ma che sapevamo essere il loro modo per non stufarsi della quotidianità e istigarsi a vicenda per tenere alta l’ attrazione e per poi fare pace nel migliore modo che due innamorati conoscono.

E poi i miei occhi tornarono sull’ altare.

Zayn che era diventato architetto dopo aver ripreso gli studi era accanto a Liam, fissava senza sosta Faith, era incredibile quanto quel ragazzo mi avesse piacevolmente sorpreso, ne era profondamente innamorato e forse per la paura di sbagliare di nuovo come aveva fatto nell’ estate in cui si erano conosciuti continuava a farglielo capire, preferendo sempre gesti alle parole, negli ultimi mesi era diventato molto apprensivo nei suoi confronti, felice di diventare padre ma attento e preoccupato per la salute della mia migliore amica, diventata una guida per gruppi di turisti, che invece guardava me sorridente e con gli occhi lucidi, colei che mi ha sempre sostenuta e che ora diventerà mamma e pur non volendo, quella creatura le sta dicendo di accantonare parzialmente il suo lato fanciullesco, conservandolo per opportuni momenti, per donargli tutta la sua capacità di essere donna e di essere mamma ed è proprio quello che farà perché sa che è giusto così e non vede l’ora di avere quel frugoletto tra le sue mani.

Il miei occhi si posarono poi su quelli di Liam e non ci furono più dubbi, era con lui che volevo stare per il resto dei miei giorni, amarlo e sostenerlo in ogni momento della mia vita, finche la morte non ci avrebbe separato.

Il mondo intorno a me ripartì. Forse perché la mia famiglia, i miei amici ma soprattutto l’uomo che stavo sposando erano il mio mondo.

“Si, lo voglio” pronunciai.

“Con tutti i poteri conferitimi, vi dichiaro marito e moglie, William puoi baciare la sposa” annunciò il prete.

“Ti amo” sussurrò sulle mie labbra prima di impadronirsene e baciarmi provocando un grande applauso da parte di tutti i presenti.

Sorrisi felice. E lo feci di nuovo quando dopo essere usciti dalla chiesa alzai gli occhi al cielo cercando mia madre e come aveva detto lei sentendomi completa.
 

 
***


 
SAM’S POV.
 
 
“Dai Mike ancora un boccone” invitai mio figlio a fare uno sforzo porgendogli l’ultima forchettata.

“Dopo però posso andare a giocare?” mi chiese furbo prima di essere imboccato.

“Si” mi arresi.

Con sguardo di chi la sapeva lunga e un gesto veloce mi rubò la posata dalla mano e fece tutto autonomamente balzando poi in piedi.

 “Signorino” dissi richiamandolo.

Sbuffò e si avvicinò a me.

“Cosa c’è mamma?”.

“Perché non chiedi a Sophie di venire a giocare con te?”.

“Ma mamma lei è una femmina non può giocare con me”.

“Ascolta la mamma Michael” lo richiamò Louis.

Guardai mio figlio per fargli capire che stava sbagliando.

“Ci penso okay?” mi liquidò correndo verso il giardino.

Alzai gli occhi al cielo.

“Vedrai un giorno si innamorerà di lei”.

“Lei non cederà mai, è figlia di Allyson” gli risposi.

“Noi Tomlinson abbiamo grandi capacità persuasive”.

“E sarebbero?” chiesi sfidandolo.

“Il fascino, la bellezza e l’ ironia che ti hanno fatta cadere ai miei piedi” mi rispose avvicinandosi.

“Per non parlare della disorganizzazione, dell’ egocentrismo e dell’ agitazione” risposi.

“Vista da questo punto di vista non siamo proprio il massimo”.

“Tranquilli, vi amo nei vostri pregi e nei vostri difetti” dichiarai sorridendo e avvicinandomi a lui
permettendoci di unire le nostre labbra in un bacio profondo.

“Anche noi ti amiamo”.

Nelle aspettative che avevo per il futuro anni fa, mai avrei sperato di riuscire a costruire una famiglia come quella che io, Louis e nostro figlio con tanti sforzi e sacrifici però ben ricompensati, formavamo. E chissà magari tra qualche anno saremmo riusciti ad ingrandirla.
 

 
***
 
 
ZOE’S POV.

 
“Hai mai caso che sei sempre vestita di blu ai matrimoni?”

Sorrisi pensando che avesse ragione.

“Sono già passati sei anni ci pensi?” chiesi a mia volta.

Niall sorrise perdendosi ad osservare il verde del giardino in cui moltissimi bambini stavano giocando tra cui il piccolo Mike.

E dai suoi occhi mi accorsi di quanto Niall nutrisse un amore profondo verso i bambini e di come probabilmente ne desiderasse con tutto il cuore uno suo, che in quel momento non ero disposta a dargli.

Avevo paura, una paura immensa che nel caso fosse successo, nel caso fossi rimasta incinta non sarei riuscita ad essere una buona madre, perché io, al contrario di Faith per esempio, non avevo nessun modello a cui ispirarmi o dal quale prendere spunto per svolgere il lavoro più difficile del mondo. I rapporti con la mia di madre erano sicuramente migliorati e aveva accettato anche la relazione ormai consolidata con Niall ma questo non risolveva le grandi lacune e i grandi traumi che appartenevano al mio passato.

Persa nei miei pensieri non mi accorsi che il biondo si era inginocchiato davanti a me, le mie mani presero a tremare non sapendo cosa aspettarmi.

“Che fai?” chiesi in preda all’ agitazione.

“Sei anni fa a Mullingar mi hai promesso che avresti cercato di farmi riallacciare i rapporti con i miei amici e pur non volontariamente hai mantenuto la tua promessa, semplicemente perché tutti e dieci siamo diventati pedine di questo gioco del destino. La stessa estate mi hai promesso che non avresti più pianto, lo so’ che su questo c’è ancora da lavorare, che ti nascondi quando lo fai e che ogni tanto inevitabilmente cedi, ma è per evitare che tu lo faccia continuamente che cerco di lasciarti sola il meno possibile e di darti tutte le sicurezze di cui tu hai bisogno” .

“Cosa significa?” sussurrai parlando più con me stessa che con lui.

“Significa che quello che sto per fare è per darti ancora più sicurezze di quelle che già ti do, perché ormai non siamo più quei due ragazzini e stiamo crescendo, per non farti temere nulla e perché non devi mai pensare di non essere all’altezza in qualcosa fino a che io starò con te”.

“Quindi Zoe Moore –riprese estraendo dalla sua tasca una scatolina blu per poi aprirla sotto i miei occhi attenti e lucidi- mi vuoi sposare?” mi chiese terminando il suo discorso anche lui emozionato e in attesa di una risposta.

“Mi sono sempre chiesta cosa ci trovi di così tanto speciale in me, io, i miei dubbi, le mie paure, la mia sofferenza, tu sei il mio porto sicuro ma io cosa sono per te Niall?”.

Si alzò in piedi davanti a me.

“Sei il mio scopo, te lo ripeterò sempre, tutte le volte che avrai delle esitazioni, che non ci crederai, che- lo bloccai baciandolo sentendolo dentro me, nel mio cuore e in ogni mio muscolo.

“Si” dissi appena staccandomi da lui e facendolo sorridere.

Sfilò piano l’anello dal cuscinetto nel quale era inserito e con una lentezza disarmante lo fece scivolare lungo il mio anulare facendo trovare a quel piccolo oggetto luccicante il suo posto.

“Come suona Zoe Horan?” chiesi sorridendo e allacciando le mie braccia dietro alla sua nuca.

“In modo perfetto”  mi rispose facendo nascere un sorriso sulle mie labbra e concedendomi un nuovo bacio consapevole che sposati o no, con figli o senza, la nostra felicità era già grande,  e il matrimonio era solo un atto per concretizzare e far vedere al mondo quanto forte e puro fosse il legame che ci univa.
 

 
***
 

 
ALLYSON’S POV.

 
“Vedi tesoro, ci sono persone che esternano i propri sentimenti e altre che invece tendono a tenere tutto dentro” spiegai a mia figlia seduta accanto a me al di sotto di un gazebo.

“E io come tono?” mi chiese curiosa.

“Lo scoprirai con il tempo, con quello che ti succederà nella vita” le spiegò Harry accomodandosi accanto a lei.

“Papà tu e la mamma vi tenete tutto dentro vero?” gli chiese Sophie.

“Diciamo che lo esterniamo nel modo sbagliato” ammise fissandomi negli occhi.

“E’ che dobbiamo ancora imparare a fidarci fino in fondo” dissi perdendomi in quelle iridi color smeraldo.

“Cosa vuol dile fidalsi mamma?” chiese mia figlia ingenuamente.

“Vuol dire credere in qualcosa e cercare a tutti i costi di difenderlo, fare affidamento su qualcuno, diciamo che è una piccola grande parentesi dell’amore” le risposi.

“Ma mamma, se è piccola non può essele glande” mi disse ingenuamente.

“E’ una delle tante contraddizioni del mondo degli adulti tesoro”.

“Beh allora io non voglio crescere” decretò impuntandosi a alzandosi in piedi.

“Siete tloppo complicati voi, sapete cosa vi dico: vado a giocale” e detto questo sparì alla ricerca di qualche amichetto.

“Non ci credo” ammisi osservando mia figlia scomparire e spostando poi il mio sguardo su Harry con il viso sorridente rivolto però verso il basso.

“Siamo davvero così male noi adulti?” chiesi.

“Credo che sia dieci volte più sicura di ciò che è nostra figlia, rispetto a noi due” ammise il riccio alzando lo sguardo su di me.

“Forse non abbiamo ancora abbattuto del tutto le nostre barriere” risposi avvicinandomi a lui.

“E’ un lavoro che richiede tempo” riconobbe spostandosi anche lui verso di me.

“Scusami non avrei dovuto essere gelosa di quella” risposi marcando sull’ ultima parola.

“Non scusarti, amo la tua gelosia” ammise accarezzandomi una guancia.

“Però finisce sempre che litighiamo” constatai.

“No, finisce sempre che facciamo pace” disse prima di catturare le mie labbra e donarci uno dei nostri baci di riconciliazione, pieno e passionale che avrebbe preannunciato l’arrivo di un modo molto più interessante per fare pace, nel quale ognuno di noi sapeva dare del suo meglio.

“Sei tu il mio modo per essere felice” pronunciai piano sulle sue labbra inviandogli un messaggio tra le righe.

“Anche io ti amo Ally”.    
 
 

***
 
 
FAITH’S POV.

 
“Allora, per la lettera?” mi chiese mia madre prendendo posto al tavolo accanto a me.

“Anche se lei non lo pensa, io so’ che è forte e sono sicura che al suo posto non sarei stata capace di affrontare la situazione come ha fatto lei” risposi sincera.

“Si merita tutta la felicità di questo mondo” continuai.

Mia madre sorrise prendendomi una mano, d’accordo con me.

“E tu e mio nipote come state?”  mi chiese ancora premurosa accarezzandomi la pancia che cresceva a vista d’occhio.

“Tutto a posto a parte le nausee, e ieri il ginecologo mi ha confermato il sesso” ammisi.

“E a Zayn lo hai già detto?”.

“Dirmi cosa?” chiese il mio fidanzato arrivando al tavolo sorridente.

“Vi lascio soli” disse mia madre alzandosi scoccandomi un bacio sulla guancia e raggiungendo mio padre dopo aver salutato anche il moro che nel frattempo mi guardava insistente.

“Balliamo?” chiesi.

Mi prese per mano e mi condusse al centro della pista, iniziammo a muoverci lentamente e mi accoccolai a lui.

“Allora?” richiese.

“Niente”.

“Cos’è adesso sei tu la misteriosa tra noi due?”.

Risi alzando lo sguardo e scoccandogli un bacio a stampo.

“E’ un maschio” dichiarai.

Le sue labbra si stirarono in un ampio sorriso che mise in risalto i suoi denti perfetti, mi prese per i fianchi e mi fece fare un giro a mezz’aria per poi rimettermi giù, nella posizione iniziale.

“E’ fantastico, e quando lo hai saputo?” mi chiese riallacciando le sue braccia attorno al mio bacino.

“Ieri, ma dato che non ci siamo visti per niente ho pensato di farti una sorpresa oggi” spiegai sorridendo e ponendo le mie mani sulle sue spalle.

“Alexander” dissi piano.

“Alexander?” chiese non capendo.

“Mi piacerebbe chiamarlo così” ammisi.

“Alexander Malik –disse riflettendoci- E’ perfetto”.

“Questo bambino sarà perfetto come quello che abbiamo costruito fino ad ora…”.

“Ti amo” aggiunse.

“Ti amo anch’io Zayn, ogni giorno di più” risposi prima di far incontrare le nostre labbra e perderci in un bacio che dopo sei anni era ancora capace di scuotermi l’anima come i primi.

E ogni volta, come la prima, non potevo che perdermi e vivere in quei baci unici.
 

 
***

CLAIRE’S POV.

 
“Abbiamo finito allora” mi disse Liam raggiungendomi con due bicchieri di champagne tra le mani.

“Già, con Faith e Zayn se ne sono andati via proprio tutti” sorrisi anche se stanchissima a causa della giornata appena trascorsa.

“Hai saputo che è un maschietto?” gli chiesi felice riferendomi al figlio dei nostri amici.

“Oh si, Malik ora non fa che parlare d’altro” ammise.

Sorrisi pensando alla loro coppia.

“Piuttosto, chi lo avrebbe mai detto che Niall decidesse di chiedere a Zoe di sposarlo”.

“Oh, sono mesi che ci voleva provare forse ha avuto il coraggio solo oggi” constatò mio marito. Ancora non ero abituata a considerarlo tale.

Un nuovo sorriso spuntò anche per loro.

“E che mi dici invece di Harry e Ally che hanno fatto pace in un tempo quasi record direi”.

“O di Lou e Sam che sono riusciti a convincere Mike a giocare con Sophie” risposi.

Il terzo sorriso dedicato anche a questi fidanzati.

“E questi?” chiesi indicando i due flûte.

“Questi sono per noi” rispose porgendomene uno.

“Vuoi proporre un brindisi?” mi chiese Liam.

“Io direi che negli ultimi anni ne abbiamo affrontate di cose, tutti insieme, tra momenti comici, tragici, cuori infranti, litigi, famiglie in crisi e affetti ritrovati, forse ognuno di noi ha trovato il proprio equilibrio e siamo ancora tutti insieme, quindi alla nostra” alzai il mio bicchiere a mezz’aria.

“Ma soprattutto alla mia e alla tua signora Payne” mi rispose facendo scontrare il suo calice con il mio per poi avvicinarsi a me e iniziare a lavorare piano all’ allacciatura del mio abito da sposa impossessandosi avaramente delle mie labbra che appartenevano solo a lui.

E pensando a tutto quello che ci circondava, ai nostri amici, alle nostre famiglie, al nostro amore e a noi, mi fu chiara una cosa talmente già evidente: I nostri amori estivi erano i migliori, semplicemente perché erano stati in grado di sopravvivere a tutte le stagioni e sarebbero sopravvissuti ancora a nuove bufere e a un nuovo Sole, perché era quello che il destino aveva deciso per noi ed eravamo tutti consapevoli allo stesso modo che il meglio sarebbe dovuto ancora arrivare.
 
 
 



 
 
THE END.








 
-Spazio Autrice.

Ed okay, siamo veramente giunte alla fine e io non ci posso ancora credere!
Sembra passato un secolo da quando ho pubblicato il primo capitolo il 25 giugno dell' anno scorso e si può dire che nonostante non vi abbia fatto aspettare un anno esatto per concludere la fan fiction abbia comunque superato il tempo di una normale gravidanza.
All' alba del 12 Aprile 2014 posso finalmente ma con tristezza ''pigiare'' il tassellino 'Completa' prima di pubblicare l'ultimissimo capitolo di 'Summer Loves' e lo faccio con un po' di dispiacere ma anche con tantissima gioia di essere riuscita a portare a termine questo progetto e di averlo fatto GRAZIE a voi che non mi avete mai abbandonata e mi avete spronato a continuare.
Senza di voi, il vostro supporto, la storia di Louis, Sam, Niall, Zoe, Harry, Ally, Zayn, Faith, Liam e Claire non sarebbe mai giunta al termine quindi un Grazie speciale va sicuramente a voi, per cui non trovo parole che sappiano descrivere veramente la vostra importanza <3
'Summer Loves' è stata una continua sorpresa, non solo per voi, ma anche per me, quando ho pubblicato il primo capitolo non pensavo di certo che ne avrei pubblicati altri 45, che essendo la mia prima storia avrei riscosso così tanto successo, che sarei riuscita a conoscere delle persone bellissime e bravissime attraverso semplici scambi di recensioni e qualche messaggio <3 <3
Mi sento cresciuta, credo di aver migliorato me stessa e il mio modo stesso di scrivere, e non voglio negarlo, mi sento persino abbastanza orgogliosa di quello che sono riuscita a fare ed ottenere :'''''''')
Il mio Grazie nei vostri confronti resta sempre vero ed immenso <3
Alcune di voi mi hanno già chiesto se questo Epilogo segnerà la vera fine della storia, ebbene io credo proprio di si, è giusto così, una storia bella con un degno lieto fine si merita di terminare qui, ma non nelle vostre teste, perchè spero che abbia occupato un piccolo spazio del vostro cuore e che nonostante sia finita continui a farvi sognare *-*


Credo di essere giunta alla fine, che sia il momento dei saluti e dei ringraziamenti veri: Grazie a chi ha inserito questa storia tra le seguite, tra le preferite o le ricordate. Grazie a chi ha dedicato alla fanfiction un po' del suo tempo leggendola, recensendola e sognando un po' con me. Grazie a voi che non mi avete mai lasciato da sola che siete rimaste fedeli alla storia. Grazie a chi mi ha dato dei consigli perchè sono stati davvero tutti utili. Ed infine ringrazio la mia storia perchè mi ha dato la possibilità di conoscere delle ragazze stupende come voi! <3 <3




Ho iniziato a scrivere un' altra storia, per ora sono solo al prologo, vi dico subito che sarà un esperimento di scrittura più introspettivo e più dettagliato, nel caso vi andasse di buttarci un occhio, cosa che mi renderebbe davvero felice vi lascio qui il link e l'intro:

"White Shadows"

"Autmn pensa di vivere nel modo più giusto che esista, lungo una linea sottile, tra obbligo e piacere, dolcezza e aggressività, risata e sorriso, pianto e lacrima solitaria. Ma il suo vivere sul filo di un rasoio la porterà a ferirsi involontariamente, a perdere il suo equilibrio e a cercare di sbilanciarsi verso una delle due sponde, alla ricerca di risposte alle sue domande che forse le verranno fornite da chi meno si aspetta."

Vi aspetto eh! ;)


UN BACIO IMMENSAMENTE GRANDE A TUTTE VOI! VI VOGLIO BENE, DAVVERO!





















































































 
  
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